Gli effetti della cannabis sulla psiche umana

La Cannabis è una pianta dalla quale si ottengono la marijuana e l'hashish, sostanze psicotrope consumate in molte parti del mondo a scopo ricreativo o terapeutico.

9 APR 2014 · Ultima modifica: 23 OTT 2019 · Tempo di lettura: min.
Gli effetti della cannabis sulla psiche umana

Esistono studi che datano l'uso della Cannabis al II sec a.C., dato che già allora si conoscevano i suoi componenti chimici psicoattivi e gli effetti che provocava nel sistema nervoso. Gli effetti della Cannabis sulla psiche e sul fisico umano sono diversi: essendo un tema di grande attualità, negli ultimi anni si sono realizzati diversi studi, sia per approfondire i possibili danni che può portare fumare hashish o erba, sia i benefici che si possono trarre da questa pianta, soprattutto da un punto di vista farmacologico. 

In questo articolo cercheremo di capire cosa succede quando si fuma erba e gli effetti sul nostro organismo da un punto di vista fisico e psicologico, cercando innanzitutto di capire le differenze tra le varie sostanze e la piante.

differenze erba fumo e pianta cannabis

Marijuana, Hashish e Cannabis: differenze tra erba e fumo e la pianta

La differenza tra il cosiddetto fumo e l’erba, ossia tra la marijuana e l’hashish, risiede nell’origine e nella quantità di Thc che contengono. Con Cannabis viene indicata normalmente la pianta da cui si estrae la marijuana e l’hashish, e di cui esistono vari tipi tra cui la cannabis indica (o canapa indiana) e cannabis sativa. Normalmente con il nome canapa si indica la pianta che si utilizza per i tessuti, mentre con cannabis la pianta dalla quale si estrae la marijuana, ma si tratta in realtà della stessa pianta.

Con il nome “erba” e “fumo” si indicano delle sostanze derivanti dalla lavorazione della canapa per essere fumate e che rientrano nella classificazione delle sostanze stupefacenti psicotrope. In particolare l’”erba” corrisponde a quella che comunemente si chiama Marijuana e si ricava dalla infiorescenze femminili della pianta essiccate, mentre il “fumo” o hashish si ricava dalla lavorazione delle resine delle infiorescenze della pianta. L’hashish contiene maggiore THC, la principale sostanza stupefacente psicoattiva presente in questa piante, e normalmente è considerato meno naturale perché può essere lavorato con sostanze chimiche per aumentare il volume del composto.

Queste sono le principali differenze tra erba e fumo, ma vediamo più approfonditamente cosa si intende per sostanze stupefacenti psicoattivi e gli effetti della marijuana e dell’hashish sul nostro corpo e sulla nostra mente.

Cosa succede quando fumi una canna

Cosa succede quando fumi una canna

La marijuana e l’hashish normalmente si fumano, e nel gergo comune si dice “fumare una canna”.

Gli effetti della canna sono più o meno immediati:  possono sentirsi dopo al massimo 30 minuti e normalmente l’effetto di una canna dure 2-3 ore.

Nel caso in cui che l'hashish o la marijuana vengano ingerite, gli effetti possono durare diverse ore soprattutto se a stomaco vuoto: in questi casi non si riesce a controllare l’intensità degli effetti e delle sensazione e bisogna prestare molta attenzione.

Le sostanze procedenti dalla cannabis, sono sostanze psicotrope quindi se assunte hanno degli effetti soprattutto psicologici e cerebrali, ma possono avere anche effetti su altri apparati come l’apparato cardiaco o respiratorio.

Ma cosa succede quando fumi una canna? Una volta fumato il THC viene assimilato dagli organi che hanno concentrazioni significative di grasso, come appunto l’encefalo. Proprio a causa di questa capacità di depositarsi nel grasso, il THC può essere rintracciato anche a mesi di distanza dalla sua assunzione. Quando fumiamo i livelli nel sangue di THC aumentano rapidamente nel giro di 15-20 minuti, e anche se poi decrescono abbastanza in fretta, l’effetto del fumo dura intorno alle 3-4 ore.

