Consigli su come affrontare e vincere la paura del giudizio di mia madre

Inviata da Anonimo · 15 mar 2022 Terapia familiare

Ciao, userò un nickname..
Sono mel.ancolica18.
Non pensavo di scrivere una mia situazione, ma sento di aver voglia di qualche consiglio....

Ho 27 quasi 28 anni e un lavoro abbastanza soddisfacente sebbene vivo in famiglia. Sin da piccola ho scelto quasi tutte le scuole che ho voluto e che fortunatamente andavano d'accordo con i gusti dei miei genitori.

Per me è stato inconsapevolmente importante avere la sua approvazione...
Con mia mamma, crescendo ho quasi sempre fatto come piacevano a lei molte cose ma adesso da un po' di tempo sento di non poter avere la libertà di fare scelte che vorrei senza alcuni pensieri che mi fanno sentire in colpa.... perché sebbene le voglio un grande bene, non sento la necessità di raccontarle tutto di me, o di trascorrere ore a vedere film "di principesse" come indichiamo noi il genere romantico sentimentale...
Ci sono film che evito di vedere con lei perché vorrei vederli con qualcuno di speciale (un fidanzato...
che ancora non c'è)

PAURA DEL GIUDIZIO DI MIA MADRE
Tornando a mia madre. Ha cercato da piccola di portarmi sulla sua stessa strada... è molto credente e io cerco di seguire quegli insegnamenti non per lei ma perché mi sento in qualche modo bene, protetta molte volte...

Un problema si presenta però quando faccio la parola "ragazzo" e famiglia(quella futura che sogno di poter costruire"
Vado quasi sempre in Chiesa e so che questo la fa stare bene, ma se manco a qualche incontro/messa,
lei dice " tu sai quello che fai"....e tiene conto delle volte che manco(anche se le ho pregato più volte di non tenere il conto....come se ciò cambiasse qualcosa...
In una cosa resce bene: riesce a farmi sentire in colpa...ma poi passa.

~ "Mamma, esco per conoscere un ragazzo" _ è ciò che non riesco a dire...

Ogni volta che voglio organizzarmi
mi tocca dover spiegare al ragazzo le seguenti parole "non voglio dire a mia mamma con chi esco" quindi posso uscire tot giorno di mattina o di pomeriggio.....
Un ragazzo poi si stuferebbe di me e io non voglio che lui scappi pensando che faccio le cose "perché lo dice mamma"....

Quando si parla di ragazzi lei ha le sue idee di ragazzo per me, e il lavoro non c'entra... per lei il ragazzo dovrebbe essere credente...
Io non riesco a dirle apertamente "come se le persone buone ci fossero solo in Chiesa....
Ragazzi vicino alla mia età non ce ne sono. Se ci sono sono bruttissimi o già impegnati. Renditene conto pure tu."

L'ultima volta che stavo per uscire
con un ragazzo ho rimandato per non doverle mentire....

Fnisco con l'avere sensi di colpa se esco con qualcuno e non glielo dico, e se non esco ancora di più...perché ho perso magari l'occasione di conoscere una persona interessante...

AMICIZIE POCHE MA BUONE
Sono rimasta con pochissime persone che posso reputare amiche, conoscenti...
alcune per adesso solo conoscenti ma non riesco ad esprimere cose che sento perché non voglio costruire castelli dove ancora non ce ne sono....
Il solo pensiero di dire "oggi esco con un ragazzo a conoscenti, amiche...mi farebbe pensare troppo ....
Nonostante quindi sia sempre disponibile ad aiutare loro, dar consigli non riesco a raccontare loro le mie perplessità e cosa non va bene con mia madre..

Cosa posso fare per non dover usare bugie, bugie "bianche"? Mezze verità...
E perché mia madre, sia felice per me?

