Ho 31 anni, sono sposata, sia io che mio marito abbiamo un lavoro a tempo indeterminato e siamo genitori di un bambino di 4 anni che amiamo più di noi stessi. Ho da poco scoperto di essere di nuovo incinta ed il mondo mi è crollato addosso. Non mi sento "mamma", come invece accadde con la precedente gravidanza,l'unica cosa a cui riesco a pensare è che vorrei tornare indietro, vorrei non fosse accaduto nulla e per questo mi sento un mostro. Mi è capitato di subire, in precedenza, un aborto spontaneo e solo Dio sa quanto sia stata male ed è per questo che mi sento ancora più in colpa. Quel bambino lo avrei voluto con tutte le mie forze e questo... mi sento uno schifo, non so cosa fare... ma non mi sembra giusto mettere al mondo un bambino che non voglio. Alla notizia di amiche in attesa del loro secondi figlii un po' d'invidia si è sempre accesa in me, ma poi, a mente fredda, ho sempre pensato che il mio piccolino mi bastasse e che non avevo alcuna intenzione di averne un secondo. Ho paura di sbagliare scelta. non mi sono mai pentita della mia precedente gravidanza, ma di questa... mi odio ogni istante per non aver fatto più attenzione ed essermi lasciata trascinare. Sto provando tutti i modi per accettare questa situazione, ma c'è qualche cosa che torna fuori ogni volta e mi trovo a pensare "io non lo voglio questo bambino" e mi sento l'essere più ignobile della terra e mi dispiaccio per mio figlio che si ritrova una madre così egoista da non volergli dare neanche un fratello/sorella che possa accompagnarlo nella vita. Non voglio dover riprendere tutto da capo, pannolini, dentini, vaccini, raffreddori, notti in bianco, pappette... non voglio e non so perché mi sia lasciata convincere... ero così certa di non voler più ricominciare. Poi mi fermo a pensare alla nostra situazione, economicamente non abbiamo grandi pensieri, io e mio marito ci amiamo, abbiamo un bambino meraviglioso... e mi chiedo se la scelta di non avere questo secondo figlio sia giusta. Scusate la disorganizzazione dei pensieri, ma ho scritto di getto. Grazie della vostra attenzione.
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14 NOV 2016
· Questa risposta è stata utile per 22 persone
Gentile sig.ra Laura,
Ha diritto di fare le sue scelte come da legge.
Quello che mi colpisce della sua email è che sta chiedendo ad un terzo di farsi carico delle sue responsabilità, invitando questa comunità di professionisti a darle un consiglio per una scelta tanto intima e delicata che deve e non può che riguardare unicamente lei e suo marito.
Esprimere un opinione è una richiesta inaccettabile perché esula dall’ambito scientifico ricadendo su un piano prettamente etico.
Può chiedere un aiuto nell'esplorare le motivazioni e fare chiarezza sui sentimenti sottostanti, ma la scelta non può che essere la sua.
Cordialmente,
Dott.ssa Elena Consenti
Psicologa - Psicoterapeuta Latina
16 NOV 2016
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile Laura,
noi psicologi non possiamo decidere per lei. Al massimo possiamo suggerirle qualche spunto di riflessione, ad esempio: ne ha parlato con suo marito? Lui che ne pensa? Suo marito o altri parenti sarebbero disposti a darle una mano nel prendersi cura del bambino in modo da alleggerirla?
Da un punto di vista economico e affettivo, penso che ci siano buone premesse per una nuova nascita. D'altro canto peró se lei sa che deve farsene carico da sola, con tutta la stanchezza, che ció comporta, non si puó trascurare questo aspetto.
Tenga presente che spesso un aborto, anche quando è desiderato, è un evento che puó avere un impatto negativo dal punto di vista emotivo e psicologico, in maniera simile a quanto avviene per un aborto spontaneo.
Occorre anche tenere conto anche del fatto che se suo marito non è d'accordo sull'aborto, anche la vostra relazione potrá risentirne.
Infine vale la pena chiedersi: questi sentimenti di non sentirsi mamma, di sentirsi diversa rispetto alla prima gravidanza sono passeggeri o si manteranno anche dopo la nascita del bambino?
A volte le persone sperimentano tali sentimenti in maniera passeggera e cambiano punto di vista col tempo. Mi chiedo se possa essere anche il suo caso.
Ricapitolando quindi il mio suggerimento è quello di parlarne con suo marito e se lo ritiene opportuno puó farsi sostenere in questa delicata scelta da uno/a psicologo/a della sua zona.
Vi auguro tutto il meglio.
12 NOV 2016
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Cara Laura,
Mi vien subito da scriverti di non trattarti così male per questi tuoi pensieri. Non sei egoista se pensi di non voler dare un fratellino o sorellina al tuo bimbo perché hai le tue motivazioni assolutamente rispettabili e valide. Questa nuova gravidanza non era nei tuoi piani e sicuramente sei ancora molto disorientata. Non ho compreso bene quando parli di un aborto spontaneo e dici che quel bambino l'avresti voluto. Ho come l'impressione che ci siano anche altri motivi più profondi per cui non vuoi portare avanti la gravidanza e credo che dei colloqui con una/o psicologa/o ti possano aiutare a capire meglio ciò che stai provando.
Sinceri saluti
Dott.ssa Alessandra Xaxa Psicologa Augusta (Sr)
11 NOV 2016
· Questa risposta è stata utile per 10 persone
Cara Laura, ovviamente io non posso darle il consiglio se abortire o meno poichè è una decisione solo sua e di suo marito. Mi permetta di chiederle cosa ne pensa suo marito? Sicuramente lei è ancora giovanissima ed è comprensibile la paura di dovere ricominciare tutto da capo quando ha praticamente appena smesso con il suo primogenito.
A parte i sentimenti di colpa quali sono gli altri sentimenti che prevalgono su di lei?
E' chiaro che sta valutando con attenzione le varie possibilità,ha infatti detto che suo figlio potrebbe avere un fratellino o una sorellina che lo accompagnerà nella vita.
Le consiglio vivamente di rivolgersi ad uno psicologo della sua zona, magari anche con la presenza di suo marito in modo da potere chiarire la vostra situazione e potervi aiutare a fare la scelta migliore.
A disposizione per altri dubbi.
dott.ssa Denaro Francesca
Prato