çNormalmente quando l’effetto svanisce si viene assaliti da una fame importante e da voglia di cibi altamente calorici. Il THC rimane per svariati giorni o settimane all’interno del nostro corpo, e questo fa sì che, se si continua a fumare, l’effetto delle sostanze si intensifichi. Vediamo più da vicino cosa succede al nostro corpo quando fumi una canna e quali sono gli effetti della cannabis.

occhi di chi fuma cannabis

Gli effetti della cannabis

Gli effetti dell’assunzione di cannabis sono svariati e si dividono in effetti a breve termine ed altri a lungo termine, e tra effetti psicologici e fisici.

Tenendo in considerazione che nei secoli è stata una sostanza che ha catalizzato l'interesse di esperti di molti campi-chimici, medici, etc., sono stati realizzati moltissimi studi per determinare le conseguenze reali che può determinare il consumo di queste sostanze, specialmente quando si fumano la cosiddetta erba e hashish.

Tra gli effetti immediati emerge l'aumento del ritmo cardiaco e una lieve sensazione di sonnolenza e analgesia moderata.

Gli occhi di chi fuma cannabis appaiono lucidi e arrossati, per l'effetto vasodilatatore, uniti a secchezza nella bocca e aumento della fame, specialmente quando iniziano a diminuire gli effetti.

Dal punto di vista psicologico si può produrre una diminuzione del funzionamento intellettivo dato che il THC - abbreviazione di tetrahidrocannabinol, principale componente psicoattivo della cannabis - può distorcere la percezione sensoriale della realtà, aumentare l'ilarità e la loquacità per varie ore - alle quali seguiranno ore di sonnolenza e apatia - e può colpire la capacità di pensare normalmente, la memoria e la coordinazione dei movimenti.

Dosi molto alte di hashish o marijuana possono provocare paranoie, allucinazioni ed episodi di attacchi di panico. Se il consumo di cannabis si mescola con altre sostanze come il tabacco o l'alcool, gli effetti possono aggravarsi e, soprattutto, creare una dipendenza maggiore, specialmente nel caso del tabacco, giacché le sostanze contenute in una sigaretta provocano una fortissima dipendenza.

Nel lungo periodo possono accentuarsi gli effetti immediati, provocare danni irreparabili ai neuroni e generare alterazioni permanenti nello stato d'animo, perdite di memoria o problemi del sonno che impediscono di svolgere le attività personali e professionali in maniera normale.

Diverse organizzazioni della salute affermano che il consumo eccessivo di cannabis può avere effetti negativi per la salute psico-fisica e portare anche a malattie come la depressione o a scatenare disturbi come le psicosi e la schizofrenia.

Nonostante tutto i difensori della cannabis spingono per la liberalizzazione del suo consumo per uso personale e terapeutico. Secondo tali difensori, il suo effetto analgesico può essere molto efficace per alleviare i sintomi di alcune malattie croniche, prevenire le convulsioni e, inoltre, aiutare nel trattamento dei disturbi da deficit di attenzione.

Vediamo nello specifico gli effetti della cannabis sulla psiche e sul nostro fisico.

conseguenze cannabis

Conseguenze ed effetti dell’hashish e della marijuana

Sono diversi gli effetti della marijuana e dell’hashish e le conseguenze della loro assunzione sul nostro fisico e sulla nostra psiche. In questo paragrafo cercheremo di approfondire gli effetti per punti per avere un quadro più completo.

Effetti fisici

I principali effetti fisici dell’assunzione di cannabis riguardano la sua influenza sul sistema cardiovascolare, dovuta alla presenza del THC, tra cui nello specifico:

Arrossamento degli occhi

Diminuzione della pressione intraoculare

Stimolazione dell’appetito

Tachicardia

Per quanto riguarda invece la sfera dei disturbi sessuali non ci sono abbastanza studi che confermino o smentiscano una correlazione tra cannabis e sessualità o fertilità, anche se si ritiene che la credenza che la cannabis abbia proprietà contro i disturbi sessuali non sia concreta.

Alcuni studi, al contrario, sembrano dimostrare che nel lungo periodo, l’uso cronico di cannabis possa portare a un rischio maggiore di anorgasmia e eiaculazione precoce.

Per quanto riguarda invece la fertilità, i risultati degli studi sono contraddittori, e pertanto non ci sono prove certe sul fatto che fumare marijuana o hashish influisca sulla fertilità o meno.

