Sesso e cuore tra 50 e 90 anni

Dopo i 50 anni uomo e donna si trovano di fronte a cambiamenti sessuali e affettivi importanti. Ecco un'esauriente intervista con la dott. Brunialti sull'argomento.

12 FEB 2014 · Tempo di lettura: min.
Sesso e cuore tra 50 e 90 anni
Successe nel 1992, più di vent’anni fa. Ero da tempo Psicologa e Psicoterapeuta, stavo concludendo i quattro anni di specializzazione in Sessuologia Clinica e dovevo scegliere l’argomento della tesi. C’era una tematica di cui nessuno parlava, la sessualità dopo i 50 anni.A quell’epoca, è come se fossero trascorsi 1000 anni, con la menopausa si riteneva chiuso l’interesse femminile verso la sessualità e la coppia. Era un argomento ancora tabù; non per me però.

Occupandomi anche di formazione nelle case di riposo - ben conoscevo gli amori degli anziani, i loro desideri, le avances, il costituirsi di coppiette, le gelosie. Un passo molto importante è avvenuto quando presso l’Università della Terza Età di Trento ho potuto tenere per tre anni un corso seminariale su “La sessualità dopo di 60 anni”. Numerosa e vivace la partecipazione, con studenti donne e uomini anche 80enni...

Oggi l’argomento non è più un tabù, tuttavia molto c’è ancora da fare per il ben-essere sessuale e affettivo dopo i 50, per la qualità della vita intima conclusa la fase procreativa.      

Come cambia l’affettività con il passare degli anni? Qual è il ruolo della vita affettiva, emotiva e psichica in quella che comunemente viene chiamata “terza età”?

Da molti anni mi occupo di persone, di quel nucleo tenero e riservato oppure problematico che ognuno protegge dentro di sé. L'affettività e la sessualità abitano lì. Facciamo uno zoom sull’età che va dai 50 ai 90 anni, quella fase di vita che ne comprende almeno altre quattro, una ogni dieci anni.

Nella seconda metà della vita si passa attraverso vari decenni: i rampanti post 50, nei quali con determinazione si contrastano i mutamenti del corpo; gli agili 60 distribuiti tra nipoti, coniuge, divorzi, nuovi amori, qualche acciacco; i 70 tra affettività, speranze e riprogettazione della vita; gli 80, i 90 ... dipende dalla salute... una nuova fidanzata o la badante?

A nessuna età si può vivere senza amore, senza riceverne e darne, nella coppia o al proprio gatto, nel volontariato o ai nipoti. Le strade della sessualità invece sono più complesse e fragili, fanno i conti con mille variabili, ma in ogni caso ognuno di noi vive ogni età della vita come uomo o come donna, come essere sessuato. Avere o no rapporti e comportamenti sessuali dipende da vari fattori: la salute innanzi tutto, il proprio rapporto con la sessualità considerata come risorsa o come difficoltà, l’accettazione del corpo e dei cambiamentinormali o patologici a cui esso va incontro, essere in una coppia intimamente affiatata da tempo, l’accordo della coppia fuori dalle lenzuola, l’entusiasmo di un nuovo amore.. .

Come vivere serenamente i cambiamenti del proprio corpo e condividere serenamente l’intimità con qualcun altro?

I cambiamenti del corpo sono inevitabili. Il volto, la forza fisica, l’attività cardiaca e polmonare... ma anche la vagina e il pene, vanno incontro a cambiamenti. Eppure, come si fa di necessità virtù adattandosi positivamente al tempo che passa (perché è quello che ci mantiene vivi!), altrettanto si impara ad amare un corpo - il proprio, quello dell’altro - che mostra i segni del tempo, ma che appartiene a una persona che nonostante tutto per qualche motivo ci piace.Bisogna pur dire che oggi i progressi della medicina prevengono, riducono, curano l’invecchiamento, così come gli stili di vita. Per quanto riguarda la sessualità, ne parliamo in conclusione.

Come mai alcune persone sono ancora interessate alla coppia e alla sessualità e altre no?

