Cambio facoltà

Inviata da Elisa · 9 lug 2021

Salve, vorrei far presente la mia situazione : ho 25 anni, sin da piccola a scuola ero molto brava negli studi, ho partecipato a molti progetti, vinto dei concorsi e praticato sport, insomma ero una persona molto attiva e preparata. Dopo il liceo ho intrapreso un percorso di studi che non mi soddisfaceva sebbene vi fossi entrata tra migliaia di persone tramite concorso ( motivo di orgoglio e poi delusione per averl lasciato per i miei) quindi ho deciso di congedarmi dopo 6 mesi, nonostante nessuno mi sostenesse , per andare a studiare Lingue orientali. I primi due anni sono stati molto pieni , li ho affrontati con entusiasmo. Al terzo anno ho iniziato a vacillare e mi son trasferita anche in una nuova città col mio ragazzo , ma in realtà poi si è rivelata una scelta sbagliata perchè ho perso di vista l'obiettivo e son passati due anni , anche a causa della pandemia. Quindi ora sono al secondo anno fuori corso e stando chiusa in casa ho avuto anche modo di riflettere su cosa stessi studiando : ho capito che non è questa la facoltà che fa per me , che sarei più portata per gli studi politici/giuridici. Questo significherebbe cambiare facoltà e allungare di altri due anni la triennale , vanificare alcuni degli esami che non mi riconoscerebbero. Mi mancano 7 esami che proprio non riesco a dare, sono materie che mi pesano e non mi entusiasmano , le vedo fini a se stesse . Ma ho paura di cambiare, perchè sono fuoricorso e perchè non vorrei deludere anche le aspettative dei miei che si aspettavano già una laurea triennale quantomeno. Senza contare che vivendo in un paese piccolo, qualsiasi cosa è buona per parlare male di me. Mi dicono di concludere ma questo mi demoralizza, non trovo la mia strada e non sento la mia vita piena e soddisfacente, con un obiettivo chiaro. Inoltre il mio fidanzato asserisce che basta prendere la laurea, poi si vede , che qualsiasi lavoro capiti va bene purchè vi sia uno stipendio e la possibilità di fare una famiglia. Io invece ho sempre sognato una vita ricca, una bella carriera magari all'estero, ma per stare con lui ho un pò accantonato queste ipotesi perchè non mi seguirebbe . Sento di aver buttato due anni , che avrei potuto fare tanto e invece non ho fatto nulla.

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Miglior risposta 12 LUG 2021

Cara Elisa,
descrive un periodo di confusione circa le scelte per il suo futuro. Le circostanze e la quotidianità in cui vive non sembrano essere di aiuto. Ma c’è una cosa che è lampante e che riporta: lei è scontenta della vita che fa da due anni ed ha timori di deludere gli altri, importanti al punto da stare in stallo.
Allora è in ció che desidera che trova la chiarezza e da cui può partire per capire la strada da percorrere, come intraprenderla e la forza per farlo. Capisco che, di contro, non è per niente semplice. Ma è bene iniziare ad agire diversamente da subito.
Potrebbe esserle molto di aiuto un percorso psicologico mirato, in cui lei possa esprimersi liberamente e senza giudizi; un percorso orientato ad individuare e strutturare i suoi obiettivi, chiarirli, ed a trarne la forza per fare le Sue scelte e viverne le eventuali conseguenze, qualunque essere siano.
Ci sono anche delle tecniche molto pratiche che possono aiutarLa ad orientarsi.
Ad ogni modo, Le auguro di prendere in mano la sua vita e dirigerla verso la realizzazione di ciò che per lei è importante, senza investirsi di timori e piani altrui.
Resto a Sua disposizione qualora volesse approfondire o avesse bisogno di chiarimenti, ricevo anche online.
Buona giornata,
Dr.ssa Annalisa Signorelli

