Buonasera e grazie in anticipo per le vs. risposte.
Sono un ragazzo di 23 anni che almeno da 4 soffre di disturbo ossessivo.
Le ossessioni si sono concentrate sulla paura di morire, paura di essere gay ed attualmente paura di essere diventato impotente a seguito di alcuni episodi di flop con ragazze occasionali. Pur sapendo che nulla di tutto ciò è vero, non riesco ad avere una vita serena e ciò mi condiziona nello studio e nella vita in generale, bloccandomi letteralmente. Da tre anni prendo farmaci (inizialmente eutimil 20, poi efexor 75 e depakin 500, poi anafranil 75 ed ora abilify 5, tegretol 200 (2 cp al di) e zarelis 75).
Ho intrapreso anche la terapia strategica breve ma se si considera un miglioramento nella gestione dei sintomi gli stessi però non sono scomparsi.
Ho girato vari psichiatri ed intrapreso in passato anche una terapia cognitivo comportamentale ma dopo 4 mesi non vedendo risultati sono fuggito!!!
Vorrei sapere qual'è la cura migliore per uscire definitivamente da questo calvario e riprendermi la mia vita. Lo psichiatra mi ha consigliato di trovare uno psichiatra psicoterapeuta.
Inoltre visto che studio a Bologna, avete dei professionisti bravi e seri da consigliarmi?
Nonostante tutto non ho perso la fiducia di guarire!
Se potete aiutatemi grazie.
Andrea
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24 OTT 2014
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Caro Andrea
Io penso che tutte le tue ossessioni andando a guardarle "a monte" siano l'espressione profonda di una grande insicurezza esistenziale e di un disagio personale nato dalla tua storia di vita.
Il fatto di aver già intrapreso due tipi di terapia che però non sono serviti (o serviti solo ad insegnarti come gestire i sintomi) significa che a te serve una Psicoterapia che sappia andare più in profondità nel decifrare e nello spiegare questo tuo "Male di Essere" dove a mio parere, si comprende che c'è come un "Te Stesso che cerca Se stesso" ..vuole trovarlo assolutamente ma non sà dove cercarlo ...e non comprende dove sia nascosto.
Tu hai bisogno (mio modesto parere) di uno Psicoterapeuta che sia un Compagno di viaggio per te in quegli inesplorati meandri dell'anima dove il vero TE è nascosto.
Una specie di viaggio iniziatico da fare con molta pazienza, dedicandogli del tempo (trovando dei soldini per pagare il terapeuta, con cui fare un accordo economico sostenibile per te) e pnsando a tutto questo come una fase privilegiata della tua vita dove tu potresti conoscerti.
Secondo me hai davvero bisogno di questo perché ho l'impressione che le precedenti terapie ti abbiano un poco "incentrato" ulteriormente sui sintomi.
Tu hai bisogno di aprire e di dare Aria alla tua persona, pensandoti e infine trovandoti in una prospettiva più ampia.
Andrea non ti scoraggiare e continua a cercare la persona adatta (Psicoterapeuta).
Un caro saluto
Dott.ssa Silvana ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna
28 OTT 2014
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Caro Andrea,
La terapia farmacologica è importante per alleviare i sintomi almeno inizialmente ma la terapia cognitivo comportamentale è la terapia di elezione per questo tipo di problemi. Provi a rivolgersi ad un altro professionista con lo stesso orientamento.
27 OTT 2014
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno
Il problema che stai attraversando ha origine in un'insicurezza di base acquisita nelle tue precedenti esperienze negative che senza dubbio ti hanno portato a credere meno nelle tue capacità e ti hanno creato dei problemi relazionali. I farmaci servono solo per togliere i sintomi momentaneamente quindi l'effetto che sortiscono è solo momentaneo.
La terapia non ha sortito alcun effetto benefico perchè non si è analizzato il problema di fondo.