La sessualità e la capacità di manifestazioni affettive sono frutto innanzi tutto dell’educazione che si è ricevuta nella famiglia d’origine, differente per figlie femmine e maschi. Nel rievocare la propria infanzia, frequentemente le persone di una certa età mi confidano una non-educazione sessuale fatta di silenzi pieni di imbarazzo, mi riferiscono una relazione genitori-figli con pochi gesti affettivi seppure ricca di amore, di una religiosità orientata al peccato. Parlano di stereotipi e pregiudizi relativi alla sessualità femminile, considerata soprattutto procreativa e di "servizio dovuto" al marito; e al contempo di stereotipi relativi alla sessualità maschile e al “bisogno” che i maschi hanno, che legittimavano comportamenti di sopraffazione o di sesso senza tenerezza. In queste rievocazioni emergono aggressività e risentimento, verso i propri genitori, verso la Chiesa. Ma poi compare una riflessione: tutto ciò era frutto dell’epoca.Però l’educazione ricevuta non è in grado di condizionarci completamente. Il presente della persona ultra 50enne dipende molto dal “lavoro” che essa ha fatto su di sé per liberare le parti imprigionate, per godere della creatività del corpo, per permettersi di provare fiducia verso un’altra persona, per “darsi” senza dipendere né possedere. Questo percorso di crescita dura tutta la vita e porta i suoi frutti migliori proprio dopo i 50. Non dimentichiamo anche che chi nel ’68 aveva 20 anni, oggi ne ha 65 e dunque a questa età può raccogliere frutti importanti non solo dell’impegno personale, ma anche di una fase sociale di maggiore libertà nella sessualità e nelle relazioni uomo-donna.

E così l’esperienza ci dice che le associazioni per gli anni d’argento possono diventare positive occasione di socializzazione, di affettività, di sessualità (come del resto le Residenze per Anziani) .

Cosa fare della sessualità e della affettività se si è soli?...

Distinguerei l’essere soli dal sentirsi soli.

E’ piuttosto comune sentirsi soli anche dentro un matrimonio, quando è ormai vuoto di sentimenti e mantenuto in piedi per motivi di convenienza o di abitudine. Nel caso della donna, se per lunghi anni ha vissuto la sessualità come imposizione da parte del marito, ora lo ricambia con risentimento e rabbia a lungo covati e che la portano a disprezzare esplicitamente le proposte sessuali o i gesti di affetto dell'altro, a ridicolizzarli di fronte ai figli; a negarsi con freddezza; a riservare i tempi della tenerezza per i nipoti. Nell'uomo il distanziamento affettivo e la rinuncia ai gesti sessuali sono dovuti più spesso alla noia della consuetudine; alla scarsa attrazione fisica per una partner non tanto invecchiata ma "trascurata"; alla paura del fallimento; alla fatica verso un linguaggio affettivo mai veramente appreso. E’ la solitudine nella coppia.

Un'attenzione tenera va riservata alle persone proprio concretamente sole. Incontro per lo più donne vedove, che dopo anni di famiglia e di coppia, si trovano ora a fare i conti con una tavola inutilmente apparecchiata, con un letto vuoto, con i figli lontani o affettivamente assenti.Ma ci sono anche anziane non sposate perché non hanno mai trovato la persona giusta. O “vecchi ragazzi” che hanno vissuto con la madre fin quando lei e loro sono diventati anziani.Per quello che non hanno avuto, o per ciò che hanno perduto, esprimono sentimenti intensi di rimpianto, "ormai il tempo è passato". Ognuno di loro è chiamato ora a re-inventarsi una vita relazionale e con qualche affetto; i gruppi di attività motoria, i viaggi organizzati, le associazioni, il volontariato aiutano. Loro hanno bisogno di offrire qualche tipo di amore per evitare che il cuore rinsecchisca.Gestire la sessualità quando si è in qualche modo soli è semplice se non c’è desiderio, se la si considera una porta chiusa. Se al contrario il desiderio c’è, ognuno troverà una via personale che gli eviti di diventare acido o invidiosa.

E’ possibile innamorarsi nuovamente a una certa età? E i figli cosa diranno?

