Come capire se la mia ex compagna è borderline?

Inviata da riccardo · 12 apr 2016 Disturbi della personalità

Buongiorno,
sono un uomo di 41 anni e per circa un anno ho "lottato" con tutte le mie forze fisiche e psichiche per entrare nella vita di una donna separata e con una bimba; dico lottato perché lei è sempre stata molto negativa, vede tutto nero e sosteneva che era una pazzia, aveva pochissima autostima dicendomi che era sbagliata che se lasciavo perdere sarebbe stata la mia salvezza ma nonostante tutto l'ho conquistata ed ero felicissimo, pieno di vita, ma vedevo che lei dopo i primi mesi cercava sempre di distruggere il rapporto facendo ricadere tutto sui problemi con l'ex marito, con la figlia che non può integrarla con me e dandomi continuamente colpe. Era diventata molto egoista sia dal punto sentimentale che intimo e non è mai riuscita ad abbracciarmi sinceramente o dirmi ti voglio bene. È capitato che dopo aver fatto sesso e lei era "appagata" si rivestisse e mi dicesse andiamo?..e io?..risposta...fatti Tui!..Mi ha devastato dal punto di vista amoroso mentre io ero innamorato follemente. Mi sono chiesto perché lei mi diceva cose come "per fortuna ci sei", "Mi hai salvata", "aiutami", "Non lasciarmi scappare", "portaci via a me e mia figlia" etc. etc. Poi durante gli ultimi incontri a casa mia ha avuto crisi di panico, una mentre facevamo l'amore ed è stato orribile. Mi sentivo manipolato, mi dava addirittura della vittima..f.inché dopo un'infinità di tira e molla mi ha lasciato con tanto di abbraccio e bacio dicendomi che deve pensare a sua figlia, vedendomi piangere e disperarmi si è innervosita dicendomi "se ci ripenso la strada per casa tua la conosco bene, esci straviati e magari trovi la donna giusta per te, io sono sbagliata e piena di problemi". Ora: io sono ridotto a letto che a malapena lavoro. Come reagisco a questa esperienza con questa donna a mio vedere anafettiva e egoista? È veramente lei sbagliata e ha bisogno di aiuto? Ha una forma di vendetta verso il sesso maschile derivata dalla delusione di un matrimonio fallito?

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Miglior risposta 13 APR 2016

Buongiorno Riccardo,
credo che l'esperienza sentimentale con la sua ex compagna le abbia sollevato molti dubbi e numerose domande anche su se stesso. Spesso avere spiegazioni sul comportamento altrui ci aiuta a trovare spiegazioni su noi stessi ed a rendere il dolore meno devastante quindi affrontabile.
Di certo la donna di cui parla attraversa un momento di grande difficoltà: è arduo dire da cosa sia causato però. Potrebbe essere una difficoltà relazionale dovuta ad un disturbo di personalità ma potrebbe anche provenire dalla separazione: spesso le separazioni altamente conflittuali provocano gravi malesseri e disturbi emotivi e relazionali molto intensi, anche negli adulti.
Provi a riflettere sulle sue precedenti relazioni per valutare se già in passato si è avvicinato o si è sentito attratto da donne in difficoltà o che la trattavano male. Può essere che lei scopra aspetti di sè che non aveva notato prima analizzando il comportamento delle persone con cui si è relazionato finora: da lì può nascere la curiosità o la necessità di approfondire la conoscenza di sè ma anche di cercare un aiuto per la sua sofferenza che sarebbe però inserita in una cornice relazionale ben precisa.
Cordialmente, Griffini dott.a Barbara

Dott.ssa Barbara Griffini Psicologo a Parma

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19 APR 2016

Caro Riccardo, comprendo che voler capire se la sua ex compagna abbia un problema psicologico possa rappresentare per lei un tentativo di dare senso alla fine di questa travagliata ma importante relazione, un percorso per elaborare la perdita di questa persona e farsi una ragione del dolore patito. D'altra parte ogni relazione, funzionale o disfunzionale che sia, consiste nell'incontro di due persone,con il proprio mondo interno, i propri bisogni e le proprie aspettative, nonchè un bagaglio di esperienze affettive e relazionali precedenti. In questo senso porre la nostra attenzione sull’altra persona ci allontana da noi stessi, deresponsabilizzandoci rispetto al nostro contributo alla relazione e sottraendoci la possibilità di prendere consapevolezza dei nostri bisogni, delle nostre aspettative e del significato delle nostre scelte impedendoci di fatto di far tesoro dell’esperienza vissuta in una prospettiva futura. . Detto questo, un percorso di riflessione ed elaborazione più costruttivo potrebbe essere quello che va ad indagare sul significato di questa relazione nella sua vita e sul ruolo di questa donna dal vissuto così complesso che lei Riccardo ha così fortemente desiderato accanto a sè. Leggendo il suo racconto su come questa relazione è iniziata, sul grado di difficoltà da lei incontrato per "conquistare" questa donna, ho avuto infatti l'impressione di un forte elemento di "sfida" per lei, una sorta di richiamo, di vocazione che sintetizzerei nella frase "io ti salverò"...Per quanto riguarda la sua domanda su un possibile disturbo borderline di questa persona, non è possibile stabilirlo con esattezza dagli elementi che lei ha riportato e senza conoscere la persona in questione. Un caro saluto.

