Come gestire relazione sentimentale con geloso possessivo dispotico?

Inviata da Pulce · 27 lug 2021

Salve ho 27 anni e mi chiamo I. Due mesi fa, dopo 7 anni il mio fidanzato ha posto fine alla nostra relazione che tra alti e bassi era basata sulla fiducia, l'apertura mentale (con annessi scambi di coppia) l'amore ed il rispetto proprio perchè si è innamorato di un'altra donna. Abbiamo vissuto questi anni per lo più lontani per il suo lavoro come militare ma ciò non ci ha impedito di fare nulla, e nonostante fossimo sempre distanti io mi fidavo di lui ed altrettanto lui di me. Contestualmente alla chiusura di questo capitolo importante della mia vita, ho conosciuto tramite una comitiva di amici S. 33 anni che da qualche mese aveva chiuso una convivenza con una mia coetanea (vedova con una bimba). Da subito siamo entrati in sintonia, ed il pensarla allo stesso modo, vivere lo stesso momento sentimentale ci ha fatto unire molto velocemente. Da subito lui ha detto di essere una persona gelosa ed io per stupidità ho continuato questa conoscenza, credendo di poter gestire tutto.. sono iniziate le prime discussioni perchè sono seguita da Un personal trainer e da un nutrizionista (entrambi uomini) per i miei allenamenti, poi i social network che ho dovuto togliere per disperazione pur di non sentirlo, poi le uscite con le amiche, e dopo le uscite al supermercato anche con lamia famiglia, il mio lavoro a contatto con la gente. Ogni giorno, ogni occasione è buona per iniziare una discussione infondata, per dirmi "vattene a fanculo" o con frasi velate etichettarmi come se fossi una poco di buono. Caratterialmente non sono mai stata succube di nessuno, e a mente lucida so che questa è una relazione malata, ma non riesco a venirne fuori. Il tutto accentuato dal fatto che lui dal primo giorno mi ha espresso una sua difficoltà nel concepire figli e da allora stiamo avendo rapporti non protetti con la speranza di un miracolo. Mi rendo conto di essere fragile e poco lucida da quando sono con questa persona, ragionamenti ed atteggiamenti che oggi compio non li avrei neanche minimamente pensati possibili per una come me. Ho avanzato più volte la richiesta di intraprendere un percorso da un terapeuta assieme, comunicando il mio malessere,e lui puntualmente dice che deve andare prima da solo, ma mai inizia questo percorso. Prima mi fa male, e poi si scusa ed ogni giorno è sempre peggiore del precedente. Aiutatemi davvero..

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Miglior risposta 28 LUG 2021

Cara I.,
descrive dinamiche degne di attenzione.
Le consiglio di intraprendere un percorso individuale affinché possa elaborare delle strategie di fronteggiamento adeguate alle circostanze e per oggettivare quanto sta accendendo. La fragilità e la mancanza di una piena lucidità è tipica delle donne che subiscono circoli viziosi come quello che descrive, per cui da una parte riconosce il rapporto disfunzionale e dall'altra non riesce a fare diversamente. Dunque, è necessario lavorare proprio sulle sue personali dinamiche che alimentano questo vortice. E' lei a doversi prendere cura di se stessa, ancor prima che qualcun'altro. Ha fatto molto bene a chiedere aiuto qui, continui con questo coraggio e si affidi ad un esperto che possa aiutarla davvero.
Le auguro di riuscire presto a trovare il modo di vivere bene nel rispetto di se stessa, dei suoi bisogni, della sua vita e nella libertà di farlo.
Resto a sua disposizione per qualsiasi cosa.
Buona giornata,
Dr.ssa Annalisa Signorelli (ricevo anche online)

Dott.ssa Annalisa Signorelli Psicologo a Belvedere Marittimo

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28 LUG 2021

Carissima,
ha fatto bene a scrivere in questo portale.
Questo è il primo passo per cercare di fare qualcosa.
Da quello che ha esposto, lei è consapevole delle dinamiche disfunzionali nella relazione di coppia, presenta difficoltà a gestirle in quanto emotivamente è coinvolta in questa relazione e poi anche perché si è instaurato un circolo vizioso dal quale è difficile a uscirne e riuscire a gestire da soli.
Proprio per questo le consiglierei di intraprendere una psicoterapia per cercare di gestire queste difficoltà relazionali di coppia che la fanno star male.
Le auguro il meglio.
Resto a disposizione se vorrà ulteriori informazioni o chiarimenti.
Cordiali saluti.

Dott.ssa Margherita Romeo

Dott.ssa Margherita Romeo Psicologo a Roma

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28 LUG 2021

Carissima,

le suggerisco di leggere il libro "Donne che amano troppo" di Robin Norwood, il quale potrà farle chiarezza sui meccanismi della dipendenza affettiva e sulle modalità per uscirne. Unitamente a questo, sarebbe importante approfondire la sua storia sentimentale alla luce delle sue relazioni significative, di cui le prioritarie fra tutte da esplorare, sono quelle familiari.
Sono a sua completa disposizione, anche online.

Dott.ssa Francesca Orefice.

