Come funziona un percorso di psicoterapia individuale?

Te lo spiego io, in maniera non di certo esaustiva perché siamo sempre su internet, ma spero abbastanza chiara da eliminare i dubbi più frequenti.

6 GIU 2017 · Tempo di lettura: min.
Come funziona un percorso di psicoterapia individuale?

Una psicoterapia inizia con la chiamata in cui si chiede l'appuntamento per la prima seduta. In questo primo contatto ti spiegherò dove ho lo studio e ci metteremo d'accordo su un giorno e un orario in cui siamo entrambi disponibili, cercando di venire incontro ai tuoi tempi di urgenza. Ti spiegherò che ci incontreremo una prima volta per una seduta di consulenza, ovvero per vedere se e come posso esserti utile.

In questa prima seduta ti guiderò con delle domande per conoscerti meglio e per capire come mai sei arrivato da me proprio in questo momento della tua vita. Cercheremo di fare una linea del tempo del tuo malessere e infine indagherò se hai mai effettuato un percorso psicoterapeutico prima e quali sono le tue aspettative in merito all'inizio di un lavoro insieme a me. Utilizzo il termine lavoro perché di questo si tratta: talvolta ci sono aspettative magiche per cui si pensa di venire alle sedute in maniera passiva e aspettare che sia lo psicologo a darti la soluzione o a leggerti nella mente.

Non esistono bacchette magiche né sfere di cristallo in psicoterapia. Io non mi sostituirò a te (perché ti svaluterei no?) ma ti aiuterò a cercare un modo migliore di stare al mondo. Non un modo più giusto perché al momento stai sbagliando, ma un modo che per te sia più utile (e che magari è completamente l'opposto di com'è per un'altra persona). Ti spiegherò che le sedute durano un'ora e hanno cadenza settimanale o bimensile. Gli obiettivi della prima seduta sono principalmente conoscersi, accogliere il tuo malessere e le tue domande e fare un contratto terapeutico, ovvero capire qual è la tua motivazione, se sei disponibile a dedicare un periodo di tempo della tua vita a lavorare su di te e a capire quali sono gli schemi di comportamento che ti causano malessere, e se una terapia individuale con me può esserti utile (per esempio potremmo capire insieme che sarebbe meglio effettuare una terapia di coppia oppure con tutta la tua famiglia, e quindi in questi due casi potrei esserti ancora utile, oppure capiamo che per te sarebbe meglio un terapeuta uomo e allora potrei indicarti qualche bravo collega etc., ma sono tutte cose che si decidono insieme). Il mio primo obiettivo, infatti, è non nuocere, e se capisco che per te sarebbe più utile lavorare con un'altra persona te lo dirò apertamente: non ho bisogno di avere mille pazienti con cui fare un cattivo lavoro, ma di essere di aiuto e di andare a dormire la sera con la sensazione di averlo fatto.

Le mie aree di competenza sono principalmente: difficoltà di natura relazionale, problemi di coppia e nelle relazioni familiari, ansia, attacchi di panico, depressione, dipendenze. Quindi ho delle specializzazioni, così come in qualsiasi altra professione. Ti darò allora un secondo appuntamento e poi un terzo e un quarto e così via, e di volta in volta ti guiderò nelle sedute e ti aiuterò a stare meglio, analizzando quali sono gli ostacoli. Ci sono delle garanzie rispetto al lavoro che faremo insieme: il rispetto del tuo malessere, il rispetto della tua privacy (nessuna delle cose che mi verranno dette saranno riportate a terzi), un momento di cura dedicato completamente a te e ritagliato su misura per te. Ci sono anche delle peculiarità. Credo profondamente al valore della relazione terapeutica e al fatto che ogni relazione è diversa, per questo con ogni persona la terapia può essere più o meno lunga, con incontri più o meno ravvicinati nel tempo. Ogni persona è unica e su questa unicità si basa l'andamento della terapia e la direzione del cambiamento, che dipende da me solo in parte. Io ci metto la mia competenza, tu ci devi mettere la motivazione a cambiare.

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Scritto da

Francesca Bianco

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