Cambiare facoltà al terzo anno?

Inviata da Martyellow46 · 11 nov 2021

Buonasera,
Ho 22 anni e sono una studentessa all'ultimo anno di Lingue e Letterature Straniere. Non ho mai scritto qui prima ma ho davvero bisogno di sfogarmi perché sento di aver raggiunto il limite.
Sono bloccata in una facoltà che non mi piace, gestita male e con materie che non mi interessano. Me ne sono accorta troppo tardi, sono già al terzo anno e in estate "dovrei" laurearmi. Il fatto è che non più voglia, non ce la faccio ad andare avanti. Buttare tre anni al vento per ricominciare tutto da capo mi sembra da folli ma al tempo stesso non so come risolvere la situazione. Avevo già capito alla fine del primo anno che la facoltà non mi faceva impazzire ma ho continuato pensando e sperando che fosse solo un momento di crisi dovuto al grande cambiamento. Purtroppo non è stato così. Il mio corso di studi non mi interessa e mi ritrovo ad avere alcuni esami indietro proprio perché non riesco a studiare e ad interessarmi. Dirlo ai miei adesso, a poco dalla fine, è una follia. In primis perché so che ci rimarrebbero molto male e poi perché mi sento male io ad aver buttato i loro soldi per nulla.
Ultimamente guardo sempre le materie della facoltà che mi piacerebbe fare e non faccio che pensare che ho sbagliato proprio tutto, che mi sento un po' una fallita e che invidio chi ha ben chiaro il proprio futuro sin da subito. Penso alla possibilità di ricominciare un'altra triennale e mi prende il panico se penso che ho buttato tre anni della mia vita. Non so proprio cosa fare, mi sento molto in panico e il fatto che mi tengo questa cosa dentro da tre anni senza dirlo veramente a nessuno mi sta facendo esplodere. Vorrei ricominciare ma al tempo stesso ho paura.

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Miglior risposta 16 NOV 2021

Cara Martyellow,
penso che la sua situazione sia davvero scomoda, sembra proprio di fronte alla classica scelta del “male minore”.
In questi casi si avvia un procedimento per cui il blocco che percepisce avviene in quanto è attivo in lei un processo cognitivo naturale, che è presente in tutti noi quando le persone si trovano di fronte ad una fase decisionale di ambivalenza tra due scelte spiacevoli.
Quando lei si sporge verso una scelta come quella di interrompere la facoltà attuale inizia a notare quali sono gli aspetti negativi di tale scelta: “buttare via tre anni”, i soldi spesi , il doverlo dire ai suoi genitori, il giudizio verso se stessa per non aver intrapreso questa scelta prima.
Di contro se decidesse di continuare la facoltà, nella sua mente inizierebbe a vedere maggiormente gli svantaggi come ad esempio “il fare una facoltà che non le interessa con materie che non la interessano”.
Non c’è una via di fuga se non quella di smettere di considerarlo un bivio e una scelta in cui un’ opzione esclude l’altra.
Cosa ne pensa di iniziare a rinvestire mettendosi in contatto con se stessa e i suoi bisogni, provando a capire cosa vorrebbe fare davvero? Lo può realizzare guardando le altre facoltà ma anche cercando di capire le sue attitudini, riflettendo sulla sua progettualità futura in base alle sue skills e risorse, questo anche insieme a qualcuno che la aiuti, se vuole.
E tutto ciò inoltre può farlo mentre prova a concludere la sua attuale facoltà.
Quando oltre ad aver chiaro quello che NON vuole fare, avrà chiaro il suo obbiettivo “in positivo” e come raggiungerlo concretamente, scegliere sarà più semplice.
Rimango a disposizione nel caso volesse un sostegno in questa fase di transizione.
In bocca al lupo.

Dott.ssa Elisa Sartoretto
Psicologa Psicoterapeuta

Dott.ssa Elisa Sartoretto Psicologo a Campodarsego

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15 NOV 2021

Buongiorno Martina,

mi sembra che questa sia la prima volta che ne parli dopo così tanto tempo passato a resistere in una facoltà che da sempre sai non interessarti. Complimenti: per aver fatto questo primo passo, per essere riuscita a resistere così a lungo e per voler fare qualcosa per migliorare la situazione.

Come hai fatto a fare tutte queste cose? E che cosa dice di te l'esserci riuscita?

Mi sembra che tu ti ritrova in un impasse: da un lato l'aver capito cosa ti piacerebbe fare e fantasticare su come sarebbe frequentare quei corsi, dall'altro sapere che dirlo ai tuoi ora provocherebbe loro un dispiacere e tu ti sentiresti in colpa per il tempo e i soldi spesi.