Sì, certo! Ad ogni età è possibile l’innamoramento, dalla prima infanzia all’ultima età. L'apertura a nuovi sentimenti è sempre magica. Quando invece l'incontro è razionale e calcolato, esso rappresenta un'alleanza tra due solitudini, peraltro legittima. Si chiede all'altro di colmare il vuoto della propria vita, di confermare la propria capacità di seduzione. Ma nessuno, tranne se stessi, ha il potere di farlo. È questa una delle cause dell'insuccesso dei tentativi amorosi ad una certa età.

Per le coppie che si creano dopo i 50 anni, in quest’ ultimo periodo si fa strada una nuova modalità di “stare assieme”: ognuno a casa propria. Pur amandosi e trascorrendo molto tempo insieme, i due sono ben consapevoli che non è possibile rinunciare a certi territori personali, perché la rinuncia minaccerebbe la propria stessa identità e dunque distruggerebbe anche il rapporto. Più frequentemente sono le donne a tracciare confini. In questi ultimi decenni si sono aperti per loro nuovi spazi di vita ed opportunità di autorealizzarsi e quindi intendono salvaguardarli; ma l'uomo, non preparato a questa nuova modalità relazionale, può impaurirsi e allontanarsi.

L'altro elemento con il quale occorre fare i conti sono i figli, ormai adulti e talvolta loro stessi genitori. Con la loro presenza sempre più prolungata in famiglia, con le loro esigenze di accudimento dei nipoti rappresentano un limite alla libertà della madre e della coppia: di viaggiare, di utilizzare per sé il tempo. E non si parli poi della loro sessualità. . .

Ridicolizzazione, presa in giro, mancanza di rispetto per la privacy del genitore nascondono in realtà la gelosia dei figli, la paura dell’abbandono o interessi materiali, ma anche pregiudizi duri a morire.

In questa rassegna di nuove possibili forme di innamoramento e di amore non sottovalutiamo situazioni assai vicine alla circonvenzione di incapace, quando il “grande anziano” si infatua della badante e destina a lei gran parte delle sue risorse economiche. Diventa difficile anche il rapporto con i figli, giustamente preoccupati; e d’altra parte il novantenne intende ad ogni costo vivere quest’ultima possibilità che la vita gli offre, nella quale spesso i gesti di accudimento vengono riempiti di una intensa sensualità. Si tratta di una situazione di grande complessità, che va gestita con delicatezza.

A questo proposito quali sono i pregiudizi sociali che condizionano la sessualità dell’anziano? Esiste un diritto alla sessualità?

Può sfatare alcuni “miti” relativi alla sessualità nella terza età, come i seguenti:-­‐ gli anziani non devono esprimere desideri sessuali, è immorale. La vita dell’anziano dovrebbe essere asessuata-­‐ le variazioni e l'alterazione del corpo, portano ad un abbassamento del livello di attrazione fisica e di espressione sessuale

  •  la sessualità cessa a 60 anni
  • nell’età avanzata gli individui non sono sessualmente desiderabili e non provano desiderio sessuale
  • nell’età avanzata non si è sessualmente capaci.

La sessualità è presente in ogni età della vita, sia pure con caratteristiche diverse. Ma non sempre nella storia questo è stato riconosciuto. Si pensi alla sessualità infantile, totalmente ignorata fino a Freud ma ben conosciuta dalle nutrici.

La sessualità non è semplice voglia fisica. E’ desiderio, attrazione, eccitazione; esse nascono nella mente e nel cuore, ad ogni età. I gesti sessuali sono un diritto, certamente sempre nel rispetto dell’altro e della situazione; mai un dovere. Fa dispiacere quando i pregiudizi limitano o banalizzano le manifestazioni sessuali compiute ad una certa età, come se la sessualità fosse solo per giovani belli e sani. E pensare che studi recenti rilevano come la sessualità migliore si ha dopo i 45 anni! Fortunatamente programmi televisivi, giornali e riviste stanno contribuendo al superamento di schemi mentali arcaici, in Internet i Blog dedicati agli over 50 fanno la loro importante parte, come del resto il fatto che i 60-70enni di oggi sono pieni di energia, di voglia di vivere parlare viaggiare ballare.Gli stereotipi e i pregiudizi enfatizzano certe difficoltà o necessità di cambiamenti che si possono incontrare dopo i 50, ma posso assicurare che per quasi tutto c’è rimedio.

