Salve,
sono una ragazza di 29 anni e ho perso mia mamma da circa 2 mesi. Ho già fatto un percorso di psicoterapia per altri problemi legati inizialmente a disturbi alimentari ovvero anoressia nervosa. Ora mi ritrovo con abbuffate compulsive senza espulsione, sto prendendo peso e non mi accetto. Ho avuto un colloquio con una psicologa con la quale non mi sono molto trovata, dice che adesso non posso controllare il mio dolore perché è forte, dice che lo devo provare e che è prematuro intervenire sull'elaborazione del lutto. Io sinceramente non so che fare, oltre al dolore di mamma non accetto lo sfogo con il cibo.
Vorrei dei consigli grazie.
Serena
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6 SET 2016
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Gentile Serena,
sembra che i problemi alimentari siano fra le sue modalità privilegiate per affrontare il dolore e le difficoltà della vita. In passato anoressia nervosa forse legata a qualche disagio particolare di quel periodo, oggi le "abbuffate" per affrontare il dolore del lutto di sua mamma. Bisogna trattare entrambi i problemi, anche contemporaneamente, con prescrizioni comportamentali adattate al caso specifico. Le sedute possono svolgersi anche on-line (video-sedute) con Skype o equivalenti.
Cordiali saluti
dott.ssa Maria Giovanna Zocco
6 SET 2016
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Salve Serena,
come suggerito da altri colleghi, l'elaborazione del lutto è problema diverso da quello sottostante relativo al suo rapporto con la figura materna. E' naturale che, non avendo sufficiewntemente affrontato questo ultimo, la recentissima perdita di sua mamma abbia scatenato il precedente disturbo alimentare. Tuttavia è proprio importante che lei si rivolga a un teraputa di sua fiducia per portare avanti il cammino psicologico già avviato in passato, nma ancora aperto. Il terapeuta non potrà toglierle la sua sofferenza, ma potrà offrirle sostegno empatico in questo moimento doloroso della sua vita. e darle la possibilità di esprimere le sue emozioni e di comprenderne il senso più profondo.
Anna Maria Deutsch psicologa psicoterapeuta a Sassari
5 SET 2016
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Gentile Serena, provi a rivolgersi a colleghi formati nell'utilizzo della terapia EMDR. Questa terapia La aiuterà sia nell'elaborazione del lutto sia nella gestione delle abbuffate.
Non è troppo presto per lavorare sugli stati emotivi, al contrario è buona cosa intervenire nelle fasi iniziali, prima che i sintomi si cronicizzino.
Cordialmente
Dott.ssa Annalisa Caretti.
2 SET 2016
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Buon giorno Serena,
francamente non comprendo la posizione della Collega. Io cercherei invece di aiutarLa ad elaborare il lutto che pare essere la ragione delle Sue "abbuffate compulsive".
Lei inoltre dice che ha già sofferto di anoressia. È evidente che il Suo problema è proprio legato alla figura materna (il cibo!).
Quindi, a mio avviso, sarebbe prezioso l'aiuto di un bravo terapeuta che la sostenga in primis nell'affrontare questo grave lutto, e poi ad affrontare e risolvere in generale le ragioni profonde dei disturbi alimentari, che sono sempre legati ai rapporti profondi, inconsci, con la figura materna. Con la Mamma.
L'attuale disturbo, più che un'elaborazione del lutto mi sembra piuttosto sia una manifestazione, riacutizzata dalle circostanze, del più generale disturbo alimentare, che è un sintomo di un conflitto inconscio che si manifesta appunto con il disturbo alimentare. La esorto ad affrontare con una psicoterapia sufficientemente intensa questo nodo irrisolto che, diversamente, continuerà magari con alterne vicende e manifestazioni.
Resto a Sua disposizione e La saluto con molta cordialità.
Dr. Marco Tartari, Asti
1 SET 2016
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Gentile Serena,
è comprensibile che questo evento triste e traumatico abbia potuto comportare una modalità di riacutizzazione del suo precedente disturbo alimentare.
Qui non si tratta di controllare il dolore per questo lutto ma di elaborarlo che è una cosa diversa e prevede di poterne parlare con un terapeuta quale persona sensibile e competente potendolo condividere ed essendo aiutata a capirne il collegamento col suo sintomo.
D'altra parte non vedo perchè questo lavoro debba essere considerato prematuro se lei ha già chiari segnali di sofferenza.
Le suggerisco, possibilmente, di contattare il terapeuta che l'ha seguita in precedenza oppure, se ciò non è possibile, un altro che le ispiri sufficiente fiducia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
1 SET 2016
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Buongiorno Serena,
Può provare a fare un colloquio con il suo terapeuta e vedere con lui cosa succede, sarà più facile aprirsi con una persona che le è familiare. In bocca a lupo, Dott.ssa Valeria Bugatti
1 SET 2016
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Cara Serena,
la perdita della mamma è un evento che colpisce profondamente e il grande dolore che lei prova, insieme a tanti altri contenuti ad esso agganciati, necessitano di un luogo dove poter essere raccontati, condivisi e compresi. Il luogo di cui parlo è la relazione terapeutica, dove lei potrà anche comprendere ed essere aiutata a superare, il meccanismo che la spinge al sintomo alimentare. Le consiglio di non esitare a rivolgersi al terapeuta che l'ha già seguita in passato o ad un'altro con cui sente di poter intraprendere questo cammino.
cordiali saluti
dott.ssa Alessandra Moranzoni, Varese
31 AGO 2016
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Buongiorno gentile Serena,
il suo grave lutto è molto recente e probabilmente l'acutizzarsi del disturbo alimentare - di cui le abbuffate sono una sfaccettatura, un'evoluzione del precedente - potrebbe essere una sua modalità per difendersi, per sopravvivere al dolore e alla sofferenza che prova. Il mio suggerimento è di ritornare dal professionista con cui precedentemente ha fatto psicoterapia e che la conosce molto bene nei suoi meccanismi inconsci.
Cordiali saluti
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma