come trattare un figliolo che soffre di ansia

Inviata da Anna · 23 mar 2012 Ansia

Figlio di 30 anni che vive in casa.
Soffre di ansia.
Come trattarlo? Sminuire la patologia o no?
Cosa dirgli?
Come aiutarlo?
Grazie
Anna

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Miglior risposta 26 MAR 2012

Gentile signora Anna,
Soffrire di ansia e' generico...occorre capire quanto sia invalidante per suo figlio questo stato.
Sarebbe opportuno che suo figlio chieda una consulenza ad uno psicoterapeuta che sicuramente lo aiuterà a fare chiarezza e a ritrovare il benessere.
Cordialmente
Dott.ssa Maria Lucia De Vito

De Vito Dott.ssa Maria Lucia- Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Tricase

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11 GIU 2012

cara Anna,
penso che potrebbe suggerire a suo figlio di poter provare a vivere meglio, cominciando ad ascoltare cosa dice la sua "ansia" (se è questa la diagnosi reale), parlandone con uno psicoterapeuta, che saprà rileggere i suoi sintomi e dare un quadro della situazione e sul da farsi. Penso che a suo figlio potrebbe giovare prendere questa opportunità e scelta in modo indipendente, autonomo, per prendersi cura di sè e dei suoi bisogni. Provi a consigliare e poi lasciar decidere.
cordiali saluti

Dott.ssa Elisa Fagotto Psicologo a Portogruaro

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8 GIU 2012

Buonasera Anna,
innanzitutto. come fa a sapere che suo figlio "soffre di ansia"? E' la rappresentazione che si è fatta lei della condizione di suo figlio? Oppure suo figlio ha riferito il suo stato d'animo?
Se suo figlio vuole aiuto sarà il primo a muoversi. Ognuno di noi sceglie la propria direzione e anche se vogliamo il bene per le persone a noi care, sarà sempre il diretto interessato a scegliere. Così come lei può scegliere di attribuire un significato differente a questa situazione.

Cordiali saluti

Dott.ssa Roberta De Bellis Psicologo a Gallarate

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26 APR 2012

Cara Anna,
capisco la tua necessità di venire a capo di una situazione forse poco gestibile, vuoi aiutare tuo figlio ma non sai da dove iniziare.. un buon inizio mi pare proprio quello di aver chiesto un aiuto, seppur generico. Io ti consiglio di fare un altro passo, senza paura: richiedi il consulto di uno specialista, parla a tuo figlio dell’eventualità di un supporto psicologico. Un esperto potrà aiutarvi ad affrontare eventuali problematiche con gli strumenti giusti; potresti anche contattare tu stessa uno psicologo, per cominciare da come ti senti ti in questa situazione. In ogni caso ricorda che la scelta di poter accedere ad un aiuto ha senso se viene da chi soffre, non insistere eccessivamente se tuo figlio non è aperto ad un supporto, rischieresti di spingerlo ad una scelta forzata che, nella maggior parte dei casi, non è una buona base per iniziare un percorso di crescita come è un percorso psicologico (o psicoterapeutico che sia).
I miei più sinceri auguri,
Dott.ssa Ornella Convertino

Studio Convertino Psicologo a Monza

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30 MAR 2012

Sarebbe più opportuno che la famiglia si rivolga,insieme al figlio,presso un centro specializzato in terapia sistemico-familiare e avviare un percorso di aiuto rivolto all'intero nucleo.
Dott.ssa Valeria Rinaldini-Napoli

Dott.ssa Valeria Rinaldini Psicologo a Napoli

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29 MAR 2012

gentile Signora Anna,
definendo suo figlio un figliolo si legge che il suo carico d'ansia potrebbe essere un caso di generalizzazione di una situazione di frustrazione e di incompatibilità nell'essere un adulto ancora a casa. l'ansia è un sintomo molto generico, ma che oggigiorno è molto conosciuto e a volte sottovalutato. credo che la cosa migliore sia quella di chiedere a suo figlio se ha bisogno di un esperto per parlare di cme affrontare la vita quotidiana.