A quali difficoltà sessuali e affettive si riferisce in specifico?

Quando la persona e la coppia adulta, ma anche quella molto anziana, decidono di rivolgersi alla Sessuologa clinica, lo fanno per superare alcuni problemi affettivi e/o sessuali, ma anche per migliorare la qualità dell’intimità, per adattarla alla nuova fase di vita. Ed è possibile ottenere risultati veramente interessanti. Ricordo con piacere una coppia oltre i 70 anni che si presentò per risolvere un problema di mancanza di orgasmo nella donna nel rapporto sessuale (e ce la fecero!).Nel caso della coppia oltre i 50 anni o anche molto anziana, l'esperienza clinica mi porta a riscontrare con maggiore frequenza le seguenti problematiche.

1. La mancanza di desiderio, soprattutto femminile, legata a problemi di salutefisica, alla depressione, ma anche a risentimenti antichi verso il coniuge e tenuti per anni sotto controllo, un controllo che cede coll'accumularsi del tempo, con l'avanzare dell'età, con l'indebolirsi dell'autorità del marito.

2. Le caratteristiche dei preliminari, spesso classicamente troppo meccanici o veloci per la partner femminile, oppure vissuti come troppo "stiracchiati" dalla donna adulta o anziana ormai pratica dei meccanismi del proprio funzionamento; la necessità dell'uomo di una certa età di "essere aiutato" ad attivare i meccanismi fisiologici rallentati dall'età.

3. La pesantezza della ripetitività: superati gli stereotipi e raggiunto nel tempo un buon grado di intimità, alcune coppie anziane manifestano il desiderio di esplorare una strada di creatività nel gesto sessuale.

4. I meccanismi della penetrazione e dell'orgasmo, che vanno "adattati" alle modificazioni fisiologiche, senza continui confronti con la sessualità dei trent’anni.

5. L'alleanza di un membro della coppia con i figli, con la conseguenza di svalutare o escludere l'altro dalla relazione a due, ridicolizzandone il trasporto affettivo e/o il desiderio sessuale.

Occorre evitare la rassegnazione, metterci mano, se necessario rivolgersi allo specialista.

Cos’è possibile fare per supportare e vivere serenamente la propria sessualità nella terza età?

Partiamo dal più concreto. Ecco alcuni suggerimenti che giovano: l’esercizio fisico (produce endorfine), le manifestazioni affettive reciproche (si nutre la fiducia), una cura del corpo che non sconfina nel maniacale, una regolare attività sessuale penetrativa o non (mantiene il livello ormonale), variazioni creative nell’attività sessuale, l’utilizzo di lubrificanti contro la secchezza vaginale, l’uso - se occorre - delle “pillole blu” per l’uomo, la consulenza presso Sessuologi certificati quando permangono nel tempo disturbi importanti quali calo del desiderio, aggressività reciproca, assenza di affettività, alleanza con i figli ed esclusione del/la coniuge dalla relazione.

Ad un livello più profondo: nella sessualità l'identità personale e l'intimità della coppia vengono messe alla prova. La serenità nell’esperienza del piacere erotico è il punto di arrivo di un percorso di maturazione di vita. Quando questo accade, ci si può permettere - a qualsiasi età - il gioco della seduzione; attrarre a sé l'altro, avvicinarsi e allontanarsi, diventano ingredienti deldesiderio reciproco, gioco consapevole e non manipolatorio. E’ a questo punto che tenerezza ed erotismo giungono a coesistere armonicamente nella fase matura della coppia, facendosene un baffo dei mutamenti del corpo. Scarso desiderio sessuale, eiaculazione precoce o ritardata, assenza di orgasmo... rispecchiano qualche disfunzione relazionale o sessuale della coppia oppure di uno dei due. Attraverso una specifica “psicoterapia sessuale breve” è possibile ottenere ottimi risultati.