Mi sembra però che questo primo aprirsi in questo spazio sia stato un passo importante per te. Se dovessi continuare in questa direzione qual è la più piccola cosa che potresti fare?

Una posso suggerirtela io: quella di scrivere tutti questi pensieri, esattamente come hai fatto qui. Scriverli fino a quando ne hai e poi buttare via tutto, senza rileggere. È un piccolo esercizio che può già fare una differenza importante.


Resto a tua disposizione, ricevendo anche online. Spesso si ottengono risultati già dai primi incontri e a volte uno è tutto ciò di cui la persona ha bisogno per proseguire da sola.


In bocca al lupo,

Paolo Perez

Dott. Paolo Perez Psicologo a Torino

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15 NOV 2021

Gentile Martyellow,
succede con una certa frequenza che si inizia una facoltà universitaria e si procede senza molta convinzione, come è accaduto a lei, per poi rendersi conto in seguito che non c'è entusiasmo per la scelta fatta.
Ebbene, quando un ipotetico cambiamento costerebbe troppo in termini emotivi, la mente umana mette in atto automaticamente una correzione di questa dissonanza cognitiva in modo da ridurre il disagio e andare avanti.
Pertanto, siccome interrompere gli studi al punto in cui si trova adesso comporterebbe un forte dispiacere per i suoi e grande delusione/frustrazione per lei, non dovrebbe essere difficile accettare l'idea che la cosa migliore da fare è completare questa triennale e poi riflettere sulle successive decisioni da prendere, magari col sostegno di uno/a psicoterapeuta.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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12 NOV 2021

Salve, mi dispiace molto per la situazione che sta attraversando e comprendo quanto possa essere complessa per lei. Potrebbe essere utile ritagliarsi un spazio di ascolto psicologico che possa esserle di supporto e che possa guidarla nella costruzione di una maggiore consapevolezza dei suoi vissuti emotivi, oltre che nell'individuazione di strategie utili a gestire i momenti emotivamente più complessi.
Cordiali saluti, dott.ssa FM.

Dott.ssa Francesca Moscetta Psicologo a Roma

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12 NOV 2021

Cara,
posso immaginare il suo disagio.
Entri in contatto con se stessa e coi suoi bisogni come già sta facendo. Continuare in un qualcosa che non le piace continuerà a sfibrarla, quindi bene che sta riuscendo a rendersene conto, ora manca il coraggio e la consapevolezza rispetto la strada che vorrà prendere, non sarà semplice cambiare certo, ma è quello che merita.
Sarebbe utile comunicare con i suoi genitori circa i suoi pensieri così da avere miglior chiarezza e prendere una decisione insieme. Credo che possa anche valutare l'idea di affidarsi ad un professionista con cui affrontare questo momento e schiarirsi le idee rispetto il suo futuro e ciò che realmente vuole e si sente portata.
Se vuole io sono disponibile anche online.
Le auguro il meglio, un caro saluto

Dott.ssa Monteleone Maria Alessia Psicologo a Palo del Colle

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12 NOV 2021

Buongiorno. Il cambiamento personale è un processo lungo e complicato. Se ci sono voluti degli anni per determinare una sofferenza psicologica, non può certo bastare una mail per risolverla. Purtroppo non ci sono scorciatoie percorribili e i consigli che uno psicologo potrebbe dare in una chat lasciano il tempo che trovano: non esiste la “bacchetta magica”. Per inquadrare l’eventuale problematica di un individuo serve invece una consulenza approfondita (almeno 4 sedute). A seguire, se nella consulenza si evidenzia un problema significativo, per trattarlo e cercare di risolverlo è necessaria una vera e propria psicoterapia o una psicoanalisi.
È quindi illusorio credere che si possano ottenere risultati scrivendo in una chat: serve solo a perdere tempo e di solito significa che non si è pronti a mettersi in discussione. Se lei è una persona veramente motivata a capirsi e a ricercare un cambiamento personale profondo e duraturo, l’unico consiglio sensato che posso darle è quello di fissare un appuntamento con un professionista serio e preparato. Per quel che mi riguarda, le do la mia disponibilità (anche online).

