Disturbi della sfera affettiva: psicosi affettiva, sintomi e cura

Il disturbo schizoaffettivo fa parte della sfera dei disturbi affettivi, e combina la schizofrenia con la depressione o il disturbo borderline. Vuoi saperne di più?

12 NOV 2019 · Tempo di lettura: min.
Disturbi della sfera affettiva: psicosi affettiva, sintomi e cura

Il disturbo schizoaffettivo si presenta appunto con due componenti: un disturbo schizofrenico associato a un disturbo borderline o alla depressione. Normalmente questo disturbo si palesa con un evento o depressivo o maniacale o bipolare, accompagnato anche da disturbi psicotici, come per esempio allucinazioni e deliri.

Per poter parlare di psicosi affettiva occorre che tale sintomatologia si presenti per almeno un mese, seguito poi da una fase di sola schizofrenia per un paio di settimane. SI può cercare di mantenere sotto controllo questo disturbo attraverso farmaci e psicoterapia.

Che cos’è la psicosi affettiva


La psicosi affettiva o disturbo schizoaffettivo è un disturbo che oltre al lato schizofrenico include anche un lato di disturbo dell’umore (depressione o bipolare). SI parla in questo senso di disturbo schizofrenico con componente affettiva unipolare (ossia combinato con la depressione) o bipolare.

Disturbo schizoaffettivo bipolare: in questo caso il soggetto presenta sintomi misti di umore molto altalenante. In particolare potrebbero esserci casi di depressione o di umore alto, iperattivo, autostima eccessiva e loquacità, o casi in cui si presenta in forma mista, ossia l’umore elevato si alterna a stati di grave depressione.

Disturbo schizoaffettivo di tipo depressivo: è il caso in cui oltre alla schizofrenia si aggiunge una componente depressiva. La schizofrenia include normalmente deliri, allucinazioni e sintomi negativi in entrambi i casi.

La comparsa di queste due modalità, come abbiamo visto deve persistere per un periodo di almeno un mese per poter realmente parlare di disturbo schizoaffettivo.

cos'è  psicosi affettiva

Come riconoscere il disturbo psicoaffettivo?

Il disturbo psicoaffettivo si caratterizza primariamente con i sintomi della schizofrenia, ossia allucinazioni, deliri ed episodi maniaci.

I disturbi dell’umore possono presentarsi contemporaneamente o in fasi diverse, anteriori o posteriori, alla schizofrenia. Non esiste nemmeno un percorso definito, ma normalmente il paziente può migliorare o peggiorare, fino ad arrivare a un peggioramento progressivo.

C’è inoltre da sottolineare che molto spesso il lato schizofrenico non concorda con l’umore del soggetto.

Differenza tra disturbo schizoaffettivo e bipolare

Come abbiamo visto il disturbo bipolare è un disturbo della personalità che prevede oscillazioni molto ampie dell’umore: da depressivo, con appunto presenza di stati depressivi e tristi, insonnia, sensazione di fatica, a maniacale, ossia momenti di esaltazione, che comprendono comportamenti disinibiti, voglia di fare e di spendere denaro, aggressività.

Nel caso del disturbo schizoaffettivo, tutti questi sintomi si presentano insieme alla schizofrenia (ossia i deliri, le allucinazioni e le manie).

Bisogna essere in grado di diagnosticare i vari tipi di disturbo, se si presentano appunto combinati o se se ne presenta solamente uno.

cause genetiche disturbo schizoaffettivo

Le cause

Le cause di questo disturbo non sono ancora del tutto chiare.

Si ritiene che alla base ci debba essere un fattore genetico combinato con altri fattori.

In particolare si ritiene che la componente genetica con base biologica sia un fattore importante da considerare: soggetti con parenti di primo grado che soffrono di tale malattia, avranno più probabilità di svilupparla.

Anche se in realtà il disturbo schizoaffettivo è normalmente più raro della schizofrenia in sé.

A livello statistico le donne sono tra i soggetti più a rischio, e la patologia si manifesta più frequentemente in età adulta, ma in alcuni casi anche durante l’adolescenza.

Al momento sono pertanto ipotizzate 4 possibili cause:

  • Familiarità e fattori genetici: Possibilità di sviluppare la malattia se parenti di primo grado ne affetti, oltre ad avere studiato e ipotizzato l’implicazione di alcuni geni che controllano il ritmo sonno/veglia e il movimento delle cellule nervose.
  • Base biologica: sembra che possano essere implicati anche alcuni neurotrasmettitori che aiutano a proteggere il cervello da troppi stimoli.
  • Episodi traumatici: anche alcuni lutti o esperienze traumatiche si ritenga che possano influire sul presentarsi di questo disturbo
  • Assunzioni di droghe e sostanze psicotrope, che possono modificare il funzionamento del cervello 


sintomi psicosi affettiva o schizoafettivo

I sintomi

I sintomi, come abbiamo accennato precedentemente, riguardano le sintomatiche della schizofrenia combinati con quelli della depressione o del disturbo maniacale o bipolare.