Dott.ssa Annalisa Signorelli Psicologo a Belvedere Marittimo

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14 LUG 2021

Cara Elisa,
da quanto scrivi traspare il momento di "smarrimento" che probabilmente stai vivendo. Non è semplice scegliere il percorso di studi che in qualche modo determina la vita e la carriera e comprendo la tua sensazione di aver perso del tempo. Ti invito, però, a guardare per prima cosa il bicchiere mezzo pieno: hai appreso contenuti non scontati e hai fatto delle esperienze comunque sia formative. Potrebbe essere utile in questo momento chiarire cosa vuoi fare da "grande", così da prendere le tue decisioni consapevolmente (terminare questo percorso e/o intraprenderne un altro). Quello che ti consiglio di fare è di capire cosa cerchi e cosa desideri nella maniera più concreta possibile (una vita piena: cosa vuol dire per te? Avere una famiglia, un lavoro che ti consenta di viaggiare, avere tanto tempo libero per coltivare degli hobby? ecc..). Credo che parlarne con un professionista potrebbe esserti di aiuto per chiarire meglio questi aspetti e indirizzarti con convinzione verso i tuoi obiettivi.
Se volessi approfondire rimango a disposizione.
In bocca al lupo!
Dr.ssa Marcella Giacon
Psicologa-psicoterapeuta

Dott.ssa Marcella Giacon Psicologo a Padova

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12 LUG 2021

Gentile Elisa,
poichè da quanto scrive emerge che ha più volte cambiato idea sulle sue decisioni, si ha la sensazione che lei voglia dimostrare a se stessa e agli altri che è all'altezza di qualsiasi obbiettivo scolastico o accademico ma una volta intrapreso il relativo percorso non riesce poi a portarlo a termine perchè cala la motivazione, quasi come se il traguardo finale perdesse di importanza.
Nasce perciò il sospetto che se cambiasse facoltà e iniziasse gli studi politico-giuridici per i quali dice di aver scoperto di essere portata, dopo una positiva fase iniziale potrebbe verificarsi nuovamente la perdita di interesse e motivazione.
E' ovvio che questa dinamica disfunzionale comporta un abbassamento dell'autostima con delusione personale e dei suoi familiari e comporta contemporaneamente un allargamento della forbice tra un desiderio-programma iniziale e la possibilità di realizzarlo.
Pertanto il mio suggerimento è quello di intraprendere un percorso di psicoterapia per mettere ordine nei suoi progetti e migliorare il livello di autostima completando gli studi in corso per non essere dispersiva.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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12 LUG 2021

Cara Elisa,

intraprendere le proprie scelte senza farsi condizionare dal giudizio altrui è tutt'altro che facile, ma non impossibile. Rifletta sul fatto che il solo fatto di desiderare un cambiamento per se stessa, la rende agente attivo della sua vita e, con una metafora, il capitano della sua nave. Se lei sta maturando la consapevolezza che questa facoltà non fa per lei, a prescindere dagli ostacoli dettati dagli esami, non si perda d'animo e non si vergogni nell'esprimere il disagio che le comporta il perseverare su questa strada.
Cominci con l'esaminare i motivi che l'avevano spinta a scegliere questo indirizzo di studi, in prospettiva di un lavoro futuro, e scriva su un foglio le buone ragioni per rimanervi da un lato di una colonna, mentre dall'altro quelle per cui non ne vale più la pena.
Questo esercizio la aiuterà a fare chiarezza sui pro e i contro del percorso che sta intraprendendo.
Sono a sua completa disposizione, anche online.

Dott.ssa Francesca Orefice.

