Superare i traumi con il metodo EMDR

L'Emdr è una tecnica terapeutica psicologica usata per superare traumi creata nel 1987 dalla dottoressa Francine Shapiro. 

9 OTT 2013 · Ultima modifica: 12 GEN 2021 · Tempo di lettura: min.
Il metodo EMDR fu creato nel 1987 dalla dottoressa statunitense Francine Shapiro

L'EMDR (acronimo in inglese di Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è una tecnica terapeutica psicologica usata per superare traumi. Il metodo fu creato nel 1987 dalla dottoressa statunitense Francine Shapiro che da allora non ha smesso di sviluppare gli studi su questo tema. È investigatrice Senior presso l'Istituto Mentale di Palo Alto, California, e autrice di articoli, saggi e del libro "Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso movimenti oculari" (Guilford Press, 1995).

Che cos’è l’EMDR?

L'EMDR è un modello di psicoterapia complesso che integra elementi e componenti di diversa provenienza con il fine di accelerare il trattamento di patologie nei disturbi da stress post traumatico, per esempio. Come affermò Francine Shapiro in un'intervista, "i movimenti oculari sono solo un componente di quest'intervento che riunisce aspetti di terapia psicodinamica, cognitiva, comportamentale, esperienziale e la terapia orientata al corpo. Ognuno di questi aspetti dà il suo contributo". Nell'EMDR si usa inoltre la stimolazione bilaterale tramite movimenti oculari, suoni o picchettamenti (tapping), con i quali si stimolano entrambi gli emisferi cerebrali.

Francine Saphiro e le basi dell’EMDR

Francine Saphiro iniziò a teorizzare il metodo EMDR quando, durante una passeggiata in un parco, iniziò a notare che il movimento degli occhi da destra verso sinistra, aiuta a ridurre le emozioni negative legati a ricordi traumatici. Partendo da questo presupposto iniziò a ipotizzare che il movimento degli occhi può essere un fattore neuropsicologico che aiuta la comunicazione e lo scambio di informazioni tra i due emisferi del cervello. Da queste considerazioni sviluppò il suo metodo che prevede di elaborare riconnettere le emozioni negative a una nuova struttura cognitiva basata su pensieri adattivi.

come funziona EMDR

Come funziona l’EMDR? Il processo di elaborazione

L’EMDR come abbiamo visto è un acrononimo inglese per indicare la desensibilizzazione e la rielaborazione attraverso i movimenti oculari e che serve per elaborare e superare lo stress, in particolare lo Stress post-traumatico. Attraverso la desensibilizzazione i ricordi perdono la loro carica emotiva negativa e grazie alla ristrutturazione cognitiva che ne consegue, i pensieri diventano meno ossessivi e più adattivi, permettendo così di cambiare prospettiva sulle cose.

L’EMDR infatti si basa su un metodo chiamato modello di elaborazione adattiva dell’informazione (AIP). Questo modello parte dal presupposto che l’evento traumatico che il soggetto ha vissuto, venga conservato nella memoria insieme alle emozioni, effetti congnitivi e sensazioni fisiche negative che tale evento ha causato, rimanendo in qualche modo congelati in questa visione disfunzionale, senza possibilità di mettersi in contatto con altre informazioni utili nella memoria o nel cervello. Queste informazioni restano pertanto congelate nelle reti neuronali poiché non vengono elaborate, e possono rimanere anni incastrate nel cervello e sfociare in malessere mentale o fisico, causando un profondo disagio nel soggetto che può portare a patologie come per esempio disturbo post traumatico da stress o altri disturbi.

L’EMDR agisce proprio su questo punto: ovvero cerca di ripristinare la normale elaborazione delle informazioni per creare una visione visione più adattiva e funzionale delle diverse connessioni. Infatti l’EMDR prende in considerazione i diversi aspetti di un evento stressante:

  • aspetti comportamentali
  • Aspetti emotivi
  • Aspetti neurofisiologici
  • Aspetti cognitivi.

Attraverso un protocollo specifico il terapeuta elaborarà con il paziente questi aspetti per creare uno schema cognitivo nuovo che elimini gli elementi disturbanti e proponga uno schema emotivo e comportamentale positivo. La particolarità di questo metodo risiede proprio nel fatto che è svincolato dall’elaborazione verbale: l’EMDR infatti propone altre tecniche di esposizione che permettono di elaborare e gestire le proprie emozioni (attraverso i movimento oculari o altre forme di stimolazione alternata).
psicoterapia emdr disturbo stress post traumatico

Per quali disturbi si utilizza?