Relativamente agli effetti cardiovascolari è invece accertato che uno degli effetti di fumare marijuana o hashish sia l’aumento della frequenza cardiaca e un moderato aumento della pressione arteriosa.

Questi effetti sono dovuti alla presenza di THC nella cannabis, e la conseguenza immediata che possiamo notare è la tachicardia. Gli occhi rossi di chi “fuma canne”, sono dovuti al fatto che essendo la cannabis un vasodilatatore fa sì che aumenti il flusso sanguigno e diminuisca così la pressione sanguigna.

Questo può portare a un espansione delle arterie dei bulbi oculari, mentre il sangue circolerà in maniera più evidente del solito, rendendo gli “occhi rossi”. Fumare cannabis, inoltre influisce sull’apparato cardiorespiratorio, poiché come altri processi che riguardano il fumo e la combustione influisce sulla respirazione e può portare a infiammazione e malattie dell’apparato respiratorio nel lungo periodo.

effetti marijuana

Effetti psicologici e neurologici della Cannabis

Per quanto riguarda gli effetti psicologici e neurologici della cannabis, esistono diverse conseguenze sul nostro cervello dovuto all’utilizzo di sostanze cannabinoidi, definite appunto sostanze psicotrope e psicoattive.

Gli effetti sul nostro cervello sono causati dal THC che, come abbiamo visto, si deposita in alcune zone dell’encefalo e interagisce, o inibisce, alcune trasmissioni neuronali.

In particolare, si possono trovare dei recettori dei cannabinoidi in diverse ghiandole e parti del cervello e del corpo che possono influire direttamente:

  1. Nella coordinazione e controllo dei movimenti del corpo
  2. nella gestione dell’apprendimento e della memoria
  3. nel controllo dello stress
  4. nelle funzioni cognitive più elevate
  5. nella sensazione di sazietà
  6. nella sensazione di piacere
  7. nelle sensazioni di paura e espressione delle emozioni
  8. nella sensazioni di dolore
  9. nei recettori del sonno e dell’eccitazione sessuale
  10. in alcune sensazioni viscerali come lo stimolo a vomitare.

Questi effetti psicologici e neurologici possono variare a seconde delle persone e dei tipi e della metodologia di assunzione della Cannabis. Approfondiamo alcuni punti.

Effetti sulla memoria e sulle capacità cognitive

Esistono studi che sembrano confermare un vincolo tra l’uso della cannabis e gli effetti sulla memoria e le capacità cognitive. In particolare sembra che l’uso della memoria a lungo termine non venga danneggiato nell’utilizzo cronico di tali sostanze, mentre si siano riscontrati una maggiore lentezza nell’apprendimento e nella formazione della memoria a breve termine, e quindi una difficoltà nel ricordare nuove informazioni.

Questi sintomi, secondo tale ricerca, tendono a sparire con la sospensione dell’utilizzo della marijuana e dell’hasish.

Altri studi hanno confermato che l’uso cronico della cannabis non arreca danni a livello cognitivo, ma se il consumo inizia in età adolescenziale sì: proprio perché in questo periodo il cervello si sta sviluppando, l’assunzione di tali sostanze può causare una compromissione di diversi parametri cognitivi e neuropsicologici che non sembra sia possibile recuperare da adulti.

Per quanto riguarda invece altri effetti cognitivi, possiamo dire che il controllo del movimento è direttamente coinvolto nell’utilizzo di cannabis: infatti si può presentare una ridotta stabilità della postura o ridotta fermezza dei riflessi e della mano, e difficoltà ad eseguire compiti che richiedono particolare attenzione.

A livello cognitivo si possono inoltre sviluppare altri tipi di alterazione, che possono essere considerati effetti della cannabis sul comportamento, ma che sono molto soggettivi: per esempio un maggiore apprezzamento del cibo, del senso del gusto, delle attività ricreative e della musica.

Può aumentare la consapevolezza di sé, alleviare lo stress e dare un senso di felicità o euforia, collegato ad attacchi di risa. In alcuni casi, soprattutto in consumatori occasionali o a dosi elevate, può causare una distorsione della percezione spazio-temporale. Gli effetti psicologici della cannabis, dipendono molto anche dalle condizioni psicologiche del soggetto e della sua sensibilità, che possono portare ad amplificare sensazioni come ansia, suggestione o alcuni effetti fisici, che possono portare preoccupazioni e altre complicazioni che approfondiremo nel prossimo paragrafo.

