Disfunzione erettile: combattere la solitudine per amarsi di più

​La disfunzione erettile o impotenza maschile colpisce fisicamente gli uomini ma influenza il rapporto di coppia. Solo non rimanendo isolati lo si può superare con il partner

22 GIU 2015 · Tempo di lettura: min.
Disfunzione erettile: combattere la solitudine per amarsi di più

La disfunzione erettile o impotenza maschile è probabilmente uno dei problemi che più creano disagio e difficoltà nella coppia. Spesso causa di frustrazione per entrambi i partner, che non riescono a vivere in maniera pienamente soddisfacente la propria sessualità.

La domanda che pressa la donna è: "perché? sono io?" che spesso aggiunge maggiore stress nell'uomo all'atto dell'avvicinamento sessuale; se non bastasse si uniscono all'insoddisfazione sessuale sentimenti di frustrazione, ansia, vergogna e impossibilità di comunicare.

Se il canale comunicativo rimane chiuso ognuno dei due partner rimane isolato con la sua frustrazione e progressivamente la complicità e l'intimità vengono meno.

Di qui l'importanza di comunicare con il proprio partner. Ma come? Quali tecniche può mettere in campo una coppia per recuperare l'intimità perduta? Lo abbiamo chiesto al nostro esperto, il Dott. Matteo Monego:

La disfunzione erettile è un problema che sta diventando molto più comune di quello che si possa pensare.

Tale difficoltà si può manifestare in diversi modi: in alcuni uomini si presenta come incapacità ad avere un rapporto sessuale fin dai preliminari, in altri come impossibilità nell'atto della penetrazione, in altri ancora come difficoltà a mantenere l'erezione durante tutto il rapporto.

Una volta escluse cause fisiologiche e organiche, che rappresentano comunque la minoranza dei casi (spesso questo problema non si presenta nell'attività masturbatoria), è fondamentale che un uomo vinca l'imbarazzo, ne parli con la propria partner e che si rivolga ad un esperto.

Accade di frequente che gli uomini di fronte a questo problema chiedano un colloquio individuale e che difficilmente accettino di coinvolgere l'altra metà della coppia in un percorso di psicoterapia. Dal mio punto di vista questo rappresenta una limitazione perché, per quanto lo si possa considerare un problema individuale, inevitabilmente coinvolge anche il partner.

A livello individuale, in un percorso di psicoterapia, spesso emergono problemi legati all'ansia da prestazione, allo stress, alle idee e convinzioni circa la sessualità, alla visione che si ha del proprio partner, alle fantasie sessuali, manifeste o nascoste, più profonde.

Nell'uomo è molto spesso soprattutto l'ansia da prestazione a farla da padrone: il sesso non viene più vissuto come un'esperienza piacevole, da affrontare con atteggiamento sereno ma come una prestazione da raggiungere per non deludere l'altro. Di conseguenza basta sperimentare un fallimento, anche piccolo, per avere ripercussioni a livello di autostima e di insicurezze circa i futuri rapporti. Questo atteggiamento impedisce di vivere serenamente l'esperienza sessuale che verrà invece vissuta con un senso crescente di timore, ansia, paura fino ad aggravare la capacità erettiva.

La disfunzione erettile, benché sia un problema maschile, coinvolge necessariamente anche la donna che si trova ad affrontare una serie di problemi. Primo fra tutti, la credenza secondo cui il maschio deve essere sempre pronto e voglioso; se mai è la donna che ha "il mal di testa". Quindi se l'uomo non è sempre pronto c'è qualcosa che non va. O in lui (non sei abbastanza virile, le mie amiche lo fanno tre volte alla settimana), o in lei (non sono abbastanza sexy, brava, sto invecchiando, non gli piaccio più, mi tradisce).

Questi pensieri possono non essere condivisi e creare rancori sordi e profondi, difficilmente sanabili. Oppure in alcuni casi, per vincere l'imbarazzo, escono sotto forma di battute e di frecciate, rischiando di ferire profondamente l'uomo che si trova già in difficoltà.

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Foto di HuffingtonPost

Cosa fare?

Se lui non riesce a parlarne, evitare pensieri del tipo "il problema è suo, è lui a doverlo affrontare e se non lo affronta è un vigliacco o non mi ama abbastanza". Cercare invece di affrontare con calma il discorso, senza colpevolizzarlo e ferirlo e suggerendogli un consulto con uno specialista, offrendo anche la propria disponibilità ad accompagnarlo ed eventualmente a seguire un percorso di coppia. Solo questo potrà aiutare l'uomo ad affrontare quello che, bisogna ricordarlo, è lo spettro più pauroso dell'universo maschile, capace di investire non solo la sfera sessuale, ma l'intera identità.

Per questi motivi, aiutare una coppia a ritrovare un dialogo profondo circa le difficoltà legate al sesso è di fondamentale importanza: abbassare il proprio livello di riservatezza e parlare apertamente di quello che si percepisce come difficoltà è un passo importantissimo per ritrovare intesa. Spesso gli uomini, soprattutto in un rapporto di coppia duraturo, tendono ad avere un'immagine statica della propria compagna e finiscono per non riuscire più a proporre fantasie, pensieri o immagini che eccitano la propria mente: quando poi riescono finalmente a raccontarsi senza eccessivi timori scoprono un "terreno fertile" nella propria compagna che spesso accoglie favorevolmente cambiamenti nelle abitudini della sessualità di coppia.

In alcuni casi, si può proporre ad una coppia un vero e proprio cambiamento di abitudini sessuali "step by step", a cominciare dai preliminari che dovranno essere affrontati con tempi e modalità differenti: una maggior attenzione alla fase iniziale dei preliminari, infatti, o ancora un cambio di abitudini circa l'atmosfera e la tranquillità che precedono l'atto sessuale, possono portare una coppia a ritrovare un'intimità ormai quasi del tutto perduta.

Alcuni consigli pratici che potrebbero comunque essere d'aiuto a uomini alle prese con difficoltà in ambito sessuale:

  • Fare sport: aiuta a combattere lo stress, stimola la produzione di endorfine (neurotrasmettitori del benessere), migliora la circolazione e aiuta a sentirsi fisicamente a posto;
  • Dormire il giusto numero di ore: la mancanza di un giusto livello di riposo è in grado di influenzare negativamente la produzione di testosterone;
  • Ridurre abitudini dannose: fumo, alcool e abitudini alimentari ricche di carboidrati possono aumentare o provocare difficoltà in ambito sessuale;
  • Controllare la respirazione: imparare a respirare meglio ridurrà il livello d'ansia e aiuterà la persona a calmare la mente;
  • Modificare gli orari in cui cercare rapporti sessuali: per gli uomini i livelli ormonali sono più alti al mattino e più bassi la sera;
  • Non vergognarsi: non abbiate paura a parlarne con il vostro partner ed eventualmente a chiedere un consiglio ad uno specialista. Fingere di non avere problemi potrà solo peggiorare la situazione!

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Scritto da

Dott. Matteo Monego

Laureato a Torino, laurea quinquennale in Psicologia Clinica e di comunità, nel 1999 si abilita alla professione di psicologo. Successivamente consegue l’abilitazione alla psicoterapia, dopo aver frequentato il corso quadriennale di specializzazione in psicoterapia interattivo-cognitiva. Dal 2004 svolge privatamente la professione di psicologo e psicoterapeuta.

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