amore per i figli e amore per il marito

Inviata da robbi · 14 mag 2012 Terapia di coppia

sono sposato e ho 2 figlie e stiamo attraversando un lungo periodo di crisi di coppia. Nelle mie riflessioni mi è sorta una domanda un pò strana che sottopongo alla vostra attenzione. Si dice che i figli sono pezzi del nostro cuore e che l'amore per loro non ci abbandonerà mai per tutta la vita. Questo anche perché ,se si è responsabili ,prima di metterli al mondo, giuriamo con noi stessi di dare ai figli per sempre il nostro amore. Questo giuramento è molto simile a quello che facciamo quando ci sposiamo, giurando di amare il nostro partner nella gioia e nel dolore. Perché allora ,ai giorni d'oggi il matrimonio non ha quasi più valore e la separazione viene vista spesso come l'unica soluzione alle crisi di coppia, anche se si è intrapreso una terapia di coppia?? Non è che la psicologia moderna e la nostra società si basano molto sull'individualismo, favorendo l'esponenziale crescita di divorzi e separazioni?? È per questo che molte persone non vedono la famiglia come uno dei beni più preziosi che possiamo avere dalla vita??

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Miglior risposta 16 MAG 2012

Caro Roberto,
grazie per la sua domanda.
Sì, con questa domanda ci permette di riflettere un pò e di condividere alcune riflessioni. Riflessioni che non sono affatto esaustive, ma almeno l'inizio di un confronto.
Pone molte domande importanti, dicendo cose anche vere.
Prima di tutto, lei si chiede e ci chiede perchè le promesse fatte con tanto peso, non vengono mantenute. In particolare quella del matrimonio e forse si chiede se questo, può avvenire anche nei riguardi dei figli. Bella domanda davvero!
Sicuramente la nostra società spinge molto all'individualismo, all'esibizione, alla facciata, al narcisismo, in contrapposizione ad un ripiegamento su sè a riflettere, sentire, a stare e stare in relazione. Non a caso, spesso i figli sembrano pacchi spostati da un posto ad un altro, da un impegno ad un altro. Si passa veramente poco tempo con loro, veramente con loro, senza essere impegnati in qualcosa!
Sembra che tutti noi abbiamo bisogno di un sacco di cose (palestra, amici, cene, ecc.), tralasciando il lavoro, naturalmente.
Spesso anche il partner viene visto come elemento a sè stante, rispetto a questi bisogni individuali.
Aggiungiamo pure che la cultura è cambiata, che non esiste più il passaggio di doveri e regole sociali imposti rigidamente e acriticamente, che è un gran bene, ma nello stesso tempo questo cambiamento ha lasciato posto ad un vuoto, ad un'incertezza, ad un'anarchia, tutto è possibile! Non ci sono più regole, di alcuna sorta.
La psicologia di per sè non è individualista. Certo che va al fondo delle cose e quindi non può far a meno di chiedersi cosa la persona voglia realmente, questo non si può certo prescindere.
Non credo proprio che tenere la famiglia unita solo per dovere, sia un gran risultato! Tante persone delle precedenti generazioni, si sono già immolate in questo e non è certo servito a creare individui felici ed equilibrati.
Credo che in parte, quello che sta capitando sia anche frutto e reazione a quel mondo di valori lì, non scelto ma imposto duramente.
Nel momento attuale forse, troppo facilmente si sono fatti giuramenti, perchè non si era consapevoli di ciò che comportava, forse privi di sostegno emotivo e di esperienze personali e familiari, non si è stati capaci di sostenere le proprie intenzioni iniziali.
Comprendo che forse lei, sta vivendo una situazione di grande frustrazione e rabbia, che non sappia più da che parte girarsi. Non deve essere un momento facile, per lei Roberto!
Ma la risposta non è mai all'esterno, non è colpa degli altri, degli spicologi o del giuramento fatto al matrimonio o nel proprio cuore, non è lì che stanno le basi della relazione e della famiglia. Sta alle persone in questione, capire cosa provano e cosa vogliono ancora costruire insieme, cosa sono disposte a fare.
Ora è nel pieno del ciclone e tutto sembra buio e disperante, sicuramente la tempesta passerà. Non so se le cose andranno come lei desidera, questo dipende anche da sua moglie, le relazioni comportano anche questo, comporta capire che non ci sono per sempre, le persone non ci appartengono, che non sempre si è in grado di portare avanti quanto ci siamo promessi inizialmente.
Non aiuta nessuno, sforzarsi a tutti i costi!
Come qualcuno ha detto, l'amore è perfetto ma le relazioni sono imperfette e anche le persone!

Le auguro di trovare un pò di pace e qualche risposta.

Sabrina Costantini Psicologo a Pisa

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17 MAG 2012

grazie per le risposte. non volevo accusare o colpevolizzare la psicologia ,ma stimolare delle riflessioni su argomenti per me molto importanti .io e mia moglie ci conosciamo da 18 anni e siamo sposati da 9 .abbiamo fatto 2 incontri di terapia di coppia ma lei ha alzato un muro che non ne ha permesso l'inizio vero e proprio quindi il terapeuta ci ha detto che il percorso di coppia non poteva continuare.ora lei è insofferente quando le tocca di stare in casa con me e le figlie e si rifugia isolandosi ascoltando musica e leggendo libri.non vuole parlare con me della nostra situazione. lo ritiene superfluo e inutile perchè "tanto ci diciamo sempre le stesse cose".convive ancora con me perchè ora mi definisce sopportabile e per via del mio stretto legame con le figlie ma nulla di più.inoltre mia moglie soffre di artrite reumatoide e alcuni mesi fà aveva intrapreso una terapia del dolore con oppiacei .ora ho dovuto insistere per farle prendere un appuntamento individuale con uno psicologo visto che spesso con me e figlie è psicolabile e nervosa. in tutto questo io sto cercando di seguire il mio istinto lottando ancora per il tanto amore che provo per lei.

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16 MAG 2012

Salve Roberto,
si percepisce l'amarezza e la ricerca di una spiegazione a quanto le sta accadendo. Purtroppo non credo che si possano davvero fare dei giuramenti che valgano una volta per tutte, ma bisognerebbe ogni giorno rinnovare il giuramento...
Rispetto alla domanda che fa, che dire? Sicuramente oggi, rispetto a un tempo, molte certezze sono cadute e ci diamo, anche attraverso la separazione, delle possibilità diverse da quelle che ci si dava in passato, ma questo non significa che una separazione non sia comunque dolorosa da entrambe le parti o che ci si avvicini con leggerezza. Sento della rabbia in queste sue domande, come se sua moglie avesse rinunciato a lottare per il vostro disegno comune. Chiarisca con lei queste cose durante la terapia di coppia e cerchi di capire cosa vi ha portato a tutto questo, credo sia la strada migliore.
In bocca al lupo
Dr.ssa Alfonsina Pica

Dott.ssa Alfonsina Pica Psicologo a San Miniato

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16 MAG 2012

Caro Leon, dalle sue parole emerge tutta la rabbia, il dolore e la frustrazione per la situazione che sta vivendo. Fino qui tutto concesso poi nelle sue parole leggo anche un tono accusatorio alla psicologia Modena come la chiama lei e alla società, anche questo e' ovviamente legittimo, ma dove la porta? La distoglie dal lottare e dal concentrarsi sulla sua famiglia, sulle sue figlie... Si faccia chiarezza e cerchi di capire cose scatta dentro di lei cos e' che la fa arrabbiare così tanto. Si conceda poi di pensare di intraprendere un percorso personale... Buona vita

Dott.ssa Cecilia Cimetti Psicologo a Verona

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16 MAG 2012

Caro Leon,
non so se in questo momento stai affrontando un percorso terapeutico di coppia, in quel caso ti consiglierei di portare queste tue valutazioni anche in quello “spazio”, in cui sarebbero sicuramente accolte come validi spunti di riflessione. La situazione attuale da te illustrata non è certamente conseguenza di una qualche presa di posizione ma forse il frutto di un cambiamento su scala più ampia. In questo frangente, mi sento di dirti che la terapia di coppia non presenta assolutamente la separazione come unica soluzione né ha lo scopo di tenere, a tutti i costi, unita una coppia; piuttosto mira a far emergere quelli che sono i reali bisogni all’interno della coppia, a sciogliere i punti di blocco e a potenziare le risorse, con l’obiettivo di aiutare i partner a prendere coscienza dei reali problemi e ad individuare il percorso più adatto per loro stessi. Mi sembra di capire che per te il legame matrimoniale, al pari del legame con i figli, sia investito di una “sacralità” che credi si sia persa, e questo può sicuramente essere un punto di forza all’interno della coppia, ma il matrimonio e la genitorialità sono due realtà molto differenti, tant’è che la coppia genitoriale, ad esempio, continua a sopravvivere anche nel caso in cui la coppia coniugale sia andata incontro ad una separazione. Il tuo impegno e il tuo coinvolgimento saranno sicuramente di aiuto in un eventuale consulto psicologico quindi se non vi siete ancora rivolti ad un professionista vi consiglio di farlo senza timore.
I miei più sinceri auguri,
dott.ssa Ornella Convertino

