La Mentalizzazione

La nostra comprensione degli altri dipende in modo cruciale, da quanto i nostri stati mentali, quando eravamo bambini, siano stati compresi in modo adeguato da adulti che fossero accudenti,

7 MAR 2016 · Tempo di lettura: min.
La Mentalizzazione

La nostra comprensione degli altri dipende in modo cruciale, da quanto i nostri stati mentali, quando eravamo bambini, siano stati compresi in modo adeguato da adulti che fossero accudenti, attenti e non minacciosi.

La principale causa di un disturbo nella mentalizzazione è rappresentata da un trauma psicologico, più o meno precoce, verificatosi durante l'infanzia.

Cause

La ridotta capacità di mentalizzare può essere attribuita ad uno o più di queste ipotesi che si siano verificate in una più o meno grande misura:

  • il bambino può chiudere difensivamente la sua mente di fronte all'esperienza...dei reali intenti malevoli degli altri;
  • il bambino attraverso l'identificazione con l'aggressore, come strategia di controllo illusorio sull'abusante, può internalizzare l'intenzione malevola dell'aggressore, dissociandola in una parte aliena del suo sè e sebbene questo possa offrire un sollievo temporaneo, l'intenzione distruttiva dell'abusante sarà vissuta come interna al sè e non più come esterna - il che determinerà un insopportabile odio rivolto internamente;
  • uno stress precoce e persistente può compromettere il funzionamento dei meccanismi causando un'inibizione dell'attività corticale orbito-frontale, plausibilmente sede di uno dei sistemi neurali coinvolti nel processo di mentalizzazione, nei confronti di stimoli minacciosi, che avviene ad una soglia più bassa del normale.
  • Infine ogni trauma attiva il sistema dell'attaccamento causando un'intensificazione della ricerca di rassicurazione e un crollo delle capacità riflessive.

Laddove la relazione di attaccamento sia di per sé traumatica, questa attivazione risulta esasperata perché nel ricercare la vicinanza con la figura di attaccamento il bambino può essere ulteriormente traumatizzato.

Conseguenze

Un'attivazione così prolungata del sistema di attaccamento può avere conseguenze specificatamente inibitorie sulla capacità di mentalizzare.

La psicoterapia può riparare questo danno. Secondo la prospettiva evoluzionistica di Bowlby, essa in ogni caso attiva il sistema dell'attaccamento e in questo modo genera l'esperienza di una base sicura che è essenziale nel costruire un contesto per riacquisire la capacità di mentalizzare.

Si offre l'esperienza di essere compresi, che genera un vissuto di sicurezza, che a sua volta facilita l'esplorazione mentale.

Nel fare psicoterapia si mentalizza, nel senso che si coinvolgono i pazienti in un processo di attenzione condivisa nel quale i loro stati mentali diventano il focus dell'attenzione congiunta, il cui valore terapeutico aggiunto deriva proprio nell'esperienza soggettiva del paziente nell'ambito del passaggio da un contenuto mentale a un altro.

Come nell'infanzia, questo processo attentivo condiviso favorisce la capacità di mentalizzare e, contemporaneamente, rinforza il senso di sé.

Il contenuto esplicito degli interventi sarà la mentalizzazione, indipendentemente dall'orientamento teorico del terapeuta, sia che si basi principalmente sulle relazioni di trasfert, sui pensieri automatici negativi, sui ruoli reciproci, o sul pensiero lineare.

Tutti questi approcci implicano comunque una mentalizzazione esplicita quando riescono a favorire rappresentazioni coerenti di desideri, sentimenti e opinioni.


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psicologi
Scritto da

Dott.ssa Margherita De Lieto

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