Attualmente l'EMDR è, insieme all'esposizione prolungata, il primo trattamento scelto per la sua efficacia contro il Disturbo da Stress Post Traumatico (PTSD). Costituisce un'alternativa psicoterapeutica efficace e dai risultati duraturi non sono per pazienti affetti da PTSD, ma anche per disturbi associati a tutto lo spettro traumatico. Si utilizza solitamente per vittime di violazioni, assalti o altre situazioni violente ed è stato usato per interventi in situ in luoghi colpiti da disastri naturali o provocati dall'uomo.

Francine Shapiro chiarisce che l'EMDR non è solamente efficace in trauma profondi: "Non deve trattarsi della grande 'T' come nel caso di un Trauma di una violazione ma può essere una 't piccola', il trauma di umiliazione dell'infanzia o l'abbandono". Situazioni ai quali si può sommare il dolore, le fobie, disturbi di panico e ansia, dolore cronico o abuso di sostanze.

L'EMDR e il trauma

Il trauma è, per l'EMDR, un'informazione immagazzinata nel cervello in maniera disfunzionale, a causa di un'esperienza negativa. Essendo archiviata in questo modo non può essere utilizzata né integrata nell'esperienza quotidiana del soggetto e, di conseguenza, si converte nella causa dei sintomi del paziente. Il ricordo resta associato al momento in cui si venne vissuta quest'esperienza traumatica.

In questo modo, quando si è davanti a una situazione simile e legata all'esperienza traumatica, la persona patisce una reazione che va dal malessere alla paura, al rifiuto o all'ira, producendosi inoltre blocchi a livello muscolare o fisiologico. Il lavoro del terapeuta di EMDR consiste nell'aiutare il paziente a reintegrare l'avvenimento traumatico affinché non continui a causare dolore e sofferenza.

I traumi trattati con la terapia EMDR in psicologia

I traumi trattati con l’EMDR sono sia traumi di una certa gravità, i cosiddetti grandi traumi (ovvero quelli che minacciano l’incolumità di una persona e che lasciano ferite profonde), sia traumi più lievi, i cosiddetti piccoli traumi (ovvero quelli che possono aver causato sensazioni negative legate per esempio a umiliazioni o mancanze da bambini o sul posto di lavoro o in una relazione, etc).

Vediamo  alcuni esempi di traumi che possono essere approfonditi con la tecnica EMDR:

  • traumi causati da un incidente stradale o di altra natura, ma di grave entità
  • Traumi derivanti da abusi
  • Traumi dovuti a disastri naturali
  • Traumi alla base dei disturbi alimentari
  • Traumi legati al lutto o alla perdita di persone care
  • Traumi infantili
  • Traumi legati a umiliazioni o mancanze da bambini o adulti.

In generale pertanto l’EMDR viene utilizzata per curare il disturbo post-traumatico da stress che si può verificare in seguito ai sopra citati traumi. Ovviamente è da sottolineare che non tutte le persone reagiscono allo stesso modo davanti a un trauma o un evento negativo: ci sono diverse variabili che influiscono sull’elaborazione e superamento di un trauma (dal contesto, alla gravità del trauma, etc). In alcuni casi si può anche riuscire a recuperare da soli l’equilibrio e ritornare alla vita di tutti i giorni in maniera più o meno rapida. In ogni caso è sempre bene ricordare che se la situazione nella quale viviamo ci provoca malessere o se non riusciamo a scorgere una via d’uscita è sempre meglio chiedere aiuto (sia a persone che ci sono vicine sia a un professionista).

fasi metodo emdr

Le fasi delle sedute EMDR

Esistono otto fasi in cui si sviluppa una seduta EMDR che sono definite da un protocollo standard che normalmente si sviluppa in forma individuale (anche se in alcuni casi è stato realizzato anche in gruppo). Il numero di sedute da realizzare è ovviamente connesso a questo fasi, ma può variare molto da persona a persona poiché ognuno reagisce diversamente a tale trattamento. Vediamole più da vicino.

