Come fare con i capricci di un bambino di 7 anni?

Inviata da incze viktoria · 3 nov 2014 Psicologia infantile

Buona sera sono viktoria!! Sono molto confusa,proquabata e pieni di dubbi con mio figlio di 7anni!! Negli ultimi tempi non mi ascolta per niente ogni cosa che dico io e sua padre sempre risposta no, ridere in faccia e urla.non capisco cosa sbagliamo?? E`una cosa dovuta all' età??Oppure l'abbiamo educata male??Oppure poi dipendere un richeste di attenzione perche nato 2 mesi fa sua fratellino?? Come devo comportare??Grazie tanto per la risposta

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Miglior risposta 4 NOV 2014

Gentile Viktoria,

i bambini a 7 anni stanno affrontando diversi compiti di sviluppo come adattarsi all'ambiente scolastico che diventa sempre più competitivo, imparare a relazionarsi con i compagni o raggiungere alcune autonomie come vestirsi o lavarsi da solo. I bambini hanno paure naturali che vengono affrontate mano a mano con la crescita, la più grande delle quali è essere lasciato solo dai genitori. In questa fase i genitori forniscono una base sicura per permettere al bambino di esplorare il mondo ma anche di tornare da loro quando c'è la percezione di un pericolo. I comportamenti di protesta sono quindi naturali, soprattutto se è arrivato un nuovo fratellino che necessita di molta attenzione. Credo non sia corretto pensare che i genitori "sbaglino" nell'educazione in quanto normalmente tutti tentano di fare il meglio per i loro figli. Si tratta di comprendere quali sono i bisogni del bambino e quali sono i comportamenti che mette in atto per raggiungerli. Credo quindi che l'affetto, l'amore e la rassicurazione così come un po' di tempo esclusivo dedicato solo a lui possano aiutarlo a comprendere che siete presenti e che non c'è in atto nessuna competizione da parte del fratellino per ottenere il vostro amore.
Nel caso tuttavia i comportamenti di protesta si dovessero prolungare ed estendere ad altri contesti esterni a quello famigliare, come quello scolastico, un professionista della psicologia evolutiva potrebbe aiutarvi a chiarire il quadro.
Un sentito in bocca al lupo.
Dott.ssa Barbara Magnani

Dott.ssa Barbara Magnani Psicologo a Reggio Emilia

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5 NOV 2014

Mi colpisce il termine ''capriccio'' da lei usato per definire alcuni comportamenti fel vs primogenito. Credo che per lui non sia facile accettare questo cambiamento e l'ingresso di un fratellino che lui vive come un intruso. Per 7 anni era solo lui e non doveva dividere le attenzioni con nessuno. Forse è spaventato, forse si sente solo, forse è arrabbiatissimo perché lui è ormai grande e deve fare da solo.
Mi sembra importante ascoltare e tradurre cosa vi vuole dire con i suoi capricci e sostenerlo in questa fase di transizione. Possono essere utili alcuni colloqui di consulenza genitoriale per costruire le strategie migliori per superare questa empasse. Buone cose Dottssa Rosanna Tartarelli

Dott.ssa Rosanna Tartarelli Psicologo a Lucca

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4 NOV 2014

Gentile Viktoria, sette anni sono un'età particolarmente delicata per un bambino.. il passaggio dalla scuola materna alla primaria , nuove insegnanti, nuovi ambienti.. se a ciò aggiungiamo anche l'arrivo di un fratellino che impegna tanto i genitori perchè è molto piccolo e richiede tante attenzioni ..insomma il tutto ..per un cucciolo di soli sette anni non è cosa da poco .. I capricci sono un modo per richiedere attenzioni , per ridefinire il proprio ruolo all'interno della famiglia ..lo rassicuri, lo coinvolga nella cura del fratellino e quando possibile ( so per esperienza che con un neonato in casa non è cosa semplice ) ritagliatevi degli spazi tutti vostri e ricordi: il manuale per il genitore perfetto non esiste!
Un caro saluto, Dott. ssa Francesca Toro.

