Cosa nasconde Il Piccolo Principe?

Il 23 aprile è la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, una celebrazione istituita dalla Conferenza Generale dell’Unesco nel 1996.

21 APR 2017 · Tempo di lettura: min.
Cosa nasconde Il Piccolo Principe?

«Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l'infinito…perché la lettura è una immortalità all'indietro", (Umberto Eco).

Fra i libri cult del XX secolo troviamo Il Piccolo Principe. "L'essenziale è invisibile agli occhi", "Gli adulti non capiscono mai niente da soli ed è una noia che i bambini siano sempre eternamente costretti a spiegar loro le cose" o "Tutti i grandi sono stati piccoli, ma pochi di essi se ne ricordano" sono solo alcune delle citazioni più celebri di questo libro scritto da Antoine de Saint-Exupéry e pubblicato nel 1943.

Perché questo libro è così popolare? A prima vista potrebbe essere un racconto per bambini, eppure Il Piccolo Principe è un libro da riscoprire a ogni età grazie al suo messaggio e alle numerose interpretazione possibili. I sentimenti presenti nel racconto quali la tolleranza, l'accettazione e l'amicizia lo rendono, dunque, un classico universale adatto a tutti.

Il rapporto fra il bambino e l'adulto

Oltre al Piccolo Principe, uno dei protagonisti principali del racconto è il pilota. Il rapporto fra adulti e bambini si sviluppa su due direttrici: da una parte la complessa relazione tra grandi e piccoli e, dall'altra, la perdita della parte più spensierata e giocosa dei bambini quando si arriva nell'età adulta. Questi rapporti si fanno realtà nelle parole del pilota che, da piccolo, ha dovuto rinunciare a uno dei suoi sogni più importanti, il disegno, perché non era capito dagli adulti: "per non dimenticare, giustamente, a che punto la mancanza d'immaginazione degli adulti potesse essere grande e scoraggiante". Ciò che viviamo durante l'infanzia, inoltre, influenza enormemente il nostro essere adulti.

Il pilota mostra, agli adulti che incontra, il suo disegno, ovvero un boa che mangia un elefante ma tutti lo scambiano per un cappello. Questa situazione serve a mostrare la differenza fra grandi e piccoli: gli adulti, mentre crescono, perdono man mano l'immaginazione e la giocosità, pensando che non gli sarà utile nel futuro.

Il ruolo dell'amicizia

Il mondo delle relazioni sociali non viene solamente spiegato attraverso il rapporto tra il Piccolo Principe e il pilota, ma anche attraverso quello del bambino con la volpe e del bambino con la sua rosa. L'amicizia e il legame di attaccamento vengono spiegati dalla volpe attraverso l'importanza dell'impegno e del dedicarsi ai propri amici:

«Se tu vieni , per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Con il passare dell'ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, inizierò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore…ci vogliono i riti».

Queste sono solo alcune delle interpretazioni date a Il Piccolo Principe. Nonostante ciò, il consiglio è quello di fare proprio ogni libro e di lasciar libera la fantasia, per vivere nuove avventure e per tornare un po' bambini.

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