Dott. Michele Dal Bo
Psicologo e consulente dello Sport

Dott. Michele Dal Bo Psicologo a Verona

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28 MAR 2012

Cara signora,
è comunque importante che lei si ponga questa domanda e desideri comprendere il significato dell'"ansia" che pervade la personalità di suo figlio.
Spesso l'accoglimento di un sintomo da parte di chi ci circonda è di per sé già un inizio terapeutico, che certamente deve poi proseguire per vie autonome individuali.
L'ansia è un sintomo di una sofferenza che può derivare da cause molteplici, psichiche o fisiche, e spesso con conseguenze psicosomatiche.
Esiste un'ansia generalizzata, come fosse un canale espressivo di una inquietudine che caratterizza il sentimento vitale e il comportamento di un soggetto nella maggior parte della sue manifestazioni.
E' l'interpretazione di questo soggetto in rapporto con se stesso e la realta ad essere spesso vissuto come fonte di minaccia, di pericolo o di abbandono.
Comprensibile quindi che la sua domanda sia generalizzata come lo è il sintomo.
Comunque, sue ulteriori specificazioni potranno essere di aiuto per un ulteriore approfondimento che, comunque, solo suo figlio con un suo terapeuta potrà interpretare.
Cordiali saluti,
Carla Andreucci

Anonimo-9103 Psicologo a Genova

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27 MAR 2012

Gent.ssima Anna,
è importante se sia lui a riconoscere innanzitutto il malessere. Qualora sia cosi' può indirizzarlo a farsi aiutare e guidare verso uno specialista, provando a parlargli con una modalità di ascolto attivo e di sostegno.
Buona giornata

Dott.ssa Roberta De Bellis Psicologo a Gallarate

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27 MAR 2012

La prima cosa è starlo accanto cercando di capire da cosa è elicitata la sua ansia, e da quanto tempo è comparsa, inoltre è opportuno pensare all'aiuto di uno psicologo.
Distinti saluti Dott.ssa Eva Scardone

Dr.ssa Eva Scardone Psicologo a Marcianise

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26 MAR 2012

gentile signora, sarò molto "spicciola", bisogna capire cosa si nasconde dietro il sintomo ansiogeno. quale significato ha ed anche a che cosa serve perchè può essere che a suo figlio in realtà serva.
Suo figlio è adulto, gli consiglio di contatti uno specialista.
Dott.ssa Silvia Tonelli
Rimini, Miramare

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26 MAR 2012

Gen.le Sig. ra Anna,
comprendo perfettamente la sua preoccupazione.
Oggi esistono delle terapie brevi che danno ottimi risultati e in tempi brevi. Non aspetti che il problema si cronicizzi nel tempo. Nella mia professione io utilizzo questo tipo di strategie per i disurbi
ansia e le posso dire con sincerità che funzionano realmente.
le porgo cordiali saluti,
dott.ssa Monica Altare

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26 MAR 2012

Nel corso degli anni dedicati alla mia esperienza ,ho spesso contattato figli rimasti per varie ragioni in casa con i genitori .L'ansia di cui lei parla si manifesta e trae alimento dal fatto che il bisogno di emancipazione viene a sbiadirsi all'interno delle dinamiche quotidiane favorendo un progressivo vissuto di autostima. Non conoscendo altri importanti dettagli , posso dire che l'ansia ha la funzione positiva nell'indicare a suo figlio il bisogno di fare un percorso evolutivo in un contesto di psicoterapia per arrivare a scoprire i suoi potenziali, indipendentemente dll'aiuto dei genitori. I migliori auguri. Carla Pann -psicologa psicoterapeuta di Milano. 25 marzo 2012

Dott.ssa Carla Panno Psicologo a Milano

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26 MAR 2012

Cara Anna, mi colpisce molto che scriva lei invece di suo figlio. Cosa vuole dire questo? Dice forse qualcosa del vostro rapporto? Perche sente lei di dovere fare qualcosa e non lui? Ansia... Sua o di suo figlio?a 30 anni e' un uomo e dovrebbe forse essere in grado di prendere in mano lui la sua vita. Un grande in bocca al lupo. Rimango a disposizione.

