Buonasera a tutto il team di Guidapsicologi,
mi chiamo Giulia, ho 27 anni e ho sempre avuto una vita instabile. Attualmente non ho un lavoro fisso da tre mesi, vivo da sola, faccio parecchia fatica a mantenermi, lo stress è alto e purtroppo sono sopraggiunti senza preavviso pensieri auto distruttivi, svalutanti, opprimenti, arrivando a desiderare quotidianamente di non esserci più il giorno dopo. Sto vivendo da altrettanto tempo una relazione a distanza, con un ragazzo della mia età che è molto comprensivo, e che prova ad esserci virtualmente ogni qualvolta ne ha la possibilità. Sa dei miei pensieri ossessivi, ma pensa che sarò abbastanza forte da superarli. E' sempre positivo ma ci sta malissimo, sopratutto perché in amore si ha bisogno di riconferme, di progettare, di vedersi e passare del tempo insieme in maniera spensierata.. Invece io non sono più connessa con i sentimenti che provavo per lui, la felicità nel sentirlo si è ridotta ad un millesimo, come se nulla avesse più importanza.. né il futuro né il presente. Ora non ci vediamo da tre settimane che sono state molto difficili per entrambi, sarebbe stato un periodo in cui ci avrebbe fatto meglio stare insieme anche senza fare nulla in particolare, invece io ho accettato un lavoro di 4 giorni che comprendeva tutto il week-end, perché ne avevo necessità, poi lui ha avuto l'influenza e adesso sono entrata nell'ennesimo loop mentale in cui penso che non ci vedremo mai più per un motivo o per l'altro. Mi fa soffrire che lui soffra di qualcosa che non posso completamente (anche se mi verrebbe da dire per niente) controllare.
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16 DIC 2021
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Buonasera Giulia,
il lavoro così come la relazione con il partner sono due aspetti fondamentali della propria vita e se questi non vanno bene si ripercuotono in quel loop mentale che ha definito nel testo.
Se stress e pensieri ossessivi non consentono di uscirne da sola, provi a contattare uno psicologo o psicologa per farsi aiutare a gestire questo qualcosa che non può completamente controllare.
Rimango a disposizione,
Buona serata,
Dott.ssa Michela Dicosta
22 DIC 2021
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Gentile Giulia,
La mancanza di piacere da Lei riportata, mi fa pensare che le radici del suo malessere abbiano origini molto più lontane rispetto a quelle che comunica.
Le problematiche che sta affrontando sono molteplici e proprio per questo motivo sarebbe riduttivo affrontarle e trattarle in un'unica risposta senza possibilità di scambio.
Per questo motivo, potrebbe essere davvero molto utile intraprendere un percorso terapeutico in maniera tale da analizzare dettagliatamente tutte le informazioni così da porre la nostra attenzione su quell'inibizione che ha fatto si che Lei perdesse il piacere, per cercare di recuperarlo.
Il nostro nuovo Centro Clinico di Torino offre la possibilità di iniziare questo percorso anche online e a prezzi modici.
Resto a disposizione.
Cordialmente,
Dott. Giancarlo Gramaglia.
16 DIC 2021
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Buongiorno Giulia,
La precarietà economica e’ un problema presente in moltissimi casi anche alla sua età e purtroppo non si può negare che abbia un suo impatto sull’equilibrio di una persona che abbia come obiettivo l’autonomia. L’umore e il senso di identità ne possono certamente risentire perché si e’ impossibilitati a programmare la propria vita privata e a godere dei piaceri della vita. Tuttavia può’ fare affidamento su chi le sta dimostrando disponibilità al sostenerla ed ascoltarla come risorsa molto preziosa per costruire qualcosa di sempre più stabile, perché la distanza geografica ormai e’ facilmente affrontabile con i mezzi a disposizione e non corrisponde alla distanza affettiva! Un sostegno psicologico potrebbe anche aiutarla a centrarsi meglio e a individuare le priorità che in questo momento lei ha nella sua vita per poi raggiungere qualche obiettivo in più rafforzandosi e reagendo con più energia positiva. La resilienza e’ la capacità a rialzarsi di fronte alle sconfitte o alle delusioni e frustrazioni e possiamo alimentarla come risorsa. Le auguro di trovare il suo percorso con più carica positiva, perché di questo si tratta, a prescindere dalle scelte che farà...un saluto
15 DIC 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve Giulia, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un percorso cognitivo comportamentale possa essere utile al fine di identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
15 DIC 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Giulia,
Mi dispiace per il malessere che ti porti dentro e che necessariamente inficia le relazioni che costruisci. Per star bene con le persone è necessario stare bene con se stessi.
I pensieri intrusivi sono frutto di credenze distorte apprese probabilmente in età infantile.
Non c’è nulla di irreparabile però: un percorso di supporto psicologico può aiutarti ad abbassare il volume di questi pensieri, correggerli e guardarti con occhi diversi.
Resto a disposizione e ti auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi
15 DIC 2021
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Cara Giulia,
sarebbe fondamentale approfondire l'origine di questi pensieri svalutanti alla luce dei tuoi contesti di appartenenza: familiare, sentimentale, amicale, lavorativo e scolastico/universitario.
La invito a iniziare un viaggio/percorso psicologico per riattivare le sue preziose risorse, riacquisire maggiore autostima, assertività e fiducia in se stessa.
A questo proposito, sono a sua completa disposizione, anche online.