può una forte depressione creare un blocco delle emozioni tale da non sentire più l'amore che si prova per il proprio marito e per i figli?? Ho sentito diverse testimonianze, in cui il coniuge depresso vede una gabbia nella famiglia e in cui la terapia di coppia ha portato spesso alla separazione tra i coniugi. Il coniuge depresso spesso cerca la felicità in un nuovo rapporto o in nuove persone ,per poi ritrovarsi in uno stato di confusione, quando ricompaiono i sentimenti per l'ex-marito e i figli. Questa mi sembra la causa principale di molte separazioni di oggi mi chiedevo se non si può evitare tutto il percorso di sofferenza che figli e coniuge della persona depressa, si trovano ad affrontare, magari per una depressione causata più da fattori interiori che da fattori legati al rapporto di coppia o dal rapporto con i figli.
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15 MAG 2012
· Questa risposta è stata utile per 8 persone
Buongiorno sig. Leon,
sono convinta che la presenza di un disturbo psicologico come la depressione o altro di uno o anche entrambi i coniugi possa contribuire al peggioramento del rapporto di coppia per vari motivi. In primo luogo, se una persona è depressa tende a valutare negativamente ciò che gli accade e quindi anche il rapporto col marito/moglie/figli;in secondo luogo, se chi sta male non sente la vicinanza e il supporto del partner nelle sue difficoltà, tutto ciò non fa altro che incrementare le sensazione di non farcela. Inoltre, i comportamenti di una persona depressa possono aumentare le tensioni nella coppia.
Ritengo, quindi, indispensabile, in questi casi, un supporto psicologico alla coppia ma anche eventualmente, un trattamento individuale.
Saluti,
26 OTT 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno.
Sono il dr. Massimiliano Castelvedere, di Brescia. Sono tra quei professionisti che ritengono che il cambiamento personale sia un processo lungo e complicato. Purtroppo non ci sono scorciatoie e i consigli che uno psicologo potrebbe dare in una chat lasciano il tempo che trovano: non esiste la “bacchetta magica”. Per inquadrare l’eventuale problematica di un paziente serve invece una consulenza approfondita (almeno 4 sedute). A seguire, se nella consulenza si evidenzia un problema significativo, per risolverlo è necessaria una vera e propria psicoterapia o una psicoanalisi.
Illudersi che si possa fare qualcosa scrivendo in una chat serve solo a perdere tempo e significa che non si è pronti a mettersi in discussione. Se lei è una persona veramente motivata a capirsi e a cambiare, le do la mia disponibilità per fissare un appuntamento (anche online).
23 MAG 2012
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Salve Roberto, innanzitutto si liberi dai luoghi comuni e dai "si dice" perchè ogni situazione è diversa.
Come fa lei a sapere di sentirsi come dice di sentirsi? Cosa glielo fa credere? queste sono le domande da farsi. Si concentri sulle rappresentazioni mentali che lo stato d'animo di cui parla le danno, su ciò che vede, sente e prova a livello emotivo. Qualsiasi momento di difficoltà si sta vivendo la differenza la fa il MODO in cui ci stiamo rappresentando quell'evento e ciò avviene attraverso la visualizzazione di immagini positive o negative nella nostra mente....
21 MAG 2012
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Caro signor Roberto, certamente la forte depressione può offuscare la mente, i pensieri e le emozioni...però esistono diversi tipi di interventi psicologi per aiutare le persone che soffrono di depressione, e che possono essere individuali, di coppia o familiari. L'ipotesi sulla separazione che lei presenta è offuscata anche essa da molta sofferenza, forse quella in cui lei è immerso.
Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo per capire meglio quello che lei sta provando, anche per tutelare i familiari attorno a lei.
UN caro saluto!
dott.ssa Giovanna Ferro -psicologa psicoterapeuta - Savona
17 MAG 2012
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Buongiorno Roberto,
la depressione è sicuramente un male particolarmente difficile da interpretare e spesso colpevolmente trascurato.
