Ansia sociale, emetofobia, ansia di uscire la sera

Inviata da Followed · 5 mag 2024 Ansia

Sono un ragazzo di 26 anni. Quando avevo circa 16 anni ho avuto un forte malessere a livello gastrointestinale, che mi ha portato a vomitare tante volte in pochi giorni. Ricordo chiaramente che "stavo bene" e dopo poche ore (senza aver fatto/mangiato niente di strano) "stavo veramente male". Da allora mi porto dietro questa paura di stare male, sia in pubblico che da solo. In pubblico si manifesta con una forte ansia sociale, che però si manifesta solo la sera, nel senso che sono in grado di uscire la mattina per università/lavoro/palestra ecc, stessa cosa il pomeriggio, anzi è molto probabile che se esco mattina/pomeriggio poi sono in grado di stare in giro fino a tarda notte senza nessun problema. L'ansia arriva (in maniera abbastanza forte), solo quando sono a casa e devo uscire per una serata. Ansia che poi si ripercuote inevitabilmente sullo stomaco (sento proprio delle sensazioni fisiche a livello della pancia). Nell'ultimo periodo quest'ansia si manifesta anche prima di andare a dormire (cosa che mi sta alquanto inquietando), ovvero ho paura di andare a letto perchè "se poi mi sveglio e mi sento male?". Una spiegazione che mi sono dato è che, vedendo mio padre stare male continuamente (verso i miei 12/13 anni ha avuto una grave malattia che non gli consentiva di ingoiare il cibo, non ha mai voluto curarsi definitivamente e per molto tempo mangiava, e a ogni boccone andava in bagno a "vomitarlo" nel WC, e ora nonostante un'operazione fa ancora molta fatica a deglutire e lo vedo sempre in ogni pasto che si sforza, con palesi "ritorni di cibo in gola") io abbia sviluppato una qualche fobia al vomito.
Fin dall'inizio pensavo fosse emetofobia, ma poi con un po' di introspezione, ho capito che è (forse) più qualcosa riguardo alla "paura di perdere il controllo". Per spiegarmi meglio, non ho ancora la patente, e ho notato che quando c'è una serata in un posto che posso raggiungere (andata/ritorno) con i mezzi o a piedi, l'ansia che provo diminuisce in maniera sostanziale, la sera ovviamente "dipendo" dai miei amici e dalla loro macchina, quindi sono in qualche modo "bloccato". Ho tentato un percorso psicologico (non cognitivo-comportamentale in quanto la mia psicologa ha preferito non procedere in quella direzione), ma dopo 1 anno non ho visto nessun risultato (ansia agli stessi livelli di quando avevo iniziato se non di più), e purtroppo non mi trovo nella condizione per ora di continuare. La prima visita da uno psichiatra si è rivelata anche "inutile", in quanto mi ha semplicemente detto di continuare con la psicoterapia senza l'aiuto di farmaci o altro. Mi sento abbastanza perso e rattristato dalla mia situazione. Consigli?

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Miglior risposta 6 MAG 2024

Buongiorno,
La psicoterapia è elettiva in questi casi a metà tra psiche e soma. Credo che lei debba prendere in seria considerazione l’opportunità di ricominciarla. Io consiglio una psicoterapia dinamica ad orientamento del profondo in modo da esplorare il mondo emotivo in relazione alle figure parentali, in particolare quella paterna. Del training autogeno associato al colloquio nelle sedute potrebbe essere molto terapeutico sia per i sintomi che potrebbero scomparire, sia per la crescita personale. Bisogna mettersi all’opera e non cedere e rinunciare. Se l’incontro con la psicoterapia non è andato in porto, ciò non significa che questa sia da escludersi. I suoi sintomi meritano la comprensione di temi inconsci che vogliono esprimersi e potrebbero trovare altre vie alternative alla sintomatologia somato psichica.
Dott. Pietro Salemme

Dott. Pietro Salemme Psicologo a Roma

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6 MAG 2024

Ciao! Grazie per averci resi partecipi di questa situazione sicuramente non facile e costellata da eventi passati che hanno sicuramente il loro impatto.