Dott. ssa Toro Francesca Psicologo a Martinsicuro

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4 NOV 2014

Viktoria
dice di avere dei dubbi con "suo figlio di 7 anni" e ..poi dice di "averla educata male" ...maschile e femminile ..quindi non comprendo bene se sia un maschietto o una bambina... Comunque sia, credo che qui siamo di fronte ad una sofferenza dovuta principalmente alla nascita del fratellino.
Probabilmente il bambino/a sta cercando dei modi per essere considerato e coccolato e cerca pure di esprimere una certa "ribellione" alla situazione con gesti che mostrano apertamente il suo disappunto.
Come insegna l'ottimo Pediatra ed educatore Dott. Roberto Albani nei suoi libri: "ai bambini va riconosciuta totalmente la possibilità di esprimere i propri sentimenti ed emozioni" e aggiungiunge "soprattutto qualora si tratti di gelosia e la gelosia per un nuovo nato in famiglia è certo un'emozione forte per il primonato".
Quindi non dico di tollerare i gesti "sgarbati" del bambino/a ma di lasciarlo parlare e sfogare verbalmente circa quello che prova.
Se dice " non amo il fratellino" oppure "il fratellini mi è antipatico" non dovremmo dirgli di risposta: "questo non va bene..devi amarlo" (cosa che spesso i genitori fanno), ma dovremmo dirgli, "ok, non preoccuparti va bene così!" quindi lasciare correre le sue emozioni e casomai fare domande e farlo parlare. Così facendo si sentirà accettato e accolto.
Peraltro è una regola che vale sia per bambini che per adulti, le emozioni vanno accolte e comprese e mai represse.
Quello che deve essere invece impedito fortemente è che si passi da parole ad atti o aggessioni in senso pratico.
Spero di aver dato spunti pratici di riflessione e di comportamento da adottare verso il bambino/a in difficoltà.
Come genitori vi dico anche:mantenete la calma!
Cordiali saluti
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta Studio in Ravenna

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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4 NOV 2014

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4 NOV 2014

Gentile Viktoria,
il bambino vi sta provocando e con le sue provocazioni ricerca le attenzioni perse con la nascita del fratellino e allo stesso tempo cerca di definire il suo nuovo ruolo nella famiglia. Continuate a dargli le regole per voi importanti ma riconoscete in lui il bisogno di sentirsi incluso e importante per la famiglia attribuendogli nuovi compiti e responsabilità positive. E' importante per lui sentirsi apprezzato, capace e valorizzato nel suo nuovo ruolo di fratello maggiore. Ora la famiglia si è allargata e ognuno di voi deve trovare il proprio equilibrio. Saluti, dr Katjuscia Manganiello

Dr.ssa Katjuscia Manganiello Psicologo a Pesaro

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3 NOV 2014

Gentile Viktoria,
quando arriva un bambino tutti i componenti della famiglia hanno bisogno di tempo per adattarsi alla nuova situazione, genitori e fratelli/sorelle. Suo figlio è stato abituato a essere l'unico bambino in casa per 7 anni, ora sta sentendo che le attenzioni di mamma e papà non sono più tutte per lui e cerca, a modo suo, di "riconquistarvi". Cercate di rassicurarlo e se doveste vedere che in un tempo ragionevole la situazione non migliora, affidatevi ad uno psicologo dello sviluppo della vostra città con cui discutere le strategie relazionali più efficaci per instaurare un più sereno clima familiare.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Silvia Roberta Villa

Dott.ssa Silvia Roberta Villa Psicologo a Torino

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3 NOV 2014

Gentile ViKtoria, l'arrivo di un fratellino riuiscirebbe a turbare anche il mondo del bambino più calmo. Gli atteggiamenti che lei descrive, che sembrano di sfida e di rabbia, possono essere passaggi assolutamente normali nella vita evolutiva di un bambino cio', tuttavia, non vuol dire che debbano essere trascurati o sottovalutati. Provi a chiedere una consulenza ad un terapeuta infantile che potrebbe aiutarla a capire meglio il suo bambino e aiutarla a sviluppare strumenti per gestire in maniera efficace la sua oppositività.

Dott.ssa Luciana Iuliucci Psicologo a Pontedera

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3 NOV 2014

Gentile Viktoria, la nascita del fratellino potrebbe spiegare queste reazioni del suo bambino, che in questo modo sicuramente ottiene delle attenzioni che sente minacciate dal nuovo venuto. Potrebbe trattarsi di una fase temporanea con un adattamento a seguire nel tempo. Se il problema dovesse persistere, o se volesse star tranquilla fin da subito, parli con uno psicologo infantile, che può darle suggerimenti mirati.
Saluti
Maria Rita Milesi
Psicologa Psicoterapeuta a Bergamo e a Milano

Dr.ssa Maria Rita Milesi Psicologo a Bergamo

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