Bambino di 6 anni con difficoltà ad esprimere le emozioni e disturbi del sonno

Inviata da Marcella · 3 mar 2016 Psicologia infantile

Buongiorno,
vi scrivo perché sono in difficoltà con mio figlio di 6 anni (non va ancora alle elementari).
Considerate che di base mio figlio è estremamente timido. Crescendo però ho notato che ha estrema difficoltà ad esprimere le sue emozioni ed a esternare eventuali problemi, ansie o difficoltà anche con noi genitori. Vedo, per esempio, che se non riesce a fare una cosa va in crisi e ha degli attacchi di rabbia violenti, butta tutto a terra, e nel contempo non riesce a chiedere aiuto o ad esprimere il suo disagio.
Per noi genitori è veramente difficile. Lo vediamo in stato di tristezza/disagio e non riusciamo a capire la causa perché non vuole parlarne.
Ultimamente fa molti incubi di notte. Lo troviamo che urla nel suo letto, in lacrime. Dice che ha dei dolori, ma non capiamo dove. Lo sentiamo che si lamenta, grida "basta, basta, voglio la mia mamma". Siamo piuttosto allarmati. Ci consigliate di rivolgerci ad uno psicologo/psicoterapeuta? Quale specialista o disciplina consigliate per approcciarlo? Grazie

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Miglior risposta 11 MAR 2016

Gentile Marcella,
ritengo utile come primo intervento un controllo medico presso il pediatra con eventuale richiesta di accertamenti clinici.
Esclusi i problemi organici occorrerà approfondire i fattori psicologici che possono giustificare il disagio espresso dal bambino.
Per questo le suggerisco di rivolgersi ad uno psicoterapeuta dell'età evolutiva che approfondirà temi relativi alla scuola materna e alla relazione coniugale esistente tra lei e suo marito con possibilità di tensioni di cui voi stessi potreste essere poco consapevoli e che potrebbero comunque avere una ripercussione sul bambino.
Il collega potrà indagare ancora in altre direzioni per poter trovare la chiave di lettura dei sintomi e impostare il relativo trattamento terapeutico.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo,psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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9 MAR 2016

Salve marcella, sicuramente dietro alle difficoltà di suo figlio si nasconde un forte disagio emotivo e occorrerebbe indagare anche a scuola come si rapporta ai compagni e come reagisce di fronte a situazione avversative. Sembrerebbe (ma ovviamente bisognerebbe approfondire con colloqui con il bambino e con i genitori/insegnanti) che suo figlio manifesti frustrazione quando si trova di fronte a situazioni per lui difficili e che come conseguenza abbia forti scatti d'ira(probabilmente associato ad una bassa autostima). Anche gli incubi notturni confermano il suo disagio emotivo. Le consiglio pertanto di intervenire subito rivolgendosi ad uno psicologo che si occupa di minori o psicoterapeuta in modo da poter capire meglio cosa porta suo figlio a reazioni del tipo da lei descritte e agire di conseguenza.
Spero di esserle stata d'aiuto.
Buona giornata

Dott.ssa Francesca Barbato
Psicologa dello sviluppo, dell'educazione e del Benessere

Dottoressa Francesca Barbato Psicologo a Roma

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4 MAR 2016

Gentile Marcella,
ci sono varie cose che andrei ad indagare. Come si comporta alla scuola dell'infanzia? Si trova in tante situazioni di disagio? Com'è con il gruppo dei pari? Come si è legato alla maestra? Vive forse una situazione di esclusione dal gruppo? In buona sostanza, un bambino può essere timido ma essersi creato una cerchia di amichetti tranquilli, o è timido ed isolato perchè volutamente escluso dai compagni? Come si comportano le maestre? Io le consiglio di rivolgersi ad un collega della sua zona che la aiuterà ad indagare ed approfondire la situazione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Sabrina Fontolan

Dott.ssa Sabrina Fontolan Psicologo a Piove di Sacco

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4 MAR 2016

Gentile Marcella,
sono d'accordo con i colleghi: sarebbe bene contattare medico Pediatra e Psicologo, proprio perchè lavorano in sinergia in modo tale che si possa aiutare il suo bambino.
Sicuramente i bambini faticano ad esprimere in modo controllato le emozioni, perchè sono in fase di crescita e di sviluppo psicofisico e identitario, a prescindere da un'eventuale momento di difficoltà che può attraversare il piccolo.
Detto ciò si rivolga a queste due figure professionali e vedrà che, intraprendendo un buon percorso terapeutico, suo figlio ritroverà la serenità.

