Ansia all'idea di andare a vivere lontano da casa per l'università

Inviata da Mizpat · 8 set 2020

Buongiorno a tutti,
scrivo perchè fra pochi giorni dovrò partire per iniziare l'università da fuori sede. Andrò in una città a circa 4 ore da casa mia. L'idea di dovermi trasferire mi spaventa parecchio per non parlare delle mille paure che mi salgono se penso a tutto ciò che potrebbe non andare bene e a quanto sarà duro il primo periodo. Sono una persona molto ansiosa e per quanto cerchi di placare questo mio stato d'animo spesso mi risulta veramente difficile e questo non fa che aumentare le mie paranoie.
Sono sempre stata convinta che frequentare l'università fosse la cosa giusta per me, ma l'idea che tutto questo sia così vicino mi spaventa davvero tanto. Una delle cose che più mi preoccupa è sapere che non avrò vicina la mia famiglia.
Non riesco a capire se questo stato d'animo sia normale o se sia solo una mia paura infondata, l'unica cosa che so per certa è che mi piacerebbe poter vivere questa cosa con maggiore serenità.
Grazie mille a tutti per aver letto!!

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Miglior risposta 11 SET 2020

Ciao mizpat,
La paura di ciò che non conosciamo soprattutto alla tua età non solo è normale, ma può essere vista come un'opportunità di esplorazione di te stessa affinché tu possa realmente percepire le risorse che non pensi di avere.
Se la tua famiglia ti è accanto, la distanza non comporterà un problema visto che è ben interiorizzato.
In bocca al lupo.
Dr. ssa Daniela Calabrese psicoterapeuta Roma e online

Studio Psicologia Calabrese Psicologo a Roma

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27 SET 2020

Getile Miz. Pat.,
le sue paure e la sua ansia sono perfettamente normali e giustificate nonchè comuni a tutte le persone di fronte ad esperienze importanti e nuove. Pertanto vanno accettate e fatte oggetto di un compromesso in cui si dà a loro un pò di spazio ma senza farsi bloccare per le cose da fare.
La sua famiglia continuerà ad essere per lei un sostegno considerevole e lei potrà comunicare con i suoi familiari anche giornalmente in videochiamata almeno finchè non avrà acquisito un buon adattamento al nuovo contesto.
Qualora ciò non dovesse bastare e la sua ansia dovesse raggiungere un livello elevato tale da interferire con le sue attività, valuti la possibilità di un sostegno psicologico in presenza oppure online.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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25 SET 2020

Cara Mizpat,
ricordi ancora il tuo primo giorno di scuola? Io il mio lo ricordo ancora bene. Ricordo la sensazione di smarrimento davanti a quell´edificio enorme pieno di persone ancora sconosciute. Ma cominciando ad andarci tutti i giorni mi accorgevo di quanto familiari fossero diventate quelle persone e quelle mura che fino a poco tempo fa facevano così tanta paura.
La stessa cosa potrebbe succedere anche a te che, a questo punto dell´esistenza, ti ritrovi a intraprendere un percorso universitario, non trovi?
Il coraggio non consiste nel non provare paura ma nel compiere un´azione nonostante la paura.
In bocca al lupo per questo tuo nuovo inizio!

Dr. Giuseppe Iannone Psicologo a Monza

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10 SET 2020

Gentile Mizpat,
Le occasioni di cambiamento comportano spesso momenti di crisi che possono far emergere emozioni indesiderate, tra cui l'ansia e la preoccupazione per il futuro. In bocca al lupo per la sua desiderata carriera universitaria e per il primo periodo di adattamento. Potrebbe essere l'occasione per iniziare un percorso psicologico; qualora si trovi in situazioni d'ansia insostenibili potrebbe essere utile effettuare degli esercizi di rilassamento o mindfulness.
Cordialmente Dott. Gian Paolo Baronchelli

Dott. Gian Paolo Baronchelli Psicologo a Bergamo

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10 SET 2020

Gent.ma studentessa,
l'ansia legata ai potenziali pericoli dell'essere momentaneamente soli e senza riferimenti tangibili è un prodotto della nostra mente che ci porta ad evitare cambiamenti positivi. La nostra mente, infatti, lavora per preservarci dai pericoli, dimenticando che la maggior parte della nostra vita si svolge tra un pericolo ed un altro, ovvero in situazioni in cui l'attivazione psicosomatica è inutile. I pensieri invasivi che lei prova sono inevitabili proprio perchè il meccanismo di allerta si attiva automaticamente, ma c'è un punto, un punto molto importante perchè è sotto il suo pieno autocontrollo. Lei non puo' evitare di pensare, perchè pensare di non pensare è impossibile, ma deve assolutamente evitare di rispondere ai dubbi infondati che emergono spontaneamente, e questo può iniziarlo a fare con il supporto di uno psicologo ed una brevissima terapia anche online. Resto a disposizione, nella speranza di esserle stata utile nell'aprire una strada verso la gestione efficace della sua ansia. Dott.ssa Alessandra Monticone

