La relazione tra l'Adhd e il cervello

Lo studio è stato eseguito su un campione di 3.242 partecipanti e attraverso le immagini del cervello ottenute attraverso la risonanza magnetica.

24 MAR 2017 · Tempo di lettura: min.
La relazione tra l'Adhd e il cervello

Uno studio pubblicato sulla rivista internazionale The Lancet scopre nuove relazioni fra la struttura del cervello e l' ADHD.

Cos'è il Disturbo da deficit di attenzione e iperattività?

Il Disturbo da deficit di attenzione e iperattività o ADHD (Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder) è un disturbo neurologico che si presenta durante l'infanzia. Si caratterizza per scarsi livelli di attenzione e concentrazione, impulsività e iperattività. Non si tratta di una fase che sta attraversando il bambino durante l'infanzia ma di un vero e proprio disturbo che solitamente si presenta prima dei 7 anni e i cui sintomi si protraggono per un periodo abbastanza lungo.

Il Disturbo da deficit di attenzione e iperattività ha un grande impatto sulla vita del bambino, sui suoi risultati scolastici, sulla sua vita familiare e sociale. Nonostante in molti soggetti i disturbi inizino ad affievolirsi o a stabilizzarsi durante l'adolescenza, molti altri, invece, hanno problemi che raggiungono anche l'età adulta. Le cause non sono ancora state ancora accertate anche se nuovi studi stanno facendo maggiore chiarezza su questo disturbo.

Le novità sull'ADHD

Secondo uno studio internazionale pubblicato sulla rivista internazionale The Lancet, fra i più estesi eseguiti in questo campo, la struttura del cervello delle persone che soffrono del disturbo da deficit di attenzione e iperattività mostra un livello di maturazione inferiore rispetto a quella delle persone della stessa età che non sono colpite da questa sindrome. La notizia è stata riportata anche dalla versione spagnola dell'agenzia di notizie Europa Press, in quanto il Campus Vall d'Hebron di Barcellona è stato parte integrante del progetto.

Lo studio è stato eseguito su un campione di 3.242 partecipanti e attraverso le immagini del cervello ottenute attraverso la risonanza magnetica. I partecipanti, fra i 4 e i 63 anni, si dividevano tra 1.713 persone affette dalla Sindrome da deficit di attenzione e iperattività e 1.529 persone senza ADHD. Durante l'esame sono state analizzate sette strutture del cervello per cercare eventuali differenze.

I ricercatori hanno trovato differenze strutturali fra le persone che soffrivano di ADHD e quelle che non ne soffrivano, oltre che prove di ritardo nello sviluppo del cervello di chi era affetto dal disturbo. È stato scoperto, inoltre, che queste differenze nelle dimensioni di alcune parti del cervello tendono a sparire nei soggetti adulti. I risultati dello studio, dunque, dimostrano che anche il Disturbo da deficit di attenzione e iperattività, come altri disturbi psichiatrici, sono legati al cervello e alla sua crescita. Questa scoperta apre le porte a nuovi studi e a comprendere meglio l'ADHD.

Secondo quanto riportato da Europa Press, Josep Antoni Ramos-Quiroga, responsabile del Servizio di Psichiatria di Vall d'Hebron e ricercatore del gruppo di ricerca del Vall d'Hebron Institut, ha affermato:

«Questo tipo di ricerca, risultato della collaborazione internazionale, con campioni molto grandi, permette di generare prove solide e, allo stesso tempo, ridurre lo stigma che esiste verso i disturbi mentali, come l'ADHD, e dove si possono trovare persone che ancora mettono in dubbio, in maniera interessata, la sua esistenza».

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