Dsa: cosa sono? Cosa fare?

Cosa deve sapere/fare un genitore davanti alla segnalazione dei professori rispetto a un Disturbo dell'apprendimento? Quali sono le normative oggi vigenti? Le tutele? I diritti?

21 FEB 2017 · Tempo di lettura: min.
Dsa: cosa sono? Cosa fare?

Non è raro che un genitore riceva una "segnalazione" da parte delle insegnanti, soprattutto durante la scuola primaria e secondaria, ovvero che gli venga richiesto di effettuare una valutazione specifica sugli apprendimenti del figlio per una possibile presenza di Dsa (Disturbo Specifico dell'Apprendimento). In genere questo capita perché durante il lavoro in classe si riscontrano problemi di attenzione o difficoltà specifiche come non ricordarsi le tabelline, essere molto disordinati sui quaderni, lentezza a leggere, errori ortografici e così via. Facciamo un po' di ordine.

Cosa sono i Disturbi Specifici dell'Apprendimento? Cosa deve fare un genitore dopo aver ricevuto questa segnalazione?

Con l'acronimo Dsa (Disturbi Specifici dell'Apprendimento) si intende una categoria diagnostica, relativa ai Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento che appartengono ai disturbi del neurosviluppo (DSM 5, 2014), che riguardai disturbi delle abilità scolastiche, ossia Dislessia, Disortografia, Disgrafia e Discalculia (Consensus Conference-2007).

La Consensus Conference dell'Istituto Superiore di Sanità (CC-ISS, 2011) definisce i Dsa «disturbi che coinvolgono uno specifico dominio di abilità,lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Essi infatti interessano le competenze strumentali degli apprendimenti scolastici. Vengono comunemente distinte le seguenti condizioni cliniche:

  • dislessia, disturbo nella lettura (intesa come abilità di decodifica del testo);
  • disortografia, disturbo nella scrittura (intesa come abilità di codificafonografica e competenza ortografica);
  • disgrafia, disturbo nella grafia (intesa come abilità grafo-motoria);
  • discalculia, disturbo nelle abilità di numero e di calcolo (intese come capacità di comprendere ed operare con i numeri)».

Nella letteratura scientifica in lingua inglese i Dsa sono definiti «LearningDisabilities» o «Specific Learning Disorders», cioè disabilità dell'apprendimento che incidono pesantemente sulla vita e sulla carriera scolastica. La sopracitata CC-ISS riporta che i Dsa hanno un importante impatto sia a livello individuale(frequente abbassamento del livello delle competenze acquisite e/o prematuro abbandono scolastico nel corso della scuola secondaria di secondo grado)sia a livello sociale (riduzione della realizzazione delle potenzialità sociali e lavorative dell'individuo).

Ne consegue che una difficoltà specifica, se non correttamente individuata e trattata, può avere ricadute su più livelli ed interferire significativamente su diversi ambiti della vita.

Non è così semplice discriminare le difficoltà date da un Dsa da difficoltà più prettamente legate a condizioni particolari relative all'ambiente di vita del bambino. Dunque, per rispondere alla seconda domanda che ci siamo posti, un genitore a chi deve rivolgersi per accertamenti? La valutazione in caso di sospetto d.s.a può essere effettuata sia da enti pubblici (Asl) che da enti privati (neuropsichiatri, psicologi, logopedisti) a seconda delle regioni. In particolar modo in Emilia Romagna, al fine di agevolare e velocizzare i processi che possono aiutare i bambini nel loro percorso scolastico, viene riconosciuta la possibilità di utilizzare valutazioni effettuate da specialisti privati. Solitamente è una valutazione mirata a stilare un profilo funzionale ovvero punti di forza e di debolezza del bambino. Questo serve ad ottenere una certificazione mirata a richiedere l'attivazione del Piano Didattico Individualizzato (Pdp) a scuola. Grazie alla legge 170 del 2010 infatti, questi bambini possono usufruire di alcuni strumenti compensativi e dispensativi per poter proseguire al meglio il proprio percorso scolastico.

Grazie alla normativa sui Bes il Dsa viene incluso tra i Bisogni Educativi Speciali, ovvero viene riconosciuto che per alcuni studenti può accadere che affrontare il percorso di apprendimento scolastico sia più complesso e più difficoltoso rispetto ai compagni; in casi come questi i bisogni educativi normali (sviluppo competenze, appartenenza sociale, autostima, autonomia, etc.) diventano bisogni educativi speciali, più complessi, per i quali è difficile dare una risposta adeguata per soddisfarli. Grazie al riconoscimento dei Bisogni Educativi Speciali viene esteso a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell'apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi dalla Legge 53/2003. Nel caso specifico del Dsa c'è dunque la possibilità di variare a seconda del bisogno specifico in un determinato momento la risposta educativa.

Un ottimo spunto per comprendere la situazione normativa e attuativa ci viene dal collega dello spazio "Evolutivamente", il dottor Pierluigi Congedo che ci ha fornito una completa mappa concettuale sull'argomento.

Dunque riassumendo:

  • i Dsa sono problemi specifici nel processo di :lettura, scrittura, calcolo a fronte di un QI nella norma e sono tutelati dalla legge 170 (2010);
  • segnalazione al genitore da parte degli insegnanti;
  • valutazione del bambino (profilo funzionale) effettuato o all'asl o da specialisti privati in linea con le specifiche direttive regionali;
  • il genitore decide se portare, in caso positivo, la relazione a scuola;
  • attivazione Pdp;
  • trattamento D.s.a e supporto psicologico.

PUBBLICITÀ

Scritto da

Dott.ssa Deborah Santi

Consulta i nostri migliori professionisti specializzati in psicologia sociale e legale
Lascia un commento

PUBBLICITÀ

ultimi articoli su psicologia sociale e legale

PUBBLICITÀ