Come posso aiutare il mio ex?
Salve, la mia storia è lunga e complicata ma cercherò di essere breve e precisa. Sono stata fidanzata con il mio ex per due anni e mezzo, tra alti e bassi, dopo vi spiegherò il perché. Io lo amo ancora, ma arriviamo al punto. Ci siamo conosciuti nella mia città e dopo sei mesi ha avuto il trasferimento presso un'altra. Io l'ho seguito e da lì a poco siamo andati a convivere insieme. I primi mesi sono andati bene, ma dopo un po' ha iniziato a criticarmi per delle sciocchezze e mi mollava, poi mi ha ricercata. Tempo sei mesi e mi ha rilasciata per altre sciocchezze, tipo che non pulivo bene la casa e altre piccolezze. Il punto vero e proprio qual è: il mio ex è stato abbandonato dal padre ancor prima che venisse alla luce. Nel periodo delle elementari si è innamorato di una bambina e sognava una vita con lei, dice di averla amata e di essere stato tanto male al punto di soffrire, seppur fosse un amore platonico perché con lei non ha avuto nessuna storia ma da allora dice di non essere riuscito ad amare nessuno. 5 anni fa andò da uno psicologo il quale gli disse che tutto l'amore che poteva provare per suo padre che non l'ha riconosciuto l'ha riversato su questa bambina. Sentendo queste parole si commosse ma decise di interrompere le sedute. Poi dopo 5 anni ha conosciuto me, ma proprio nel momento di maggior coinvolgimento emotivo lui scappa ed è per questo che ci sono questi tira e molla durante i quali a volte si intrattiene sessualmente con la sua ex, tra l'altro molto più grande di lui (lei del '70, lui dell'86). Ho letto per diverso tempo su internet quale potesse essere il suo problema, lui ha una personalità evitante infatti la madre per i primi anni è stata poco presente nella sua vita a causa del lavoro e lui è cresciuto tra i nonni, una zia anziana e la baby sitter. Quando rientrava da lavoro, siccome era stanca, la madre - a detta sua - non gli dava le dovute attenzioni. Tra l'altro si intrattiene con la sua ex perché secondo lui gli da più sicurezza sul piano sessuale perché più grande. Dice che con lei fa sesso con passione e con me con sentimento ma dopo un po' non riesce a provare lo stesso desiderio sessuale. Quindi lui è convinto che io sia un'insoddisfatta. Ultimamente ci stavamo risentendo, io ho sempre sognato un futuro con lui perché al di là di queste problematiche è una persona deliziosa, generosa, responsabile e matura con tutti. Però con i sentimenti ha paura, dice di non voler farsi più coinvolgere come è stato coinvolto da quella bambina. Ha anche cercato suo padre biologico su Facebook mandandogli un messaggio ma non ha ricevuto risposta. Così come ha cercato quella bambina ormai cresciuta anche lei per parlarle, ma è stato rifiutato. Gli ho consigliato di andare da uno psicologo più volte e questa volta mi ha dato ascolto, infatti a breve credo che inizierà un nuovo percorso perché ho notato che con il passare del tempo la situazione sta peggiorando. Se si parla con lui dice di essere destinato a stare da solo. Una volta, dicendomelo i primi mesi che stavamo insieme, si mise a piangere. Pianse ancora una volta quando gli dichiarai il mio amore, perché lui non riesce ad amare. A modo suo sento che mi ha amata, con i gesti, le attenzioni...mi ha detto ieri che durante il suo percorso dallo psicologo non vuole sentirmi perché non vuole influenze. È una cosa che riguarda lui, lo capisco, ma ciò che vi chiedo è: un percorso da uno psicologo riesce a risolvere queste problematiche? Riuscirà a fidarsi dell'amore e ad amare? E io come posso stargli vicino nonostante lui non voglia più sentirmi in questo periodo? Io non voglio perderlo, con me lui si confida, dice che non vuole intraprendere nessun rapporto se non con me anche perché nonostante tutto abbiamo costruito tanto. Tempo fa, un mesetto circa, mi chiese di riprovarci ma io non voglio correre il rischio di essere mandata via per delle piccolezze. Ci soffro e lui non è ancora sicuro dei sentimenti che prova per me. Come posso rischiare ancora una volta? Le mie amiche, la mia famiglia mi consigliano di mollarlo perché se ci torno non ho dignità. Ma io non mi sento priva di dignità perché so che i suoi comportamenti sono dovuti ai problemi che ho appena raccontato. Secondo me a causa della madre ha una cattiva considerazione della donna in generale. Vi ringrazio per la vostra cortese attenzione e nell'attesa di una vostra risposta vi porgo i miei più cordiali saluti.