Crisi matrimoniale consiglio su come agire

Inviata da Fabio · 27 nov 2012 Terapia di coppia

Buongiorno, mi chiamo marco e ho 34 anni. Sono sposato da 7 e siamo insieme da 12 anni. Abbiamo una bimba di 7 anni. Il nostro rapporto è iniziato con un amore fortissimo da non poter far ameno uno dell'altra. Durante il matrimonio ci sono stati alti e bassi ma comunque una buona intesa, almeno dal mio punto di vista. Il mio difetto è stato alle volte di non saper gestire la rabbia nei litigi e conseguentemente alzare la voce..a volte offendere. Poche volte per fortuna ma mi rendo conto che queste cose ad una donna possono far male. Per il resto sono sempre riuscito a dimostrare il mio amore in mille modi..con le parole, con i gesti di affetto..con i fatti. Mia moglie è una persona stupenda ma da un po' di tempo è cambiata ...mi ha detto di essere CONFUSA e di non saper più cosa prova. Dopo un po' di tempo mi dice che stare in casa con me le provoca fastidio e mal di testa...io a questo punto non so come comportarmi...mi rendo conto che negli ultimi tempi è mancato il dialogo...credo che lei abbia dentro rancori mai sopiti che l'hanno fatta come esplodere...ed ora mi chiede di andare via di casa per lasciarla un po' sola con se stessa. Secondo me sarebbe un grave errore..poi davvero non me la sento di separarmi da mia figlia..non ce la faccio. Non vorrei però apparire come quello che non la capisce. Io la amo davvero, ne sono consapevole ma vorrei agire nella maniera più giusta per salvare e rinnovare il mio matrimonio. Siamo giovani, lavoriamo entrambi abbiamo 2 famiglie alle spalle che ci danno una mano ogni volta che vogliamo..non ci manca nulla...non vorrei che rimanendo in casa io possa peggiorare le cose ma mi sembra come arrendermi andandomene e come agevolare la fine. Dovrei credo parlarle, chiederle di aprirsi apertamente..di dirmi tutto quello che non va perché forse io non ho visto...non so...aggiungo che il sesso è sempre andato bene anche se nell'ultimo anno la quantità si è ridotta a 3 - 4 volte al mese..io ne ho parlato..e lei dice che è normale...secondo me no. Ogni buon consiglio è bene accetto...per la prima volta ho paura di perdere davvero la mia famiglia...e ciò mi terrorizza...

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Miglior risposta 30 NOV 2012

Gentile Marco,
possono esserci momenti in cui la coppia può entrare in "crisi" dipeso da svariati fattori. Generalmente il primo comportamento, talvolta nocivo, che si attua è quello di non comunicare... non perché non si vuole farlo ma perché talvolta è troppo doloroso o può sfociare in litigi. Un mediatore ( psicologo-psicoterapeuta) potrebbe aiutarvi a comprendere gli aspetti ed i comportamenti che non sono idonei ed aiutare la coppia a ricreare l'unione che si è momentaneamente interrotta.

Dr.ssa Roberta Fuga Psicologo a Roma

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3 DIC 2012

Gentile Marco, provi a chiedere a sua moglie di intraprendere una terapia di coppia, in modo che ciò che è tenuto nascosto venga fuori per potere capire meglio ciò che ha portato a questa condizione!
Tanti auguri!

Dott.ssa Angela Virone Psicologo a Agrigento

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29 NOV 2012

Premesso che non esiste una ricetta da manuale di cucina, eviti lo scontro, prenda distanza come le richiede sua moglie e contatti uno psicoterapeuta che la supporti nelle sue decisioni. Restare non significa convincerla che non la vuol perdere, ma che non le lascia spazio. Credo che l'amore non sia possesso ne imposizione ma una libera e quotidiana scelta!
Saluti
Dr Cristian Sardelli

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28 NOV 2012

Buongiorno Marco, capisco le sue paure e le sue titubanze; avete pensato a dei colloqui di coppia?
solitamente il terreno neutrale, oltre all'aiuto diretto del collega, aiuta ad aprire anche le vecchie questioni e facilita la comunicazione... nei tempi e modi giusti...
Buone cose, Dott.ssa R.M. Scuto

Dott.ssa Rosa Michela Scuto Psicologo a Pontedera

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28 NOV 2012

Gentile Marco,
ho letto attentamente la sua richiesta dove appare chiara la sua preoccupazione di veder fallire il suo matrimonio. Quello che sua moglie sta tentando di comunicarle sta forse producendo la sua messa in discussione del suo comportamento con lei e questo è senz'altro positivo anche se non è con consigli preconfezionati che si impara a modulare la rabbia e i conseguenziali scatti d'ira, né le prese di posizione assolutistiche. Potrebbe essere importante rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta per una terapia di coppia. Ma ancora più importante rivolgersi lei stesso per una consulenza psicologica dove potrà valutare se è il caso di iniziare una terapia individuale.
Saluti
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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28 NOV 2012

Innanzitutto vi ringrazio molto per le gentili risposte. Morirei per le mie due donne e il sol pensiero di non poter mettere a letto mia figlia ogni sera e di non svegliarla ogni mattina mi uccide. C'è in me però il sospetto che mia moglie possa avere diciamo un altro interesse. Non ne ho la sicurezza. Ma qualcosa me lo fa fortemente sospettare. Ho deciso che questa sera la porterò a cena fuori e cercherò con tutta la calma e il rispetto possibile di parlarle con il cuore, e di proporle un aiuto esterno. Io credo che gli sbagli si facciano, e se sapientemente affrontati aiutino a crescere, a svuotarsi e a maturare insieme offrendo uno spunto per conoscersi di più. Certo è che se davvero c'è un'altra persona credo ci sia poco da fare. Al sol pensiero mi sento morire. Grazie ancora

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28 NOV 2012

Gentile Utente,
da quanto riferisce è probabile che nella vostra coppia abbiate avuto difficoltà ad affrontare e gestire costruttivamente questioni importanti che probabilmente sono rimaste irrisolte, generando disagio, infatti lei riferisce che è mancato il dialogo,

Può succedere che nella coppia sia difficile comunicare su argomenti scottanti e che si continuino a perpretare modalità comunicative disfunzionali che, irrigidendosi, amplificano e sostengono i problemi, anziché risolverli in modo efficace.