Dottoressa Marika Giovani Piscologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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19 APR 2016

G.le Riccardo,
dalla descrizione della sua ex compagna potrebbero anche emergere caratteristiche borderline, ma fare diagnosi "per conto terzi" di una persona che non si conosce sarebbe troppo superficiale e poco utile.
Ciò che mi preoccupa invece è il suo stato per cui credo abbia bisogno d'aiuto.
A mio avviso dovrebbe consultare uno psicoterapeuta della sua zona con cui analizzare i suoi schemi relazionali, ovvero capire se modalità di relazione di tipo sadomasochistico (come è stata quest'ultima) fanno parte della sua personalità o si limitano a quest'ultima storia.
In entrambi i casi le sarà utile per capire meglio cos'è successo con questa donna, quali meccanismi si sono attivati e perchè, ma soprattutto le sarà utile per superare questo momento di prostrazione e per iniziare a riprendere in mano il controllo della sua vita.
I più sinceri auguri.
Dott. Michele Vecera - Cagliari

Dr. Michele A. Vecera Psicologo a Cagliari

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19 APR 2016

Gentile Riccardo,
immagino la sua pena e il suo dolore, ma debbo dirle con tutta sincerità che i continui segnali contradditori che la sua ex compagna le inviava, danno a me che la leggo, l'impressione di luci rosse d'allarme, indicatrici di un sentimento incerto. Una donna separata con un figlio piccolo , può essere estremamente vulnerabile e desiderosa di sostegno e di gratificazioni. Il suo amore per lei, deve essere stato inizialmente un balsamo per una donna provata, ma è evidente che ,da quello che riporta ,il suo amore , non è mai stato condiviso. La sua ex compagna , le ha fatto capire che il sentimento prevalente che la univa a lei ,Riccardo, era essenzialmente riconoscenza, non sufficiente certo a consolidare un legame di coppia. Non è possibile fare diagnosi a distanza soprattutto a persona non informata, ma posso dirle che l'incertezza ,porta con sè sempre uno stato di instabilità emotiva , tipico di chi da un lato vorrebbe rimanere , ma dall'altro non può proprio. In questo caso poi ci sono stati addirittura attacchi di panico e mentre eravate in intimità, cioè nel momento in cui dovrebbe prevalere l'abbandono più profondo .Potrebbe essere stato un caso, o potrebbe essere come io penso, un messaggio diretto di rifiuto proveniente da tutto il corpo e la psiche. Lei ora sta vivendo una situazione di profondo lutto che comporterà tempo per essere elaborato e superato.Se la sua sofferenza è troppo grande , intraprenda un percorso psicologico di sostegno e nel tempo si accorgerà che come ha detto la sua ex compagna prima di andarsene: lei merita di meglio, ma soprattutto di più adeguato ai suoi bisogni e alle sue splendide qualità.
Cordiali saluti
Dott.ssa Giuseppina Cantarelli
Psicologa - Psicoterapeuta
Psicoanalista Junghiana

Dott.ssa Giuseppina Cantarelli Psicologo a Parma

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19 APR 2016

Dalla descrizione della sua situazione penso che, prima di occuparsi di fare "diagnosi" alla controparte, sia da approfondire il motivo per cui lei si sia fatto "prendere" cosi tanto da una persona che fin dall'inizio appariva avesse non pochi problemi o quanto meno appariva negativa e non ne voleva sapere di avere una relazione con lei. Le consiglio di rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta al fine di capire cosa è accaduto a lei. Sindrome da "eroe salvatore"? sentirsi gratificato e attratto solo da conquiste difficili? per poi rimanere annichilito alla fine di tutto. Quali storie e che tipo di storie ha vissuto in passato?
Dott.ssa Paola Federici
psicologa psicoterapeuta
riceve a Binasco e Milano

Anonimo-121174 Psicologo a Binasco

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19 APR 2016

Buongiorno Riccardo,
sì certo potrebbe. Intendo dire, potrebbe la Signora avere una personalità borderline, ma sono più interessata a lei, perché è lei che scrive e che chiede un consulto. Sarò diretta: pare proprio in una relazione di stampo affettivo sadomasochistico, nella quale chi ci resta sotto soffre le pene dell'inferno. Vada in consultazione da un collega della sua zona che l'aiuterà certamente ad uscire dal dolore urgente del momento e successivamente a capire e modificare gli aspetti che riterrete insieme disfunzionali. Cordialmente.