Fase 1

La prima fase della tecnica EMDR consiste nello studio della storia clinica del paziente (anamnesi) per valutare il piano terapeutico che è necessario seguire. Fondamentalmente questa fase il terapeuta dovrà verificare qual è il tipo di trauma che ha causato il disturbo nel paziente e l’idoneità di quest’ultimo nella prosecuzione di tale trattamento (che può dipendere dalla stabilità emotiva del paziente, dalle sue risorse personali e dal momento emotivo in cui si trova). Se tutti questi passi vengono confermati si procederà alla seconda fase del metodo EMDR

Fase 2

Nella seconda fase dell’EMDR, il terapeuta preparerà il paziente al trattamento informandolo sulle teorie, su come funziona il trattamento e sugli eventuali disturbi che il trattamento potrebbe portare con sé (anche se non sono stati evidenziati effetti collaterali per quanto riguarda questo metodo, alcuni pazienti hanno confermato di sentirsi affaticati o particolarmente tristi e addolorati emotivamente dopo le sedute. Queste sensazioni sono riconducibili alle intensità delle emozioni provate durante la seduta a causa dell'emergere del ricordo dell’evento traumatico).

Fase 3

La fase 3 dell’Emdr consiste nell’approfondimento, definizione e valutazione del ricordo del trauma, insieme a tutto il bagaglio di emotivo e psicofisico che esso comporta.

Fase 4

Una volta definito il ricordo traumatico e le sue conseguenze, nella fase 4 dell’EMDR si metterà finalmente atto ciò che viene chiamata desensibilizzazione che verrà realizzata attraverso la stimolazione oculare. Al paziente verrà chiesto di focalizzarsi sul ricordo traumatico vissuto e contemporaneamente di seguire i movimenti delle mani del terapeuta al fine di eseguire i movimenti oculari suggeriti dal terapeuta. Questi movimenti oculari ritmici che vengono realizzati nel momento dell’evocazione del ricordo traumatico dovrebbero aiutare a rielaborare le informazioni legate a tale evento, che erano rimaste congelate fino a quel momento, permettendo così la loro elaborazione corretta e l’allentamento delle emozioni negative. Come abbiamo già detto previamente l’EMDR esula dalla comunicazione verbale e pertanto può essere molto più immediata e meno codificata per essere messa in pratica. Non vengono usate solo stimolazioni oculari ma anche altri tipi di stimolazione alternata destra/sinistra, per esempio toccando le mani del paziente in modo alternato, per facilitare la comunicazione tra i due emisferi cerebrali.

Fase 5

Nella fase 5 dell’EMdr il terapeuta inizia la ristrutturazione cognitiva dell’evento traumatico. Come abbiamo visto nei precedenti paragrafi, la terapia EMDR attraverso l’elaborazione del ricordo vuole aiutare il paziente a cambiare prospettiva e a trasformare i ricordi negativi e ossessivi in pensieri adattivi. In questa fase si inizia pertanto a modificare la visione dell’evento in questa direzione attraverso le stimolazioni oculari o alternate.

Fase 6

Nella fase 6 dell’EMDR il terapeuta elabora una scansione fisica dell’evento traumatico: ovvero conferma con il paziente che non continuino a sussistere effetti fisici nel momento in cui il paziente ripensa all’evento stressante.

Fase 7

Nelle settima fase del trattamento EMDR ci avviciniamo alla chiusura dello stesso e pertanto ci troviamo nel momento in cui il terapeuta deve verificare lo stato di equilibrio del paziente. In questa fase il paziente dovrà impegnarsi a tenere un diario per una settimana nel quale dovrà annotare tutte le informazioni sulle sue emozioni, sensazioni, pensieri, immagini, sogni, etc che possono essere ricondotti all’evento traumatico.

Fase 8

L’ultima fase del metodo EMDR consiste proprio nell’analizzare ciò che il paziente ha provato nell’ultima settimana per verificare se sono comparse nuove sensazioni o disturbi legati appunto all’evento, o se invece la ricostruzione cognitiva ha portato a valutare in maniera adattiva ciò che è successo.

Emdr pro e contro

Pro e contro EMDR

Esistono alcune controversie che potremmo definire pro e contro dell’EMDR, nonostante questo tipo di trattamento sia assolutamente avvallato da tutte le associazioni ufficiali e governative per il trattamento del disturbo da stress post traumatico. Alcune controversie riguardano il fatto che tale metodo sia ancora abbastanza recente e non sia stato dimostrato che sia più efficace di altri metodi oltre al fatto che in alcuni casi può provocare reazioni emotive un po’ più forti, proprio dovute all’intensità delle emozioni che il ricordo traumatico risveglia. Ma vediamo più da vicino alcuni pro e contro legati a questa terapia.

