Ansia da prestazione nella vita e nello sport : la paura che paralizza

Nella nostra società , dover “essere all’altezza” e non poter sbagliare è una paura molto diffusa: l’errore non è ammesso: non si vogliono accettare le conseguenze e e le sconfitte.

7 FEB 2019 · Tempo di lettura: min.
Ansia da prestazione nella vita e nello sport : la paura che paralizza

5 comportamenti utili per togliere la paura per la prestazione

Nella nostra società competitiva, dover "essere all'altezza" e non poter sbagliare è una paura molto diffusa: l'errore non è ammesso: non si vogliono accettare le conseguenze e le sconfitte ( fisiche, psicologiche, sociali, professionali, relazionali, sportive ecc.)La persona, e lo sportivo, che percepisce questa paura si sente prigioniera, ingabbiata nei suoi pensieri, come se camminasse sopra un campo minato, pronta ad esplodere, sempre ossessionata dai pensieri e adotta comportamenti rituali, e ogni competizione viene vissuta come una prova che può minare la propria autostima. La paura spesso paralizza, e le persone che lamentano questa ansia anticipatoria, rimuginando molto, non fanno scelte, e nonostante i rituali che abbassano la tensione, non decidono, rimandano, aspettano e cercano un perfezionismo inutile per evitare gli errori possibili. Si sentono spesso in colpa e provano vergogna perché non sanno se faranno la scelta giusta, e i risultati difficilmente arriveranno.La vita di queste persone ansiose è un oblio esistenziale, un vuoto che coinvolge anche le persone che stanno accanto, investite di richieste di approvazione. Tutta questa condizione altamente "esplosiva" porta ad un accumulo di tensione che la persona ansiosa somatizza sviluppando sintomi come stanchezza, crampi, rigidità muscolare, dolori cervicali, gastriti, ulcere ecc….. Frequentemente le persone con ansia da prestazione, hanno un vissuto genitoriale molto opprimente, hanno avuto genitori molto esigenti che non ammettevano sbagli; molto spesso erano genitori perfezionisti, ossessivi, non potevano accettare che loro figlio potesse sbagliare.Anche la comunicazione adottata da alcuni genitori o caregiver, a "doppio vincolo" (gioca ma non sudare) nei confronti di bambini piccoli può condizionare la crescita di un ragazzo. Per G. Bateson il messaggio a doppio vincolo, magari rinforzato dagli insegnanti a scuola, può portare soggetti particolarmente sensibili a sviluppare pericolosi tratti schizofrenici in età adolescenziale.I sintomi delle persone iper ansiose sono: sensazione di mancanza di aria, respiro veloce affannato, battito del cuore accelerato, dolori cervicali, cefalee, dolori articolari, causati dal continuo stato di allerta e tensione, aumento di temperatura corporea e alta sudorazione.E' necessario all'interno dei contesti familiari, educativi e sportivi, favorire la possibilità di "sbagliare" e sviluppare la competenza del poter rimediare con capacità e tenacia, senza demonizzare l'errore, per aiutare i giovani a maturare una giusta ed equilibrata capacità di giudizio. Questo eviterà al ragazzo e all'adulto di non essere troppo rigidi e severi con se stessi, con un senso di colpa opprimente e paralizzante tanto da sentirsi sempre sbagliati e inadeguati.Offrire ai propri figli la possibilità di commettere errori, mantenendo pero' una giusta educazione formale con regole chiare e definite, li aiuterà a crescere forti e con una buona personalità che sarà fondamentale in età adulta per prendere decisioni ed accettare le loro responsabilità.A volte ci si dimentica che siamo stati bambini e per imparare a camminare abbiamo dovuto "cadere", per poterci rialzare sempre più "forti".

Ecco 5 comportamenti per non restare imprigionati nella paralisi dell'ansia da prestazione:

1 CONSAPEVOLI che sbagliare è inevitabile per chiunque, e solo sbagliando si può apprendere.

2 DECIDERE di prendere una "strada": non decidere è sempre una decisione e molto probabilmente la più sbagliata perché non ci fa "muovere". Accettiamo le conseguenze e le cercheremo di gestire al meglio.

3 CORAGGIO di prendere una decisione, non vuole dire "incoscienza". Solo chi ha paura può superarla con suo coraggio. Accettiamo la paura e la potremo superare con la strategia giusta.

4 POSITIVITA' nell'affrontare la scelta, perché l'impegno per evitare l'errore porta solo tristezza e negatività. Pensare positivo "attrae" scelte positive e difficilmente si prenderà la decisione sbagliata

5 ACCETTARE il proprio limite, il tempo può modificare la percezione. A volte alcune decisioni che ci possono sembrare sbagliate, a distanza di anni si rivelano corrette.

Con questi 5 comportamenti si dovrebbe riuscire ad aumentare la propria autostima e cosi avere la forza mentale per poter affrotare e superare i propri limiti.

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Scritto da

Dott. Massimo Masserini

Dott. Massimo Masserini Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Sessuologo Clinico e Pedagogista, Psicologo Giuridico e CTP, Neuroricercatore. Svolge attività di libero professionista a Bergamo presso il centro clinico e ricerca MindFit Clinic. Offre sostegno per depression, ansia, panico, etc.

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