Tuttavia, dal suo quesito non si capiscono alcuni punti molto importanti: ad esempio, la sua prima preoccupazione è quella che la persona depressa possa mettere in atto comportamenti autodistruttivi? Oppure ha paura che la famiglia del "depresso" possa entrare in crisi scoprendo la particolare condizione patologica? Oppure che la depressione possa portare ad azioni che mettano in pericolo l'unione della famiglia?
Credo che contattare uno psicoterapeuta e, possibilmente, uno psichiatra sia un primo passo importante che possa dare un messaggio chiaro, ovvero la volontà di risolvere la particolare situazione problematica. Per quanto riguarda i famigliari, non è possibile garantire che essi "non soffrano", ma è sicuramente pensabile costruire per loro un percorso parallelo nel quale, tramite personale esperto, possano trovare un canale di comunicazione ove esprimere dubbi, frustrazioni o paure ed essere loro stessi di aiuto nel percorso del depresso.
L'aiuto, la comprensione e l'amore del proprio nucleo famigliare sono sicuramente elementi cruciali affinchè il paziente depresso possa, passo dopo passo, riappropriarsi delle proprie emozioni e della propria vita.
Le auguriamo il meglio per il suo futuro
16 MAG 2012
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno roberto,
un momento di crisi personale tende a focalizzarsi tanto su sè stessi, al punto da sentirsi distanti dai propri affetti. E' importante condividere ciò che si vive con le persone che si amano...ciò aiuta a non sentirsi soli e a trovare nella famiglia, nel suo caso, un sostegno valido. In ogni caso, se sente di non riuscire a sopportare tale momento, un supporto specifico potrebbe aiutarla a superare la situazione che sta vivendo.
Buona fortuna
16 MAG 2012
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Signor Leon, non ho ben capito se a soffrire di "depressione" sia Lei o la Sua coniuge.
Intanto, mi sento di dirLe che una persona depressa difficilmente trova la forza vitale per affrontare una nuova relazione d'amore, in quanto questa implicherebbe un'alta attivazione dello stesso, attivazione che invece è assente nel soggetto che soffre di depressione che invece è stanco, non ha interesse per la vita, per le attività, e non ce la fa a coinvolgersi mentalmente e fisicamente con un'altra persona. Inoltre, Lei parla di confusione, ma il soggetto depresso non è affatto confuso, è semplicemente stanco e senza voglia di fare e prendere decisioni, nè per sè nè per la sua famiglia.
La psicoterapia è importantissima per persone con depressione e per la loro famiglia perchè, se sottovalutata, la depressione può diventare molto pericolosa e invalidante per la vita di chi ne è affetto e per la sua famiglia. Il coniuge del depresso, inoltre, si trova nella situazione in cui qualsiasi cosa faccia non sarà utile e spesso sarà sovrastato da sentimenti di frustrazione e di impotenza. Stare accanto ad una persona con depressione può essere molto difficile, e credo fortemente che il coniuge "sano" e la famiglia tutta meritino lo stesso supporto psicologico dato alla persona con depressione.
Circa la fine della coppia dopo una terapia, bè direi che ciò dipende strettamente dal tipo di relazione e da tutto ciò su cui si è basata la formazione della coppia,e non dalla depressione in sè.
La depressione può divenire una patologia che blocca fortemente l'evoluzione familiare, per cui, sia che riguardi Lei, sia che riguardi la Sua compagna, è importante prenderne atto e affrontarla.
