Ci sono le giuste premesse per iniziare una relazione?
Buonasera, vi ringrazio infinitamente in anticipo per la vostra disponibilità. Sono una ragazza di 23 anni e mi sento molto confusa in ambito amoroso. Ho iniziato a sentire un ragazzo due anni fa, prima come amico e poi abbiamo iniziato a frequentarci dopo un anno e mezzo (in cui ci siamo scritti tutti i giorni e a volte visti). Lui ha iniziato a mostrare interesse nei miei confronti un bel po' di tempo prima che iniziassimo a frequentarci. All'inizio da parte mia non c'era interesse (non mi piaceva molto il suo viso e cercavo di capire se fossimo caratterialmente compatibili), ma dopo un anno passato a sentirci tutti i giorni, ho iniziato a pensarlo quasi sempre e a chiedermi cosa sarebbe successo se avessimo provato ad essere felici insieme e quindi al darci una possibilità. Quando abbiamo iniziato a frequentarci io gli ho detto che non partivo follemente innamorata e dopo averne parlato una volta, lui mi aveva rassicurata dicendomi che i sentimenti possono nascere e consolidarsi nel tempo. Premetto che questa è stata la mia prima frequentazione, in passato mi sono innamorata, ma non ho concluso niente in quanto il ragazzo in questione si è fidanzato, e la cosa mi aveva procurato parecchia sofferenza e malessere.
Tornando al presente, ho interrotto la frequentazione un mese fa in quanto non mi sentivo così innamorata e avevo molti dubbi, tra cui la paura di iniziare una relazione con lui (ha anche 6 anni più di me e anche per questo vedevo la cosa come un grande impegno, nonostante lui non mi abbia mai messo pressioni). Dopo averlo lasciato, non ci siamo sentiti per una settimana, io gli avevo detto che era meglio se non ci sentivamo più (ritenevo fosse la cosa più corretta anche nei suoi confronti, nonostante il solo pensiero mi procurasse tristezza e angoscia). In quella settimana mi sono sentita davvero male, provavo una sensazione di pesantezza al petto e nella mia testa ho messo in discussione la mia decisione più volte. Dopo una settimana lui mi ha ricontattata e da allora ci stiamo sentendo, anche se non ci siamo visti. Lui dice che sta bene e che vuole sentirmi perché siamo stati amici prima di essere amanti e non vuole perdermi (nonostante io gli abbia detto che non voglio tornare indietro, anche se in realtà ho qualche dubbio a riguardo ma non voglio dirglielo per non dargli false speranze dal momento che non sono convinta). Sono confusa perché per lui provo un affetto immenso, quando c'era contatto tra noi sentivo una sensazione di calma (sentivo che andava tutto bene), lui era diventato per me un riferimento (gli ho sempre raccontato tutto e chiesto consiglio su qualsiasi cosa) e anche io ci sono sempre stata per lui. Penso di provare nei suoi confronti una forma di amore maturo che non ha però avuto una fase di innamoramento precedente evidente. Mi ha sempre fatta sentire apprezzata e desiderata, mai in difetto.
Penso che la mia confusione derivi anche dalla mia inesperienza a livello di relazioni, ma una delle cose che mi ha portato ad interrompere la frequentazione è stato il fatto che ho sempre fatto un confronto tra il sentimento che provavo per lui e quello che provavo per il ragazzo di cui mi ero innamorata in passato. In quel caso il battito accelerava all'idea di vederlo e ne ero come stregata, ed è stato anche un colpo di fulmine (fin dal primo incontro ha catturato la mia attenzione). In questo caso invece il sentimento è nato con il tempo e quindi non ho provato quelle forti sensazioni che caratterizzano la fase dell'innamoramento (battito che accelera e sensazione di trovarsi in una favola per intenderci). Infine vorrei sottolineare il fatto che sono una persona molto ansiosa, soprattutto in situazioni sociali e per l'università. Nonostante questo ho i miei amici e non sono una persona sola. Lui riusciva a calmare la mia ansia (anche se non è ansia patologica, a volte mi fa passare brutti periodi), con lui mi sentivo serena e meno agitata in generale.
Nel caso del ragazzo di cui mi sono innamorata in passato, provavo invece una forte agitazione all'idea di vederlo, avevo paura di non risultare alla sua altezza e avevo anche paura di essere giudicata.
Adesso mi chiedo se non ho fatto un errore a dirgli basta, se ho sbagliato a pensare che l'amore vero sia solo quello passionale e che ti lascia col fiato sospeso, e a non considerare amore vero una forma di amore più tiepida e serena. Mi chiedo se il sentimento che provavo/provo potesse essere una solida base su cui costruire una relazione.