Come faccio a convincere il mio ragazzo che non l’ho mai tradito?

Inviata da Paola · 15 apr 2020 Terapia di coppia

Buonasera, volevo chiedere un consiglio su come convincere il mio ragazzo, molto geloso, che non l’ho mai tradito e che per me lui è l’unico.
Abbiamo già litigato alcune volte per gelosia ma sempre per motivi futili, come i follow su instagram. Ieri però, dopo che lui ha fatto accesso nel mio profilo ha visto alcuni vecchi messaggi che erano stati mandati da una mia amica che dicevano che una sera che “non stavo molto bene” avevo detto delle cose che volevo fare, questo però era uno scherzo che i miei amici mi stavano facendo siccome non ricordavo molto bene. Il problema è che quella sera lì presenti c’erano anche dei miei amici maschi, di cui il mio ragazzo è geloso, e quindi pensa che quelle cose che ho dette, secondo i messaggi dove mi stavano facendo lo scherzo, le abbia anche fatte e che quindi lo abbia tradito con altri e che quindi lui non sia per me la prima volta, cosa che invece è vera al centro per cento e a cui teniamo molto. Io gli ho spiegato che non ho mai fatto niente di sbagliato e che non lo farei mai, visto quanto sono innamorata di lui e quanto lui è innamorato di me, e che se anche quella sera fosse successo davvero qualcosa glielo avrei detto la mattina seguente e ci saremmo lasciati, perché sarei stata troppo male al pensiero di avergli fatto una cosa del genere. Lui non vuole credermi e dice che faccio schifo e che ho perso tutto, cosa vera se ci lasciamo definitivamente perché per me lui è tutto quello che ho.
Sono disperata e non so come fare perché non vivo senza di lui e non voglio far finire questa relazione per una cosa che non è mai successa e mai può succedere, visto che da quando ci siamo conosciuti non penso a nient’altro che non sia lui e visto il valore che lui ha per me, che è l’unico uomo della mia vita.
Premetto che non è una scusa per lasciarmi perché mi aveva detto anche di volermi sposare.
Come posso fare per farmi credere ( sia da lui sia dai suoi genitori a cui ha raccontato questa cosa)?
Avevo in mente di chiamare i genitori e parlare a voce con loro o di andare a casa sua... ma sinceramente non so veramente dove mettere le mani perché non posso veramente perderlo...
Grazie in anticipo della risposta

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Miglior risposta 16 APR 2020

Cara Paola, la fiducia è la prima regola di un rapporto. Se lui non si fida di te, nonostante tu non abbia mai fatto nulla per tradire la sua fiducia, è un problema suo a prescindere da te. Lui dovrebbe fare i conti con questa gelosia e sviscerare le sue paure in relazione alla vita di coppia. Non potete pensare ad un matrimonio se manca proprio la fiducia. Mi viene da pensare, forse anche la stima nei tuoi confronti da parte di lui. Fossi in te gli parlerei chiaro e gli proporrei di farvi aiutare da un esperto proprio anche se volete varcare la soglia della vita matrimoniale. È un atto di responsabilità verso voi stessi e i vostri futuri figli se vorrete farne. Vedi cosa ti dice. E poi, se vedi che non è disposto a maturare e crescere con te, sappi che ci sono tanti ragazzi maturi che potrebbero amarti come meriti se solo glielo permettessi. Non farti prigioniera da sola in una vita che non ti soddisfa, non lasciare mai la chiave della tua felicità in mano a qualcun'altro. Sei solo tu quella che può giare la chiave e scegliere per te stessa il meglio. Tu sola sei responsabile della tua felicità.

Esmeralda Di Bernardo Psicologo a Rimini

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21 APR 2020

Buona sera cara Paola
Ho letto attentamente la sua mail, e immediatamente ho pensato:" come mai Paola sta con una persona che non ha un minimo di fiducia in lei? Come mai Paola sta con un uomo che racconta le loro situazioni coppia ai familiari e poi la vogliono sottoporre a santa inquisizione?
Paola rifletti cosa ti tiene all interno di questa relazione e se e questo che vuole per lei.
Io sto lavorando su skype o via web, se desidera un appuntamento nn esiti a contattarmi.
In bocca al lupo
Dott.ssa Alice Vacca

Dott.ssa Alice Vacca Psicologo a Quartu Sant'Elena

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20 APR 2020

Ciao Paola, mi sembra di capire da quello che scrivi che nella situazione di coppia con il tuo compagno c'è un problema di comunicazione reciproca. I motivi per cui litigate, come tu stessa hai notato sono futili, non sono il problema, sono il pretesto. Quello che è al centro delle vostre liti è ad un livello più alto, riguarda la vostra relazione. Probabilmente lui non sente di ricevere quella rassicurazione che vorrebbe da te, cioè la percezione circa il fatto che tu lo ami, lo desideri più di chiunque altro, e che lo possa far sentire tranquillo in ogni circostanza. Ovviamente questo non è tua responsabilità né tantomeno colpa, può darsi che queste siano insicurezze sue derivate dai vissuti che si porta dietro, ma questo non ci interessa in questa sede, visto che la tua richiesta è come puoi fare per continuare a stare con lui in modo sereno. Prova, le prossime volte che litigate a non metterti sulla difensiva per quel singolo problema, tentando di giustificarti, e sposta la conversazione sulla relazione invece che sul problema, interessandoti a come si sente esempio "Parliamo di noi, io ti amo e mi dispiace se stai male. Ti fa sentire insicuro se scrivo sui social ad altri ragazzi? Pensi che io in fondo non ti ami così tanto?" e affrontate l'argomento da un punto di vista un pò più centrato. Poi aiuterebbe anche se tu ti facessi vedere disponibile a cambiare certe tue abitudini se possono ferirlo. Rendersi disponibile a venirsi incontro, non vuol dire sottomettersi, ma potrebbe spingere anche lui a venire in contro a te.

