Attacchi di ansia con la mia compagna
Buonasera. Un anno fa mia moglie e' andata via di casa in seguito alla rivelazione di un mio tradimento coniugale. Il nostro matrimonio (durato 5 anni, niente figli) si e' basato piu' su una facciata che sul vero amore e complicita' di coppia,soprattutto da parte di mia moglie che due mesi prima di mettersi assieme a me e' stata tradita dal suo fidanzato storico e dopo due mesi si e' messa con me partendo subito in quarta. Il sesso e la complicita' di coppia non sono mai decollati e mia moglie dopo un anno ha manifestato la sua voglia di sposarsi pur senza essere assolutamente innamorata. Io volli comunque farla contenta e il risultato e' oggi davanti ai nostri occhi.La persona con cui ho iniziato la relazione extraconiugale si e' subito separata dal marito anche lei(niente figli anche loro) e da un anno siamo comunque felici assieme. Non e' stato per nulla facile visto che ho passato un intero inverno dallo psicologo distrutto dai sensi di colpa. Va tutto bene,salvo che mia moglie ancora non si e' fatta sentire per la separazione legale,fa solo risponedere dal suo avvocato con minacce di richiesta risarcimento danni che cadono nel vuoto. E' una situazione stressante che ogni tanto si mette di mezzo tra me e la mia compagna e inutile dirlo genera tensione.Si aggiunga il fatto che in estate il mio lavoro mi tiene occupato dalle 12 alle 14 ore al giorno e le ore per vedersi sono davvero poche. Ieri sera c'e' stato l'epilogo : durante la pausa cena che passo da lei poco prima di andare di ritornare al lavoro ci siamo fatti prendere dalla passione e abbiamo consumato un rapporto veloce e appassionato. Purtroppo pero' immediatamente dopo sono dovuto andare al lavoro. Probabilmente questa fretta,questa foga ,questa tensione e questo essere fuggito via subito dopo il rapport hanno generato in me uno spiacevolissimo senso di colpa e stato d'ansia per colpa del quale ho poi tempestato di domande la mia compagna che giustamente a sua volta si e' sentita preoccupata. Ovviamente ho subito chiamato il mio terapeuta e domani saro' da lui,tuttavia queste emozioni mi hanno decisamente spaventato. E' un po' lo stesso stato d'ansia che mi trasmise mia moglie la prima volta che facemmo l'amore qualche anno fa : dopo il rapporto si mise a piangere di un pianto disperato e sporco,non un pianto dovuto al momento di passione e condivisione emotiva post orgasmo. Ho a questo punto paura di chiedere alla mia compagna cosa pensa di noi e della nostra storia visto che stiamo facendo gia' progetti di vita assieme. Mi sento come se all'improvviso io e lei ci fossimo scelti per aiutarci ad uscire dai nostri matrimoni infelici piu' che per vero amore. Eppure quello che lei prova per me e io provo per lei e' un qualcosa di molto bello e speciale che non abbiamo mai provato in vita nostra. Amore e passione si,ma anche tanta voglia di condividere una semplice vita quotidiana fatta di pranzo,cena,spesa assieme etc,tutte cose che la mia ex moglie non ha mai voluto fare. Insomma non capisco cosa mia stia succedendo. Saro' forse stanco per il lavoro ? Ancora un mese e mezzo di questa routine e poi sara' finita. A volte mi immagino di nuovo single e mi vedo di nuovo libero,ma non libero di andare a conquistare altre donne dato che non ho mai fatto queste cose,bensi' libero di godere dei miei silenzi e delle mie piacevoli solitudini. Bada bene che sono tutte sensazioni che la mia compagna capisce e il bello di stare con lei e' che molto spesso anche se siamo assieme riusciamo ad isolarci ognuno nei propri pensieri e silenzi per poi avere piacere di ritrovarci. Pero' poi penso a lei e il solo pensiero di vederla andare via lontano da me lo trovo un controsenso assoluto. Insomma che mi succede ? E' la mia ex moglie che senza farsi sentire sta involontariamente ( o volontariamente) creando in me una sensazione di spada di damocle o attaccamento malato che a monte di tutto mi genera ansia e non mi permette di sentirmi libero con la mia nuova compagna?