Gli effetti collaterali principali sulla memoria della marijuana e dell’hashish, riguardano prevalentemente la memoria a breve termine e possono essere pericolosi se l’assunzione inizia in età adolescenziale, o dalla situazione psicologica del soggetto utilizza tali sostanze.

Ansia e panico dopo aver fumato hashish o marijuana

Si possono verificare dei casi in cui, dopo aver fumato marijuana o hashish, si entri in uno stato di panico o ansia.

Questo tipo di effetti psicologici può essere amplificato nei casi di fumatori occasionali o alle prime esperienze, o in generale può dipendere dalla stato psicologico del soggetto e può arrivare a provocare suggestione, ansia, somatizzazione e amplificazione degli effetti fisici che sono effetti che non dipendono direttamente dall’utilizzo della cannabis.

In alcuni casi, si può arrivare a soffrire di veri e propri attacchi di ansia o panico. In questi casi, il consiglio è quello di rivolgersi a un professionista esperto in attacchi di panico, perché possa aiutarvi. L’hashish, in particolare, può anche causare uno stato di paranoia, che tende a risolversi normalmente in qualche minuto o ora. Questi effetti sono dovuti appunto al THC che entrando in contatto con alcuni recettori, può far sì che l’individuo non sia più in grado di valutare o rispondere correttamente agli stimoli entrando in crisi di ansia, paranoia o paura.

Questi effetti psicologici possono variare appunto da individuo a individuo e possono anche dipendere dal tipo di cannabis che si sta fumando, ma in linea generale sono effetti da includere nello spettro delle conseguenze di fumare cannabis e del THC. Alcuni recenti studio stanno anche studiando la relazione che potrebbe esserci tra fumare cannabis durante l’adolescenza e alcuni disturbi dello spettro bipolare, in particolare l’ipomania che si presenta come un alternanza di depressione e eccitamento che influisce sull’umore. Sembra che il consumo congiunto di alcol e droghe, tra cui la cannabis, possa portare a eccessivo eccitamento e attività, insieme a una mancanza di sonno che può portare effetti negativi nel lungo periodo.

Per quanto riguarda l’ansia e la depressione esistono studi contraddittori: da un lato sembra che l’uso di cannabis possa portare a stati patologici di ansia e depressione, mentre in altri studi sembra che il THC e il componente CBD presente nella cannabis possano aiutare a trattare questa malattia.

La marijuana crea dipendenza?

La Marijuana e l’hashish possono creare dipendenza: normalmente si tratta di una dipendenza più psicologica che fisica, anche se in alcuni casi può provocare crisi di astinenza, anche se non gravi, con sintomi come agitazione, perdita dell’appetito, rabbia e disturbi del sonno. Gli studi sulla dipendenza da cannabis hanno messo in risalto alcuni punti in correlazione con altre droghe e sostanze

  • Sembra che la dipendenza da cannabis sia minore di quella causata dalla nicotina
  • Secondo alcuni studi fumare marijuana potrebbe aiutare ad uscire da altre dipendenze più forti come l’alcool e l’eroina
  • Non sembra esistervi un “passaggio” tra il consumo di cannabis e altre droghe illecite, a parte in alcuni soggetti già predisposti al consumo e all’illegalità delle sostanze e in soggetti che fanno uso di cannabis in giovane età. Secondo alcuni studi, fumare hashish o marijuana (ma anche fumare sigaretto o bere alcool) in adolescenza potrebbe alterare la struttura di piacere e ricompensa del cervello, e potrebbero essere inclini altri tipi di sostanze. In generale però si tende a sottolineare come l’uso di droghe sia correlato a inclinazioni personali e situazioni sociali che da droghe precedentemente utilizzate.

Nel Manuale DSM IV- TR, Il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali dell’American Psychiatric Association, la cannabis viene associata ad alcune patologie associate alla dipendenza e all’abuso da cannabis, che possono includere alcune forme di intossicazione (che possono portare anche a un vero e proprio delirium) e altre forme di disturbi, come disturbi psicotici (con allucinazioni o manie), disturbi d’ansia o disturbi deliranti con manie di persecuzione.