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26 MAR 2012

Gentile signora Anna, ttualmente i disturbi d'ansia sono tra i più diffusi, tuttavia ne esistono di vari tipi e soprattutto di varie entità. Che genere di ansia manifesta suo figlio? Ristretta a particolari situazioni o più generalizzata? Quanto è iinvalidante (esce di casa, ha amici che frequenta...) e da quanto tempo? Oltre a ciò è necessario sapere come è composto il vostro nucleo familiare e molto molto altro per cui mi è impossibile fare congetture o darle precise indicazioni. Mi perplime solo un pò la sinteticità quasi schematica con cui presenta la condizione di suo figlio. Quest'ultima, per risponderle, non va ignorata nè sottovalutata, ma è necessario contattare un bravo psicoterapeuta o psichiatra che, oltre a suo figlio, possa aiutare anche lei a trovare le opportune strategie per affrontare tale disagio. Cordiali saluti. Dott.ssa Sabina Orlandini

Dott.ssa Sabina Orlandini Psicologo a Torino

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26 MAR 2012

Gentile signora, concordo con i colleghi circa il fatto che le informazioni da lei fornite siano troppo poche e troppo generiche. Anzitutto mi colpisce il fatto che sia lei a chiedere aiuto e non suo figlio...ma comunque per aiutarla direi che senz'altro puo' essere utile mostrargli la propria disponibilita' ma senza incalzarlo, perche' cio' puo' in realta' amplificare il suo sintomo. Ansia e' un termine generico che puo' significare tante cose, puo' essere sintomo di un problema contingente ma anche di un disagio piu' profondo. Lei come madre puo' mostrare a suo figlio la sua comprensione ma certamente lui dovra' cercare aiuto in una professionalita' competente che possa guidarlo quale quella di uno psicologo. Cordiali saluti Dr.ssa Simona Certo psicologo psicoterapeuta

Dr.ssa Simona Certo Psicologo a Cagliari

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26 MAR 2012

Gentile Anna
l'ansia è gestibile
ma bisogna sapere che cosa fare...
personalmente tengo degli incontri di gestione dell'ansia rabbia paura, presso i locali del mio studio e in realtà dove ne fanno richiesta...
mercoledì prossimo presso l'Ipercoop San Martino di Novara all'area soci coop ci sarà la presentazione del Programma CAM corpo, anima, mente (da me elaborato) dove parleremo anche di ansia per poi far partire dei corsi già la seettimana a seguire
se vuole posso mandarle del materiale informativo o vedere suo figlio.....se vuole essere aiutato.....
mi può contattare attraverso il mio profilo su GuidaPsicologi.it

cari saluti
Barbara Camilli

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26 MAR 2012

Gentile Anna, consigli a suo figlio di chiedere aiuto ad uno psicologo. L'ansia è un'emozione che suo figlio con l'aiuto di uno specialista deve imparare a gestire da solo. Il suo compito sarà quello di sostenerlo e incoraggiarlo in questo percorso .
dr Romina Bove

Dott.ssa Bove Romina Psicoterapeuta Psicologo a Modena

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26 MAR 2012

Gentile Signora Anna,
le informazioni all'interno della sua discrizione non permettono una risposta articolata ed esaustiva riguardo il disagio di suo figlio. L'ansia si manifesta in diferse forme e modalità, e proprio per questo sarebbe interessante sapere in che modo si manifesta in suo figlio, quando si manifesta, con che frequenza e via dicendo. Se si tratta comunque di un vissuto ansiogeno che non permette a suo figlio un vivere sano e sereno, non resta che consigliare l'aiuto di uno psicologo o di uno psicoterapeuta, che sicuramente potrebbero sostenerlo e aiutarlo ad andare maggiormente in profondità rispetto al problema.

In bocca al lupo a lei e suo figlio.