Monticone Alessandra Psicologo a Asti

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9 SET 2020

Buongiorno Mizpat,
in questo momento importante della sua vita, con un trasferimento e l’inizio di un nuovo percorso , un po’ di agitazione è comprensibile. L’importante è che questo non diventi totalizzante da non riuscire a vivere il momento serenamente. Provi a pensare a cosa la entusiasma di più di questa esperienza e al perché la sta facendo. Il cambiamento porta con sé novità preziose e nuovi stimoli. C’è magari da un lato il dispiacere di salutare persone care che non saranno più vicine fisicamente, ma c’è la grande opportunità di conoscerne altre e di seguire i propri sogni.
Se questi suoi episodi di ansia non migliorano le consiglio di provare a parlarne con un professionista e di lavorarci un po’ su.
Rimango a disposizione.
Un cordiale saluto.
Dott. G. Gramaglia

Gramaglia Dr. Giancarlo Psicologo a Torino

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9 SET 2020

Buongiorno Mizpat,
quella che sta iniziando per lei è una fase importante! Comprensibile che comporti eccitazione ma anche paura, come ogni nuova esperienza. La invito ad accogliere ed esprimere ansia e trepidazione, sono legittime. Non abbia paura della paura! Trasferirsi in un'altra città, a distanza dalla propria famiglia è una bella prova, che le consentirà di conoscersi meglio, di esplorare le sue risorse, di verificare la sua capacità di affrontare in autonomia le sfide che le si proporranno. Inoltre, la distanza fisica non significa distanza affettiva. Lei può sperimentarsi nel mondo, sapendo che la sua famiglia rimarrà lì, a sua disposizione, una base a cui tornare se necessario...
Non dimentichi che incontrerà altri ragazzi che come lei saranno spaventati ma eccitati e desiderosi di condividere e creare nuovi legami. La vita e il mondo l'aspettano, abbia fiducia nelle sue capacità e condivida le sue paure. Il resto verrà da sè.
In bocca al lupo!
Dott.ssa Franca Vocaturi

Franca Vocaturi Psicologo a Torino

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9 SET 2020

Buongiorno Mizpat,
l'inizio di un nuovo percorso molto frequentemente è accompagnato da sensazioni ansiose dovute al fatto che non sappiamo cosa ci aspetta nella nuova situazione che dobbiamo affrontare e non possiamo mettere in atto le strategie che abbiamo utilizzato fino a questo momento. La sensazione d'ansia non va sempre vissuta in maniera negativa, talvolta essa ci consente di essere più attenti e maggiormente reattivi in una situazione nuova con il fine di trovare diverse strategie. Se invece questa sintomatologia diventa eccessiva rischia di limitarci nel nostro progetto e crearci difficoltà. In questo caso potrebbe essere utile con l'aiuto di un professionista contestualizzare come è stata fatta la scelta universitaria, quale significato ha per lei allontanarsi dalla famiglia per comprendere meglio da dove origina il suo stato d'animo.
Cordialmente
Dott.ssa Marta Brocca

Dott.ssa Marta Brocca Psicologo a Favaro Veneto

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9 SET 2020

Cara Mizpat tutti i cambiamenti generano timore e questo è normale. la sua ansia è comprensibile in quanto sta per allontanarsi da casa e muovendo i primi passi verso l'autonomia. Se lo ritiene opportuno può considerare la possibilità di rivolgersi ad uno specialista per parlarne così da sentirsi meno "carica" condividendo.
In bocca al lupo. Saluti

Dott.ssa Jessica Agnelli

Dott.ssa Jessica Agnelli Psicologo a Cepagatti

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9 SET 2020

Buongiorno, scrive che è preoccupata ed è in ansia perchè dovrà andare all'università da "fuori-sede". Questa posizione emotiva e simbolica, necessita di una fase intermedia di passaggio e transizione. Da un lato, voltandosi indietro, c'è la rassicurante posizione della sua famiglia di origine, dall'altro lato guardanti "avanti", il suo futuro da conoscere e costruire. Ciò che è nuovo, all'inizio spaventa, suscita timore, dubbi e perplessità nella possibilità di riuscire. Potrebbe approcciare il rapporto con ciò che si presenta come "nuovo", con una costruttiva "curiosità" ed il piacere di lasciarsi sorprendere.
Il mio Augurio, Dr. Massimo Franco