Danni della cannabis e benefici

Dopo questo lungo excursus sugli effetti della cannabis, possiamo provare a distinguere quali potrebbero essere alcuni danni e benefici associati alla cannabis secondo alcuni studi.

Infatti il dibattito sui benefici e sui danni di questa pianta è assolutamente d’attualità e coinvolge diversi settori. Abbiamo visto che all’origine degli effetti della canna vi è il THC, che à alla base sia degli effetti psicotropi che delle proprietà farmacologiche, poiché grazie alla sua capacità di legarsi ad alcuni recettori delle cellule, che producono in modo naturale endocannaibinodi, è in grado di intervenire in alcune funzionalità del nostro organismo.

Per quanto riguarda i benefici, è stato dimostrato negli ultimi anni che la cannabis è un trattamento più efficace e meno pericoloso dei farmaci a base di oppiacei, per il dolore cronico, soprattutto in alcune malattie come la sclerosi multipla.

Viene inoltre utilizzato nel trattamento di nausea e vomito nei pazienti di tumori che sono sottoposti a chemioterapia.

Si stanno studiando anche i suoi benefici per il trattamento di alcune malattie neuronali, come la sindrome di Tourette, altre psicologiche, come il disturbo d’ansia, o l’incremento dell’appetito in persone malate di AIDS.

Per quanto riguarda invece i danni legati all’hashish e alla Marijuana, abbiamo visto che i danni principali sono legati soprattutto al fatto di fumarla, che può causare danni all’apparato cardio-vascolare, all’uso in adolescenza, che può portare alcuni problemi allo sviluppo cognitivo, e dal punto di vista psicologico, vi è un’incidenza maggiore dicasi di schizofrenia e psicosi.

Anche la dipendenza da cannabis è ovviamente un danno che può causare l’uso cronico di cannabis.

Come Smettere di "Fumare Canne"

Smettere di fumare erba e hashish può essere difficile, a causa ella dipendenza che causano, ma ci si può riuscire! E se vedete che non riuscite ad affrontare la situazione da soli, non dubitate a chiedere aiuto a un professionista.


I benefici inerenti lo smettere di fumare cannabis, riguardano soprattutto la memoria e l’apparato cardio-respiratorio. Nel primo caso, come già abbiamo accennato, smettere di fumare cannabis può portare a un miglioramento della memoria a breve termine e delle sue funzionalità.

Alcuni recenti studi hanno inoltre sottolineato la possibilità che la cannabis possa modificare anche i livelli della dopamina, responsabile della sindrome amotivazionale. Secondo questi studi, smettere di fumare cannabis, porterebbe al beneficio di riportare i livelli di dopamina a condizioni normali e sentirsi molto più motivati.

L’altro aspetto che si può considerare beneficioso è appunto lo smettere di fumare, che può portare sollievo a tutto l’apparato respiratorio.

Per sapere come smettere di fumare cannabis, vi proponiamo alcuni punti da realizzare, per cercare di non ricadere nella dipendenza. Possiamo considerare due metodi: uno graduale, programmando una data dove smettere di fumare, riducendo il consumo poco a poco, e un’altra più brusca dove la decisione viene presa nell’immediato ma si decide di ricorrere anche a un aiuto.

In questo parigrafo considereremo la seconda ipotesi! Iniziamo con alcuni passi:

  • Liberatevi di tutto ciò che concerne la marijuana e di tutti gli attrezzi per fumarla. Butta via la Marijuana, gli attrezzi e tutti quegli oggetti e abitudini che ti fanno venire voglia di fumare
  • Comunica ai tuoi amici e familiari questa decisione, perché ti aiutino in questo passaggio e per prevenire situazioni in cui potresti ricadere nel fumo
  • Preparati all’astinenza: anche se i sintomi non sono gravissimi, sappi che possono sussistere alcune crisi di astinenza che potrebbero farti sentire irratiabile, più ansioso o inappetente.
  • Cerca di essere forte e trovare delle distrazioni che ti aiutino a superare questo momento
  • Cambia la tua routine e cerca un’attività che possa sostituire il consumo di cannabis. In questo modo le occasioni per fumare diminuiranno e anche il pensiero verso il fumo, creando un spazio e delle abitudini per nuove esperienze prive di associazioni mentali con la marijuana.
  • Cerca di gestire la voglia di fumare, evitando appunto quelle cose che ti fanno ricordare le canne, per esempio alcuni locali o situazioni particolari. Per cercare di controllare la voglia, potrai provare a respirare profondamente, o bere un po’ d’acqua o mettere qualcosa in bocca.
  • Cerca di resistere alla tentazione di riprendere, e chiedi aiuto a unprofessionista del settore, esperto in come smettere di fumare, se dovessi avere dei dubbi o dei cedimenti.

