Buongiorno,
dopo oltre un decennio di malesseri vari che per brevità non descrivo, ho deciso di effettuare un controllo psichiatrico, parlando con il medico quello che lui ha focalizzato è la mia mancanza di decisionismo. Un po' per carattere, un po' per debolezza lascio che gli altri, anche in buona fede, spesso prendano il controllo di decisioni fondamentali e questo mi ha creato una sorta di assoluta apatia e tristezza che non mi fa progettare un futuro ma solamente vivere una quotidianità triste e pesante.
In particolare è venuta fuori la mia disastrosa situazione sentimentale, una relazione con una donna mia coetanea (39 anni), che non ha mai avuto rapporti con uomini o fidanzamenti e che dopo oltre due anni continua a condizionare con la sua indecisione o paura, la nostra sfera sessuale e sentimentale, e secondo lo psichiatra questo è un altro esempio di decisione imposta da qualcun'altro.
Da questo esempio il titolo del consulto, e ora più di prima mi chiedo fino a che misura le decisioni che prendo (o non prendo) sono frutti di razionalità e pensiero o di paure e depressioni?
Mi è stato prescritto il ezequa da 30 mg per 7gg e dopo 60 mg, ma proprio lo psichiatra mi ha detto che è solo una pezza, il punto è iniziare a riprendere le redini della propria vita progettando un futuro.
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27 LUG 2016
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Caro Carlo,
Sono pienamente d'accordo con il suo psichiatra. Oltre alla terapia farmacologica sta facendo un percorso di psicoterapia? Se la risposta è no, lo inizi quanto prima e vedrà che piano piano riuscirà a riprendere in mano le redini della sua vita.
26 OTT 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno.
Sono il dott. Massimiliano Castelvedere, di Brescia. Sono tra quei professionisti che ritengono che il cambiamento personale sia un processo lungo e complicato. Purtroppo non ci sono scorciatoie e i consigli che uno psicologo potrebbe dare in una chat lasciano il tempo che trovano: non esiste la “bacchetta magica”. Per inquadrare l’eventuale problematica di un paziente serve invece una consulenza approfondita (almeno 4 sedute). A seguire, se nella consulenza si evidenzia un problema significativo, per risolverlo è necessaria una vera e propria psicoterapia o una psicoanalisi.
Illudersi che si possa fare qualcosa scrivendo in una chat serve solo a perdere tempo e significa che non si è pronti a mettersi in discussione. Se lei è una persona veramente motivata a capirsi e a cambiare, le do la mia disponibilità per fissare un appuntamento (anche online).
1 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Per esere brevi, al di là del linguaggio psicologista, a volte, è come un cane che si morde la coda. Per spezzare questo loop, che è psicologico, può rivolgersi appunto a un bravo psicoterapeuta.
Cordiali saluti
Dr. Marco Tartari, Asti
31 LUG 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Carlo,
siccome il suo tratto depressivo è lieve sarebbe preferibile una buona psicoterapia al farmaco antidepressivo.
Forse anche la sua relazione sentimentale con una donna che più di lei è insicura e indecisa (se non anche fobica) non le è di aiuto per superare il suo malessere.
Quanto alla domanda che pone nel titolo sono possibili entrambe le situazioni ma ritengo più probabile la prima perchè il depresso tende in genere a non scegliere per mancanza di energia o per paura di sbagliare.
Se vuole venir fuori dal suo problema e contemporaneamente provare a migliorare la sua relazione sentimentale è indicata una psicoterapia di coppia. Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
29 LUG 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Lo psichiatra ha ragione, i tranquillanti prescrittogli costituiscono la versione moderna del vino....addormentare le emozoni.
Passatto l'effetto, siamo punto e daccapo
Ma lei ha bisogno di una psicoterapia, Le consiglio di rivolgersi ad uno Psicologo-Psicoterapeuta; il problema è il Suo carattere, e medicine che cambiano il carattere non ne hanno ancora inventate.
Coraggio, si puo' cambiare
28 LUG 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buonasera,
sì lo psichiatra ha ragione è solo una pezza per il suo disagio, un placebo. Può rivolgersi a uno psicologo per scavare e vederci chiaro nella sua indecisione, non si privi della sua salute mentale!!
Dott S. Piantanida
Roma
27 LUG 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Buongiorno Carlo,
concordo con il suo psichiatra e le suggerisco un percorso di psicoterapia, che possa aiutarla a comprendere cosa si cela dietro questo malessere e a trovare una via di uscita.
Si rivolga ad uno psicoterapeuta della sua zona.
Rimango a disposizione,