Dott.ssa Vallone Marianna
16 MAG 2012
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Leon, la risposta alla sua domanda è sì, purtroppo. La depressione, il male oscuro (nella fattispecie non viene specificato se è stata diagnosticata, da quanto tempo ecc.) vede un abbassamento di tutta la carica vitale, quindi anche sessuale ed affettiva. Per chi ne soffre è davvero doloroso, così come lo è per chi sta accanto al sofferente, soprattutto per l'enorme senso di impotenza. Se non adeguatamente supportati si rischia di essere trascinati o travolti dal malessere di colui che si vorrebbe aiutare. Le consiglio di prendere in mano la situazioe contattando uno psichiatra o un neurologo se la stuazione le sembra ia (assenza prolungata di appetito, di sonno, sguardo nel vuoto, sforzo nello svolgere anche le più semplici attività quotidiane) altrimenti uno psicoterapeuta della sua zona. Auguri. Dott.ssa Sabina Orlandini
16 MAG 2012
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Caro Leon,
come detto nell’intervento precedente, non so se state affrontando un percorso di coppia; in caso contrario ti consiglierei di prendere in considerazione un consulto con un professionista, senza il timore di una presa di posizione, in merito, da parte dello specialista. La terapia avrebbe lo scopo di far emergere quelli che sono i reali bisogni all’interno della coppia e le domande giuste sulle quali lavorare, con l’obiettivo di aiutare i partner a prendere coscienza dei reali problemi e ad individuare il percorso più adatto per loro stessi. Sicuramente l’eventuale presenza di un disturbo, come quello depressivo, gioca un ruolo importante in una crisi di coppia ma sarebbe, anche quello, un punto importante da tenere in considerazione per fare chiarezza e non un elemento di disturbo tale da “disorientare” il terapeuta o i coniugi. Non sempre una depressione porta ad una separazione, poiché non c’è un semplice rapporto di causa-effetto: un abbassamento del tono dell’umore potrebbe essere una concausa o una conseguenza di una crisi all’interno della coppia; per questo ogni singola situazione va contestualizzata e valutata nel suo complesso.
I miei più sinceri auguri,
dott.ssa Ornella Convertino
15 MAG 2012
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Buongiorno Leon, stare vicino ad una persona affetta da una sindrome depressiva è effettivamente difficile e logorante, tanto per un coniuge che per gli altri familiari, figli in primis. Chiaro che questo può alla lunga deteriorare anche il sentimento di amore che esiste fra le persone, soprattutto se non si conosce sufficientemente la natura del male e dar adito magari a vissuti di colpa nell'uno e di rabbia nell'altro. È necessario pertanto sollecitare tutte le risorse a disposizione, ricorrere a tutti gli aiuti possibili in campo medico e non. Il confronto con uno psicoterapeuta può essere quindi funzionale non solo per la persona malata, ma anche per chi gli sta vicino.
Saluti
Dott. Marco Forti Psicoterapeuta - Sessuologo
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15 MAG 2012
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Caro Leon, la sofferenza psichica trasforma e fa soffrire, chi la vive e chi vive accanto a questa persona. Penso che la cosa più importante in un momento come quello che lei descrive sia quello di fare chiarezza, nel suo animo e in quello della sua compagna, di comprendere che cosa desiderate entrambi come individui singoli, come coppia e come famiglia. Potrebbe essere che, quello che troverà in se stesso o nell'altro, non le piacerà. Serve però a poco vivere una vita recitando una parte... Mi pare di comprendere che abbiate intrapreso una terapia di coppia: affidatevi al vostro terapeuta e, se lo ritenete necessario, parlate con lui della possibilità di associare una terapia individuale per entrambi.
La saluto cordialmente.
14 MAG 2012
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Salve Leon, non ho ben capito se a soffrire di depressione è lei oppure sua moglie. La diagnosi di depressione è stata fatta da un professionista? Le chiedo questo perchè sento una certa confusione rispetto alle sue parole, probabimente la stessa confusione che ha lei in questo momento rispetto alla situazione che sta vivendo o subendo. La terapia di coppia può portare è vero ad una separazione, ma questo non è vero per tutti, ci sono molti fattori che influenzano l'andamento di una terapia. Non esiste purtroppo una scorciatoia per soffrire di meno e per far soffrire di meno gli altri che ci stanno accanto, di sicuro l'aiuto di un professionista valido potrà essere fondamentale in questo momento di difficoltà. Affidatevi a qualcuno che possa spiegarvi cosa è accaduto, cosa ha provocato questa depressione, cosa non ha funzionato nell'affrontarla, che vi aiuti a trovare delle risorse interiori per il vostro futuro.
Saluti.
Dott.ssa Concetta Lorico Psicologo Psicoterapeuta Familiare Piacenza