Lo psicologo: manuale d'uso

Questo breve articolo descrive le competenze dello psicologo-psicoterapeuta, da inoltre indicazioni riguardo a quando è utile rivolgersi allo psicologo e cosa aspettarsi.

20 GIU 2016 · Tempo di lettura: min.
Lo psicologo: manuale d'uso

Lo psicologo: quando rivolgersi a lui e cosa aspettarsi.

Chi è lo psicologo psicoterapeuta ad impostazione psicodinamica?

È un professionista che si occupa di emozioni e relazioni. È laureato in psicologia, ha svolto un tirocinio post lauream della durata di un anno presso una struttura adeguata, ha sostenuto l'esame di stato, ha frequentato una scuola di specializzazione quadriennale in psicoterapia, si è sottoposto a sua volta ad una approfondita psicoterapia, ed è stato supervisionato da un collega più esperto per il periodo iniziale di attività.

È quindi un professionista altamente qualificato.

Quando rivolgersi a uno psicologo?

Quando si sta male, ma soprattutto quando si ha voglia di darsi da fare per cambiare e stare meglio. Al contrario di quello che si pensa, non è la persona debole e malata che si rivolge allo psicologo, è la persona che sta attraversando un momento di difficoltà ma che vuole uscirne e soprattutto che si ritiene in grado di uscirne. Per chiedere aiuto ad uno psicologo è neccessario avere alcune competenze che non sempre sono così scontate:

  • la capacità di riconoscere e di accettare i propri bisogni;
  • la capacità di chiedere aiuto;
  • la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità;
  • la capacità di cercare e di scegliere un buon professionista;
  • la capacità di affidarsi

La persona che si reca dallo psicologo possiede già in partenza tutte queste risorse, ed è quindi una persona forte e competente anche se sta attraversando un periodo difficile.

Data questa premessa, quando è opportuno rivolgersi a un professionista?

A tutti noi è capitato di attraversare un momento di difficoltà, ma non sempre ci siamo recati da uno psicologo. A volte il disagio è passeggero, a volte ci permette comunque di svolgere le nostre attività quotidiane e di godere della nostra vita, a volte riusciamo a venirne fuori e a risolvere la situazione magari con l'aiuto di parenti o amici.

Quando tutto questo non avviene, quando cioè viviamo una situazione di disagio, o avvertiamo dei sintomi (ansia, insonnia, panico, depressione) che non passano con il tempo, quando questi sintomi interferiscono con la nostra capacità di lavorare, amare, e godere della vita, è il caso di chiedere aiuto ad un professionista.

Psicologo, psicoterapeuta o psichiatra?

Dipende da come vogliamo affrontare il nostro problema.

Se siamo disponibili a modificare noi stessi per stare meglio, possiamo rivolgerci a uno psicologo. Insieme al professionista valuteremo il problema e il percorso da intraprendere. Se vogliamo controllare il sintomo con l'uso dello psicofarmaco possiamo rivolgerci ad uno psichiatra. A volte è utile un intervento integrato, psicofarmaco e psicoterapia.

Cosa aspettarsi?

Il lavoro psicologico ad impostazione psicodinamica consta di due step:

  1. La diagnosi (3/4 incontri). Durante questi primi incontri viene studiato il problema portato dal cliente, si circa di capire cioè quale funzionamento emotivo profondo è alla base del problema. Alla fine della diagnosi il cliente avrà chiaro cosa dovrà modificare di sé per stare meglio. Durante questa fase il professionista effettua inoltre una attenta analisi delle risorse del proprio cliente. Alla luce di tutto ciò proporrà poi un percorso adeguato.
  2. La terapia è il percorso di cura che porta al cambiamento e alla crescita. Obiettivo di questa fase è capire e far capire al cliente come funziona il suo cuore, perché ha certe reazioni, perché vive certe emozioni, dove ha imparato a reagire emotivamente in un certo modo. Questa maggiore competenza emotiva aiuta la persona ad essere maggiormente padrona di sé e delle proprie emozioni, di conseguenza riuscirà a cambiare quello che ritiene non funzionale al proprio benessere. Questo è un lavoro a 4 mani, il cliente porta il materiale, il professionista mette a disposizione le sue conoscenze per decodificarlo, dargli cioè un significato utilizzabile.

La durata di questo percorso non è prevedibile, ma durante tutto il percorso il cliente potrà verificare personalmente i risultati che sta conseguendo.

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Scritto da

Studio di Psicologia Franciacorta - Monica Mazzini

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Commenti 1
  • italia psicologi

    Sono articoli come questo che proseguono e aumentano la confusione delle persone. 1) La distinzione tra psicologo e psicoterapeuta come due figure professionali distinte non è minimamente accennata. 2) Si dà per scontato che lo psicologo sia psicoterapeuta, dal momento che si parla di psicologo quando ci si vuole riferire allo psicoterapeuta 3) L'obiettivo dell'articolo? Aiutare a capire da chi andare in base a motivazioni personali e competenze del professionista: non è stato affatto raggiunto...riporto: "Psicologo, psicoterapeuta o psichiatra? Dipende da come vogliamo affrontare il nostro problema. Se siamo disponibili a modificare noi stessi per stare meglio, possiamo rivolgerci a uno psicologo. Insieme al professionista valuteremo il problema e il percorso da intraprendere. Se vogliamo controllare il sintomo con l'uso dello psicofarmaco possiamo rivolgerci ad uno psichiatra. A volte è utile un intervento integrato, psicofarmaco e psicoterapia." Quindi le chance sono due: psicoterapia e/o farmaco E scusate...capisco dover rientrare nelle spese di quattro anni di specializzazione in psicoterapia (più o meno utili dipende dai casi) ma non vi sembra vergognoso bypassare in questo modo una figura professionale con una sua dignità e sue specifiche competenze: il counseling, sostegno psicologico, come supporto alla persona in un'ottica di intervento circoscritto al disagio e orientato allo sviluppo delle risorse dove sta in quest'articolo? Io direi che sono cosette da dire alla gente per essere professionalmente e intellettualmente onesti.

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