COme convincere mia cognata che ha bisogno di aiuto?

Inviata da dodi · 17 giu 2013 Terapia familiare

Gentili Dottori, vi chiedo aiuto per un problema che riguarda la sorella del mio ragazzo.
Siamo fidanzati da 8 anni e sin dalla prima volta che ho conociuto la sua famiglia ho avuto l'impressione che qualcosa non andasse, ben presto ho scoperto che ci sono dei veri e propri squilibri tra i genitori e la maggiore delle loro figlie. Quest'ultima ha spesso scatti di rabbia e violenza (per fortuna soprattutto verbale) nei confronti dei suoi genitori, del mio ragazzo e della sorella più piccola. Ha oramai più di 30 anni, il mio ragazzo dice che è cosi già dall'adolescenza, ma oramai sta veramente peggiorando. Urla in continuazione, impone le sue regole a casa (ad esempio dopo le 9 di sera non si possono avere ospiti perchè lei deve dormire e non vuole la tranquillità) minaccia i genitori se non fanno le cose come dice lei e spesso l'ho sentito augurare la morte al mio ragazzo. L'ultima volta se l'è presa anche con me per il semplice fatto che appunto, invitata dal mio ragazzo, dopo cena mi sono recata a casa loro per vedere un banalissimo film. La madre nega il problema e anzi, spesso la difende (l'ultima volta infatti ha detto che ero io la maleducata che alle 9 mi presentavo a casa loro...) altre volte invece davanti al mio ragazzo dice di avere pazienza perchè la sorella è pazza. Il padre di tutta risposta va via di casa per qualche giorno, si rifugia a casa dei fratelli perchè afferma di essere esaurito e ha paura che le scenata della figlia gli provochino il secondo infarto.
Io non so più come gestire la situazione che ultimamente purtroppo si sta ripercuotendo sul mio rapporto perchè il mio ragazzo è sempre o nervoso o triste per la situazione. SIa io che gli zii abbiamo provato a parlare con i genitori che al momento si convincono di parlrle, ma poi non fanno niente, come se avessero paura. Ho provato a parlarle direttamente io nei pochi momenti in cui si ocmporta bene, invitandomi a fare shopping e a passare un pomeriggio insieme, ma niente die che non è lei il problema ma il resto della sua famiglia che non rispetta le regole della casa. E pensare che è una ragazza carina, con un lavoro sicuro e stabile, però non riesce a manetenere i rapporti con gli amici ne con i ragazzi, perchè prima o poi questi attacchi li riversa anche contro di loro che quindi si allontanano.
COsa posso farle per farle capire che un aiuto le sarebbe utile? le ho spiegato che il concetto di psicologo non è legato alla pazzia ma che è un modo per cercare il prorpio benessere, lei niente, dice che il problema non è suo m degli altri e della sua famiglia.
SPero possiate aiutarmi, grazie

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Miglior risposta 19 GIU 2013

gentile Signora Dodi,
per esperienza pluritrentennale la miglior maniera per convincere la cognata è quella di recarsi lei personalmente da un bravo specialista (di solito chi fa tali procedure è uno psicoterapeuta di orientamento cognitivo comportamentale): spiegare cosa succede, elencare prorie difficolta e risorse cognata. sarà lui, lo specialista, a capire quali possono essere le strategie di intervento necessarie a far venire la cognata in osservazione. Tali strategie di intervento le verranno presentate e sarà a questo punto lei stesso a agirle con la cognata e a informare il terapeuta cognitivo-comportamentale dei successi ottenuti e comunque dei risultati allo scopo di modificare, se il caso, la strategie attivate
dr paolo zucconi psicoterapeuta e sessuologo comportamentale a udine

Dr. Paolo G. Zucconi (sessuologia clinica & Psicoterapia) Psicologo a Udine

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30 GIU 2017

Ha mai provato a parlarne con il medico di famiglia? E' possibile che, se indirizzata da lui per ragioni mediche, anche solo per un controllo, prenda familiarità con l'idea di andare dallo psicologo. Ovviamente, solo lei stessa potrà decidere se continuare il percorso di psicoterapia, ma spesso ciò che è difficile è proprio "rompere il ghiaccio" con questa figura professionale.
Per approfondimenti non esiti a contattarmi.
Buona giornata
Dott.ssa Ilaria Albano
Psicologo a Roma

Dr. Ilaria Albano Psicologo a Milano

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12 GIU 2016

Gentile Dodi, non possiamo convincere qualcuno di fare qualcosa se non è nelle sue motivazioni, possiamo invece chiedere aiuto noi per trovare modalità più adattive di interazione con gli altri. Un intervento psicologico per la gestione dei rapporti interpersonali è più che opportuno, buona fortuna,

Dott.ssa Codruta Ileana Terbea Psicologo a Lecce

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24 GIU 2013

Gentile Utente
Spesso il primo passo di cambiamento è proprio quello di cercare aiuto.
Vuoi la cultura di provenienza vuoi, il pensiero personale e le relative resistenze fanno si che molte persone rifiutano l'aiuto di uno psicologo.
La scelta deve essere fatta dalla persona che ne sente la necessità. Per cui il suo comportamento può infine risultare soltanto nel dire a sua cognata soltanto di farsi aiutare.
Saluti
Dr.Elton Kazanxhi

Dr.Elton Kazanxhi Psicologo a Jesi

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19 GIU 2013

C'e un grosso problema relazionale all'interno di questa famiglia che probabilmente non riguarda solo sua cognata ma l'intera famiglia. A volte i disturbi di un figlio servono a mantenere equilibri familiari antichi ma patologici. Alla luce di cio' forse sarebbe opportuno parlare ai genitori cercando di fargli capire l'utilità per tutti di una consulenza psicologica contattando essi stessi uno specialista. Saluti

Dott.ssa Silvana Spagnuolo Psicologo a Manfredonia

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18 GIU 2013

Gentili Dottori,
grazie anzitutto per le risposte.
L'idea di andare tutti in terapia é praticamente il mio pensiero fisso ma so che se è difficile convincere la ragazza a chiedere aiuto, anche solo immaginare di convincere lintera famiglia è al dir poco utopico.
Però il suggerimento di rivolgersi ad uno psicologo già solo per una consulenza mi interessa, potrebbe andarci il mio ragazzo? lui è l'unico che non fa che ripetere ai genitori la necessità di un aiuto esterno e credo sia l'unico che andrebbe tranquillamente a parlare con qualcuno, ma è possibile prenotare una visita solo per parlare di un problema che riguarda in particolare un'altra persona?
Grazie

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18 GIU 2013

L'ideale sarebbe riuscire a convincere l'intera famiglia ad andare in terapia. A quanto pare, c'è una grande confusione di ruoli, i genitori non fanno più i genitori e i figli non fanno più i figli. Capisco quanta paura possano avere i genitori a contattare uno psicologo, ma potresti proprio dire loro che la paura di agire per cambiare la propria condizione familiare potrà portarli solo al peggioramento di essa. In bocca al lupo. Dr.ssa Pasqualina Grillo

Dott.ssa Pasqualina Grillo - Psicoterapeuta Psicologo a Capodrise

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18 GIU 2013

Cara dodi,
potrebbero provare a rivolgersi a uno psicologo i famigliari della ragazza per una consulenza. Certo è che se la ragazza non ha nessuna motivazione ad andare dallo psicologo l'intervento è difficile.

Cordialmente,

Dr. Antonio Cisternino

Anonimo-128762 Psicologo a Torino

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