In questo articolo abbiamo esaminato gli effetti della cannabis sulla psiche e sul fisico, cercando di approfondire gli effetti collaterali, i danni e i benefici per cercare di dare un quadro completo dell’utilizzo di questa sostanza.

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Bibliografia

  • https://www.psychiatry.org/
  • https://www.mayoclinic.org/drugs-supplements-marijuana/art-20364974
  • https://www.apa.org/monitor/2015/11/marijuana-brain
  • https://www.apa.org/monitor/2018/12/marijuana
  • https://it.wikipedia.org/wiki/Effetti_della_cannabis_sulla_salute
  • http://www8.nationalacademies.org/onpinews/newsitem.aspx?RecordID=24625
  • https://www.wikihow.it/Smettere-di-Fumare-Marijuana

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Commenti 12
  • Enrico Arceci

    Ho 55 anni e ho conosciuto la Marijana intorno ai 40 anni, per caso, con amici e mia moglie. Fumavamo esclusimaente a casa senza uscire, dopo cena, come quando si beve un buon whisky per digerire e completare il piacere di una buona cena. Passato l’effetto iniziale di risate e baldoria, iniziava quello di profonda riflessione e analisi sui temi e problemi della nostra vita. Grazie all’erba ho smesso di fumare le sigarette dato il suo profumo contro la puzza del tabacco e di bere whisky. Ogni tema, problema o angoscia la vedevo da un punto di vista diverso, e anche com mia moglie le tensioni e problem nostri personali e non, venivano analizzati con soluzioni che nello stato normale non riusciamo a dargli una risposta. Un po come se mi vedevo fuori dal mio corpo e riflettevo senza tabu’ o giudizii. Mi ha veramente aiutato a risolvere diversi problemi con mia moglie, abbatendo il muro della testardagine di ognuono di noi, ma semplicemente arrivando a una soluzioni congiunta in manira naturale. Un po come se la soluzione fosse davanti a noi ma non la vedevamo. Per 15 anni ho avuto momenti che fumavo e smettvo data la difficolta’ nell’acquistarla al mecato illegale e da poco, data una depressione per problemi personali, ho deciso di acquistarla legalmente con prescrizione medica. Premetto che vivo in Australia da 18 anni e qua oggi, e’ molto semplice e snello il processo per ottenerla legalmente se si hanno le ragioni genuine per usarla. La cosa strana e che il livello di THC non e’ come credo in Italia sia inferiore allo 0.5 % ma quell ache mi e’ stata spedita a casa e’ 25% percio all’inizio mi ha quasi stordito ma poi ho imparato ad usarla. Sempre e solo dopo cena senza uscire. Mi rilassa e aiuta con l’infiammazione al nervo sciatico e per la depresione. Dormo come un bambino senza svegliarmi per poi non riuscire piu ad addometarmi. Devo ringaziare questa pianta che che oltre ad aiutarmi a smettere di fumare sigarette mi ha fatto smettere di prendere mediciali come il Mirtazapine 30mg prescritto da un medico che mi rendeva una specie di zombi anche durante il giorno. Concludo dicendo che ogni cosa, se usata correttamente ha I suoi benefici, ma ad aggi sono contento della scelta in eta adulta quindi spero che questa mia esperienza possa aiutare a capire meglio l’utilizzo di quello che ancora oggi e’ visto come una brutta cosa ma che credo dovrebbe essere al portata di ognuno che ne ha bisogno.

  • Laura Mastrobattista

    Articolo ricco d' informazioni, validissimo aiuto per conoscere l' argomento nella sua complessità, grazie!

