Ansia fortissima, come fare?

Buongiorno elisa,
credo che abbia bisogno di un suo spazio dove poter comprendere l'originale del sintomo, elaborarlo e infine guarire.
Si prenda cura di se stessa.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti
Cordiali saluti
Alice Noseda

Buongiorno .
Sono il dott. Massimiliano Castelvedere, di Brescia. Sono tra quei professionisti che ritengono che il cambiamento personale sia un processo lungo e complicato. Purtroppo non ci sono scorciatoie e i consigli che uno psicologo potrebbe dare in una chat lasciano il tempo che trovano: non esiste la “bacchetta magica”. Per inquadrare l’eventuale problematica di un paziente serve invece una consulenza approfondita (almeno 4 sedute). A seguire, se nella consulenza si evidenzia un problema significativo, per risolverlo è necessaria una vera e propria psicoterapia o una psicoanalisi.
Illudersi che si possa fare qualcosa scrivendo in una chat serve solo a perdere tempo e significa che non si è pronti a mettersi in discussione. Se lei è una persona veramente motivata a capirsi e a cambiare, le do la mia disponibilità per fissare un appuntamento (anche online).

Credo che partirei se fossi in te da imparare ad avere una maggiore consapevolezza del tuo corpo attraverso semplici esercizi di rilassamento e poi piano piano in maniera graduale affronterei questa tua ansia partendo da piccoli step imparando a conoscere te stessa e l'ambiente circostante quasi come un bambino alle prime armi.....

Salve Elisa, descrive una situazione cronica che dura da molto tempo per cui immagino che abbia imparato a conviverci, se pur con tutta la soffrenza che questo porta con se. Il fatto che faccia oggi una nuova richiesta d'aiuto immagino che dipenda dai qualcosa che è successo di recente o che sta cambiando nella sua vita. La invito a pensarci, può essere lo spunto per un cambiamento anche rispetto all'ansia.

Cara Elisa,
spesso siamo portati a credere che l'ansia dipenda dalle situazioni e non ci rendiamo conto di tutti i pensieri che ci passano per la testa nei momenti critici. Tu sei una ragazza forte e coraggiosa che cerca faticosamente di non evitare le situazioni, e questo è davvero lodevole (non è da tutti). Forse avresti bisogno di comprendere più a fondo i tuoi pensieri e la loro origine in modo da poterli fronteggiare in modo positivo. Non so che tipo di psicoterapia tu stia seguendo ma, per questo genere di problematiche potresti trovare un enorme aiuto dalla terapia cognitivo comportamentale.
In bocca al lupo,

Dott.ssa Chiara Bosia - Torino

Gentile Elisa,
il suo problema, da quanto scrive, sembra essersi cronicizzato. Non ci racconta su quali aspetti avete lavorato nelle sedute con lo psicologo che ha consultato. Spesso sintomatologie come la sua sono il prodotto di conflitti relazionali, presenti e passati (rapporto con la famiglia, con il compagno).
Forse non ha trovato il professionista giusto o forse lei era troppo difesa per poter impostare un lavoro efficace.

Restiamo in ascolto

Salve Elisa.. Che tipo di terapia sta facendo? La terapia di orientamento cognitivo comportamentale è scientificamente validita per i disturbi d'ansia, la segue passo passo nella sua lotta contro questo mostro che le impedisce di vivere serenamente la sua vita.
Se non sta facendo questo tipo di terapia le consiglierei di rivolgersi ad uno specialista in questo campo
Cordiali saluti
Dott.ssa Petrini Consuelo

Cara Elisa,
l'ansia è sempre una cosa che possa far diventare la vita un incubo. Lei molto bene ha descrito la sua preoccupazione , la sua angoscia e terrore. Purtroppo come molto spesso capita l'unico problema non è soltanto l'ansia , ma e il "ponte" tra un disaggio e altro.
le consiglio di rivolgersi ad uno terapeuta per poter liberarsi di tutto cio.
Io lavoro anche online se l'ha interessa e con gli altri pazienti , problemi simili al suo , godiamo ai ottimi risultati.
Mi contati se vuole.
In bocca al luppo

Cara Elisa, dal momento che sei già in cura da un collega ma che il tuo livello di ansia è ancora invalidante rispetto alla tua vita, il mio suggerimento è di integrare il percorso psicoterapico con un percorso di Mindfulness.
Mi riferisco al protocollo MBSR - Mindfulness Based Stress Reduction, programma scientifico di riduzione dello stress sviluppato nell’ambito della medicina comportamentale dal prof. Jon Kabat Zinn, praticato in più di 250 Ospedali negli Stati Uniti e insegnato in 14 Università americane.
Negli ultimi 30 anni è stato sperimentato da più di 20.000 persone in Europa e negli USA ed è oggetto di numerosissime ricerche che ne hanno validato l’efficacia come terapia complementare di numerosi disturbi di origine organica e psicologica e, tra questi, in particolare si è rivelato particolarmente efficace con i disturbi d'ansia.
Si tratta di un percorso che, attraverso la meditazione, promuove la consapevolezza. Se hai bisogno di ulteriori chiarimenti non esitare a contattarmi.

Salve Elisa, sono contente che abbia scelto comunque la strada del percorso psicoterapico per questo suo problema, però mi domando su cosa state lavorando e da quanto? Come mai non ha ancora capito come mai questo' ansia cosi profonda, che non può essere da lei contenuta tale che scoppia a vomitare. Beh credo che una psicoterapia ad orientamento analitico possa essere una strada da percorrere e poi pian piano anche il poter non per forza disperatamente cambiarsi ma capirsi e comprendersi. Grazie

Buongiorno gentile Signorina,
ci riporta che è seguita da uno psicoterapeuta ed è con lui che è importante che parli apertamente di come si sente e di come vanno le cose. Noi da qui possiamo solo orientarla, in questo consiste il nostro aiuto. Non possiamo entrare in conflitto con il suo curante.
Cordialmente

Cara Elisa,
dalle tue parole traspare tutta la sofferenza e il disagio che stai sperimentando da ormai tanto tempo, e sono da elogiare i tuoi tentativi di non soccombere totalmente alle tue paure, che cerchi di affrontare nonostante l’ansia. La forza di volontà è un elemento molto importante e su cui dovresti puntare. Hai scritto di avere già un terapeuta che ti segue, hai provato a parlare in seduta di questi dubbi e del fatto che vedi pochi risultati? Per noi terapeuti è essenziale sapere se la persona sta trovando utile la terapia e se comprende i passi che vengono fatti. Non avere timore ad esporre il tuo parere. Non scrivi da quanto tempo hai iniziato il percorso, ma ricorda che le problematiche che sono presenti da più tempo richiedono maggior pazienza e periodi più lunghi per essere trattate; questo perché probabilmente sono molto radicate in te stessa e si saranno creati diversi circoli viziosi di mantenimento e di protezione, che ti saranno serviti negli anni per “tollerare” questi timori e sintomi.
Inoltre, tieni a mente che la relazione con il terapeuta è una e vera propria relazione, come altre che si costruiscono nella vita di tutti i giorni, e può capitare di trovare persone delle quali non ci fidiamo, o con cui non ci troviamo a nostro agio. Valuta quindi se, risultati a parte, ritieni di sentirti capita e accolta da questo professionista e libera di esprimerti. In caso contrario, potresti rivolgerti ad un altro psicoterapeuta. Il primo passo è comunque quello di discutere di queste incertezze in seduta, in modo che possiate confrontarvi e capire se la strada che state percorrendo è quella più giusta o necessita di modificazioni.
Un caro saluto,
Dott.ssa Chiara Francesconi