I sintomi possono essere presenti per un periodo in maniera così forte da compromettere la sfera sociale, lavorativa o scolastica, affettiva del soggetto. Ma poi potrebbero anche andare in remissione per poi presentarsi in seguito.

Per poter parlare di disturbo schizoaffettivo, i sintomi devono essere presenti per un mese e seguiti da due settimane di soli sintomi schizofrenici. Possiamo suddividere i sintomi di queste componenti perché siano più chiari ed elencarne alcuni: il disturbo schizoaffettivo potrebbe includere questi sintomi, o solo alcuni delle diverse componenti.

Síntomi della depressione:

Sintomi fisici:

Senso di fatica

Perdita o aumento di peso

Mancanza di energie

Disturbi del sonno

Nervosismo

Disturbi della concentrazione e della memoria

Sintomi emotivi, comportamentali e cognitivi: 

Angoscia

Tristezza

Disperazione

Vuoto

Mancanza di motivazione e interesse

Ansia

Isolamento sociale

Ruminazione depressiva

Pensieri negativi e autocommiserazione

Sintomi della mania

Durante un episodio maniacale potrebbe verificarsi questi sintomi:

Aumento autostima

Sentimento di grandiosità

Poco bisogno di sonno

Volubilità

Inquietudine fisica e mentale

Realizzare attività inusuali e rischiose per la persona

Aumento delle attività realizzate dal soggetto

Sintomi della schizofrenia

La schizofrenia porta con sé:

Deliri

Allucinazioni

Manie

Mancanza di motivazione

Isolamento sociale

Apatia

Alterazioni affettive, del comportamento e cognitive

Diagnosi disturbo schizoaffettivo

Diagnosi e complicazioni

Una diagnosi tardiva della patologia potrebbe portare a conseguenze negative.

Le persone infatti che soffrono di tale disturbo sono predisposti ad incorrere in comportamenti negativi come l’abuso di sostante, conflitti familiari, lasciarsi andare fino a perdere tutto e diventare senza tetto, fino ad arrivare al tentativo di suicidio.

È importante pertanto realizzare una diagnosi corretta, anche se all’inizio può essere difficile dal momento che i sintomi sono condivisi con altre malattie, e deve essere possibile poterli individuare tutti.

Per fare ciò la diagnosi si basa su esami fisici per escludere sintomi legati ad altre patologie mediche o legate all’abuso di sostanze, e su una valutazione psichiatrica, che si baserà sul comportamento del paziente e sulle informazioni da lui fornite.

Il DSM IV (il manuale diagnostico dei disturbi mentali ) elenca come criteri di valutazione di un disturbo schizoaffettivo:

  • periodo ininterrotto di malattia con la presenza di episodio maniacale, depressivo oppure misto
  • Presenza di un periodo di almeno due settimane di idee deliranti e allucinazioni, senza la presenza di alterazioni dell’umore o affettive.
  • In generale i sintomi che fanno parte della sfera dei disturbi dell’umore sono presenti sia nella parte attiva della malattia che in quella residuale.

guarigione psicosi affettiva

Come guarire dalla psicosi affettiva

Si guarisce dal disturbo schizoaffettivo?

Come abbiamo visto la diagnosi è lunga e difficile da realizzare, oltre al fatto che questa patologia è difficle da definire perché i sintomi possono andare in recessione.

Quindi è fondamentale essere seguiti dai medici e dal psicoterapeuta per poter valutare tutte le variabili del caso.

Una volta che la diagnosi viene realizzata per guarire dal disturbo schizoaffettivo, occorre realizzare un percorso integrati tra farmaci, terapia e supporto sociale.

I farmaci normalmente sono farmaci antipsicotici e antidepressivi per curare le diverse componenti della mallattia. Mentre a livello di terapia possono essere seguite diverse correnti.

La terapia

La terapia è una parte fondamentale del processo curativo del disturbo schizoaffettivo.

Il percorso cognitivo-comportamentale per esempio potrebbe essere utile al paziente come complemento alla terapia farmacologica e per riprendere coscienza di sé e della realtà, cercando di risolvere alcuni conflitti in particolare in questi campi:

  • esaminare la realtà e valutarla insieme
  • Portare la persona ai comportamenti e alle abitudini usuali
  • Aiutare il soggetto al reinserimento sociale e aiutarlo al ripristino delle sue facoltà psicologiche e sociali
  • Ritrovare un nuovo equilibrio dopo il manifestarsi della patologia.

La terapia è pertanto un punto centrale per la diagnosi e il superamento della patologia.

Persona schizoaffettiva in amore

Cosa fare se scopriamo di essere in una relazione con una persona che soffre del disturbo schizoaffettivo?

La soluzione è ovviamente quella di rivolgersi a un medico e uno specialista, perché ci aiutino nella gestione del problema.

