Burnout genitoriale: come riconoscerlo e affrontarlo?

Diventare genitore è un'esperienza travolgente. Essere mamme e papà è una condizione incredibilmente positiva e faticosa allo stesso tempo. Ogni giorno si apprende ad essere genitori.

17 MAG 2024 · Tempo di lettura: min.
Burnout genitoriale: come riconoscerlo e affrontarlo?

Diventare genitore è un'esperienza travolgente. Essere mamme e papà è una condizione incredibilmente positiva e faticosa allo stesso tempo. I genitori sanno bene come una giornata trascorsa a casa con i bambini possa essere più stancante che andare al lavoro. I figli, infatti, sono fonte costante di impegno e responsabilità ma le difficoltà, normalmente, vengono compensate dall'immensa gioia dei figli e dalla meraviglia stessa dei bambini. Capita, però, di trovarsi in una condizione di burn-out, un depauperamento graduale delle risorse fisiche e psichiche del genitore che, sottoposto ad un carico di impegni e responsabilità eccessivi, vive una condizione di esaurimento, nel mezzo tra stress genitoriale e depressione.

Cos’è la sindrome da burnout genitoriale?

La sindrome del burn-out viene descritta per la prima volta nel secolo scorso con riferimento all'ambito professionale mentre nel nuovo secolo fa la sua comparsa il burn-out genitoriale. Si tratta di due disturbi differenti e può capitare, per esempio, che un genitore che soffre di burn-out veda nel lavoro un luogo dove rifugiarsi dalle fatiche familiari così come chi soffre di burn-out lavorativo può vedere nella famiglia un porto sicuro. La correlazione tra le due forme di burn-out è risultata bassa o moderata.

Le recenti ricerche di I. Roskam, M.E. Raes e M. Mikolajczak (2017) hanno messo a punto un test specifico per individuare la presenza dell'eventuale burn-out genitoriale e misurarne l'intensità, si tratta del PBI (Parental Burn-out Inventory). Le loro ricerche hanno dimostrato come le tre caratteristiche centrali del burn-out professionale sono riscontrabili anche nel burn-out genitoriale con l'unica differenza che la depersonalizzazione, difficilmente riscontrabile nella relazione tra genitori e figli, diventa una forma di allontanamento emotivo da parte del genitore verso i figli. Quest'ultima caratteristica fa sì che il genitore riesca ad essere meno empatico e partecipativo fino a diventare negligente e violento e, pur riconoscendo queste carenze affettive, non riesce a comportarsi altrimenti, iniziando così a provare un profondo senso di colpa.

Le altre due caratteristiche del burn-out lavorativo rimangono inalterate nel burn-out genitoriale: sensazione di esaurimento delle proprie risorse, estrema spossatezza e senso di sopraffazione da una parte, sensazione di inefficacia genitoriale dall'altra. Il burnout genitoriale si manifesta, quindi, con uno stato di intensa stanchezza causata dal prendersi cura dei figli che porta ad essere emotivamente distaccati da questi ultimi e a dubitare delle proprie capacità genitoriali. Il genitore esausto, quindi, non è più in grado di investire nella relazione con i figli e si limita agli aspetti pratici dell'accudimento come igiene, nutrizione, ecc.

In che modo il burnout dei genitori può influenzarti?

Il disturbo del burn-out genitoriale è strettamente legato ad aspetti caratteristici del secolo attuale; risulta, infatti, correlato all'incremento del lavoro femminile, alla conseguente riduzione del tempo e delle risorse a disposizione dei genitori, al profondo cambiamento del concetto di genitorialità insieme all'aumento della pressione anche sociale e mediatica verso i genitori, che così si trovano ad affrontare un carico sempre più gravoso, talvolta soverchiante e può succedere che le risorse delle mamme e dei papà non siano sufficienti a fronteggiare l'impegno richiesto.

Le negligenze e i maltrattamenti dei genitori non sarebbero, invece, correlati allo stato socioeconomico e il burn-out genitoriale può, quindi, colpire anche le famiglie benestanti e più educate. È significativo che il 5% dei genitori in Svizzera, uno dei dieci paesi più colpiti dal fenomeno, siano affetti da burn-out genitoriale.

In che modo il burnout dei genitori può influenzarti?

Il burn-out è più diffuso nei paesi occidentali, dove la maggior parte del carico educativo dei figli ricade sui genitori mentre in altri paesi l'educazione dei piccoli è una questione della comunità e viene esercitata dal villaggio, che sa anche essere un salvagente nei momenti di fragilità, come recita un vecchio proverbio africano “Ci vuole un villaggio per crescere un bambino". È, quindi, facile intuire quanto sia complesso per un genitore affetto da questo disturbo comprendere di essere un po' più che stressato e accettarlo (i genitori colpiti da burn-out sono solitamente molto accudenti).

Il burn-out genitoriale ha ripercussioni negative per le mamme e i papà che possono arrivare a soffrire di depressione ed è stata osservata anche la tendenza a cadere in situazioni di dipendenza da sostanze. I figli riportano conseguenze anche a lungo termine, legate soprattutto ad un attaccamento disfunzionale alle loro figure di riferimento con conseguenze psicologiche fortemente negative per lo sviluppo. C'è, quindi, un urgente bisogno di prevenire e trattare il fenomeno del burn-out genitoriale.

È un disturbo che si può ridurre sia a livello socio-istituzionale che individuale. A livello sociale, sono auspicabili maggiori risorse esterne a disposizione dei genitori, come per esempio asili e spazi di incontro e confronto che permettano di sentirsi meno soli e ridimensionare l'immagine di sé-genitoriale perfetta che la società e i media comunicano. A livello istituzionale sarebbe opportuno prevedere normative per favorire l'occupazione femminile e la parità dei ruoli nella cura dei figli, come per esempio un adeguato congedo di paternità non trasferibile. A livello individuale, è fondamentale sapersi prendere del tempo e aver cura di sé per poi potersi occupare meglio degli altri e saper chiedere aiuto.

La psicoterapia continua a dimostrarsi un alleato fondamentale per superare i diversi momenti di difficoltà della vita come il parental burn-out, supportando il genitore, la coppia e la famiglia.

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Scritto da

Dott. Massimo Masserini

Dott. Massimo Masserini Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Sessuologo Clinico e Pedagogista, Psicologo Giuridico e CTP, Neuroricercatore. Svolge attività di libero professionista a Bergamo presso il centro clinico e ricerca MindFit Clinic. Offre sostegno per depression, ansia, panico, etc.

Bibliografia

  • Bornstein, M. H. (2005). Handbook of parenting: Volume I: Children and parenting
  • Mikolajczak, M., Gross, J. J., e Roskam, I. (2019). Parental Burnout: What Is It, and Why Does It Matter?
  • Roskam, I., Raes, M. E., e Mikolajczak, M. (2017). Exhausted parents: Development and preliminary validation of the Parental Burnout Inventory. Frontiers in Psychology, 8, Article 163

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