Queste tue profonde riflessioni alla ricerca di una causa e una spiegazione per la tua condizione mi fanno capire quanto profondamente tu ti senta invalidato e desideroso di riappropriarti (giustamente) della tua vita.
Mi dispiace sapere che finora tu non abbia trovato risultati nei percorsi intrapresi, anche se magari qualche miglioramento c'è stato, sei sicuramente cresciuto e maturato, forse prendendo sempre più coscienza della situazione, ma magari è difficile riuscire a vedere questi risvolti positivi perché senti che c'è ancora tanto da risolvere.

Purtroppo io in questo spazio non posso fare molto, per quanto vorrei poter avere la soluzione. Quello che mi sento di dirti è di non abbandonare la strada della terapia perché sono fortemente convinta che sia quella giusta. Forse devi solo trovare l'approccio è il professionista giusto per te! Per cercare di darti il mio contributo, seppur minimo, è quello di consigliarti di valutare la tecnica EMDR perché potrebbe apportare dei significativi risultati in tempi utili.
Vorrei comunque precisare che, per quanto frustrante (e lo capisco, credimi), questo tipo di percorsi hanno bisogno di tempo e pazienza. Con la strada giusta, sono sicura che pian piano sentirai tutto andare al suo posto e tornerai ad avere la vita che desideri!

Spero di averti dato anche solo mezzo spunto utile. Ti saluto e rimango a tua disposizione, anche online! :)

Dott.ssa Valeria Carbone ☾
⧽ Psicologa, Consulente sessuologa e Counselor professionista
⧽ Consulenze individuali e di coppia
⧽ Torino e online

Dott.ssa Valeria Carbone Psicologo a Torino

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6 MAG 2024

Buongiorno Penso che lei abbia subito un trauma, vedendo il suo babbo stare male
In più ha sviluppato l ansia che si ripercuote sullo stomaco.
Le consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta
EDMR per superare la sua problematica.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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6 MAG 2024

Gentile utente, sulla base di ciò che scrive mi sembra inevitabile la necessità di procedere con un trattamento psicoterapico al fine di esplorare con maggiore precisione le origini del suo malessere. Le suggerisco di ritentare, magari con un'altra collega a orientamento cognitivo-comportamentale, o di parlare del suo percepito peggioramento con la collega attuale presso cui è in cura. Se le difficoltà a proseguire sono di tipo economico le ricordo che ci sono anche portali e centri che offrono tariffe a prezzi calmierati, oltre ovviamente alle prestazioni psicologiche all'interno dei servizi pubblici (ospedali, CPS, consultori), tuttavia ci potrebbe essere una lista di attesa. Inoltre, non escludo che la sua psicologa possa prendere in considerazione la possibilità di ritarare l'onorario temporaneamente sulle sue esigenze economiche.
In bocca al lupo,
rimango a disposizione
Dott.ssa Francesca Gastaldo

Dott.ssa Francesca Gastaldo Psicologo a Milano

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6 MAG 2024

Buongiorno.
Sicuramente l'interpretazione relativa alla paura di "perdere il controllo" e, quindi, l'accentuarsi dell'ansia in quelle situazioni dove si percepisce di possederne meno è molto valida (vedi l'estensione della paura al sonno, momento in cui la coscienza è completamente esclusa dal controllo del nostro corpo).
Sicuramente una paura come questa, se non trattata e se accompagnata da forti stati d'ansia, rischia di estendersi ad altre situazioni, diventando un circolo vizioso, che però, con l'aiuto del giusto professionista, può sicuramente essere affrontata con successo.
Purtroppo in questo contesto, con le poche informazioni fornite, è difficile compiere delle valutazioni adeguate e dare consigli con cognizione di causa.
Per quanto riguarda l'insoddisfazione relativa al percorso terapeutico, il consiglio che le posso dare è quello di parlarne direttamente con il suo terapeuta. Questo passo permetterà ad esso di mettere in discussione critica il percorso fatto con lei e aprire porte inaspettate all'interno del percorso. Oppure potrebbe decidere di inviarlo ad un altro professionista; o, se lei lo desidera, cercare liberamente un psicologo che le sembri più adatto alla sua situazione.
È infatti importante ricordare che la relazione fra il paziente ed il terapeuta è uno dei fattori più importanti di Cura.

Buona giornata e buona fortuna per il suo percorso!

Mirko Sassu Psicologo a Massa

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