Salve,
la mia storia è complessa. Il mio fidanzato è in una crisi depressiva, sta parecchio male, non conosce più quali siano i suoi sentimenti verso di me. Inoltre, anche in altre situazioni è diventato insicuro ed incerto sul futuro (es.: se gli chiedo se in un futuro mi vedrà assieme a lui, risponde che non riesce a vederlo né con me né senza di me). Questo è avvenuto principalmente in seguito all'assunzione di integratori per contrastare le lievi disfunzioni della tiroide.
Conseguentemente a tutto, io sto cercando di dargli forza e di spronarlo ad uscire da questo stato di malessere. Io ho già provato lo stato di ansia, attacchi di panico e senso di depressione nel 2011, dove ho seguito un lungo percorso assieme ad un vostro collega psicologo, e ho ottenuto buoni risultati. Le cause principali di quel malessere furono l'abbandono da parte del mio ex e la conclusione di quella storia. Adesso sta tornando lo stesso senso, anche se meno accentuato, perché dentro di me so che devo essere forte e sostenere il mio fidanzato.
Avrei bisogno di un consiglio su come comportarmi nei suoi confronti, ma soprattutto nei miei confronti affinché possa affrontare la situazione al meglio.
Grazie mille
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18 GEN 2013
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Cara sabrina,
credo che lei stia già facendo il massimo per il suo fidanzato: a parte stargli vicino, fargli sentire che lei c'è per lui sempre e che lo sostiene altro non può fare. come ben sa avendone esperienza direttamente quando si vive un momento di profonda difficoltà spinta soggettiva e la motivazione personale costituiscono il motore principale per riattivare qualcosa che si è momentaneamente bloccato. Per quanto la riguarda ha pensato di rivolgersi nuovamente al terapeuta che l'ha seguita in passato? Magari con incontri di sostegno a cadenza anche quindicinale, solitamente è possibile anche nel privato.
Per quanto riguarda il suo compagno, forse sarebbe il caso che anche lui intraprendesse un percorso terapeutico individuale, sempre che non lo stia già facendo. Col tempo le cose miglioreranno.
Un caro saluto
dr.ssa Scipioni, Roma
17 GEN 2013
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Cara Sabrina, veniamo a te innanzitutto. Hai già avuto i tuoi trascorsi di sofferenza e credo che il pensiero "aiutare me per aiutare lui" sia decisamente disfunzionale, ovvero, il caricarsi di senso del dover esser forti a tutti i costi genera facilmente l'effetto opposto. Non ascoltarsi porta in molti casi a.forme anche tardive di ribellione o crollo emotivo. Non sottovalutare dunque la tua fragilità che non è necessariamente sinonimo di debolezza e suggerisci al tuo ragazzo un primo consulto da uno psichiatra o dallo stesso endocrinologo per poter valutare l'effetto dei farmaci assunti. In secondo luogo, o parallelamente, sia tu che lui necessitate di un supporto psicologico, onde evitare l'effetto domino, più quello di bastone o di ancora di salvataggio. informatevi al più presto (anche presso questo portale) sui professionisti che operano nel vostra zona e in bocca al lupo Dott.ssa sabina Orlandini
17 GEN 2013
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Gentile Sabrina,
il suo fidanzata sta attraversando una fase critica della sua vita, e, come lei ben sa avendo seguito un percorso terapeutico, è necessario che trovi e riattivi delle sue personali risorse interne. Lei più che continuare a stargli accanto facendogli sentire i suoi sentimenti, nei limiti del possibile, non può fare. Probabilmente anche il suo compagno potrebbe prendere in considerazione la possibilità di seguire un percorso terapeutico.
16 GEN 2013
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Gentile Sabrina, credo che lei non possa fare molto per le decisioni che prenderà il suo fidanzato circa la vostra storia, tuttavia lei potrà cercare l'aiuto di uno psicologo per affrontare l'eventualità di una nuova separazione la quale non deve essere vista per forza come una catastrofe (anche se così può sembrare), ma come l'opportunità di crescere ulteriormente.
Auguri!
16 GEN 2013
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Buongiorno Sabrina,
ha ragione la sua situazione è complessa e, come in tutte le situazioni complesse, non ci sono soluzioni semplici o semplicistiche! Mi viene in mente che potrebbe esservi utile un percorso di coppia nel quale potere affrontare insieme, relazionalmente, le vostre difficoltà, affinché possiate condividere le aree di malessere, ma anche ritrovare delle aree di piacevolezza e di serenità.
Sono a disposizione.
Dott.ssa Claudia Giangregorio
16 GEN 2013
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Buongiorno gentile Sabrina,
il suo fidanzato è stato visitato dal medico per ottenere la diagnosi riguardo la crisi depressiva in corso? E' molto importante che non si proceda per ipotesi diagnostiche improvvisate. Per quanto riguarda lei, ritengo che la cosa migliore sia rivolgersi al terapeuta che l'ha seguita nel 2011- e che la conosce bene - per farsi supportare in questo delicato momento.
Cordialmente
16 GEN 2013
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gent.le Sabrina,
leggendo le sue prime righe , mi chiedo se lo stato di "crisi depressiva" dovuta ad assunzione di "integratore" per "contrastare disfuzioni tiroidee" sia stato diagnosticato da un clinico o è una sua ipotesi, derivata dalle considerazioni fatte sull'indecisione relativa al vostro futuro insieme.
Dato che lei Sabrina ha avuto un'esperienza personale di ansia e simile stato di malessere, faccia attenzione a non fare similitudini tra le vostre situazioni.
Fatta questa premessa, direi che per "per essere aiutata per aiutare lui", sarebbe utile proporre al suo fidanzato di cercare un aiuto psicoterapeutico, come lei stessa ha fatto quando non stava bene.
Gli porti la sua esperienza, gli racconti dei suoi miglioramenti, affinchè comprenda che quando si ha un disagio è bene prendere l'iniziativa e farsi aiutare da un terapeuta, che con un "altro paio di occhiali" può osservare la situazione in modo chiaro e trovare insieme soluzioni efficaci per stare meglio, più di una persona vicina che è coinvolta affettivamente.
Quanto a lei Sabrina, certamente l'esperienza pregressa di essere andata in sofferenza dopo un abbandono, mette l'allarme rosso anche in questa situazione. Forse la sua richiesta primaria non è di essere più forte per stare accanto al suo compagno ed aiutarlo (che è naturale e comprensibile), ma di essere rassicurata su risposte sul vostro futuro che lui non dà e che , credo, le diano una forte incertezza e aria di abbandono, già vissuta. Non credo possa vivere in stato di apprensione in questo modo.
Quindi, provi come detto sopra e anche a ricontattare il suo terapeuta per esprimere questo suo momento di difficoltà, personale e di coppia.
un cordiale saluto