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Miglior risposta 22 MAR 2022

Gentile utente,
proviamo a pensare a quello che può fare lei, per se stessa, per trovare la sua felicità indipendentemente dall’approvazione di sua madre e non la sua.
Pensiamo a quanto siano i suoi sensi di colpa, pensiamo a quanto si senta piccola e bisognosa di cure.
Potrebbe essere utile lavorare in un contesto protetto come quello psicoterapico sul rapporto tra lei e sua madre..individualmente e parallelamente a sua madre, andando ad allargare il campo d’osservazione a tutta la sua famiglia.
Restiamo a sua disposizione per qualsiasi chiarimento
Studio Associato Dott. Diego Ferrara Dott.ssa Sonia Simeoli

Dott. Ferrara e Dott.ssa Simeoli Psicologo a Quarto

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16 MAR 2022

Cara,

credo che il Suo avere "quasi 28 anni" le dia tutto il diritto di volersi sentire un'adulta capace di compiere le proprie scelte in autonomia! Il senso di colpa che riferisce di provare nei confronti di Sua madre è probabilmente segno di un conflitto di lealtà: da una parte vorrebbe continuare ad essere la figlia fedele, per continuare "a far stare bene" sua madre, ma dall'altra vorrebbe anche seguire i Suoi desideri, come quello di conoscere un ragazzo e instaurare una relazione sentimentale e intima con qualcuno al di fuori della famiglia. Dal suo racconto emerge che probabilmente nel corso della Sua vita ha interiorizzato aspettative e obblighi che hanno orientato più o meno consapevolmente le sue scelte e i suoi comportamenti; mi pare che adesso possa aver bisogno di lavorare per poter mettere un confine tra ciò che è veramente suo e cosa invece è frutto della semplice volontà di compiacere/non dispiacere la propria madre. Un percorso terapeutico probabilmente potrebbe essere per lei occasione per distinguere il piano dei propri bisogni personali da quello delle aspettative degli altri , che mi creda è un presupposto fondamentale per poter vivere le relazioni in maniera più adulta e autentica, libera anche dal senso di colpa.

Le auguro che possa sentirsi presto "pienamente 28 anni".
Dott.ssa Lucrezia Ferrante

Anonimo-185775 Psicologo a Melfi

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16 MAR 2022

Buongiorno Melancholica18, mi dispiace per la situazione che descrive e comprendo il suo disagio, i vissuti che lei riporta sono molto intensi, e fanno capire come vadano ad impattare sulla sua quotidianità.
La figura della mamma rappresenta sempre un riferimento importante per i figli, specie per le giovani donne che magari iniziano a maturare l'idea di crearsi una famiglia tutta loro e di diventare, a loro volta, mamma e capisco come l'idea di poter deludere un genitore, facendo magari scelte che non condividerebbe o capirebbe, possa creare un senso di disagio.
Credo che possa esserle utile parlare con un professionista, per approfondire i vissuti raccontati e le emozioni che sta provando.

Se ha piacere, resto a disposizione per un consulto, anche online.
Un caro saluto
Dott.ssa Sara Manzoni

Dott.ssa Sara Manzoni Psicologo a Treviglio

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16 MAR 2022

Cara Melancholica18,
la sua lettera mi colpito molto perchè descrive molto bene la triste situazione che sta vivendo.
Ha quasi 28 anni , è una donna adulta, ma allo stesso tempo molto dipendente da sua madre. Teme il giudizio di sua madre (madre piuttosto critica-normativa) e, se si comporta diversamente dalle aspettative materne, lei a sua volta si sente in colpa.
Mi sembra che ci sia un rapporto simbiotico con sua madre. Ora lei vuole superare questa impasse ed essere libera di scegliere secondo i suoi deisderi e i suoi bisogni.
Probabilmente, da bambina ha aderito alle aspettative di sua madre perchè così si sentiva amata e protetta ( il cosidetto dono d'amore del bambino verso il genitore). Il suo dono d'amore tradotto in una frase era " Sarò e farò quello che tu vuoi così tu mi amerai" .
Ora lei vuole essere libera di fare le sue scelte e vivere la sua vita di donna adulta senza sentirsi in colpa verso sua madre.
Ho notato che non ha fatto alcun accenno a suo padre . Come mai?
Le propongo di intraprendere un percorso di psicoterapia con un'Analista Transazionale che potrà aiutarla a superare il suo blocco. L'analista potrà aiutarla a prendere in mano la sua vita facendo le scelte che lei desidera, liberamente , senza sensi di colpa.
Un caro saluto
Dr.ssa Anna Capriati

Dott.ssa Anna Capriati Psicologo a Trieste

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16 MAR 2022

Cara,

sarebbe fondamentale che cominciasse a svincolarsi gradualmente dal condizionamento di sua madre, altrimenti agli occhi di quest'ultima la sua infanzia e adolescenza non avranno mai fine anche se ha già 27 anni.
Sarebbe importante approfondire la sua storia e il senso di colpa di cui parla alla luce delle sue relazioni significative e dei suoi contesti di appartenenza.
A questo proposito, sono a sua completa disposizione, anche online.