Dott.ssa Torti Elisabetta Katia Psicologo a Sampierdarena

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13 APR 2016

Buongiorno Riccardo. Sembra proprio che questa donna abbia un disturbo di personalità borderline. Il suo atteggiamento è dovuto probabilmente ad uno schema cognitivo del rifiuto/abbandono. Queste persone tendono a trattare male le persone a cui vogliono bene per essere rifiutate e confermarsi il loro scarso valore. Il loro umore è instabile, altalenante e sono molto labili emotivamente. Mi chiedo anche se ha gia avuto legami affettivi con altre donne di questo tipo. La sua ex compagna ha bisogno di un sostegno sicuramente, ma deve partire da lei la scelta di rivolgersi ad uno specialista. Io consiglio a lei di approfondire le motivazioni che la legano ad una donna con questo tipo di personalità.
Le auguro buona giornata e spero di esserle stata utile

Annalisa Cigliano Psicologo a Pescara

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13 APR 2016

Buongiorno Riccardo quando si prova sofferenza ognuno di noi è spinto alla ricerca di spiegazioni convinti così di poter aver tutto sotto controllo e di conseguenza di soffrire meno..Purtroppo sapere se la sua ex compagna possa soffrire di un disturbo borderline o meno non servirà ad alleviare il suo dolore,ma La obbligherà a rimanere attaccato a una persona e a una relazione che comunque è stata difficile da subito..Da come scrive mi pare di capire che la storia sia finita,così sarebbe il momento per Lei di rivolgersi a uno psicologo che possa aiutarla a reagire questa situazione,e a gestire questo dolore..
Rimango a disposizione
Cordialmente
Dott.ssa Battilani Cristina

Dott.ssa Battilani Cristina Psicologo a Parma

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13 APR 2016

Buongiorno.Da quello che lei riferisce,non e' certamente un buon rapporto di coppia.
Il disturbo borderline ,va prima inquadrato bene da Specialista Psichiatra. Puo' trattarsi di disturbo lieve, come di disturbo severo.In qualsiasi dei casi trattasi di patologia che necessita del monitoraggio adeguato, in quanto, spesso, chi ne e' affetto, e' anche un abile manipolatore.Si passa dal dare sempre la colpa agli altri,fino alla paura dell'abbandono,costante ricorrente. Sbalzi di umore; richiedente/rigettante;instabilita' affettiva; etc. etc.
Quanto da lei riportato, potrebbe far pensare ad un disturbo di personalita',che ripeto, va trattato,necessariamente anche dal punto di vista farmacologico.
Se confermato,sappia che è necessaria una "infinita" dose di pazienza e spiccato altruismo, oltre ad un amore profondo,altrimenti meglio fare una scelta di vita piu' serena.

Dott. Francesco Testa Psicologo a Napoli

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12 APR 2016

Gentile Riccardo,
capisco che Lei, con la domanda che ci pone, vorrebbe dare una spiegazione ai comportamenti di questa donna e, soprattutto al dolore che ha provato e che ancora prova.

Il problema è che trovare una giustificazione o una spiegazione ai comportamenti di chi ci ha fatto soffrire, non basta a chiudere definitivamente le ferite.

E' necessario che Lei capisca anche perché ha voluto fortemente (lo dice all'inizio del suo racconto), ha "lottato" per entrare nella vita di questa donna e perché lei entrasse nella sua.
Perché ha insistitotanto e cosa significava per Lei "conquistarla" e aiutare questa donna?

Se non comprende cosa l'ha spinta ad entrare in quella situazione, le verrà difficile dare un significato ai suoi sacrifici e al suo dolore.
Inoltre, potrebbe ricapitarle nuovamente.

Anche se scoprisse che il comportamento della sua ex era effettivamente patologico, non riuscirebbe comunque a spiegarsi perché Lei ha lottato per averla come compagna.

Le consiglio un paio di colloqui con uno psicologo per fare semplicemente chiarezza e cominciare a far rimarginare le ferite e per credere in una nuova relazione.

Qualora volesse approfondire, può contattarmi in primato, attraverso il mio profilo.
Cordialmente,
Dott.ssa Anna Patrizia Guarino. Psicologa, Roma.

Dott.ssa Anna Patrizia Guarino Psicologo a Ardea

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