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Inviata da Camilla13 · 10 dic 2023 Autorealizzazione e orientamento personale

Buongiono, premetto che non é la prima volta che mi approccio alla psicoterapia ma con scarsa continuita' perche' ho sempre troncato alle prime sedute ,non per demerito del terapeuta ma per una resistenza che emerge e che mi fa tornare sui mie passi. Ho una storia familiare complessa ,ma come succede nella vita ci si adatta a tutto, ci si fa l'abitudine , padre anaffettivo ,poco empatico, emotivamente turbolento, più che autoritario preprotente, egoista , svalutante .. madre sempre presente iperprotettiva, carattere remissivo, vittima predestinata ..fratello bersaglio del narcisismo intellettuale di papa', mai incoraggiato o apprezzato, al contrario preso di mira sia con aggressività fisica e verbale oltre che esposto alle critiche altrui , causando cosi grandi difficoltà sia in ambito scolastico che sociale sconfinate in una psicosi dissociativa di cui soffre da circa 30 anni . Questo ha reso le cose ancora più difficili da gestire ,costringendo una famiglia già chiusa all'esterno per impronta paterna a chiudersi ulteriormente per causa di forza maggiore...parte dei mie problemi hanno questa origine. Non sono per ragioni anagrafiche una ragazzina eppure mi sento molto più' giovane della mia età (48),avendo dovuto subire le restrizioni familiari , i divieti , obbligata a rimanere nei confini strettissimi di casa ,poche occasioni di socialità, di divertimento di incontro e condivisione , mi sono dedicata allo studio con ottimi risultati , l'unica mia gratificazione e in qualche modo un rifugio e una prova concreta che esistevo e valevo. Con l' Università che mi ha portato lontano da casa mi auguravo di recuperare terreno ,di coltivare amicizie, di uscire fuori definitivamente da questa bolla di isolamento, vivere una vita compatibile alla mia età, questo mi é riuscito solo in parte ,sia perchè non potevo non preoccuparmi anche a distanza delle disgrazie familiari in corso ,che sono andate a sovrapporsi ai miei anni universitari , causandomi ansia e depressione con effetti negativi sulla concentrazione memoria sonno continuità di studio ed esami sostenuti ,sia perchè il senso di colpa che cresceva insieme al senso del dovere che mi imponeva di non lasciarmi andare a nessuna distrazione .. rinunce ,inviti rifiutati , orari da convento , tutto ha contribuito a riprodurre la stessa situazione da cui speravo di uscire. Sono trascorsi diversi anni con questo regime rigido, che non ha giovato alla mia realizzazione personale, al contrario ha fortificato il mio carattere riservato e diffidente, scoraggiando gli altri ad avvicinarsi e conoscermi. Se da un lato questa corazza mi ha dato protezione, mi sono sentita al sicuro rispetto a curiosita' , critiche e commenti che potevano ferirmi o mettermi a disagio ,dall'altro ne ho sofferto sentendomi diversa dalle altre, non interessante, non degna di attenzioni , direi invisibile quando in realtà é un autosabotaggio che ho innescato da sola. Recentemente mi sono rivolta ad un terapeuta , convinta che potesse darmi una lettura diversa e aiutarmi a fare un passo avanti : questo incontro ha coinciso con la scomparsa improvvisa di papa' qualche mese fa, e da questo confronto e' chiaramente emersa la mia diffidenza verso il sesso maschile, la mia rigidità ad argomenti intimi, la mia immaturità emotiva e uno meccanismo di anestesia al dolore che mi ha permesso di tollerare i vissuti traumatici familiari , Nonostante la mia consapevolezza, sentirselo dire esplicitamente , enfatizzando l'immagine di una donna bambina in modo eccessivo , mi ha davvero infastidito , facendomi sentire a disagio, imbarazzata rispetto a quei discorsi , sottovalutata, una causa persa . Ho avvertito una forte difficolta' a proseguire e ho chiuso . Ho condiviso molte delle sue valutazioni , in particolare il mio problema rispetto al tempo ,che io ho come annullato ,dandomi conferma del mio sentirmi un eterna studentessa , eppure non riesco a scardinare questo modello comportamentale in alcun modo. Ho sempre dato più valore alla mia intelligenza , era importante realizzarmi nello studio e nel lavoro , soffocando la parte emotiva, ma non aver trovato nemmeno su quel fronte il risultato che speravo ,ha fatto crollare quel poco di sicurezza e positività che avevo . Mi sento paralizzata, incapace di prendere una decisione ,di scegliere, di cambiare . Chiedo consiglio ,grazie. M.D.

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