Dott.ssa Francesca Orefice Psicologo a Bologna

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12 LUG 2021

Gentile Elisa,
dalle sue parole, sembra che il punto su cui valga la pena riflettere, sia quello circa le aspettative dell’Altro. Il suo fidanzato le dice che “basta prendere una laurea, poi si vede”, o che “qualsiasi lavoro capiti va bene purché vi sia uno stipendio”, ma codesta visione delle cose cozza con la sua, che è diametralmente opposta: “ho sempre sognato una vita ricca, una bella carriera magari all’estero, ma per stare con lui ho un po’ accantonato queste ipotesi perché non mi seguirebbe”. In più, sulla sua famiglia scrive: “ho paura di cambiare (…) perché non vorrei deludere anche le aspettative dei miei che si aspettavano già una laurea triennale”. E aggiunge: “vivendo in un paese piccolo, qualsiasi cosa è buona per parlare male di me”. Dunque, sembra che il blocco che lei sta vivendo, sia dovuto – o comunque connesso – alle aspettative altrui; o a ciò che lei pensa siano le aspettative degli altri. Fino a quando questa sarà la sua priorità – rispondere all’Altro e non a se stessa –, è probabile che la sua insoddisfazione perdurerà. Quando vi sono intoppi nella carriera lavorativa/universitaria, non bisogna parlare necessariamente di “tempo buttato”. Il tempo non è mai “buttato”, perché anche l’esperienza che non si conclude lietamente, risulta comunque fondamentale per la nostra crescita. Lei, ad esempio, comincia a capire che questa non è la sua strada; ma lo sta capendo adesso, dopo aver attraversato la suddetta esperienza. Se lei sente che questi studi non la rendono felice, ha tutto il diritto di cambiare e cercare la strada che possa renderla gratificata e soddisfatta. Ma questo può avvenire ad una condizione: sganciarsi dalle richieste degli altri, per rispondere e connettersi al suo vero desiderio. Più che il timore per il tempo che scorre, sembra che la paura di cambiare strada, sia legata alla possibilità di deludere gli altri, in primis i suoi genitori; in effetti, lei scrive: “sin da piccola a scuola ero molto brava negli studi, ho partecipato a molti progetti, vinto dei concorsi e praticato sport, insomma ero una persona molto attiva e preparata”. Forse, un aspetto su cui vale la pena riflettere è proprio questo: questa attività, è legata all’ambizione di una bambina o al bisogno della bambina stessa di non deludere i suoi genitori? E se fosse questa seconda opzione, è possibile che questo modello duri ancora oggi, nelle relazioni attuali?
Dott. Simone Evangelista

Dott. Simone Evangelista Psicologo a Milano

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12 LUG 2021

Buongiorno Elisa,
Può succedere di intraprendere una strada e di fermarsi ad un certo punto perché si è improvvisamente obnubilato l’orizzonte. Non fare l’errore di giudicarti per questo. Lascia fuori dalla tua mente tutto ciò che è negativo (persone e eventi) e punta a riformulare i tuoi obiettivi.
Se hai difficoltà nella messa a fuoco sono a disposizione. Nel frattempo ti auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi

Dott.ssa Oriana Parisi Psicologo a Bari

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11 LUG 2021

Cara Elisa,
Da ciò che lei riporta intuisco la sua preoccupazione di non soddisfare le aspettative dei suoi.
Ciò la demoralizza e teme il giudizio altrui.
Consideri che è umano e molte persone anche in tarda età cambiano percorsi di vita.
L'importante è ciò che ci rende felici e inseguirlo anche se non abbiamo il sostegno altrui, anche se è difficile.
Rifletta se sta decidendo di non laurearsi in lingue per gli ostacoli ( che potrebbe superare con l'aiuto dei colleghi o professori) oppure se ha capito realmente che scienze politiche è la sua strada.
Per attutire la sua preoccupazione e confusione le consiglierei di rivolgersi ad un professionista che la possa sostenere emotivamente in questo periodo.
Resto a disposizione anche online se lo riterrà opportuno per ulteriori informazioni o chiarimenti.
Cordialmente.