  • Francesco Sergio Tunalioglu

    Salve, articolo molto interessante, complimenti. Volevo sapere se ci sono dei libri, anche "tecnici", sull'argomento cannabis in psicologia o nelle neuroscienze. Grazie mille.

  • Silva Della Bella

    Molto ben scritto Grazie

  • Jonny

    Non sono mai stato un fumatore assiduo , ma a periodi. Per 2 anni magari non fumavo e poi per una settimana fumavo tutti i giorni, per poi smettere nuovamente. Posso affermare con ASSOLUTA CERTEZZA , sperimentata su di me e sulle persone che frequento che: - la cannabis ti fa perdere la voglia di fare qualsiasi cosa. Problemi, situazioni da gestire passano in secondo piano con conseguente aggravamento dei problemi - fumando ci si dissocia dalla realtà. Avviene un alterazione delle priorità nella propria vita e tutto il resto passa in secondo piano - i fumatori di solito stanno con i fumatori . È cosa rara che un fumatore frequenti persone pulite e lucide. Un fumatore fa discorsi disconnessi,i ncomprensibili, futili - si perde completamente la curiosità e la voglia di vivere la vita e fare nuove esperienze - il tono emozionale di un fumatore è perennemente basso, sia sotto effetto che dopo. - sotto effetto si perdono gran parte delle proprie abilità. Per esempio una persona con grandi capacità relazionali, sotto effetto diventa timido, chiuso, introverso e pieno di paranoie. Una persona molto veloce ed efficiente nel proprio lavoro, sotto effetto impiega 10 volte il tempo che impiegherebbe da lucido commettendo inoltre errori su errori. Una persona con un carattere determinato, costante, fumando alla lunga diventa pigro, inconcludente, privo di motivazione e passa le giornate a contemplare , cioè e anon fare un cxxxo La cannabis è una droga infima. È vero, alleggerisce i pensieri, i problemi ed è proprio questo il vero danno di questa droga . Una persona normalmente lucida di fronte ad un problema si rimboccherebbe le maniche cercando di trovare soluzioni, migliorare la propria vita . Un fumatore se ne fotte in quanto, passando tutto in secondo piano lascia che i problemi diventino ogni giorno sempre più grandi . Un altra cosa molto negativa è il passar del tempo. Quando mi capitava di fumare per 1 settimana, il lunedì successivo avevo la percezione che il tempo fosse letteralmente volato. Se una persona lucida stesse 1 settimana ad oziare, avrebbe la percezione che il tempo non passi mai e ad un certo punto andrebbe fuori di testa a non far nulla. Un fumatore potrebbe stare settimane o mesi sul divano-netflix-frigorifero senza rendersi conto realmente dello scorrere del tempo e gli piacerebbe pure. Per poi ritrovarsi a distanza di anni un fallito , senza relazioni, con un pessimo lavoro e tanta incazzatura per aver vissuto come un vegetale. E soprattutto la memoria. Se leggi un libro o guardi un film, a distanza di qualche settimana non ti ricordi quasi nulla. Puoi leggere tutti i libri che vuoi, studiare quanto vuoi, ma se lo fai sotto effetto, la propria capacità di apprendimento si riduce a quella di un criceto. Ho frequentato fumatori anche da lucido e hanno tutti le stesse caratteristiche: - sono sempre con la testa tra le nuvole. È davvero difficile relazionarsi con loro a lungo termine - non gestiscono la quotidianità, i problemi, le situazioni - sono privi di motivazione , sono poco determinati , incostanti - si trascurano. Hanno la casa o la propria stanza che sembra un centro sociale. Scarsa igiene, disordine che alla lunga diventa lo standard - non ricordano e quindi ti ritrovi 2 giorni dopo a ripetere lo stesso discorso . Quindi posso definire la mariuana e l ashish 2 droghe che instupidiscono. Fate una prova: allenatevi a riconoscere chi è un fumatore e chi no. Ne vedrete delle belle. Per quanto mi riguarda ho definitivamente chiuso da un anno e non tornerò mai piu indietro.

