Come combattere i sentimenti di sfiducia nati dopo una seduta?

Inviata da Maria · 4 giu 2015 Autostima

avevo affrontato con entusiasmo un ciclo di sedute. Dopo le prime due, in cui mi sembrava si fosse instaurata comprensione, alla terza mi sono trovata di fronte una persona diversa: che accoglieva con sorrisetti le mie affermazioni, mi interrompeva in modo spazientito. Ho interrotto le sedute, un po' indignata ed anche abbattuta. Come reagire?

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Miglior risposta 8 GIU 2015

Cara Maria
la situazione da lei descritta mostra un momento di defaiance della sua psicologa che, certamente può essere stata presa male da lei ma non penso sia così grave da motivare una interruzione della psicoterapia, soprattutto se lei aveva trovato una pesona competente e accogliente.
Noi psicologi e psicoterapeuti, per fortuna siamo umani (non abbiamo ancora i Robot a fare la psicoterapia) quindi è possibile trovarsi in difficoltà e anche spazientirsi a volte.
L'aiuto che il paziente ci dà, nella costruzione dell'alleanza terapeutica è inestimabile, soprattutto quando riesce a mettere a fuoco una critica o un nostro atteggiamento fastidioso e inadeguato.
Per questo lei avrebbe dovuto parlarne con l'interessata permettendo così la comprensione da entrambe le parti: la psicoterapeuta avrebbe compreso un suo atteggiamento forse supponente e lei avrebbe compreso che cosa fa spazientire gli altri nel suo modo di porsi.
Credo che il rapporto ne sia sarebbe uscito senza dubbio rinsaldato.
Personalmente ho fatto indubbio tesoro di indicazioni date dai pazienti di atteggiamenti vissuti male e considerati inadeguati.
Mi hanno fatto sempre riflettere e, se ho imparato a fare meglio, è anche grazie a loro.
Cordiali saluti
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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8 GIU 2015

Concordo con quello che hanno detto le Colleghe. Aggiungo solo che ogni terapeuta, ovviamente ha la sua personalità e quindi un suo stile personale per cercare di stabilire quella relazione empatica che è il presupposto per l'opera psicoanlitica.
E' quindi importante trovare il proprio terapeuta. Non siamo tutti uguali e il terapeuta che và bene per un paziente può non "funzionare"altrettanto bene con un altro, indipendentemente dala sua competenza ed esperienza.

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5 GIU 2015

L 'insoddisfazione nei confronti del terapeuta va portata in terapia. La cosa da fare sarebbe riferire il proprio vissuto al terapeuta stesso e confrontarsi. Se dopo averlo fatto le spiacevoli sensazioni comunque non passano, si può sempre cambiare terapeuta. Buona fortuna

Dott.ssa Antonella Mulè Psicologo a Savona

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5 GIU 2015

Salve sig.ra Maria,
Come hanno già detto i miei colleghi, di fondamentale importanza nel percorso di terapia e' la relazione, e nella riuscita di quest'ultima una buona, forte e solida relazione.
Una relazione come dice ed implica la parola stessa consta di almeno due persone, ed in questo caso lei ed il professionista.
Elementi fondamentali che creano la suddetta sono le emozioni e tutti i significati simbolici che in essa si creano e si vivono.
Il terapeuta nel costo della terapia assumerà significati e valenze diverse, lungo un continuum, ed è opportuno e professionale affrontare il come viene vissuta questa persona in questo momento ed in questo luogo.
prima di interrompere questo suo inizio di percorso, condivida, se vuole, con il professionista ciò che ha esposto qui a noi.
Quelle che sono state le sue impressioni ed emozioni, i suoi vissuti e desideri.
Le auguro una buona giornata
Dot.Sa Marta Cremonese

