Come rinunciare senza stare male?

Il nostro ego, spesso, ci porta a credere che chi abbandona qualcosa durante il percorso sia un fallito.

2 OTT 2018 · Ultima modifica: 12 SET 2019 · Tempo di lettura: min.
Come rinunciare senza stare male?

«Arrendersi non significa sempre essere deboli; a volte significa essere forti abbastanza da lasciar perdere», Marilyn Monroe.

Spesso, nella vita, è necessario fare scelte e, nella maggior parte dei casi, fare scelte vuol dire rinunciare a qualcosa. Tuttavia, cedere in qualcosa non è così facile, anche se ci aiuta a raggiungere i nostri obiettivi. Queste rinunce, infatti, ci fanno dubitare molto di più nel momento in cui dobbiamo compiere una scelta, spesso facendoci entrare in crisi.

È possibile rinunciare senza sentirsi troppo in colpa?

Le rinunce possono avvenire a livello lavorativo, economico, sociale o affettivo. Nonostante ciò, bisogna imparare a scegliere le proprie priorità e abbandonare qualcosa lungo il cammino o non saremo mai in grado di utilizzare il nostro tempo e le nostre energie in maniera intelligente ed efficiente. A livello lavorativo, ad esempio, siamo portati ad accettare più compiti o lavori in contemporanea perché non vogliamo perdere nessuna opportunità. Eppure, impiegando le nostre energie e il nostro tempo su più fronti, rischiamo di non avere nessun beneficio in cambio, se non addirittura peggiorare la nostra situazione a livello professionale.

Si tratta di prendere in considerazione, di volta in volta, opportunità, benefici e costi di ogni scelta o attività che si vuole intraprendere. Meglio guardare due ore la tv o utilizzare questo tempo per stare con gli amici o per sviluppare un progetto personale? Non c'è mai una risposta corretta per tutti. La scelta dipende dalle esigenze e dagli obiettivi di ognuno di noi. L'importante è sapere che non si può fare tutto e che, se non rinunciamo a nulla, non è detto che nel futuro riusciremo a recuperare il tempo perduto in precedenza.

L'idea che rinunciare sia un fallimento dev'essere lasciata da parte.

 La difficoltà a rinunciare, per esempio ad offerte di lavoro, è a volte legata alla paura di perdere il controllo su qualcosa o qualcuno. A volte farsi carico di tanti impegni è un modo per tenersi occupati e non affrontare (e non sentire) i sentimenti indesiderati, per esempio il senso di fallimento legato a qualcosa che non è andato bene. Se la difficoltà a rinunciare è legata invece alla paura di fallire, cioè a una previsione futura, è importante fare attenzione perchè se si perde il senso dei propri limiti si rischia di perdere il controllo e di fallire su tutto.  

Il nostro ego, spesso, ci porta a credere che chi abbandona qualcosa durante il percorso sia un fallito o un perdente. Le rinunce sono indispensabili non solo per raggiungere le nostre mete ma anche per il nostro benessere psico-fisico. Spesso, con l'idea di dover terminare tutto ciò che abbiamo iniziato, mettiamo a repentaglio i nostri affetti ma anche la nostra salute mentale e fisica. Bisogna saper riposare, insomma, per poter avere le giuste energie per continuare sulla nostra strada. Tuttavia, siamo sottoposti sempre di più a mille input che non vediamo le rinunce anche come momenti di riposo per ricaricarci.

Spesso, però, non siamo sicuri che sia il momento giusto per rinunciare a qualcosa.

Come sapere se è arrivato il momento di abbandonare qualcosa?

Analizza la situazione e pensa alla scelta da fare in maniera razionale, come se dovessi dare un consiglio a un amico o a un familiare, in modo tale da poter assumere punti di vista diversi sulla decisione. Puoi anche chiedere direttamente consiglio a qualcuno che abbia più esperienza di te. Infine, chiediti quale è la migliore scelta o obiettivo che possa renderti più felice.

Quando rinunci a qualcosa, inoltre, cerca di allontanare i pensieri da quella rinuncia. Ormai la decisione è stata presa. È inutile torturarsi con i "se", altrimenti la scelta sarà stata del tutto inutile e sarà solo un ostacolo in più sul tuo percorso.

Articolo rivisto e corretto dalla Dott.ssa Patrizia Mattioli    

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