Amore bugie e dubbi sulla propria sessualità

Inviata da M. B. · 28 gen 2017 Terapia di coppia

Buonasera psicologi,
Il motivo per cui ho deciso di scrivere qui è perché mi trovo in una bruttissima situazione che io stessa mi sono creata e dalla quale non riesco più ad uscire. Premetto che è una storia molto lunga e mi scuso già da ora per il tempo che andrò a rubare. Mi vergogno tantissimo per quello che ho fatto, e non posso parlarne con nessuno perché so che, giustamente apparirei come una pazza, psicopatica, bugiarda e cattiva. Ma non è così, sono stata sempre una ragazza normale, educata, rispettosa e attenta ai doveri morali ed etici. Sono una ragazza di 24 anni, nella mia vita ho avuto una sola storia importante durata 6 anni e finita 2 anni fa. Da allora non mi sono più impegnata ad avere frequentazioni o conoscenze, questo perché (ed è anche il motivo per cui ho chiuso la precedente relazione) ho iniziato ad avere dubbi sulla mia sessualità. Vivo in un piccolo paesino di 1000 abitanti dove la mentalità è molto arretrata e la possibilità di avere approcci omosessuali è nulla. Anche la mia famiglia è molto chiusa mentalmente e considera l'omosessualità come qualcosa di assurdo e anormale. Attanagliata dai dubbi 11 mesi fa ho deciso di iscrivermi ad una chat di incontri lesbici. Dopo due giorni ho conosciuto una ragazza con la quale non mi sono presentata per quella che realmente sono (forse per paura di far apparire la mia persona come lesbica, non lo so, so solo che ho fatto la cavolata più grande della mia vita). Le ho mentito su tutto, nome, data di nascita, lavoro, nome e lavoro dei miei genitori, città di origine, la mia immagine fisica, gli studi che ho fatto. Le ho persino mentito sulla mia sessualità, le ho detto che avevo già avuto storie lesbiche, quando in realtà non è così. Non so perché l'ho fatto, non me lo so spiegare, so solo che ho fatto la cavolata più grande della mia vita. Ma me ne pento ogni giorno. Con questa ragazza,più grande di me ( ha 32 anni) si è creata fin da subito sintonia, complicità, abbiamo passato gli ultimi 11 mesi a sentirci assiduamente con messaggi e chiamate che duravano dalle 3 ore in su. Abbiamo parlato di sentimenti , di desideri, di passione, e del desiderio di incontrarci. Lei è una persona stupenda, buona di cuore e d'animo. Per ben 5 volte lei è venuta in una città in cui gli ho detto che stavo nella speranza di incontrarmi, ma io ho sempre rifiutato, perché ho avuto molta paura dopo tutte le menzogne che le ho raccontato. Più volte ho provato a dirle la verità a raccontarle tutto, a farmi conoscere per quella che realmente sono, ma non ci sono riuscita. Ho troppo paura di deluderla, di apparire come una pazza, ho paura che lei mi rifiuti. Io non so cosa provo realmente per lei,.se è amore o altro, so solo che provo delle emozioni e sensazioni molto forti e che le voglio un gran bene, su questo non ho mai mentito. Ora lei mi ha dato un ultimatum, o mi faccio vedere o chiudiamo tutto. Io vorrei incontrarla per spiegarle tutto e chiederle perdono...Ma non ce la faccio. Ho paura anche di farla soffrire ulteriormente, di ferirla, di mostrare che la persona di cui si è "innamorata" in realtà non esiste. Più volte mi ha detto che tiene moltissimo a me e che prova cose forti. Non so che fare. Mi sto tormentando. Io non voglio perderla. Ma non se affrontarla prendendomi tutti i rischi ed eventuali conseguenze e rischiando di farle ulteriormente del male o tacere, lasciarla andare e magari farle trovare una brava ragazza che sia sincera, la ami, e la rispetti come lei merita. Come posso agire??
Ringrazio anticipatamente per un eventuale risposta.
Cordiali saluti.

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Miglior risposta 29 GEN 2017

Gentile Signorina,
ci chiede come agire ma questo è il suo compito, mentre il compito degli psicologi è quello di affiancare la persona che soffre, orientare la persona, accompagnarla verso il proprio unico processo di cambiamento e consolidamento della propria vita. Qui la sofferenza che sta vivendo dovrebbe portarla a chiedersi come mai si è ridotta a questo, come se per la sua vita non potrebbe esistere che la finzione. Il suggerimento è di valutare seriamente un percorso psicologico in presenza che l'aiuti a riprendere in mano le fila della sua esistenza, con calma e molta pazienza.
Cordialmente
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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31 GEN 2017

