Ansia da prestazione dopo 30 di rapporto

Inviata da Gianfranco · 18 gen 2024 Problemi sessuali

Buongiorno sono un uomo di 46 anni, sposato da 15 anni, ma con mia moglie che a 43 anni stiamo insieme da quando lei ne aveva 14, siamo cresciuti insieme, abbiamo fatto le prime esperienze sessuali insieme e non abbiamo avuto altri partner nella vita, posso dire che eravamo una bella coppia e tutto andava benissimo, anche se sul sesso c’e sempre stato un mio problema (penso mio) di essere troppo veloce, però il risultato si portava sempre a casa, impegnandomi sui preliminari verso lei e quando era quasi al culmine iniziavo la penetrazione, ma max 1 o 2 min e avevamo fatto , le ho sempre chiesto di aiutarmi nel risolvere questo problema magari facendolo più spesso o rifacendolo subito dopo, ma lei lo sminuiva e diceva che andava bene così, me lo sono fatto andar bene perché tutto sommato non era un gran problema visto che eravamo soddisfatti entrambi anche se il tarlo di durare poco mi è sempre rimasto, i preliminari verso di me erano e sono inesistenti e quindi mi manca quella parte del rapporto,si dedica hai preliminari solo quando decidiamo di masturbarci reciprocamente, il mio pensiero è che non mi tocca per evitare che io venga prima della penetrazione.
Tutto prosegue così fino a quando il primo genito si ammala di leucemia e quindi passiamo 2 anni entra e esci dagli ospedali il tutto con il secondo figlio di soli 8 mesi, in questi 2 anni praticamente non abbiamo quasi mai dormito assieme perché ci davamo il cambio in ospedale, io andavo col piccolo il pomeriggio in ospedale e rimanevo a fare la notte in ospedale e lei tornava a casa con il piccolino e la mattina presto tornava in ospedale e io andavo a lavoro, quando dopo i 2 anni il bimbo ha terminato la terapia e guarito dalla leucemia siamo tornati alla solita vita tranne per il sesso, lo facevamo ogni 2 o 3 settimane e sempre quando ne aveva voglia lei, me lo sono fatto andar bene vista la situazione, pensavo fosse depressa, è rimasta 2 anni a casa in congedo 104 per il bimbo, passano 2 anni arriva il covid, i bambini iniziano a voler dormire nel nostro letto, lei acconsente, io nuovamente melo faccio andare bene e vado a dormire nella cameretta, per altri 3 o 4 mesi niente sesso, non c’era un momento libero per noi, passa il covid riprendiamo a farlo ma sempre di rado e quando vuole lei perché non mi lascia spazio di manovra o ha sonno o sta male ecc… il mio tarlo del durare poco si ripresenta martellante ogni giorno, penso che il motivo della sua poca voglia sia quello di non essere soddisfatta dei rapporti, ci penso e ripenso e aspetto con ansia il giorno che decide di concedersi, tutto d’un tratto inizio a soffrire di eiaculazione precoce, eiaculavo al solo entrare, sentivo anche un bruciore al glande in quei momenti, inizio a fare visite da più specialisti ma non mi trovavano nessuna malattia, ero frustrato e demoralizzato, dopo un po’ mi lamento con lei che potevano comunque masturbarci a vicenda visto che non riuscivo nella penetrazione, lei come suo solito minimizza e dice che ci sono cose più importanti nella vita di non preoccuparmi, comunque acconsente alla richiesta e pian piano recupero e torno quasi come prima, però il sesso è sempre rado, sbotto di nuovo e mi arrabbio come forse non mi sono mai arrabbiato dicendogli che vorrei farlo più spesso, almeno 1 volta la settimana come facevamo prima della malattia del bimbo, lei si trasforma, nei 6 mesi dopo lo facevamo anche 2/3 volte a settimana,(anche se lei non era mai stata così desiderosa neppure da ragazzi, non voleva farlo la seconda volta consecutiva perché diceva che ci metteva troppo, la mattina appena sveglia non se ne parla propio era sempre il dopo cena solitamente la domenica) in quei sei mesi sono rinato non soffrivo più d’ansia e la nostra complicità è tornata e eravamo en, poi è costretta a cambiare mansione a lavoro, più responsabilità, passa da 6 a 8 ore, passa dal fare il fine settimana a casa e quindi riposo e forse sesso al fare i turni compresi festivi e notti, il risultato è che lo facciamo ogni 2 settimane se va bene, mi lamento e dice che voglio troppe attenzioni, capisco benissimo che è stressata però non capisco perché sparisca la voglia di stare insieme, qua mi torna il tarlo, penso continuamente a quando lo rifaremo, la notte prima di coricarmi mi sale l’ansia pensando a, se lei ne avrà voglia e se riuscirò a mantenere l’erezione e a soddisfarla, perché penso che se non la soddisfo magari lo farà ancora meno o magari deciderà di lasciarmi, il risultato è che le ultime volte ho perso l’erezione prima della penetrazione, questa cosa ormai mi gira in testa in continuazione e non so come uscirne, vi chiedo aiuto per capire se sono io il problema oppure anche il suo comportamento non è normale?
Sono arrivato a un punto che non voglio più avere questa ansia perenne, però so già che se ne parlo con lei sminuirà il problema
Grazie

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