  • Marc

    Ho 32 anni fumo hashish ogni giorno da 18 anni come fossero sigarette. Fumare erba e fumare hashish sono due cose diverse. Fumare tanto e fumare poco non è la stessa cosa. Se da piccolo non avrei preso questo vizio sono sicuro che la mia vita oggi sarebbe stata migliore. Ansia, depressione, sbalzi d umore, affaticamento, stanchezza, problemi respiratori e una gran voglia di non fare niente. È vero, ti alleggerisce un po i pensieri, ti fa ridere, te ne freghi dei problemi. Ma è solo una cosa momentanea. Forse sarebbe saggio fumare ogni tanto. Arriva che il tuo corpo non lo accetta più, ma il cervello ne sente il bisogno. Non è facile smettere. Per niente. Spero un giorno di riuscirci. Consiglio a tutti di non farne uso. O almeno farne poco uso. O vi ritroverete con in testa 2 neuroni litigati

  • Franco Sani

    Fumo da 25 anni e adesso ho smesso, anche se da poco. Sconsiglio a tutti di diventare fumatori abituali. Credo fermamente che la mia vita e il mio benessere psicologico siamo stati molto condizionati dalla sostanza. Smettere non è così difficile, i sintomi fisici durano poco, è più una questione psicologica.

  • Misha

    Guarda Luis, ho letto il tuo commento e sono pienamente d’accordo con te nonostante ne faccia uso da molto tempo e molte volte anche io ho riscontrato queste cose e non ho mai riscontrato nessun effetto negativo né fisico né psicologico. Molti la disprezzano perché la definiscono dome “droga”, ma non avranno mai una risposta a tutto se non l’hanno mai provata. Se volete avere delle risposte sicure provatela ma fatene uso con testa, vi consiglierei di farne uso ogni 3 giorni o 4 giorni per non diventare dipendenti, provate per almeno un anno però senza pensare a niente, dovete pensare che faccia tutto la marijuana, non pensare che faccia male visto che è una sostanza principalmente psicologica, anche per quello che succedono attacchi d’ansia. Non pensate. Potete anche non accettare ma io vi sto dando un consiglio anche perché pensate che il governo dica sempre la verità? Beh, io non credo. Non che la sottovaluti.

  • Luís

    Salve, sono un ragazzo di 28 anni, Premetto che non sono e non ero un fumatore assiduo di cannabis, e che non ne feci mai uso fino all'anno scorso quando dopo 4 anni di depressione acuta diagnosticata e seguito dal centro igiene mentale con istinti suicidi, dove non riuscivo a trovare un senso alla mia vita vedevo tutto nero mi logoravo dentro senza trovare un senso per andare avanti, ho mollato il lavoro e poi successivamente licenziato varie volte nei lavori successivi peggiorando di non poco la mia situazione clinica, decisi dopo aver guardato e letto casualmente un post come il Vostro, dove appu ti si parlava dei vari benefici della cannabis, di provare, la mi vita è cambiata, non c'è cosa più bella per una persona che soffre di grave depressione di una bella risata che viene dal profondo, quella risata è stata come un lumino acceso nel buio! Ho ricominciato ad avere appetito e mi sentivo molto più positivo e motivato a fare! Apprezzavo ogni giorno di più la bellezza che ci circonda, cosa da non trascurare affatto in una persona che fino a poco prima desiderava morire, così, pieno di positività mi trovai un altro lavoro che amo fare e mi riempie di orgoglio, mi sono rimesso insieme alla mia compagna e stiamo nuovamente benissimo! E ora tutto va a gonfie vele finalmente!!! Inutile dire che ora non ne faccio più uso salvo in rarissime occasioni che forse non arrivano nemmeno ad una volta all'anno, sono molto grato alla cannabis per avermi in qualche modo ridato la speranza e la voglia di vivere cosa che lo Xanax il trittico, risperidone e gocce di en non hanno assolutamente fatto! Mi dispiace che si disprezzi così tanto questa pianta, colpa anche del abuso che se ne fa da parte di adolescenti e non solo, e dispiace anche che non si faccia più di tanto studio su una medicina così funzionale naturale e antica come la cannabis, detto questo ho trovato molto utile questo articolo e spero possa in qualche modo aiutare qualcuno che come me ne aveva bisogno.

  • maria bergamo

    Sarebbe possibile avere un opuscolo informativo?


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