Efficacia

La stessa dottoressa Shapiro indicò il grado di efficacia dell'EMDR per il trattamento dello stress post traumatico, riferendosi agli studi di Marcus, Rothbaum y Scheck: "La media riguardante il trattamento del TEPT è che l'84-90% dei pazienti smette di soffrire di PTSD in tre sessioni di 90 minuti di EMDR". Nel 2002, il Consiglio Nazionale di Salute Mentale d'Israele indicò l'EMDR come uno dei tre trattamenti migliori per le vittime di terrorismo. Allo stesso modo, altri paesi come Irlanda del Nord e Stati Uniti lo considerano uno dei metodi più efficaci per trattare il PTSD in pazienti che hanno sofferto situazioni di estrema violenza.

Metodo Evidence Based


L’EMDR è ritenuto un metodo evidence based, ed è riconosciuto come terapia per il trattamento dello stress post traumatico sia dalla American Psychological Association, American Psychiatric Association, dall’OMS (organizzazione mondiale della sanità) e dal ministero della salute italiano. Alcune ricerche hanno dimostrato come tale terapia riesca ad agire in una maniera più rapida sul disturbo da stress post traumatico in comparazione con altri tipi di terapia che possono tardare anche anni nel risolvere il problema oltre al fatto di essere una delle prime terapie che prende in considerazioni i cambiamenti neurobiologici durante le sedute di terapia (e lavorando proprio sulle strutture e sul funzionamento cerebrale).

Controindicazioni

Per quanto riguarda controindicazioni o effetti collaterali non sembrano emerse evidenze scientifiche riguardo alla possibilità di effetti collaterali o controindicazioni. L’unica cosa che è stata riscontrata in qualche paziente sono stati momenti di affaticamento o di dolore emotivo intenso. Questi stati d’animo sono dovuti principalmente al fatto che rivivere il ricordo traumatico può essere doloroso e che pertanto durante la terapia le sensazioni che emergono possono essere di un’intensità molto alta e pertanto portare a questo tipo di sensazioni (come per esempio l’emergere di sogni vividi o il ricordo di nuovi eventi traumatici o vertigini). Per questo è importante la valutazione che si realizza nella fase II dell’EMDR che permette al terapeuta di analizzare che la persona sia idonea per questo tipo di terapia e che sia stabile emotivamente.

Controversie teoriche e studi

Le controversie teoriche riguardo l’EMDR mettono in dubbio principalmente la super efficacia di questo trattamento per la cura del disturbo post traumatico da stress rispetto ad altri trattamenti e alla sua capacità di risolvere rapidamente questo disturbo.

Altri punti che vengono messi in discussione sono:

  • la denominazione di terapia psicologica di tale trattamento che per molti viene considerata più una tecnica da inserire nella prassi terapeutica, più che una terapia a sé stante
  • Il fatto che non ci siano ancora dati certi che confermino la migliore comunicazione tra gli emisferi del cervello e i cambiamenti neurobiologici che questa tecnica vuole introdurre.

In realtà essendo una tecnica relativamente nuove, probabilmente arriveranno conferme e nuovi dati nel corso degli anni, anche se come abbiamo già accennato previamente, tale metodo è stato comunque ufficializzato come metodo efficace nella cura del disturbo da stress post-traumatico dagli enti ufficiali.

Terapeuti e costi EMDR

I costi delle sedute dell’ EMDR possono variare a seconda del numero di sedute, la durata del trattamento, il dottore e la clinica a cui ci si rivolge. Si consiglia pertanto di consultare l’elenco degli specialisti in EMDR  nella propria zona per poter richieder un preventivo ed informazioni dettagliate. 

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Bibliografia

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Commenti 5
  • Federica Bernardo

    A Tricase in provincia di Lecce ci sono psicologi che la praticano?

  • Fiore Francesco

    Dove possiamo trovare psicologi che usano il metodo Emdr in provincia di Bari?

  • Fiore Francesco

    L'Emdr è un metodo che tutti i psicologi sanno?

  • Utente a caso

    Psicologi vicini a voi che trattano traumi psicologici: https://www.guidapsicologi.it/trauma-psicologico-vsubservizi-3109.html

  • giuseppina magatti

    Emdr puo'essere somministrato solo dallo psicologo?

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