Studio Convertino Psicologo a Monza

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15 MAG 2012

salve Leon,
mi sembra che stia attraversando un momento critico anche con il setting terapeutico di cui "fa parte"...
le consiglio di parlarne durante le sedute perchè lei ne è uno dei protagonisti...e se non si sente parte di quel "contesto altro" e "nuovo", rischia di "delegare" all'altro...di non sentirsi parte attiva di un "attraversamento"...di negare le sue emozioni... La fiducia è una premessa necessaria in una relazione terapeutica ma capisco che anch'essa fa parte di un "percorso"... non si può dare per scontata, e lei, Leon, merita di concedere a se stesso l'opportunità di darsi fiducia per primo!
cordialità
dott.ssa mariangela guerra novi ligure

Dott.ssa Mariangela Guerra Psicologo a Policoro

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15 MAG 2012

Caro Leon,
una terapia di coppia non è orientata a prescindere verso la separazione o la riconciliazione; uno psicoterapeuta non generalizza mai ma valuta caso per caso, accantonando quelle che potrebbero essere le sue convinzioni personali. Si tratta di un percorso profondo in cui lo psicoterapeuta, elicitando ricordi, sottoponendo a compiti e ponendo quesiti e spunti di riflessione, aiuterà a raggiungere consapevolezza del rapporto e di conseguenza una decisione priva di condizionamenti. E' necessario riporre fiducia nella persona che vi segue in questo percorso altrimenti ogni tipo di intervento sarà visto con sospetto quando invece è finalizzato al benessere della coppia. Valuti la possibilità di intraprendere una terapia individuale per lavorare in modo più specifico su se stesso e sull'accettazione di una situazione così dolorosa. Cordiali saluti. Dott,ssa Francesca Zoppi

Dott.ssa Francesca Zoppi Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Verona

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15 MAG 2012

credo che molti dei problemi sorgono dal momento in cui nella coppia si inizia a sentire un senso di vuoto che poi attraverso una terapia si inizia comprenderlo, ma non credo che una terapia di coppia possa favorire la separazione ma credo che è troppo semplice dire di si e non guardare alla evoluzione che porta la coppia a conoscersi per poi costruire una famiglia e le successive tappe. cordialmente Dott.ssa Eva Scardone

Dr.ssa Eva Scardone Psicologo a Marcianise

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15 MAG 2012

Salve Leon, resto molto colpita dalle sue parole. Non si può giurare di amare qualcuno, tutt'al più si può giurare di restare tutta la vita con una persona, ma questa è tutta un'altra storia ed ha poco a che fare con l'amore. Non entro in merito ai sentimenti di genitore, ma le suggerisco di non irrigidirsi, la vita è molto più di quanto non possano mettere in luce teorie o assolutizzazioni... e chissà che lontano dai principi teorici non riesca a ritrovare il senso del suo stare insieme a sua moglie. in bocca al lupo
dott.ssa Simona Rosati

Simona Rosati Psicologo a Roma

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14 MAG 2012

Caro Leon,
nella sua domanda ci sono anche le giuste risposte. Nella società di oggi sono i figli a fondare la coppia e non il contrario. Prima esisteva la coppia e senza di essa e fuori da essa erano impensabili i figli (estremismo anche quello)...oggi esiste il piacere dell'individuo e spesso i figli incarnano il narcisismo individuale più di ogni altra cosa. Le consiglio di leggere i libri di un grande psicologo clinico, massimo esperto in italia di coppia:Vittorio Cigoli :"il valore sacrale della famiglia si è depositato sul fondo del corpo familiare"...e non si tratta di religione ma di appartenenza e valori. Buona fortuna.

Sportellopsiche Dott.ssa Stefania De Giovanni Psicologo a Napoli

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14 MAG 2012

Salve Leon, mi pare di capire che lei sta affrontando un percorso di coppia che la sta portando ad una separazione che lei non accetta. L'amore in quanto genitore e quello verso il proprio partner hanno origini ed evoluzioni differenti, spesso quando si diventa genitori ci "si dimentica" di essere anche coniugi e l'amore viene canalizzato solo ed esclusivamente verso il figlio che è il prodotto di quell'amore.
Le consiglio di rivolgere i suoi dubbi e le sue domande al collega con cui sta affrontando il percorso di coppia e che certamente la conosce meglio, rischiamo altrimenti di essere troppo banali o poco professionali. Il percorso terapeutico serve anche ad accettare che le cose non stanno più come prima, le consiglio di intraprendere un percorso individuale se non si sente adeguatamente supportato nella terapia con sua moglie. Saluti.
Dott.ssa Concetta Lorico Psicologa Psicoterapeuta Familiare Piacenza

Dott.ssa Concetta Lorico Esposto Psicologo a Piacenza

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