Come abbiamo visto le persone che soffrono di questo disturbo tendono a soffrire di isolamento sociale e incapacità di seguire una relazione, molto spesso sia a livello affettivo che sessuale.

Se avete de dubbi sulle condizioni vostre o del vostro partner, non dubitate a chiedere aiuto e a contattar un medico o una specialista del settore.

PUBBLICITÀ

psicologi
Scritto da

GuidaPsicologi.it

Il nostro comitato di esperti, composto da psicologi abilitati, si impegna a fornire informazioni e risorse accurate e affidabili. Tutte le informazioni sono supportate da evidenze scientifiche e sono contrastate per garantire la qualità dei loro contenuti.
Consulta i nostri migliori professionisti specializzati in schizofrenia

Bibliografia

  • https://psycnet.apa.org/record/1980-30556-001
  • https://ghr.nlm.nih.gov/condition/schizoaffective-disorder
  • https://www.healthline.com/health/schizoaffective-disorder#suicide-prevention
  • https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/schizoaffective-disorder/symptoms-causes/syc-20354504

Lascia un commento

PUBBLICITÀ

Commenti 4
  • Simone Mariano

    Ciao @Paola Massone, sono Simone Mariano ho 38 anni e mi è stato diagnosticato il disturbo schizoaffettivo all'età di vent'anni a seguito di una psicosi dissociativa acuta; quest'evento si è riproposto 5 volte fino ad oggi, l'ultimo episodio si è verificato tra dicembre e gennaio (2023/2024) a distanza di un anno e mezzo dal precedente (preceduto a sua volta da un periodo di stabilità durato 8 anni). Per rispondere alla tua domanda, innanzi tutto mi auguro che tua sorella sia migliorata, sicuramente una buona base di partenza per poter essere curati dal punto di vista farmacologico sono i CPS (centro psico sociale) territoriali competenti a seconda dell'area di residenza (sempre se la fase acuta è rientrata); altrimenti per il ricovero io mi sono trovato discretamente bene nel reparto psichiatrico di Saronno (VA). Sicuramente un'attività fondamentale per il recupero della vita sociale è la psicoterapia individuale, attraverso la quale si può recuperare autostima e cercare di riacquisire il giusto senso critico per riconoscere le priorità all'interno della propria vita quotidiana e progredendo anche poter definire obiettivi di benessere a medio/lungo termine. Mi son sentito di risponderti con quanto precedentemente consigliato poiché nonostante i vari ricoveri che ho subito credo di aver imparato ad avere una certa dimestichezza nel riprendermi dopo le crisi e credo che uno dei punti focali, soprattutto nel caso di depressione, sta nel riacquisire "il senso della vita" che per ognuno di noi dovrebbe essere una scoperta individuale che può essere coadiuvata da un percorso di psicoterapia. Sicuramente uscire da certe situazioni non è semplice ma con molta serenità mi sento di dire che non è nemmeno impossibile. In queste situazioni riacquisire il senso della giusta misura in ogni situazione della vita diventa una componente determinante per poter riuscire a trovare un equilibrio che non sarà mai di certo definitivo ma visto che siamo esseri in continuo cambiamento diventa una buona pratica per la costante modulazione delle proprie azioni per poterlo mantenere. Spero le mie parole possano aver portato conforto nel tuo animo ed i consigli esser stati di giusto calibro per la situazione che stai vivendo. Ci tengo nuovamente a sottolineare che la terapia farmacologica è fondamentale ma lo è altrettanto un percorso di psicoterapia con un professionista adeguato, il nostro corpo è in grado di produrre sostanze chimiche in base alla percezione che abbiamo del mondo fuori di noi e nel modo in cui questa viene elaborata ed è proprio per questo che per mia personale esperienza posso dire che un percorso di psicoterapia ben fatto può portare sostanziali benefici ed essere considerato al pari ma non sostitutivo di un percorso psichiatrico fatto con cura e amore per la persona sofferente.

  • Paola Massone

    Ho una sorella di 56 anni che soffre di questo disturbo con esordio a 35 anni causa evento traumatico. Non le è mai stato diagnosticato con precisione, leggendo questa vostra guida ho identificato il quadro clinico attuale. Ora a causa di problemi familiari gravi è in una comunità, ma sta peggiorando sia per dimagrimento eccessivo, sia per aggravamento della forma depressiva con disagio psicotico sempre più acuto. Come posso aiutarla? Dove posso portarla per un eventuale ricovero ai fini diagnostici e curativi? Vivo in provincia di Varese, e mia sorella ha bisogno di aiuto. Perfavore datemi un consiglio. Grazie.

  • Rossi Luciana

    Praticamente il malato di schrizofeniaffettivo ,non c'è guarigione,deve prendere farmaci x tutta la vita grazie

  • Elisabetta giorgi

    ... Ci sono molte più probabiliità di andare in remissione per uno schizoaffettivo che per un ciccione cronico di dimagrire !!

ultimi articoli su schizofrenia

PUBBLICITÀ