Dott. Massimiliano Castelvedere Psicologo a Brescia

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12 NOV 2021

Cara Martyellow46,
Mi dispiace che tu stia vivendo tutto questo. Sembri combattuta tra quello che vorresti e il senso del dovere rispetto agli studi già intrapresi e prossimi alla conclusione.
Questo sembra ampliare il disinteresse e la difficoltà nello studio in questo momento.
Fare qualcosa che non ci piace è strettamente connesso alla motivazione: la spinta a terminare gli studi viene sommersa o bloccata dal sentirlo come un dovere e non un piacere.
Tutto questo viene amplificato dal non parlarne con nessuno. Tenersi questo disagio per sè ne aumenta il peso percepito e gli effetti negativi, diventa un macigno.
Ti consiglio di intraprendere un ciclo breve di sedute mirate al problema, così da poter avere uno spazio tuo dove finalmente condividere liberamente quanto ti blocca e opprime e, al tempo stesso, trovare la soluzione e sviluppare le strategie adatte a fronteggiare e risolvere la situazione.
Resto a tua disposizione!
Ti auguro la forza per vivere una vita piena e in linea con la tua persona.
Buona giornata,
Dr.ssa Annalisa Signorelli (sedute anche online)

Dott.ssa Annalisa Signorelli Psicologo a Belvedere Marittimo

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12 NOV 2021

Salve martyellow46, comprendo le sue difficoltà e il timore di deludere se stessa e gli altri. La scelta universitaria rappresenta una fase critica della vita di un adolescente e non sempre è chiara. Fa parte della crescita personale maturare in tempi diversi, tempi scanditi da esperienze uniche e individuali che non sempre ci permettono di arrivare a fare le scelte adeguate al momento opportuno. Riconoscere che qualcosa non ci piaccia affatto rappresenta già in sè un momento di crescita, in cui iniziamo a definire la nostra persona a riconoscere le nostre attitudini. Succede che per far questo si debba fare esperienza sul campo, come qse volesse sapere se andare in moto è una bella esperienza. Senza provarci, salire e magari anche cadere e farsi male non potrà avere quella risposta. Questo accade anche nella vita di tutti i giorni, nelle relazioni così come sul lavoro e nello studio. Acquisita questa consapevolezza nulla è più perduto e costruire un piano d'azione in funzione di questa consapevolezza può darci nuove sensazioni e recuperare poi quel tempo perduto, che, in fondo, ci ha dato la possibilità di addrizzare la rotta e definire i nostri obiettivi. Le consiglio un supporto psicologico per facilitare l'orientamento universitario e professionale e trovare la strada che possa renderla felice, perché è del suo futuro in primis che si sta parlando.
In bocca al lupo
Dott.ssa Morlino Roberta

Dott.ssa Morlino Roberta Psicologo a Foggia

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12 NOV 2021

Buongiorno,
leggendo le sue parole, mi è saltato subito in mente il vecchio e saggio detto popolare “non è mai troppo tardi”!
Ogni processo di consapevolezza ha i suoi tempi, e quel tempo è il tempo necessario. Nessun tempo, è tempo perso. Forse non lo riconosce adesso perché non vede il “piano”, non vede il disegno del puzzle che si sta formando. Intanto però, ha trascorso 3anni tenendosi questo macigno, ed è riuscita ad esprimerlo, e di questo si ringrazi e si congratuli. Ha continuato a mantenere l’impegno preso, e di questo si ringrazi e si congratuli. Sta maturando il pensiero di quello che vuole fare, e di questo si ringrazi e si congratuli. Potrei continuare, ma mi auguro che il concetto le sia arrivato. Le auguro chiarezza e perseveranza. E se lo desidera sono a disposizione, anche online.
Cordialmente
Dott.ssa Myria Laghi

Dott.ssa Myria Laghi Psicologo a Porto d'Ascoli

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12 NOV 2021

Buongiorno,
Mi dispiace per il disagio che stai vivendo.
Resto disponibile anche online se vorrai cercare di parlarne in uno spazio di ascolto e supporto per gestire al meglio questa situazione.
Cordiali saluti.

Dott.ssa Margherita Romeo

Dott.ssa Margherita Romeo Psicologo a Roma

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12 NOV 2021

Salve, mi spiace per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio connesso ed il senso di confusione e disorientamento che può provare.
Conosco persone che hanno cambiato facoltà dopo aver preso una triennale in un’altra facoltà completamente opposta alla prima: quello che voglio dirle è che queste situazioni possono succedere, il modo di prenderle dipenda dalle valutazioni che la persona fa della situazione e ciò che ritiene su di sè in merito a questa.
Ritengo molto utile che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per affrontare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Anonimo-181068 Psicologo a Roma