Se ha ulteriori dubbi,sono a disposizione.
Un caro saluto,
Dr.ssa Maria Parente
Psicologa Clinica e dello Sviluppo

Dr.ssa Maria Parente Psicologo a Castelnovo di Sotto

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4 MAR 2016

Gentile Marcella,
penso che sia meglio sentire almeno due specialisti: il medico ed uno psicologo psicoterapeuta. Il medico per valutare lo stato di salute generale e eventuali fragilità o carenze nello sviluppo, lo psicologo per valutare la situazione psicosociale.
Il bambino è primogenito, figlio unico, va all'asilo e come si trova all'asilo..queste sono solo alcune delle domande che certamente vi farebbe uno psicologo.
Vi consiglio di recarvi entrambi i genitori dallo psicoterapeuta, perchè entrambi siete molto importanti per lo sviluppo del bambino e perciò lo psicologo chiederà il vostro aiuto e collaborazione. La famiglia infatti è un "sistema" in cui tutti i membri interagiscono e si influenzano a vicenda e che come tutti i sistemi tende ad un equilibrio. Sta allo psicoterapeuta cercare di renderlo massimamente funzionale.
cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologo a Roma

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4 MAR 2016

Gentile Marcella, i nostri bambini attraversano diverse fasi nel loro sviluppo psico-fisico e si trovano ad affrontare diverse difficoltà, che magari per noi adulti sono delle banalità, ma per loro sono degli scogli da superare. Un bambino timido, come lei lo definisce, si tiene "tutto dentro" e vista l'età probabilmente non è ancora in grado di comprendere ed esprimere al meglio le sue emozioni. Quindi è importante che voi genitori lo aiutate a capire quello che sta provando, dando un nome alle emozioni (rabbia, tristezza..).
Se per voi questa fase sta diventando difficile per il bambino, sicuramente è consigliabile vedere uno psicologo esperto in infanzia, così da poter valutare anche il problema degli incubi notturni.
Cordialità
D.ssa Benedetti Sara

Dott.ssa Sara Benedetti Psicologo a Provaglio d'Iseo

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3 MAR 2016

Salve Marcella, da quanto descritto pare che suo figlio stia manifestando un disagio interiore. Spesso i bambini utilizzano il proprio corpo per stare in sintonia con l’universo relazionale della sua famiglia. Questo disagio potrebbe essere espressione di un disagio o di un cambiamento familiare (nascita di un fratellino, cambiamenti della quotidianità per il ritorno a lavoro di uno dei genitori , separazioni, lutti...). Essendo ancora piccolo non riesce a gestire le sue emozioni e da esse è spaventato e si difende. Consultare un esperto per poter aiutare lui, ma anche voi famiglia, a dare una voce a tale disagio non può che essere un beneficio per voi. Ogni psicoterapeuta, in base al proprio essere, utilizzerà la tecnica più affine a sè per poter entrare in contatto con voi tutti.

Dott.ssa Dominique D'Ambrosi- Psicologa Psicoterapeuta- Cava de' Tirreni/Eboli

Dott.ssa Dominique D'Ambrosi Psicologo a Eboli

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3 MAR 2016

Buongiorno signora Marcella, dalle sue parole si deduce che suo figlio sta vivendo un momento di grande difficoltà e dolore. I bambini spesso non sanno spiegare che cosa realmente li stia turbando, ma ce lo mostrano con i comportamenti come gli incubi e la rabbia.
Consultare una persona esperta che possa aiutarvi a trovare delle strategie per gestire meglio queste situazioni in modo che voi genitori abbiate l'opportunità di migliorare la comunicazione con vostro figlio potrebbe essere utile.
Saluti
Dott.ssa Sara Vassileva psicologa psicoterapeuta Genova

Dott.ssa Sara Vassileva Psicologo a Genova

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