Marta Cremonese Psicologo a Chieti Scalo

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5 GIU 2015

Buongiorno Maria,
la relazione terapeutica è alla base del processo terapeutico ed è lei che muove i fili della terapia. Non sempre vi è un incontro positivo, sia da una parte che dall'altra possono sorgere vissuti e sensazioni che non fanno partire la relazione. Nel suo caso, tuttavia, i primi due incontri sono stati vissuti come positivi. Le consiglierei, per non lasciare strascichi che potrebbero influenzare una futura altra terapia, di parlare di questi elementi per lei svalutanti e disturbanti con la sua terapeuta. Poi potrà decidere come procedere. Se lasciata in sospeso, nella sua mente la situazione può costellarsi di altri elementi negativi, portando a vivere futuri incontri terapeutici, almeno inizialmente, come una verifica.
Cordiali saluti
Anna Ambiveri

Dott.ssa Anna Ambiveri Psicologo a Torino

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5 GIU 2015

Buongiorno,
dicendo quanto è successo ma non come, rende impossibile ottenere una risposta adeguata. Fermo restando che una terapia appena iniziata non si abbandona senza dare una spiegazione al terapeuta. Quindi, personalmente, ritengo che questa mia risposta che a suo modo è una 'risposta', dovrebbe avere la funzione di farti riflettere sul tuo comportamento in generale. cioè quello di interrompere la comunicazione, senza dare spiegazioni. In sintesi, intendo farti capire che dovresti ritornare sui tuoi passi, ricontattare chi ti aveva in cura per esprimere quello che hai comunicato a noi. Eventualmente, dopo, in base a come ti sentirai, potrai avvalerti del nostro parere. Buon lavoro!
Dott.ssa Carla Panno
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Dott.ssa Carla Panno Psicologo a Milano

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4 GIU 2015

Cara Maria,
credo che dovrebbe affrontare con la sua / il suo terapeuta i suoi vissuti ed emozioni.
Cordialmente,
Dott.ssa Martina Gerbi

Dott.ssa Martina Gerbi Psicologo a Asti

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4 GIU 2015

Cara Maria,
il modo migliore per affrontare questa spiacevole situazione è parlarne con la persona che la sta seguendo. E' utile per lei, per non mantenere l'impressione di essere stata poco rispettata e per lo psicologo che la segue per chiarire.

Nulla vieta che in seguito si rivolga ad altra persona, ma datevi la possibilità di un chiarimento.

Cordialmente
Dott.ssa Francesca Fontanella

Dott.ssa Francesca Fontanella Psicologo a Rovereto

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4 GIU 2015

Gentile Maria,
come descritto dalla collega, la relazione terapeutica, è un'alleanza che ha un ruolo fondamentale nella buona riuscita di una terapia; questa alleanza non nasce dal nulla e non segue un andamento lineare: anche le incomprensioni e le rotture sono importanti a patto che vengano elaborate in seduta. Le consiglio di provare a affrontare le emozioni e i pensieri che hanno portato all'interruzione delle sedute con la sua terapeuta e solo successivamente decidere se continuare la terapia o rivolgersi ad un collega.
Un caro saluto.
Dott.ssa Valentina Miceli - Roma

Dott.ssa Valentina Miceli Psicologo a Roma

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4 GIU 2015

Buongiorno Maria,
In qualsiasi tipo di lavoro la relazione che si instaura tra il cliente e lo specialista é il primo strumento per la buona riuscita di un servizio. Senza giudicare e colpevolizzare a nessuno, ti propongo di ascoltarti..... Se senti che un'altra persona potrebbe esserti d'aiuto prova a riporgli nuovamente fiducia.
L'onestá con cui hai interrotto le sedute é ammirevole.

Dott.ssa Federica Fulciniti Psicologo a Firenze

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4 GIU 2015

Gentile Maria, ha provato a raccontare queste cose che lei ha osservato al suo terapeuta? Solo così potrà avere le risposte e decidere se continuare o no il ciclo di sedute.
Cari saluti
Dott.ssa Barnaba - Taranto

Dott.ssa Barnaba Valentina Psicologo a Taranto

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