Studio Associato Chrysalis Psicologo a Arese

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26 MAR 2012

Buongiorno,
la sua richiesta meriterebbe un approfondimento per poter essere accolta con competenza: da un aiuto professionale potrebbe trovare giovamento sia lei che suo figlio. Un saluto.
Dott.ssa Annalisa De Filippo

Dott.ssa Annalisa De Filippo Psicologo a Sesto San Giovanni

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26 MAR 2012

Cara Anna, se è stata spinta a scrivere qui significa che è preoccupata per suo figlio ed è importante che inizi col comunicargli proprio questo; sminuire un malessere non aiuta mai perchè ciascuno di noi vive e interpreta le situazioni della vita a modo suo, secondo i propri schemi. Si avvicini a lui, gli trasmetta comprensione e provate a discutere assieme delle realistiche soluzioni; gli proponga anche un colloquio da uno psicoterapeuta - molti offrono il primo, di conoscenza, gratuitamente - che valuterà la necessità o meno di intraprendere un percorso di cura.
Dott.ssa Francesca Zoppi

Dott.ssa Francesca Zoppi Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Verona

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26 MAR 2012

Buongiorno Anna,
purtroppo la descrizione molto generica non permette di individuare la sintomalogia e la problematica di suo figlio.
Sarebbe interessante capire quanto questa ansia è invalidante per la vita di suo figlio e quanto influisce anche su quella familiare.Quanto influisce sull qualità della vita?
Come aiutarlo? Per fare qualcosa dovrebbe essere suo figlio a chiedere aiuto, a rivoglersi ad un professionista che possa aiutarlo nel metetre a fuoco cosa determina la sua ansia e come può gestirla.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti e la saluto cordialmente
Dott.ssa Barbara Testa

Barbara Testa Psicologo a Cernobbio

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26 MAR 2012

Cara sig. Anna, in effetti la sua domanda è troppo generica, i disturbi di ansia sono molti e variegati, potrebbero essere associati anche ad attacchi di panico e disturbi del sonno, quindi sicuramente sarebbe utile un'anamnesi più completa ed attenta. Ad ogni modo, i disturbi di ansia sono perfettamente affrontabili e superabili con la terapia psicologica e, soprattutto velocemente, con l'uso dell'ipnosi e di tecniche energetiche come il FasterEFT. Il consiglio che le dò è di invitare suo figlio a rivolgersi con sicurezza ad un buon professionista.
Buon proseguimento.

Dott. Giuseppe M. Sferrazza, C.Ht. Psicologo a Roma

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23 MAR 2012

Gentile sig.ra Anna,
dice che il suo "figliolo" soffre di ansia. Ma non si riesce a comprendere dalla sua mail che cosa intende: che tipo di comportamento "problematico" vede in suo figlio? E secondo lei perché si comporta in quel modo?
Le problematiche connesse all'ansia si possono affrontare con buoni risultati attraverso un percorso psicoterapeutico, però mi chiedo e le chiedo: che tipo di rapporto sente/pensa di avere con il proprio figlio? A 30 anni un figlio dovrebbe essere in grado di chiedere aiuto per trovare soluzioni alle proprie difficoltà: perché in questo caso è la madre che chiede aiuto?
Io credo che possa esservi di aiuto, a lei e suo figlio, rivolgersi ad uno psicoterapeuta anche solo per una consulenza: sono certo che sarà utile per provare a fare un po' di chiarezza. Cordialmente.

Dott. Lorenzo Sartini Psicologo a Bologna

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23 MAR 2012

Gentile Anna,
le sue descrizione sono troppo generiche, ma una persona che soffre di ansia, in generale, non utilizza le sue risorse al cento per cento, quindi va aiutato. Penso che uno specialista possa indicarle la giusta strada da percorrere.
Consulti uno psicologo Psicoterapeuta e, se necessario, uno psichiatra.

Vivere in maniera totalizzante è, a mio avviso, il miglior modo per vivere la vita.
In bocca al lupo Anna.

Dr.ssa Mara Porcaro
Psicologa, Psicoterapeuta cognitvo-comportamentale, Sessuologa

Dott.ssa Mara Porcaro Psicologo a Salerno

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23 MAR 2012

Buongiorno Signora Anna,
soffrire di ansia è molto generico, se volesse essere più precisa saprei meglio cosa risponderle.
Per facilitarle la descrizione provi a seguire un pò queste tracce:
come si manifesta questa ansia?
in queli contesti?
evita di far qualcosa a causa di questa ansia?
fa qualcosa di anomalo a seguito della stessa?

In attesa la saluto.
D..sa Strippoli Valentina
psicoterapeuta cognitivo comportamentale

D.ssa Valentina Strippoli Psicologo a Fano

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