Salve,
sono circa tre anni che sono in terapia con una brava psicologa, che mi ha aiutato a ritrovare fiducia in me e ad abbassare il livello di ansia. Però non ho ancora risolto il problema che considero più invalidante e per cui mi ero recata da lei: mi sale un'ansia fortissima (la sensazione è quella di avere un macigno sulla bocca dello stomaco, con conseguente bruciore, mancanza di fame e nausea) quando devo andare a cena/pranzo fuori casa. Il problema sono i pasti a tavola nei ristoranti/pizzerie/case altrui perché se mangio al fast food o pizza al taglio o mentre passeggio o aperitivi la sensazione non è così forte come quando devo affrontare un pasto completo, anzi alle volte non sono in ansia per niente.
Premetto che la psicologa per prima cosa mi ha insegnato il training autogeno che però, forse per mancato allenamento, non funziona molto; inoltre ad oggi, rispetto a quando ho iniziato terapia, ci sono stati miglioramenti: alcune volte riesco ad arrivare a tavola e mangiare un quarto di pizza o metà piatto di pasta, mentre prima non ci andavo nemmeno, però è sfiancante, mi sforzo tantissimo per rimanere calma e far sembrare che sia tutto ok, aggiungendo frasi del tipo "ho poca fame, mi brucia un po' lo stomaco" etc. Ovviamente la maggior parte delle volte una bella gastrite non me la toglie nessuno perché l'ansia che mi sale prima e il controllo che mantengo a tavola gravano proprio sulla bocca dello stomaco.
Volevo chiedere se magari può essermi più di aiuto una terapia strategica breve e cosa si intende per breve? Costa come una seduta di terapia normale?
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30 MAR 2017
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Salve Rosaria
Comprendo che questa situazione sia per lei difficile da gestire
Dice di provare ansia quando sa di dover affrontare un pasto completo a casa di altre persone o in ristoranti. Solitamente invece come si comporta e cosa prova quando deve mangiare pasti in casa propria?
Per abbassare il livello di ansia che sente sarebbe opportuno indagare quali siano i pensieri che ha subito prima di arrivare a mangiare fuori e cosa pensa nel momento stesso in cui sta mangiando.
Una volta compreso ciò, ridefinito quello che succede in lei, quali sono le sue valutazioni quando si trova davanti a queste situazioni, si può lavorare per darle degli strumenti utili per gestire quest'ansia, e aiutarla a comprendere da cosa dipende e come affrontarla.
Per rispondere alla sua domanda circa i costi, le terapie brevi non hanno costi diversi dalle altre, è il professionista che da un prezzo al lavoro che fa.
Se ha delle domande o ha necessità di ulteriori informazioni,
Resto a disposizione
Cordialmente
Dottssa Fabrizia Tudisco
23 DIC 2018
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Carissima,
se il motivo per cui è andata in terapia rimane forse è il caso di apportare cambiamenti. O con un blando ansiolitico o con un'altra psicoterapia. Quella da lei indicata può essere efficace come anche quella psicoanalitica.
2 APR 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Rosaria,
suppongo che lei abbia già fatto esami clinici e strumentali (esofago-gastroscopia) per escludere problemi organici.
In tal caso il problema non può essere che di natura psicologica riguardante la situazione sociale che si crea quando consuma i pasti fuori casa e ciò le comporta ansia per cui è presumibile che a casa sua questi disturbi non ci siano o siano molto ridotti.
Il training autogeno è un buon metodo di rilassamento psico-fisico ma dovrebbe essere utilizzato in associazione ad una buona psicoterapia cognitivo-comportamentale e non sappiamo quale modello teorico di psicoterapia sia stato applicato dalla sua terapeuta nè quali siano le sue capacità professionali.
La terapia strategica breve ha costi simili agli altri tipi di psicoterapia ed una durata ridotta che in genere non supera le 20 sedute.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
2 APR 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Rosaria,
mi sembra abbia intrapreso un buon percorso con la sua psicologa, forse è opportuno avere pazienza ancora un po'. Per sua conoscenza e in estrema sintesi, la terapia strategica breve ha un orientamento differente: analizza la situazione presente nel qui ed ora e le tentate soluzioni della persona. Tramite il problem solving strategico si giunge al cambiamento e alla soluzione del problema.
Si danno dei compiti da svolgere e delle prescrizioni. I tempi del percorso sono variabili, comunque medio-brevi. Ad esempio per una persona possono essere sufficienti 10 sedute. Il costo simile agli altri tipi di terapia, viene concordato insieme al cliente al momento del contratto.
2 APR 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Rosaria,
comprendo il suo malessere che vive quotidianamente proprio in quei momenti che dovrebbero essere vissuti con piacere e spensieratezza... Non so se ha già provveduto, ma io personalmente prima di lavorare a livello psicologico su un sintomo fisico importante, quale può essere il suo, faccio in modo di escludere problematiche propriamente mediche, quindi chiedo al paziente se ha ricevuto già un parere medico, se ha approfondito... SE questo aspetto è escluso si prova a lavorare sul sintomo...Ed io tendo a ricercarne le origini del dolore che cela il sintomo... Se riusciamo a trovare la radice del dolore, avremo fatto un grande passo... Ributtiamo sul corpo moltissimo, senza volerlo naturalmente... Ricordo un paziente che aveva letteralmente un groppone in gola, a volte faticava a respirare o a deglutire, e questo sintomo lo faceva stare malissimo... dopo qualche mese è riuscito a raccontarmi una parte della sua storia profondamente dolorosa, ed io sono rimasta con lui su quel dolore, in quel dolore... é riuscito a ripensarlo, a rielaborarlo, a dare un senso a quel pezzo della sua storia, a vicende e relazioni dolorose... quel groppone lentamente è sceso, e via via è scomparso... Ogni paziente è a sè, così come ogni storia è unica...Le auguro di trovare la radice del suo dolore, perché possa curarla, e da lì, fare nascere un fiore nuovo e rigoglioso...
D.ssa Raffaella Deamici, Milano
2 APR 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Rosaria,
suppongo che lei abbia già fatto esami clinici e strumentali (esofago-gastroscopia) per escludere problemi organici.
In tal caso il problema non può essere che di natura psicologica riguardante la situazione sociale che si crea quando consuma i pasti fuori casa e ciò le comporta ansia per cui è presumibile che a casa sua questi disturbi non ci siano o siano molto ridotti.
Il training autogeno è un buon metodo di rilassamento psico-fisico ma dovrebbe essere utilizzato in associazione ad una buona psicoterapia cognitivo-comportamentale e non sappiamo quale modello teorico di psicoterapia sia stato applicato dalla sua terapeuta nè quali siano le sue capacità professionali.
La terapia strategica breve ha costi simili agli altri tipi di psicoterapia ed una durata ridotta che in genere non supera le 20 sedute.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).