In questi casi sarebbe utile, prima di prendere decisioni, consultare un terapeuta di coppia che vi possa aiutare a mettere sul piatto, in un contesto protetto e non giudicante, le problematiche del vostro rapporto e aiutarvi nel comprendere cosa fare del vostro matrimonio.

Provi a prospettare a sua moglie questa possibilità e se non fosse d'accordo, può rivolgersi lei in prima persona a tale professionista che le potrà anche fornire indicazioni per coinvolgerla in un eventuale consulto.

Questo diventa tanto più importante quando ci sono figli da tutelare, la cui serenità va in ogni caso garantita.

Molti auguri

Dott.ssa Laura Rinella Psicologo a Roma

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28 NOV 2012

Salve Fabio,
comprendo la sua paura e la sua confusione e al tempo stesso la determinazione a voler capire e fare qualcosa per cambiare questa situazione.
In un rapporto di coppia le responsabilità su come funziona la coppia sono sempre di entrambi, per cui non credo che siano state semplicemente le sue urla o le sue offese. Molto più probabilmente vi siete pian piano allontanati e sua moglie ha aperto la porta sul fatto non va tutto così bene. Nel ciclo di vita di una coppia è normale non essere sempre tanto "appiccicati", ma attraversare delle fasi in cui ognuno cerca di più di perseguire i propri obiettivi personali più che quelli legati alla coppia. E' importante non confondere questo con un non volere più stare in coppia.
Quello che le ho detto finora, Fabio, sono tutta una serie di riflessioni che ovviamente potrebbero avere molto o poco a che fare con la sua situazione. Quello che può chiedere (direi anche pretendere da sua moglie come condizione per andare via e permetterle di star sola) è di comprendere cosa succede fra voi tramite un consulente di coppia, che possa aiutarvi anche a gestire la situazione con vostra figlia. Se sua moglie non viene, credo che sia importante che intanto vada lei.
Cordialmente
Dr.ssa Alfonsina Pica, psicologa e psicoterapeuta

Dott.ssa Alfonsina Pica Psicologo a San Miniato

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28 NOV 2012

Caro Marco, sembrerebbe davvero che lei si stia mettendo in gioco, che abbia la sana voglia di salvere il suo matrimonio, per quanto non ne veda le possibili falle. Può succedere che un membro della coppia, per sue caratteristiche individuali, per sue necessità attuali o antiche, percepisca tutto ciò che vi avviene all'interno in maniera radicalmente differente dall'altro. Non mi è chiaro però se parlando con sua moglie siano emerse quelle esigenze o carenze che non è riuscito a soddisfare/colmare. Non mi è neanche chiaro se in sua moglie c'è la sua stessa volontà di capire e risolvere se possibile, o almeno di provarci. Avete parlato mai della possibilità di un ciclo di incontri con un terapeuta? Anche solo per riuscire ad afferrare punti oscuri, a comunicarvi ciò che forse non siete riusciti a comunicare, a chiarirvi reciprocamente. Spesso, da soli, si rischia di rimanere prigionieri di una bolla di recriminazioni, rancori, pregiudizi e non detti. A disposizione per ulteriori ed eventuali chiarimenti. Dott.ssa Sabina Orlandini, Torino

Dott.ssa Sabina Orlandini Psicologo a Torino

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28 NOV 2012

Buonasera Marco, dal suo racconto si percepisce una profonda sofferenza, ma anche il desiderio di volere cambiare la situazione e, questa è una risorsa molto importante. Non è sempre facile descrivere con le parole i sentimenti che proviamo, l'incertezza, la paura di perdere la persona che riteniamo importante. Spessissimo rendere dicibili i nostri sentimenti ci permette di capirci ed essere capiti di più. Purtroppo alle volte il dialogo con le persone alle quali vogliamo più bene si interrompe per i non detti, schiacciati dagli errori che abbiamo fatto o che pensiamo di avere subito. Allora confrontarsi con un'altra persona, che dall'esterno offra una lettura differente, può essere utile. Ha mai pensato di proporre a sua moglie una terapia di coppia per provare a risolvere i vostri problemi?
Le auguro di ritrovare la sua serenità.
Dott.ssa Claudia Giangregorio

Dott.ssa Claudia Giangregorio Psicologo a Milano

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28 NOV 2012

caro Marco, ho trovato molto toccante il calore di questa sua richiesta di aiuto. voi siete una coppia collaudata, che sta insieme da un'età giovanissima deduco, per cui è facile comprendere come lei non possa immaginare sé stesso senza sua moglie, essendo cresciuto come uomo e come individuo accanto a lei. lo stesso si potrebbe dire per sua moglie. Il dialogo è fondamentale, ma a volte nelle coppie una cosa così semplice e naturale si inceppa, qualcosa blocca il normale scambio comunciativo ed emotivo. Il mio consiglio è etntare una terapia di coppia, con l'aiuto di un esperto le cose miglioreranno.
In bocca al lupo per tutto
Dr.ssa scipioni, roma

Anonimo-126894 Psicologo a Roma

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