Restiamo in ascolto per eventuali dubbi in proposito
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
24 OTT 2014
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Egregio Andrea,
ossessioni e anche frustrazioni per percorsi terapeutici senza esito.
Di solito comunque la terapia cognitivo comportamentale è considerata ufficialmente e internazionalmente come d'elezione per sindromi ossessivo compulsive (anzi in Italia pare sia il cavallo di battaglia dei maggiori specialisti in tale orientamento) previa attenta valutazione clinica per capire come e dove intervenire ed in che modo (circa 100 sono le strategie terapeutiche del terapista del comportamentale). Importante, sopratutto con i tempi attuali che chi pratica strategie terapeutiche cognitivo comportamentali sia veramente specializzato con 4 anni di formazione in tale orientamento e lo possa dimostrare. caratteristica inoltre dell'orientamento cognitivo comportamentale è la valutazione molto precisa e corredata con vari strumenti psicodiagnostici
dr paolo zucconi sessuologo clinico e psicoterapeuta comportamentale a udine
24 OTT 2014
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Caro Andrea,
nei tuoi quattro anni di sofferenza hai acquisito il vantaggio di aver raggiunto la consapevolezza della infondatezza delle tue ossessioni,ma questo non è sufficiente per l'uscita dal tunnel, come tu stesso ti sai accorto.
Hai bisogno di proseguire il tuo 'viaggio interiore' in un contesto psicoterapico combinato, vale a dire farmacologicamente e psicologicamente, come ti suggerisce lo psichiatra.
Per mia personale ed annosa esperienza però, gli specialisti, per un certo periodo, devono due ed ovviamente in comunicazione tra loro, ognuno con il proprio metodo di competenza.
L'intervento psicologico è quello che ti potrà aiutare a scoprire la causa dei tuoi
sintomi e non la loro soppressione; solo così arriverai a raggiungere la comprensione totale che è costituita dal sapere e dal sentire contemporaneamente nella fase che ti porterà all'nsight, con un successivo e progressivo recupero del tuo equilibrio e benessere. Auguri di cuore.
Dottssa Carla Panno
psicologa-psicoterapeuta di Milano
24 OTT 2014
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Caro Andrea,
già il fatto che tu abbia la consapevolezza della infondatezza delle tue ossessioni è per te un vantaggio, ma questo non basta, in quanto, per la comprensione totale, hai bisogno di pensare e di sentire.
Nel tuo caso,( e chi meglio di te potrebbe dirlo?), è indicata una psicoterapia attraverso la quale tu possa attraversare quei passaggi
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
24 OTT 2014
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Andrea, forse potrebbe provare una psicoterapia ad orientamento psicodinamico, per analizzare le motivazioni più profonde che sottostanno ai suoi sintomi ossessivi. Io ho questa formazione e con alcuni pazienti ho ottenuto buoni risultati. Sicuramente a Bologna può trovare bravi colleghi che hanno questo tipo di formazione. Purtroppo personalmente non ne conosco in quella zona.
Un caro saluto
Maria Rita Milesi
23 OTT 2014
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Andrea,
le ossessioni spesso hanno l'intenzione di distrarre chi ne soffre da un altro problema, più profondo e doloroso.
Quindi il mio consiglio è fermarsi, accettare il pensiero ossessivo invece di combatterlo e stare un pò nel suo disagio fino a quando, con l'aiuto di uno psicoterapeuta, non riuscirà ad intravvedere cosa si cela dietro a tutto questo farnetico pensare che distrae ma allo stesso tempo blocca la sua vita.
Cosa accadrebbe se la sua vita andasse avanti invece di essere bloccata? Dovrebbe confrontarsi con delle scelte difficili? O semplicemente potrebbe sentire tutto il suo senso di inadeguatezza di fronte alle aspettative altrui? Non lo so se queste domande la riguardano ma certo è che con le sue ossessioni lei ha proprio una bella giustificazione per non prendersi delle responsabilità nella vita! Con tutti i rischi e i piaceri che ne conseguono.. Buona riflessione