Salve a tutti , vivevo una vita regolare con alti e bassi un po' di problemi familiari ma in fondo chi è che non c'è l'ha ? Ho fatto sempre uso di cannabis , ma penso che lo sappiate meglio di me che non fa male e non mi ha mai fatto male ,ma una 25 giorni fa il dramma , ho fumato e mi ha dissociato da me stesso , fino ad ora ho paura che non posso ritornare come prima , ansia e angoscia , mi sento sempre strano ,io sono stato sempre un tipo divertente e casinista ,ora mi sento spento disorientato non riesco a guardarmi allo specchio non mi riconosco ,
A volte mentre guido non riesco a capire più chi sono o dove vado , guarirò mai . ....?
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5 FEB 2015
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Gentile Gas
lei non dice la sua età ma la sua lettera fa comprendere che abbia almeno una 40ina d'anni?
Insomma lei deve essere una di quelle persone cresciute con filosofie" Hippieggianti" che hanno fatto della "Maria" una specie di erba panacea da ogni male.
Sebbene non possiamo negare che questa pianta abbia in se proprietà curative, occorre comprendere che, come "farmaco", avrà indicazioni e controindicazioni e che, come minimo, debba essere somministrato con dovute cognizioni di causa se di terapia si tratta, con prescrizione e posologia ecc.
Questo se vogliamo essere seri.
Il fatto è che, da come lei si esprime, comprendiamo che il fumare faceva parte integrante della sua vita quotidiana; chiamiamo quest'uso col suo vero nome cioè una evasione (apparentemente innocua).
Probabilmente ciò l'ha portata a trascurare un poco se stesso e le realizzazioni che poteva ottenere; se da un lato ha addolcito contrasti e conflitti, non li ha eliminati e , credo, molte cose sono restate sotto il livello che lei con maggiore motivazione e impegno poteva ottenere da se stesso.
Ora siamo a questo punto! Quello che le è successo credo che non sia esclusivo effetto della sostanza psicotropa da lei assunta ma, sicuramente una parte importante del quadro complessivo.
Il fumare serviva a mascherare aspetti che si sarebbero dovuti affrontare con motivazione al cambiamento e al miglioramento.
Ora la maschera è caduta e lei deve fare un lavoro su se stesso, molto serio, per tornare ad essere non quello di prima ma un altro se stesso, probabilmente più evoluto e reale e questa depersonalizzazione ha il senso di un ri-cominciare a conoscersi, ri-costruirsi, evolversi.
Cura,costanza, pazienza, e andare avanti con fiducia e coraggio!
( Addio spinelli, misembra scontato dirlo!)
Auguri di guarigione
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in
11 FEB 2015
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Gentile Gaspare,
é interessante che lei inizi a raccontarsi con alti e bassi nella vita come capita a tutti. Forse però non a tutti capita di risolvere i "bassi" della vita, fumando se così si può dire tanto in tanto. Suppongo infatti dagli effetti di cui parla che forse lei non faccia un uso sporadico del fumo ma ne sia già dipendente. Gli effetti a lungo andare la porteranno ad ottenere sempre meno apparenti benefici a scapito di malesseri. Pirandello scriveva che nella vita incontreremo tante maschere e pochi volti. Lei ha deciso di continuare a mostrare la sua maschera o di scoprire il suo volto?
Le faccio tanti auguri di buona e pronta guarigione. E' possibile ma altrettanto necessario fare appello a tutta la forza di volontà e costanza che le ha permesso di andare avanti nella vita anche se ora dovrà provare ad affrontare gli alti e bassi in altro modo scoprendo risorse di sé che ha assopito.
Dott.ssa Anna Pastore psicoterapeuta
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5 FEB 2015
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La sua esperienza dimostra chiaramente che l'idea, io direi il desiderio, che la cannabis non faccia male è semplicemente un mito che non vuole essere sfatato. Spesso l'uso prolungato di sostanze ritenute innocue portano a episodi transitori di dissociazione o crisi psicotiche lievi. Se si persiste nell'uso della sostanza gli episodi si presentano a distanza sempre più ravvicinata fino ad esordi significativi di patologie psichiatriche.
Da cio che ĺei afferma, mi sembra di capire che si tratta di un primo episodio, pertanto dovrebbe trattarsi di una situazione transitoria. Tuttavia ciò potrebbe indurla a sottovalutare l'evento, giustificando la reiterata assunzione della sostanza. Sarebbe opportuno capire le motivazioni che sostengono il bisogno di ricorrere alla cannabis.
