Buongiorno, mi chiamo Cristian.
Premetto che la mia compagna era in cura da un anno e mezzo per una depressione e che di sua spontanea volontà ha smesso di prendere gli psicofarmaci. Abbiamo due figli piccoli e negli ultimi mesi, da quando ha smesso i farmaci, ha iniziato a essere apatica: non cura la casa, sta spesso sdraiata al telefonino etc. Ad aprile scopro una serie di messaggi con un tipo dove lui ci provava palesemente e lei faceva un po' l'ochetta respingendolo mai con forza. Pertanto, delusissimo, appena arrivata a casa gli dico tutto. Si scusa ma apre scenari preoccupanti tipo: forse non sono innamorata perché una persona innamorata non fa queste cose, inizia a dirmi che sessualmente non mi desidera che mi vede come un fratello etc. Lascio passare un po' di tempo ma vedo che le cose peggiorano, prendo in mano la situazione e dico "basta, cosa succede?". Lei duramente mi risponde che non mi ama, non mi ha mai amato, che non mi desidera, che non ha voglia di baciarmi. A questo punto, umiliato nell'essere, mantengo la calma e provo a capire. Decidiamo che riprenda le cure e che appena starà meglio affrontiamo il problema di coppia, se necessario, con uno psicoterapeuta! Il problema però è che parlando con i suoi trovo molta incoerenza, nel senso che a loro dice che vuole stare da sola e che sicuramente sta meglio, mentre a me dice che adesso non è in grado di decidere che ci vorrà tempo e che non vuole che io me ne vada! La depressione quanto può incidere in queste situazioni? Il fatto che sia stata corteggiata forse le ha fatto capire che non mi ama e ha bisogno di provare emozioni che non prova più con me? Perché a me dice una cosa e alla famiglia parla come se avesse già deciso? Ovviamente io mi comporto da compagno perfetto, lavo, pulisco, cucino, faccio la spesa.. Faccio tutto, pure i massaggi quando è stanca. Ogni tanto mi chiedo, visto che sono pure un bel ragazzo, se è giusto lottare contro tutto solo per amore della famiglia ma soprattutto per l'idea di famiglia che ho io? Grazie della comprensione.
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14 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Caro Cristian,
ho qualche dubbio sulla diagnosi di depressione fatta a sua moglie e sarebbe interessante sapere se oltre a non curare la casa abbia anche modificato il suo rapporto con i bambini. Nemmeno mi torna il fatto che una donna depressa accetti il corteggiamento di un uomo e contemporaneamente dica al proprio marito che non prova nulla per lui ma allo stesso tempo gli chieda di non andarsene! Tutto ciò mi porta ad ipotizzare una diagnosi diversa dalla depressione.
Capisco la sua frustrazione aggravata dal suo sano concetto di famiglia ed è per questo che, come ho detto in apertura, sarebbe importante capire se l'atteggiamento di sua moglie è cambiato anche nei confronti dei propri figli.
Premesso che le consiglio un sostegno psicologico personale, ritengo che una maggiore congruenza da parte sua non sarebbe inopportuna e forse servirebbe a far capire a sua moglie che non si può calpestare il prossimo nascondendosi dietro alla depressione.
Cordiali saluti.
Dr Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
9 AGO 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Cristiano,
I farmaci dovrebbero andare scalati parlandone con il medico piuttosto che sospenderli senza averlo prima avvisato.
Le consiglierei di convincere sua moglie, per il suo benessere, di seguire contemporaneamente sia un percorso farmacologico che psicoterapeutico.
Per la depressione la psicoterapia maggiormente efficace da risultati evidence based risulterebbe essere la terapia cognitivo comportamentale.
Cordialmente.
26 OTT 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno.
Sono il dr. Massimiliano Castelvedere, di Brescia. Sono tra quei professionisti che ritengono che il cambiamento personale sia un processo lungo e complicato. Purtroppo non ci sono scorciatoie e i consigli che uno psicologo potrebbe dare in una chat lasciano il tempo che trovano: non esiste la “bacchetta magica”. Per inquadrare l’eventuale problematica di un paziente serve invece una consulenza approfondita (almeno 4 sedute). A seguire, se nella consulenza si evidenzia un problema significativo, per risolverlo è necessaria una vera e propria psicoterapia o una psicoanalisi.
Illudersi che si possa fare qualcosa scrivendo in una chat serve solo a perdere tempo e significa che non si è pronti a mettersi in discussione. Se lei è una persona veramente motivata a capirsi e a cambiare, le do la mia disponibilità per fissare un appuntamento (anche online).
11 AGO 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Egr. Cristian,
la depressione è un dato importante, è spesso indice anche di modi di stare al mondo, anche nelle relazioni di coppia, i farmaci sono utili ma se non fa psicoterapia non ne esce, ma i depressi tendono a tirarsi indietro, consiglio di trovare un bravo psicoterapeuta di coppia o individualee consultarsi con lui, meglio prima che dopo. Cordiali saluti. dott. D. Malerba
11 AGO 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Caro Cristiano,
la situazione è complessa e in lei cominciano a farsi strada i dubbi comuni in chi sta vivendo una relazione faticosa.
Una cura farmacologica per depressione andrebbe affiancata ad un percorso di sostegno psicologico e di riabilitazione di funzioni indebolite dal disturbo dell'umore.
Il mio suggerimento è che contattiate uno psicologo per la sua compagna. Nel caso in cui lei, Cristiano, ne sentisse il bisogno , cerchi uno spazio di sostegno e ascolto tutto per sè. Può contattare uno psicologo dell sua zona, la asl, oppure scegliere una consulenza online.