Dott.ssa Francesca Orefice Psicologo a Bologna

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28 LUG 2021

Gentile I.,
Le relazioni sentimentali si basano oltre che sull’affetto sulla reciprocità e sulla fiducia. Devo potermi fidare della persona al mio fianco per potere costruire un futuro insieme e per potermici affidare nei momenti in cui si necessita di sostegno. Le relazioni si compongono di due individui che scelgono consapevolmente di condividere il loro percorso ma non bisogna mai dimenticare che prima di essere coppia si è singole persone con propri bisogni, obiettivi, aspettative e sogni. Per poter stare bene all’interno di una relazione è necessario conoscersi perché solo la conoscenza di noi stessi ci permette di vivere la coppia come incontro di due persone che mettono in campo le proprie somiglianze e le proprie differenze ed è su queste ultime che si deve lavorare in termini accettazione o non accettazione, di compromessi o rinunce.
Una relazione non deve limitare le libertà personali poiché non esistiamo solo come partner all’interno della coppia, ma nella nostra vita ricopriamo più ruoli quali figlie, madri, amiche, colleghe e così via. Tutti i settori, con i relativi ruoli, nei quali scegliamo di spendere la nostra vita vanno curati e coltivati nel tempo perché contribuiscono a definire chi siamo e conseguentemente il nostro benessere e la nostra autostima.
A volte tuttavia succede di restate, consapevolmente o meno, all’interno di una relazione per comodità, per paura del cambiamento, per stanchezza o perché ci si percepisce diverse rispetto a ciò che la società ci chiede. La sua richiesta di aiuto è già un campanello d’allarme rispetto a una situazione che non la fa stare bene e che la confonde, proprio per questo motivo la invito a rivolgersi ad uno psicologo che possa aiutarla ad affrontare questo momento di fragilità.
Rimanendo a disposizione e sperando di esserle stata d’aiuto,
Cordiali saluti,
Dott.ssa Valeria Parisi

Dott.ssa Valeria Parisi Psicologo a Modena

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28 LUG 2021

Cara Pulce,
ogni relazione che intraprendiamo ci permette di conoscere aspetti di noi.
Spesso gli aspetti del nostro modo di pensare, sentire, scegliere muoverci, ecc. ci sono già conosciuti o se nuovi non ci sconvolgono più di tanto.
Ma a volte, succede che alcune relazioni, badi bene, non le persone in sé, ma il tipo di rapporto che ci propongono, anche se le due cose viaggiano insieme, ci mettano a confronto con aspetti di noi finora ignoti.
Ecco allora che ci chiediamo. “ma io sono anche questo?” Il primo passo è di dire sì, e questo rapporto non so perché ma mi attrae. Ma contemporaneamente chiedersi. Ma io sento che mi fa stare bene?
Se la risposta è no, e sto male, si dovrebbe essere in grado di decidere di troncarlo.
Ma se fosse così semplice allora questa relazione non avrebbe avuto la forza che ha ancora.
Se si dedicano tante energie per capire, si rischia di peggiorare il nostro stato d’animo, perché al malessere si aggiunge il senso di impotenza di non sentirsi abbastanza forte per prendere una decisione in autonomia.
Per fortuna esistono gli psicologi che aiutano in queste circostanze a fare chiarezza dentro di noi in modo da raggiungere la serenità necessaria di scegliere con consapevolezza.
Si affidi con fiducia e vedrà che saprà scegliere il meglio per sé.
Un augurio
Giordana Milani

Dott.ssa Milani Giordana Psicologo a Biella

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28 LUG 2021

Carissima I.,
quella che descrive, almeno dalle poche righe, è una relazione non sana né realizzante. Il fatto che le abbia precluso contatti con amici e familiari è molto grave così come il fatto che non le permetta di esprimere la sua realizzazione.
Come mai non riesce a venirne fuori? Cosa la porta a rimanere in una relazione così svalutante? Sono domande che avrebbero bisogno di tempo ed energie ma che potrebbero aiutarla a capire i motivi profondi che la tengono in un rapporto che non le sta facendo bene.
Il fatto che lei si sia comunque rivolta in questo spazio fa intendere che abbia una volontà di recuperare la sua vitalità e la sua indipendenza; soprattutto energie e risorse che la possano aiutare ad emanciparsi e separarsi da una situazione che non le sta facendo per nulla bene.
Sono a disposizione.
Un caro saluto
Dott.ssa Stefania Barbaro
(ricevo anche on line)

Dottoressa Stefania Barbaro Psicologo a Milano

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28 LUG 2021

Cara Pulce, le cose che emergono in modo molto chiaro sono aspetti quali il possesso e il controllo. Sicuramente non sono elementi per costruire una relazione armoniosa fatta di rispetto e reciprocità. I meccanismi che si sono innescati stanno modificando il suo modo di essere e di stare in relazione e questo oltre a generare in lei sofferenza sta soffocando la sua parte più autentica e intuitiva. Credo che la soluzione migliore sia iniziare un percorso di psicoterapia per lavorare su che cosa la tiene legata a questa persona e a questo tipo di relazione. A volte ci sono aspetti del nostro funzionamento che ci spingono verso determinate situazioni e determinati partner da cui non riusciamo a liberarci. In questo momento prendersi cura di sè è la cosa più importante , meglio se sotto la guida di un esperto , affinché lei possa acquisire consapevolezza e forza d’animo. Le faccio i miei auguri. Resto disponibile, cordiali saluti, dr.ssa Valentina Romeo,psicologa psicoterapeuta.

Dr.ssa Valentina Romeo Psicologo a Roma

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28 LUG 2021

Buongiorno Pulce
L’amore tra due persone porta ciascuno ad essere una persona migliore, più ricca, più riuscita.
Nella prima e nella seconda esperienza che racconta quanto la relazione l’ha realizzata?
A volte ci accontentiamo perché pensiamo di non meritare di più, di essere sbagliati noi e quindi di ingoiare tossicità.
Le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico che l’aiuti a recuperare il valore di se stessa e quindi di una relazione d’amore.
Resto a disposizione e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi

Dott.ssa Oriana Parisi Psicologo a Bari

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