Dott.ssa Margherita Romeo

Dott.ssa Margherita Romeo Psicologo a Roma

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10 LUG 2021

Cara Elisa
Comprendo quanto sia difficile distaccarsi dalle aspettative dei propri genitori ma trovo che il suo senso critico, rispetto a ciò che le suggeriscono gli altri, sia una risorsa. In qualche modo il lock down l'ha portata a riflettere di più su alcuni aspetti importanti della sua vita. Delle volte i momenti di crisi ci portano a cambiare strada e credo che qualsiasi persona abbia il diritto di rivedere il proprio percorso, nel momento in cui ne sente la necessità. Resto a sua disposizione qualora desiderasse approfondire il discorso (ricevo anche online).
Un caro saluto
Dott.ssa Maria Isabella Ciampi

Maria Isabella Ciampi Psicologo a Perugia

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10 LUG 2021

Cara Elisa,
lei è molto giovane e la vita è un viaggio di cambiamento continuo, sono molte le persone che "stravolgono" la loro vita, anche in tarda età, per intraprendere il percorso che sentono di aver sempre dovuto intraprendere, quello a loro più consono, non si senta un pesce fuor d'acqua! Sebbene i suoi genitori ed il suo fidanzato possano avere dei desideri e delle aspettative intorno alla sua persona è lei l'unica a conoscere davvero sé stessa e ad avere le risposte che possano condurla a vivere la vita che più la rappresenta e la soddisfa. A volte, ci sembra di non sapere nulla, di non avere gli strumenti corretti, di brancolare nel buio. Un professionista può aiutarla a fare maggiore chiarezza in questo stato di confusione emotiva e fornirle gli strumenti necessari a conoscersi più approfonditamente in modo da darle la possibilità di recuperare la fiducia in sé stessa e il suo senso di efficacia personale.
Resto a disposizione, anche online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Camilla Ripa

Dott.ssa Camilla Ripa Psicologo a Torino

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10 LUG 2021

Buongiorno Elisa,
spesso i cambiamenti legati alla crescita, alla ricerca di nuove esperienze, di nuovi obiettivi e della professione che vorremmo esercitare, portano con sé criticità che non ci saremmo aspettati di incontrare. Anzi a determinarne la presenza possono essere proprio quei successi conseguiti «da piccola» che ci fanno sentire in colpa se non rivissuti da grandi.
Noi però cambiamo, cresciamo, acquisiamo nuove consapevolezze ed è possibile che ci ritroviamo a dover dissipare dubbi, trovare risposte che riguardano il nostro futuro professionale ma anche chi siamo, cosa desideriamo, in che modo possiamo ottenerlo.
Intraprendere un percorso di sostegno psicologico potrebbe aiutarla a capire la causa delle sue difficoltà universitarie, quali sono i suoi nuovi, sebbene ancora poco definiti obiettivi, e quanto il timore di deludere i suoi genitori e il giudizio dei suoi compaesanistia condizionando il suo presente.
Provi a osservare quanto accaduto con meno severità: ha vissuto una pandemia, ha scoperto che le scelte fatte potrebbero non essere state quelle migliori... non ha buttato via due anni, ha iniziato a scoprire una diversa Elisa.

dott.ssa Mariangela Ciceri

Dott.ssa Mariangela Ciceri Psicologo a Alessandria

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10 LUG 2021

Buongiorno Elisa,
dare delle risposte è un pò azzardato perché non conosco la tua storia. L'unica cosa che mi viene da suggerirti è quella di capire il motivo per cui "fuggi" e da cosa "fuggi". Spesso crediamo che il problema sia legato alle nostre scelte, che sia fuori di noi mentre è altro che se non viene elaborato ci inseguirà qualsiasi strada percorriamo. Un'altra cosa che ho osservato è la paura di deludere i genitori, il fidanzato... e la paura di essere al centro di giudizi, anche su questi aspetti potresti lavorarci.

"non trovo la mia strada e non sento la mia vita piena e soddisfacente, con un obiettivo chiaro." Ho riportato le tue parole perché potresti partire da li.
Dott.ssa Monica Cecconi

Dottoressa Monica Cecconi Psicologo a Lido di Camaiore

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