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5 FEB 2015
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Buongiorno gas,
Innanzitutto vorrei sfatare la sua credenza seconfo la quale la cannabis non faccia male. Nonostante sia una droga leggera i danni che può causare al nostro cervello non sono da sottovalutare. Inoltre, tra gli effetti collaterali possiamo annoverare anche la depersonalizzazione e la derealizzazione che possono essere esperiti a seguito di un attacco di panico (che magari non si percepisce come tale se si è sotto gli effetti di una sostanza). Sovente questi sintomi se ne vanno da soli entro poche ore; altre volte possono permanere per giorno ed anzi faticare a passare senza l'aiuto di uno specialista. Per questo le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo e/o psicoterapeuta e, se ritiene i sintomi tanto invalidanti da interferire significativamente con la sua vita di tutti i giorni, anche ad un neurologo o ad uno psichiatra, in modo che posso aggiungere anche una terapia farmacologica al trattamento.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Debandi Valentina
5 FEB 2015
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Gentile Gas, è inutile negare che a lungo termine l'uso delle canne porta conseguenze a livello neurologico anche gravi come il disorientamento e la depersonalizzazione. Il mio consiglio è di rivolegersi a uno specialista che possa valutare l'entità del suo malessere e optare per un trattamento farmacologico e psicoterapeutico.
Cordiali saluti, dott.ssa Marzero Cinzia
5 FEB 2015
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buongiorno, concordo con la collega. L'uso regolare di cannabis può portare deporsaniliizzazione e derealizzazione. Visto che per Lei mi sembra sia una "dipedenza" le consiglio di contattare un collega per valutare il suo rapporto con le sostanze e capire cosa la porta ad essere così dipendente da esse.
Cordiali saluti
Dott.ssa Alessandra Pisano
5 FEB 2015
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La sua esperienza dimostra chiaramente che l'idea, io direi il desiderio, che la cannabis non faccia male è semplicemente un mito che non vuole essere sfatato. Spesso l'uso prolungato di sostanze ritenute innocue portano a episodi transitori di dissociazione o crisi psicotiche lievi. Se si persiste nell'uso della sostanza gli episodi si presentano a distanza sempre più ravvicinata fino ad esordi significativi di patologie psichiatriche.
Da cio che ĺei afferma, mi sembra di capire che si tratta di un primo episodio, pertanto dovrebbe trattarsi di una situazione transitoria. Tuttavia ciò potrebbe indurla a sottovalutare l'evento, giustificando la reiterata assunzione della sostanza. Sarebbe opportuno capire le motivazioni che sostengono il bisogno di ricorrere alla cannabis.
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5 FEB 2015
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Gent.mo Gas, sono d'accordo con la Dott.ssa Bottosso, non è vero che l'abuso di cannabis non possa sfociare in episodi di depersonalizzazione e derealizzazione e, la sua storia sembra proprio confermarlo. Probabilmente il meccanismo alla base di questi episodi e da vedersi come uno svelamento di un nucleo dissociante già presente nell'inconscio. Un po' quello che può avvenire in una seduta ipnotica se questa è fatta ad una persona che presenta nuclei di questo tipo. Lei ora sembra essere particolarmente spaventato da questo episodio che, in sé ha forse poco significato sul piano della sua struttura psichica. Ciò nonostante le consiglio di farsi seguire da uno/a collega, con lo scopo di "conoscere" queste parti interne che tanto la spaventano
5 FEB 2015
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Salve,
non è la prima volta che mi si presentano casi come questo. Ho quasi sempre riscontrato che in ognuno si erano slatentizzati antichi conflitti irrisolti, grazie alla spinta della sostanza che tu usi o altre. Il primo professionista da contattare comunque è uno/a psichiatra per una diagnosi che permetta un intervento tempestivo sulla reazione dissociativa. In seguito si rende necessario un percorso psicoterapico.
Dott.ssa Carla Panno
psicologa-psicoterapeuta
5 FEB 2015
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Buongiorno Gas, è vero che in apparenza la cannabis sembra innocua, invece è una sostanza che altera la percezione della realtà e l'effetto accumulo può dare stati di depersonalizzazione e/o scivolamenti depressivi. Le consiglierei di rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta che possa aiutarla a comprendere fino in fondo e a superare le dinamiche di dipendenza che probabilmente caratterizzano la sua vita.
Luisa De Mari
4 FEB 2015
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Gentile utente, tra gli effetti dovuti all'abuso di cannabis sono da considerare anche depersonalizzazione e derealizzazione, a maggior ragione se viene consumata in associazione con altre sostanze. Le consiglio di contattare un collega per valutare il suo rapporto con le sostanze e l'eventuale presenza di particolari tensioni o situazioni traumatiche nella sua vita al fine di recuperare il contatto con sè stesso. Cordiali saluti