Buongiorno a tutti, vorrei sapere se puo' essere considerato mobbing continuare a rinfacciarmi in ogni riunione, davanti ad altri colleghi, e in ogni colloquio singolo il fatto di avermi concesso dopo la maternità il part-time. Devo premettere che io stessa ho sempre chiesto di poter lavorare 6 o anche 7 ore anzichè le 5 che mi sono state concesse.
Ormai non ho più alcun diritto in azienda perchè io ho già avuto "la grazia" del part-time. Non posso più neanche far notare se ci sono degli errori in busta paga perchè no ho "diritto " di lamentarmi.
Sono veramente avvilita
Aiuttemi
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
17 APR 2019
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Sara,
più che una questione di mobbing da parte del suo capo, ritengo sia una questione di scarsa assertività da parte sua il non far rilevare nelle riunioni che la concessione del part-time per maternità non è una grazia ricevuta ma un diritto previsto dal Decreto Legislativo n.151/2001 sulla tutela della maternità, dalla Legge n. 53/2000 nonchè dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.
Pertanto, invece di avvilirsi, può intraprendere un percorso di psicoterapia per migliorare la sua capacità di assertività e contemporaneamente rivolgersi ad un Sindacato di Categoria per avere chiarezza ulteriore sui suoi diritti.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
15 APR 2019
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentilissima,
in merito alla sua domanda posso dirle che il mobbing non può basarsi su queste uniche premesse da lei citate, inoltre i comportamenti vessatori devono teoricamente perdurare da più di sei mesi ed essere accompagnati da altre azioni che dimostrino la volontà di allontanarla dal mondo del lavoro. Vorrei capire qual'è il suo obiettivo? Cercare di bloccare questi commenti discriminatori oppure trovare giustizia in merito alla doppia discriminazione che lei sta subendo? Perché, mi sembra di capire, proprio di questo si tratta: lei ha usufruito di un legittimo diritto e A CAUSA di questo sta subendo un altro attacco ai suoi diritti. Si rivolga alla Consigliera di Parità della sua Regione che la aiuterà, attraverso una semplice conciliazione, a far rispettare i suoi diritti. Se invece l' obiettivo è recuperare la comunicazione distorta in azienda, allora la consulenza psicologica le darà gli strumenti migliori. Resto a disposizione.
Dott.ssa Alessandra Monticone
15 APR 2019
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Sara,
comprendo il suo essere avvilita, come se ora avesse perso qualsiasi diritto e la facessero sentire perennemente in colpa. Ha parlato a parlare con il suo capo della situazione?cosa le dice? Le consiglio, visto il forte stress, di intraprendere un percorso psicologico, online o da un professionista della sua zona.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti, se vuole mi può scrivere
Cordiali saluti
Dott.ssa Alice Noseda