Sperando che tutto si risolverà
Un saluto
Jacopo Giuntini

Dott. Jacopo Giuntini Psicologo a Firenze

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20 APR 2020

Gentile Paola,
sarò un po’ sincera con lei...mi perdoni, il vero amore non fa mai soffrire. Questa relazione sembra centrata sulla logica del bisogno di controllare, dominare, possedere. Lei si merita un rapporto alla pari in cui vi sia rispetto ed amore, di conseguenza non cercherei di riparare o ricucire, non coinvolgerei i genitori.
Provi a riflettere e prenda consapevolezza...anche attraverso un percorso psicologico mirato,
cordialmente
dr.ssa Donatella Costa

Studio Psicologia e Benessere Psicologo a Rezzato

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20 APR 2020

Gentilissima, al di là dell'episodio, a mio parere irrilevante (nel senso che non conta cosa Lei abbia scritto, a chi, ne cosa abbia fatto), emergono alcuni dati significativi: questa persona sembra essere la Sua unica fonte di co-percezione e Lei mantiene sè alla luce del rapporto e del progetto (matrimonio, vita insieme). Laddove questa fonte venga meno (per qualsiasi motivo) Lei sarebbe persa, nel senso che perderebbe sè: Chi è Lei, al di fuori della "compagna di"?. Per questo dice, molto giustamente, "non posso perderlo". La soluzione tuttavia non è aggrapparsi in ogni modo a lui (per diversi motivi, primo tra tutti il fatto che gli Altri non rispondono ai nostri comandi e non possiamo costringerli a fare ciò che non vogliono, secondariamente perché paradossalmente aggrava la questione) ma viceversa, comprendere come poter vivere a prescindere da lui. Questo non significa doverlo necessariamente perdere (deciderà lui) ma significa poter stare con lui o con chiunque altro alla luce di un essere sè che indipendentemente dal bisogno spasmodico di avere lui accanto. Chi è Lei? cosa Le piace? Cosa vuole fare, essere, provare nel domani? Laddove si mantenga sempre e solo sul compagno (chiunque), qualsiasi cosa che metta in discussione il rapporto (e succederanno molte altre cose che lo faranno, perché è la normalità dei rapporti..) per Lei sarà fonte di immenso allarme: perderà il senso di stabilità personale. Il punto non è affatto convincere il compagno, ma prendere in mano la propria vita che, ad oggi, è totalmente in balia di altri (ovvero, non "propria"). Naturalmente per farlo serve un preliminare rivolgersi a sè come protagonista del lavoro, mentre in questo momento la Sua richiesta è totalmente sull'altro (come convincerlo che...). In bocca al lupo, cordialità. DMP

Dott. Daniel Michael Portolani Psicologo a Brescia

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16 APR 2020

Gentile Paola,
da quello che scrive deduco che lei sia molto giovane e preoccupata che la sua relazione possa andare in pezzi per quello che sta succedendo col suo ragazzo. Sta vivendo una storia d’amore che alla sua giovane età dovrebbe essere spensierata, bella, intensa, carica di emozioni positive tanto da portare alla fatidica “prima volta” con la consapevolezza di dividere un momento desiderato, cercato e voluto da entrambi, nel rispetto e nell’amore reciproco. Eppure lei è messa in discussione da chi dovrebbe invece sostenerla (è anche questo che si fa in una relazione). Non posso entrare nel merito della gelosia che il suo ragazzo manifesta, magari, essendo (penso) anche lui giovane, potrebbe essere una manifestazione di insicurezza rispetto la relazione, rispetto a lei o alla paura di perderla. Tuttavia, nonostante una vecchia canzone dica che amore vuol dir gelosia, ci sono dei limiti che non dovrebbero essere superati. Nelle relazioni (sentimentali, amicali, familiari…) il rispetto e la fiducia reciproci sono fondamentali e lei, che si affaccia ora al bellissimo e complicatissimo mondo dell’amore, può stabilire limiti e confini che non possono essere superati. Lo so che è innamorata, lo so che al pensiero di perdere il suo amato la disperazione la travolge, ma non sprechi il suo tempo, preziosissimo e che non tornerà, a dover dimostrare la sua innocenza a chi ha già deciso la sua colpevolezza. Questa volta sarà per il motivo che ha spiegato, la prossima per qualche altro fatto che verrà interpretato male. Pensi di essere lei la persona più importante della sua vita (e le assicuro che è così), si dia il valore adeguato e pretenda il rispetto. Provi a spiegare bene, una volta, le cose al suo ragazzo e sottolinei che nella vostra relazione c’è spazio solo per due, voi due , e non per la gelosia. Dopodichè pensi bene a cosa desidera per la sua vita.
Le auguro il meglio.
Dott.ssa Claudia Praderio
Psicologa-psicoterapeuta

Dott.ssa Claudia Praderio Psicologo a Torino

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