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12 NOV 2021

Carissima Marty,
è normale alla sua giovane età non aver capito appieno chi si è veramente e cosa si vuole dalla vita.
Non si faccia cogliere troppo dall'ansia e dalla frustrazione. Vedendo così vicino il traguardo, anche se non è quello che fa per lei, potrebbe "tapparsi il naso" e finire almeno la triennale, sicuramente le permetterebbe di acquietare i sensi di colpa soprattutto verso i suoi genitori. Una volta raggiunto questo primo traguardo nulla le vieta di fare altro, anche iniziare un altro percorso di studi o cominciare a trovare un lavoro che le permetta di trovare un minimo di indipendenza.
Un sostegno con un professionista potrebbe aiutarla intanto a sostenere questa frustrazione e trovare uno sfogo per il senso di colpa.
Sono a disposizione
Un caro saluto
Dott.ssa Stefania Barbaro
(ricevo anche on line)

Dottoressa Stefania Barbaro Psicologo a Milano

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12 NOV 2021

Buongiorno,
Deve essere molto difficile portare questo peso da sola da tre anni. Dal tuo racconto emergono varie preoccupazioni: la paura di deludere le aspettative, di ammettere il proprio errore e di dover ricominciare. Capisco quanto possa essere dolorosa l'idea di parlarne con i tuoi genitori, quindi è già un bene averne iniziato a parlare qui. Il cambiamento di cui parli potrebbe essere un passaggio difficile (ma anche emozionante) da affrontare, quindi poter parlare del tuo progetto e di ciò che vorresti veramente fare può esserti molto utile per chiarirti le idee o per decidere di affrontarlo, facendo un passo alla volta.
Trovo che scrivendo qui tu abbia già compiuto un primo passo importante nel tuo percorso.
Un percorso di supporto psicologico potrebbe essere lo spazio giusto per affrontare i tuoi dubbi, le tue preoccupazioni e la tua ansia.
Se lo desideri approfondire il discorso insieme, resto a tua disposizione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Claudia Faedo

Dott.ssa Claudia Faedo Psicologo a Firenze

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12 NOV 2021

Buongiorno,
Ho letto con attenzione il messaggio… ci sono alcune cose che mi colpiscono in positivo:
1. Non hai mai parlato con nessuno dei tuoi dubbi e invece adesso forse ti senti pronta ad prendere sul serio questa voce dentro di te. Che bello!
2. Hai capito che sei interessata ad un’altra facoltà. Quindi hai scoperto cosa ti piace. E anche questa e’ una cosa molto positiva.
3. ora si tratta di capire come fare: certo i dubbi e le paure sono tanti, però non lasciare che questi blocchino la tua creatività. Magari nella facoltà che ti piace ci sono esami che si possono convalidare, magari la triennale in lettere può comunque aver senso concluderla e fare la magistrale in altro ambito. Ci sarebbero tante possibilità diverse che puoi considerare… insomma hai tutte le carte per prendere sul serio il tuo desiderio.
Se senti bisogno di un confronto/accompagnamento sono disponibile.
Un caro saluto,
Dott.ssa Pessina Alessia

Dott.ssa Alessia Pessina Psicologo a Como

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12 NOV 2021

Buongiorno, innanzitutto aver potuto trovare il coraggio per scrivere qui è un buon passo in avanti per la tua presa di consapevolezza e ricerca della scelta migliore da fare. Le posso dire che mi sono ritrovata nella sua stessa situazione quando mi sono iscritta alla facoltà di lettere moderne e in realtà al terzo anno avrei voluto fare scienze dell'educazione... Mi sono ritrovata molto nelle sue parole. Ma posso dirle una cosa. Costringersi a fare qualcosa è sempre deleterio e controproducente. Ma se si ha un obiettivo ultimo e si trovano i giusti tempi, pause, momenti di riposo alternati a momenti di studio possono essere tutti modi per riuscire ad arrivare alla fine del percorso. Una volta laureata oggi è possibile richiedere il riconoscimento degli esami della laurea ottenuta per iscriversi a una seconda laurea che lei preferisce per continuare a vedere il vero obiettivo finale: la sua soddisfazione e piena felicità nella sua vita. È molto giovane e nulla è sprecato se visto a posteriori. Ogni esperienza ci forma e ci rafforza, anche la sua determinazione a concludere il percorso attuale per poter avere la possibiltà di fare ciò che vuole veramente. Guarda i piccoli passi e non la montagna e vedrà che ce la farà! Un caro saluto e se vuole può contattarmi direttamente sul mio profilo professionale di guida psicologi

Dott.ssa Chiara Brasacchio

Dott.ssa Chiara Brasacchio Psicologo a Monza

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