Gentile signorina,
Credo che questo suo comportamento sia comprensibile in un momento di confusione come quello che sta passando. Credo che le sue "bugie" fossero solo un tentativo di saggiare il terreno, di mettersi alla prova senza esporsi troppo.
Del resto le chat costituiscono un'arma a doppio taglio: da una parte preservano da dolori e delusioni pur consentendo di mettersi in contatto con numerose persone; dall'altra la tentazione di dare una versione edulcorata o migliore (secondo noi ovviamente) di noi stessi, è forte, così come non possiamo essere mai certi che anche chi è dall'altra parte sia sincero.
Se lo desidera credo che l'unica cosa da fare sia incontrare quella ragazza e vedere cosa succede. Fa parte del processo di crescita e cambiamento a cui lei stessa ha dato avvio.
Le consiglio comunque di affrontare questa situazione con l'assistenza di un terapeuta che possa aiutarla e sostenerla in questo importante cambiamento.
Le faccio i miei più sentiti auguri e rimango a sua disposizione per qualunque chiarimento.
Saluti
Francesca

Dott. Francesca Filippini Psicologo a Imola

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30 GEN 2017

Gentile M.B.,
"GIUSTAMENTE apparirei come una pazza, psicopatica, bugiarda e cattiva"? Quante brutte parole in una sola frase! Credo che sia veramente difficile affermarsi per quello che si è in un ambiente così apertamente ostile, dove la mentalità è chiusa e le persone spietatamente allontanano quello che non conoscono, semplicemente perché diverso. Credo, però, che laddove non ci sia la dovuta clemenza, tolleranza, rispetto ed accettazione, dobbiamo provare da noi a darci questi elementi, dobbiamo imparare noi per primi a volerci bene, indipendentemente dalle etichette, indipendentemente da quello che siamo, semplicemente perché siamo. Credo che lei non sia una persona che meriti tutta questa amarezza....credo invece che ci sia tanta paura, tanta insicurezza, e che lei stia muovendo dei primi fragili passi verso la comprensione di quello che vuole, e questo merita rispetto e amorevolezza. Rispetto a questa ragazza, solo lei può sapere quale sia la soluzione migliore...soprattutto perché solo lei la conosce e solo lei può sapere se si sente pronta a svelarsi....il punto è che forse in questo momento potrebbe lavorare su un punto ancora più fondamentale: la sua accettazione di se stessa, rendersi pronta a svelarsi a se stessa. Quello che intendo è che molte saranno le battaglie da combattere, e sempre esiste il rischio che l'altro ci rifiuti, ma se ci nascondiamo ci precludiamo anche la possibilità di essere accettati, accolti, compresi ed amati.
Credo che sia importante per lei maturare un atteggiamento più dolce nei suoi confronti...non credo che lei sia un mostro...nelle sue parole io vedo soltanto una persona che cerca a piccoli passi di capire chi sia, e questo le fa un grande onore.
Il fatto che lei non abbia mentito sui suoi sentimenti, questo è importante, questa è la vera autenticità, che spero le apra le porte per una sincerità profonda, possibile solo quando potrà essere onesta a partire da se stessa...e per fare questo è necessario che lei sia pronta ad accogliersi, qualsiasi cosa le riservi il futuro. Questo lo deve prima di tutto a lei.

Le invio un caro abbraccio e le auguro un grande in bocca al lupo.

Dott.ssa Anastasia Zottino
Psicologa
Aprilia (LT)

Dott.ssa Anastasia Zottino Psicologo a Aprilia

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30 GEN 2017

Gentile M.B.
pur capendo la difficoltà i un piccolo centro a vivere con serenità la ricerca delle sue preferenze sessuali, non c'è alcun motivo per cui si debba vergognare di eventuali tendenze omosessuali, delle quali non è ancora nemmeno certa. Io le darei due sugggerimenti, al fine di cominciare a vivere smettendo di colpevolizzarsi:
- il primo è di fare alcuni incontri con un valido/a psicoterapeuta che la aiuti a capirsi e soprattutto a non vergognarsi: non ha fatto nulla di grave, ma si trova in un periodo importante della sua vita, nel quale ha bisogno di scoprire chi è dal punto di vista dell'orientamento sessuale. Solo dopo che avrà chiarito questo, potrà essere piu serena e sapere come muoversi nelle sue relazioni
- in secondo luogo, è necdessario che trovi il coraggio di essere sincera con la persona conosciuta virtualmente e le spieghi ilo motivo vero per cui teme di scoprirsi e incontrarla. La incontri, premettendo al telefono la sua paura e la necessità di chiarire di persona i suoi tentennamenti. E' importante che trovi questo coraggio per sentirsi meglio. Pensi che non c'è alcun motivo di vergognarsi, l'importante è che la smetta di fuggire. Cosi non vive nemmeno lei.
- Potrebbe poi cercare di spostarsi dal paesino di 1000 abitanti in cui è nata, cercando un'opportunità di lavoro in un centro un po' più grande. Si accorgerebbe che il mondo è vario e non è la differenza di genere cosi importante, soprattutto che non deve essere la paura del giudizio altrui a bloccare la sua vita.
Se vuole mi riscriva. Cordialità.
Dott.ssa Paola Federici, Psicologa psicoterapeuta
Riceve a Binasco (Mi)

Anonimo-121174 Psicologo a Binasco

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