Anonimo-180201 Psicologo a Ancona

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9 SET 2020

Gentile utente,
È più che normale avere questi sentimenti contrastanti, da una parte la consapevolezza e la voglia di fare un grande passo verso il proprio futuro e dall'altro, la paura dell'incertezza. Questo rappresenta forse il primo passo verso l'indipendenza, la vita adulta; lasciamo il nostro posto sicuro per qualcosa di sconosciuto e, come persone, è normale che tutto questo ci lasci con tanti pensieri e paure. Ma si ricordi che l'ansia, a meno che non sia un'ansia eccessiva, paralizzante (e non mi sembra che sia il suo caso) è funzionale, ci prepara ad affrontare le sfide e ad essere pronti per ciò che ci aspetta.
Spero di esserle stata utile.
Le auguro buona fortuna per questo suo nuovo inizio!
Dott.ssa Sabrin Amer

Dott.ssa Sabrin Amer Psicologo a Scandicci

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8 SET 2020

Buonasera. Le situazioni di novità sono sempre generative di normale e sana ansia. Andare via dalla propria casa per la prima volta è un grande passaggio verso una condizione di adultità, che può essere tanto eccitante quanto spaventante nel primo periodo. L'ansia è una risposta naturale e utile perchè ci avvisa che ci sono potenziali difficoltà che dobbiamo affrontare. Se e quando diviene eccessiva, tuttavia, ci blocca anziché prepararci e diventa un ostacolo alla realizzazione dei nostri obiettivi: se questo dovesse accadere, come sembra ventilare nel Suo messaggio, valuti un consulto professionale volto a darLe le indicazioni utili ad affrontare con serenità questa bella avventura.
Cordialità, DP

Dott. Daniel Michael Portolani Psicologo a Brescia

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8 SET 2020

Salve, inizio con il dirle che i cambiamenti di qualsiasi genere portano ad un alterazione più o meno importante della nostra emotività. Detto questo, ognuno di noi è soggetto a sbalzi di umore, quindi lei è nella normalità più assoluta. Si parla di problema quando questi vissuti diventano invalidanti rispetto alle relazioni con gli altri. Sicuramente le farebbe bene parlarne con qualcuno, anche con un amica o un amico. Anche perché attraverso il confronto poi vengono fuori delle similitudini e ci si rassicura un bel po'. Poi nel caso volesse approfondire, può sempre rivolgersi ad un professionista. La saluto.

Dott. Pierluigi Dattoli Psicologo a Pescara

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8 SET 2020

Cara Mizpat,
credo che la tua ansia sia comprensibile, andar via da casa e muovere i primi passi verso l'autonomia non è un cambiamento semplice da realizzare. Proverai paura per questo nuovo inizio, ma anche nuove forme di vicinanza, non necessariamente fisica, con le persone a te care. Un po' di disorientamento iniziale fa parte della sfida e del cambiamento che stai affrontando.
In bocca al lupo, e tieni a mente che l'ansia che provi non devi necessariamente portarla sulle tue spalle come un fardello che ti è stato assegnato. Puoi condividere i tuoi pensieri e trovare spazio d'ascolto in un professionista quando vuoi.
Grazie per aver condiviso i tuoi pensieri con noi.

Dott.ssa Liliana Dassisti Psicologo a Bari

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8 SET 2020

Gentile utente,
per capire se si tratti di una normale paura passeggera o invece di un timore più pervasivo potrebbe essere utile osservare l'andamento e il funzionamento della paura in questione durante il corso della giornata prestando particolare attenzione a intensità del disagio e durata dell'episodio.
Solitamente, i cambiamenti e le novità attivano in quasi tutte le persone livelli di ansia e preoccupazione variabili che vengono poi ridimensionati e risolti senza troppo fatica e in breve tempo; le persone ansiose, invece, fanno più fatica nella regolazione dell'ansia in tali circostanze e di solito impiegano un po' più di tempo e di fatica per riuscirci tendendo a dare più peso ad aspetti e dettagli che per altri sarebbero insignificanti.
L'apprestarsi a vivere un cambiamento importante come il trasferimento, soprattutto se è la prima volta che si affronta una esperienza simile e non si ha idea di cosa aspettarsi, è quindi un fenomeno stressante per tutti che richiede pazienza e una certa dose di disponibilità a tollerare la crisi; se però, a causa dei suoi livelli di ansia, la paura dovesse essere talmente forte da essere invalidante e interferire con la realizzazione di un obiettivo o del sogno di sempre, allora, sì, in tal caso, sarebbe una paura da provare a gestire attraverso un percorso specifico che la aiuti ad individuare cause e significato profondo del suo malessere e a trovarvi una soluzione senza rinunciare a parti di sè e alla sua libertà.
Cordialmente

Dott.ssa Federica Martino
Psicologa e Psicoterapeuta

Dott.ssa Federica Martino Psicologo a Varese

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