Dott.ssa Francesca Orefice.

Dott.ssa Francesca Orefice Psicologo a Bologna

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16 MAR 2022

Cara Mel.ancolica.18,
mi dispiace molto per il tuo sentirti così.
Hai avuto coraggio a scrivere qui, quindi continua su questa scia e rivolgiti ad un professionista. Avrai uno spazio tutto tuo in cui poter parlare finalmente con qualcuno, liberamente, senza essere giudicata, con lo scopo di essere aiutata in modo puntuale rispetto a ciò che racconti.
Alla luce di quanto riporti, sarebbe il caso di intraprendere un percorso mirato che ti aiuti a trovare le cause, ma anche ciò che, ad oggi, alimenta il problema. Probabilmente non stai guardando nella direzione giusta o con le “lenti” giuste, e le soluzioni forse stanno in domande diverse da porsi.
Augurandoti il meglio, resto a tua disposizione e ti invio un caro saluto.
Dr.ssa ASignorelli (sedute anche online)

Dott.ssa Annalisa Signorelli Psicologo a Belvedere Marittimo

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16 MAR 2022

Tagliare il cordone ombelicale con una madre così disturbata, intrusiva, soverchiante, svalutante, è molto dura. Ci puoi riuscire solo con l'aiuto di un bravo psicoterapeuta ad prientamento psicodinamico. Meglio con un percorso psicoanalitico. Ma troverai fortissime resistenze e ostacoli da parte di Tua madre che non tollera di lasciarti " nascere " e di essere indipendente da Lei.
Dovrai essere molto coraggiosa e comprendere che la libertà dalla Tua prigione comporta un conflitto con Tua madre.
Spero che Tu trovi la forza, che d'altronde traspare dal Tuo esserTi rivolta per aiuto in questa sede.
Un forte augurio di incoraggiamento.
Dott. Marco Tartari

Dott. Marco Tartari Psicologo a Roatto

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16 MAR 2022

Gentile utente,
normalmente nella vita di qualsiasi persona deve realizzarsi quella che si chiama "fase di separazione-individuazione" che inizia già in età infantile con esperienze di separazione psicologica dalla propria madre (prima figura di attaccamento) e procede gradualmente fino alla costruzione di una propria vita adulta in piena autonomia.
A volte, come nel suo caso, per errori nello stile educativo da parte dei genitori, questo processo è ostacolato o impedito e qualora il figlio provi a fare qualche passo nella direzione della propria libertà personale e autonomia va incontro a pesanti sensi di colpa.
Sulla base di questa considerazione e per risolvere l'inevitabile conseguente conflitto interiore, le consiglio un percorso di psicoterapia preferibilmente ad orientamento cognitivo-comportamentale.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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16 MAR 2022

Cara,
Il nome che hai scelto per portare quì la tua delicata situazione rende onore e fedeltà allo stato emotivo che vela e appesantisce il tuo vivere quotidiano. lo sguardo di una mamma è il primo indizio ed elemento di riconoscimento con cui il bambino scopre la sua esistenza nel mondo; le sue parole di tenerezza e conforto sono ciò che ci permettono di maturare e interiorizzare la fiducia di base nell'Altro e il modo in cui essa ci vede forgerà l'immagine che abbiamo di noi e ci accompagnerà per tutta la vita. Questa intro è per rimandarti quanto comprendo il tuo timore, l'importanza vincolante che dai al giudizio di tua mamma rispetto alle scelte di vita. Chiaramente, il fatto che tu percepisci che questo impatta negativamente sulla tua realizzazione e libertà decisionale fa sì che è importante modificare questo nutrimento materno disfunzionale. Affidarti al confronto attento e sensibile di un terapeuta ti permetterà di cogliere la natura del rapporto con tua mamma, ripercorrendo la relazione con lei a partire da un analisi approfondita su chi sei oggi. Vedrai cara che esprimendo, esplorando e comprendendo le emozioni e i sentimenti che definiscono i tuo vissuto avrai modo di maturare una maggiore sicurezza di te e una maturità emotiva tale da riuscire a recidere questo cordone ombelicale che ti ancora al giudizio materno.
Io sono quì, disponibile online qualora volessi parlarne più approfonditamente.
Ti abbraccio, un caro saluto.
Dott.ssa Guercioni Clarissa

Dott.ssa Clarissa Guercioni Psicologo a San Benedetto del Tronto

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