Ansie e paure da matrimonio
Buonasera,
vi scrivo per sottoporvi le mie paure "da matrimonio". Sto con un ragazzo da ben 9 anni, 9 anni intensi, in cui ci siamo sempre visti nei fine settimana, ma sono stati davvero belli. è iniziato tutto un po' per caso, e siamo cresciuti insieme, abbiamo condiviso davvero tutto e con lui mi sono sempre trovata bene.
A gennaio di quest'anno lui è partito per l'estero, dove lavorerà per due anni. Devo dire che i primi mesi di quest'anno sono stati molto difficili: abituata a vederci tutti i fine settimana, mi sono trovata subito a non avere tanti impegni, ad annoiarmi con tutti gli altri amici, a vedere i weekend passare vuoti.
Mi è sembrato di aver perso tante emozioni, di sentire la vita scivolarmi addosso e ancora adesso - anche se sono ormai 10 mesi che lui è partito - non riesco a gioire per le piccole cose. Mi sono trovata spiazzata, e mi sono tenuta (e mi tengo) tutto dentro, sfogandomi col pianto senza motivo quando sono da sola. Ad aprile sono andata a trovarlo e ci siamo visti anche ad agosto e a settembre.
Nei rapporti con lui nulla mi sembra cambiato:c'è la stessa intesa, anche nell'intimità, le stesse risate. Ad aprile, prima di lasciarlo - potrà sembrare una cavolata ma è importante per me - l'ho visto "più basso", anche se siamo alti uguali. Questo mi ha subito fatto pensare "oddio ho notato difetti che prima non notavo, quindi non mi piace più? non sono più innamorata?"
Ci siamo salutati e da subito mi è mancato, ma ho iniziato a pensare che se notavo i suoi difetti c'era qualcosa che non andava (anche se notare i difetti di qualcuno non significa smettere di amare, credo). Dopodichè è iniziato il periodo triste che vi accennavo sopra, da aprile.
Sono poi entrata in un circolo vizioso da quando abbiamo pensato seriamente al matrimonio e da quando mi ha chiesto di sposarlo.
Sono entrata nel circolo vizioso dei "ma farò la scelta giusta?", "e se dovessi conoscere altre persone prima di decidere di stare con lui?", "e se andrà male'"?, "è proprio lui che voglio?". Poi magari penso al giorno del matrimonio con lui, mi immagino tutte le piccole cose di quel giorno e le paure si attutiscono molto. Ma nel frattempo vivo tra mille paure, che non riesco a spiegarmi.
Queste paure si sono manifestate subito, tanto che nei due giorni successivi a quando me l'ha chiesto ho pianto a dirotto. Mi è sembrato un comportamento un po' da immatura, da persona che ha paura dei cambiamenti, anche perchè ci sposeremo nel 2015: non capisco il perchè di tutta questa disperazione dato che manca molto tempo!
E così il circolo vizioso è diventato: "e se non lo amassi più? sarà per questo che ho pianto tanto?". Eppure lui mi manca sempre, e non vedo l'ora che torni perchè mi basta guardarlo negli occhi per capire che nulla è cambiato. Questa distanza mi sta uccidendo, tanto che mi capita di guardare uomini per strada e di pensare "perchè lui no? e lui"? Perchè non un uomo alto (anche se lui è alto quanto me, e stiamo bene insieme).
A cosa può essere dovuto questo circolo vizioso? Eppure queste paure mi vengono da quando stiamo lontani...eppure quando lo vedo nei nostri sguardi mi sembra che ci sia la stessa "chimica" di 9 anni fa, che mi fanno pensare che potrei stare con altre 10 persone, ma questa chimica potrebbe esserci solo con lui...Per non parlare dell'intesa sessuale, che è uguale a 9 anni fa, se non migliorata.
A volte ho paura che il problema sia il fatto che io mi vedo ancora come figlia e non come moglie/mamma...Tanto che mi sento in imbarazzo a parlarne con i miei, e tanto che quando gliel'ho detto inizialmente mi sono sentita molto meglio e alleggerita.
Con loro a volte nascondo anche l'anello, così come non mi piace che vedano le foto delle vacanze con il mio fidanzato. Loro sono sempre stati un po' "oppressivi", sempre a ricordarmi i miei doveri prima del matrimonio (la laurea, l'esame di stato etc,). Pur vivendo a un'ora e mezza da casa da 10 anni, mi vergogno ancora con loro e se fosse per me non parlerei mai di matrimonio con loro.
Peraltro litigano spesso, e così io collego l'idea del matrimonio a una vita anche infelice, di litigi continui dopo una certa età...
Sarà questo?
E se improvvisamente non fossi più innamorata? Un innamoramento può passare in breve tempo, magari per la distanza? Si può provare la stessa passione di 9 anni fa e non essere innamorati?
E si può non vivere il matrimonio in modo positivo se si è in un periodo confuso e triste della propria vita?
Sono davvero confusa! Ho una paura matta di perderlo, non posso parlarne molto con lui perchè temo di perderlo
Grazie