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Scritto da

Dott. Carla Maria Brunialti

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Commenti 8
  • Monica Muzio

    Gentile dottoressa, ho 50 anni, ho sempre avuto difficoltà ad esprimere la mia sessualità in età più giovane e ho perso la verginità a 36 anni... Ora mi sento libera e mi sono innamorata di un uomo di 87 anni in piena salute, molto intelligente. Che ha preso la mia mente e il mio cuore.. Purtroppo non posso vivere questa storia in quanto la nipote lo reprime per paura del giudizio delle persone. Lui ha già lasciato tutto il suo patrimonio a loro e io sono d'accordo.... Vorrei solo vivere questa storia. É molto triste, c'è tanto pregiudizio. Un caro saluto grazie per parlarne.. Vorrei parlarne con lei

  • Antonio Protopapa

    E' la prima volta che viene esposta una tematica così importante , per me che ho 80 anni. In questa sua analisi , spicolosamente veritiera, ho trovato quello che cercavo. Grazie

  • Olga Flores

    Complimenti grazie ho letto molto volentieri l'articolo.

  • carla maria brunialti

    Importanti e interessanti i commenti! Comprendo le difficoltà a cui accennate, molte delle quali sono dovute ai pregiudizi. Anche quelli della propria compagna purtroppo. Tenere al caldo l'amore e la sessualità, nelle varie forme possibili e compatibili con l'età, è fondamentale per la gioia di vivere. Che nessuno abbandoni la speranza. Dott. Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, sessuologa clinica, psicologa europea

  • Graziano Mazzuoli

    Nella sua relazione ho trovato dei pensieri adatti al mio caso, e cioè io tengo 83 anni e tengo un grande desiderio di coccolha ,e mia moglie che ha 80 anni mi dice che alla nostra età queste cose non si fano più siamo in continuazione a litigare, io gli voglio ancora bene e tengo pauraa che un giorno debba fare qualche pazzia di abbandonarla perchè a me mi piace ncora se pure mi fa vivere una vita tremendemente invivibile, se può mendi un messaggio lei a mia moglie il suo nome è giovanna , la saluto e la ringrazo avrei molte cose da dirle se apre il mio blog traverà pure degli articolii che trattano l'argomento

  • Manlio Gianquinto

    Pensavo che x noi 20enni del 1968 oggi 70 fosse arrivato il *momento dell' Eutanasia sessuale*. Da sempre leggo e sento che GIOVANE=AMORE quante illusioni delusioni sogni INFRANTIsentimentali e sessuali! BISOGNA INVENTARE IL "MINISTERO DEL RISARCIMENTO SENTIMANTALE/ SESSUALE' xe la vita senza QST CSA che nn si vede con la tac-pet CHE SI CHIAMA AMORE È INUTILE RIDICOLA FATICA! grazie Manlio

  • luigi ballabio

    faccio sesso e anche autoerotismo molto di frequente 3/4 volte alla settimana ho 72 anni ho una fantasia erotica molto attiva cosa può provocare alla mia salute (cuore) una cosi intensa sessualità?? è dannosa o no grazie ? ballabio

  • Salvatore Sammartino

    La potenza dell'Amore: quando siamo attratti misteriosamente da una persona speciale si attivano gli stessi percorsi neuronali delle strutture cerebrali di quando siamo sotto effetto di cocaina, ma a differenza della droga l’amore infonde una straordinaria euforia senza trasgredire alcuna legge e non causa danni fisici. Si dice che l’amore confini con la follia, ma è una forma di follia positiva perchè stimola le parti creative di noi stessi. È un sentimento che ci fa perdere la testa, il controllo, le inibizioni. E meno male. Per farci trovare un pò di libertà, sciogliere parti di noi altrimenti inaccessibili. L'Amore è una delle più potenti sensazioni della vita che ci fa sentire intensamente vivi. Un antidoto per la depressione. Provare nel corso della ns/vita un sentimento così forte rappresenta l'esperienza più affascinante che si possa provare: essere felici per aver provocato felicità! L'unico problema è che spesso siamo costretti a reprimere e soffocare tale nobile e sublime sentimento e dopo, nella maggior parte dei casi ce ne pentiamo amaramente!

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